FORESTALE: PATRONE, VERSO UN'UNICA FORZA POLIZIA AMBIENTALE. DIFESA IMPUTATI MAXIPROCESSO, TAV TRUFFA A COSTITUZIONE. TAV: COISP,A MAXIPROCESSO GRAVISSIME CALUNNIE CONTRO POLIZIA.

mercoledì 29 ottobre 2014

FORESTALE: PATRONE, VERSO UN'UNICA FORZA POLIZIA AMBIENTALE

CAPO DEL CFS HA INCONTRATO SINDACATI CORPI FORESTALI REGIONALI

   (ANSA) - ROMA, 28 OTT -  I rappresentanti dei Sindacati dei

Corpi forestali Regionali delle regioni a statuto autonomo,

Sicilia (Cobas/Codir), Sardegna (Fendres-Safor) e Friuli Venezia

Giulia (Cisal) e alcune sigle sindacali del Corpo forestale

dello Stato si sono incontrati presso l'Ispettorato generale del

Cfs "per delineare un percorso comune che conduca alla

costituzione di un'unica forza di Polizia Ambientale su tutto il

territorio nazionale". Ne da' notizia il Corpo Forestale dello

Stato, nel sottolineare che "successivamente le stesse

delegazioni delle regioni Sicilia e Sardegna, con mandato anche

del sindacato friulano, hanno incontrato il Capo del Corpo

forestale dello Stato, Cesare Patrone, che ha confermato

l'importanza di potenziare l'attivita' del Corpo forestale dello

Stato anche attraverso l'accorpamento dei Corpi forestali

regionali".

  Il Capo del Corpo, Cesare Patrone, ha tenuto a precisare -

informa ancora il Cfs - che il passaggio del personale dovrebbe

avvenire su base volontaria e in modo da preservare gli attuali

livelli di presidio sul territorio. Cio' potra' realizzarsi

attraverso il mantenimento delle attuali sedi di servizio del

personale regionale. Cesare Patrone ha ribadito infine che,

"nell'alveo del disegno di legge di riorganizzazione delle

amministrazioni pubbliche, l'accorpamento del Corpo forestale

dello Stato con i Corpi forestali regionali rappresenta una

risposta alla necessita' di una maggiore efficienza operativa nel

comparto agricolo-ambientale e alimentare, strategico per un

ordinato sviluppo economico e sociale del Paese". (ANSA).

 

    

DIFESA IMPUTATI MAXIPROCESSO, TAV TRUFFA A COSTITUZIONE

TORINO,INIZIA ARRINGA LEGALI 53 NO TAV. 'FORZE ORDINE SCORRETTE'

   (ANSA) - TORINO, 28 OTT - "La truffa del Tav, un'opera

inutile, costosa e devastante, contrasta con i principi sanciti

dalla nostra Costituzione". Al maxiprocesso di Torino, dove 53

No Tav sono imputati per gli scontri dell'estate 2011 in Valle

di Susa, la difesa prende la parola e parte al contrattacco.

   Altro che guerriglia scatenata da "professionisti della

violenza", come aveva detto la pubblica accusa invocando

condanne per un totale di 193 anni di carcere: se non si capisce

il contesto, se non si ascoltano le ragioni del movimento che

combatte da 25 anni la ferrovia Torino-Lione, se "non si tiene

presente che la Valle e' stata militarizzata", non e' possibile

spiegare "la rabbia e la frustrazione di quelle giornate". E'

l'avvocato Claudio Novaro, capofila del legal team No Tav, a

inaugurare le arringhe e ad allargare il discorso dai singoli

episodi di lesioni e resistenza alla "complessita' di un

conflitto sociale che si vuole degradare a un problema di ordine

pubblico".

   Ci furono in tutto duecento feriti tra le forze dell'ordine

piu' un carabiniere letteralmente sequestrato da un gruppo di

dimostranti e liberato dopo una laboriosa trattativa.

L'Avvocatura dello Stato, per questa vicenda, ha persino

sollecitato l'apertura di un'indagine per eversione. Ma Novaro,

che per i suoi quattro assistiti ha proposto l'assoluzione,

rovescia il quadro: cita piu' volte l'articolo del codice che

giustifica la reazione ad "atti illegittimi dei pubblici

ufficiali" e mostra frammenti di video dai quali - afferma -

emerge "un campionario di comportamenti scorretti da parte delle

forze dell'ordine", di "lacrimogeni lanciati ad altezza d'uomo

al di fuori di ogni protocollo", di "intemperanze da parte dei

poliziotti". "Calunnie gravissime - e' la secca replica di Franco

Maccari, segretario generale del sindacato di polizia Coisp -

che ci auguriamo vadano incontro alle dovute conseguenze".

   Sono due le giornate al vaglio dei giudici. Il 27 giugno 2011

le forze dell'ordine sgomberarono l'imponente presidio che i No

Tav tenevano da settimane in localita' Maddalena di Chiomonte,

dove oggi sorge il cantiere del tunnel preliminare: qui Novaro

ha detto che "non ci furono violenze preordinate ma solo

resistenza passiva", aggiungendo che quel presidio era "un

laboratorio politico" e "fa sorridere, in un momento in cui la

Commissione europea decide come si deve vivere in Italia, chi

accennava all'ipotesi di un'attentato all'integrita' dello

Stato". Poi il 3 luglio, durante una manifestazione con decine

di migliaia di persone, folti gruppi di dimostranti scatenarono

un assalto alle recinzioni.

   "Il Movimento No Tav - ha ancora detto Novaro - e' stato

capace di organizzare manifestazioni con 50 mila persone in una

Valle di 80 mila abitanti. Eppure basta il sussulto di un

politico di terza fila per farne dimenticare le ragioni". La

chiusura e' affidata alle dichiarazioni di uno degli imputati,

Guido Fissore, consigliere comunale: "Avevamo subito un furto di

democrazia". (ANSA).

 

 

TAV: COISP,A MAXIPROCESSO GRAVISSIME CALUNNIE CONTRO POLIZIA

(V.'TAV: MAXIPROCESSO; PARLA LA...' DELLE 10.45 CIRCA E SEG.)

   (ANSA) - TORINO, 28 OTT - "Gravissime calunnie" contro le

forze dell'ordine sono state pronunciate oggi alla ripresa del

maxiprocesso di Torino a 53 attivisti No Tav e "c'e' da augurarsi

che seguano le dovute serie conseguenze": cosi' interviene il

sindacato di polizia Coisp.

   "Tentare inutilmente di difendere l'ingiustificabile violenza

perpetrata in quei giorni puntando ingiustamente e

vigliaccamente il dito contro i soliti 'cretini' delle Forze

dell'Ordine che rischiarono le proprie vite - dice il segretario

generale, Franco Maccari - non solo non giova in alcun modo alla

causa di chi non ha avuto remore a violare la legge, ma non fa

che rendere l'idea della mentalita' che anima certi soggetti che

si nascondono dietro a finti propositi solo per sfogare la

propria rabbia e la propria insofferenza verso l'ordine

costituito". (ANSA).


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