AL VIA IL PROCESSO A MILANESE PER PRESUNTE PRESSIONI SUL MEF. STRALCIATO IL FILONE D’INCHIESTA RELATIVO ALL’EX CONSULENTE DI TREMONTI E ALL’EX GENERALE SPAZIANTE ACCUSATI DI CORRUZIONE (Sole24Ore)

mercoledì 05 novembre 2014

Sole24Ore – 5 novembre 2014

AL VIA IL PROCESSO A MILANESE PER PRESUNTE PRESSIONI SUL MEF

di Sara Monaci

Mose, parte seconda. Dopo venti patteggiamenti a Venezia, a Milano è partito ieri il processo a carico di Marco Milanese, consulente dell'ex ministro all'Economia Giulio Tremonti, finito nel mirino degli inquirenti veneziani per corruzione all'interno dell'inchiesta sul Mose e sul Consorzio Venezia Nuova (Cvn).

Questo segmento di indagine è stato stralciato e affidato ai procuratori di Milano per competenza territoriale. Nel capoluogo lombardo sarebbero infatti avvenuti i contatti tra l'ex presidente del Cvn Giovanni Mazzacurati e Marco Meneguzzo, ex ad della Palladio Finanziaria; e a seguire tra Meneguzzo e Milanese. Quest'ultimo sarebbe stato il destinatario di una mazzetta da 500mila euro da parte del Cvn, consegnata tramite Meneguzzo: il fine era fare pressioni presso il Mef e il Cipe per ottenere più rapidamente e più cospicuamente possibile i fondi per l'opera.
Le indagini di Venezia la scorsa estate hanno messo in evidenza un sistema di finanziamenti pubblici utilizzati in modo gonfiato per il pagamento di consulenze fittizie ai membri stessi del Consorzio; per elargire favori e sostenere campagne elettorali ai politici locali (tra cui l'ex governatore Giancarlo Galan, che ha patteggiato); per dare mazzette ai pubblici ufficiali al fine di evitare i controlli.
Secondo l'accusa, Milanese avrebbe fatto da tramite tra Venezia e Roma: il suo mandato era quello di spingere il Cipe a sbloccare i fondi.
Oltre a questo nel processo di Milano verrà dibattuta un'altra presunta tangente da 500mila euro (su 2,5 milioni promessi), versata, per gli inquirenti, da Mazzacurati all'ex generale della Gdf Emilio Spaziante, sempre tramite Meneguzzo, per evitare controlli fiscali sul Consorzio.

Intanto, il Consorzio Venezia Nuova e il Ministero dell'Economia e delle Finanze chiederanno di costituirsi parte civile al processo (con rito immediato). «È un segno di discontinuità con la vecchia gestione», ha detto l'avvocato del Consorzio Titta Madia.
Marco Milanese è rimasto l'unico imputato nel processo. Sia Meneguzzo che Spaziante hanno chiesto di patteggiare rispettivamente due anni e mezzo di carcere e 4 anni. Oggi su queste due richieste è possibile la decisione del gup Chiara Valori.
Il processo a carico dell'ex assistente di Tremonti riprenderà invece l'8 gennaio prossimo. Un periodo di tempo piuttosto lungo che il collegio dei giudici presieduto da Oscar Magi ha concesso all'imputato per permettere di notificare il provvedimento a Franco Coppi, nominato da pochi mesi da Milanese come difensore, insieme a Bruno La Rosa.

 


Tua email:   Invia a: