TESORO A TRAVET E MANAGER P.A., VIETATI REGALI COSTOSI. ANCHE PER IL NATALE, SE SUPERANO 150 EURO VANNO DATI ALLO STATO - F35: 90 VELIVOLI ALL'ITALIA, IN ATTESA LIBRO BIANCO - SICUREZZA: MUNICIPALE PUO' FARE MULTE ANCHE FUORI SERVIZIO

venerdì 12 dicembre 2014

TESORO A TRAVET E MANAGER P.A., VIETATI REGALI COSTOSI

ANCHE PER IL NATALE, SE SUPERANO 150 EURO VANNO DATI ALLO STATO

   (di Corrado Chiominto)

   (ANSA) - ROMA, 11 DIC - Il Natale non potra' essere troppo

ricco per i dipendenti pubblici. Ma nemmeno per i manager e gli

impiegati delle societa' pubbliche, quel reticolo di imprese

partecipate che il governo punta a ridurre e che in questi

giorni alimentano la cronaca giudiziaria. Per loro sara' vietato

ricevere regali di valore superiore ai 150 euro. Il verbo usato

e' tassativo, tanto che - se dovesse arrivare un dono di questo

valore - dovra' essere ''messo a disposizione''

dell'amministrazione pubblica che provvedera' a restituirlo o ''a

devolverlo a fini istituzionali''.

   La regola gia' esisteva. Ma a ricordarla con toni decisi -

precisando che l'applicazione e' valida anche per ''societa',

agenzie ed enti pubblici'' - e' il capo di gabinetto del ministro

dell'Economia Pier Carlo Padoan. ''E' vietato ai dipendenti

pubblici ricevere regoli o altre utilita', al di fuori di quelli

di modico valore'', e' scritto nella circolare firmata da Carlo

Garofoli. Che non fa sconti a nessuno, anche ai vertici di

societa' pubbliche.

   La circolare, indirizzata a tutti gli uffici del Ministero e

alle Agenzie fiscali, richiama infatti il codice di

comportamento dei dipendenti pubblici, un decreto del presidente

della repubblica dell' aprile 2013. Il testo definisce i

doveri minimi di diligenza, lealta' e buona condotta che i

dipendenti sono tenuti a rispettare per il corretto

funzionamento dell'Amministrazione pubblica. ''Gli stessi

obblighi - si aggiunge - si applicano anche in relazione ad

incarichi svolti presso Societa', Agenzie e Enti pubblici,

compresa la partecipazione a consigli di amministrazione o a

collegi dei revisori dei conti'': insomma, spiega la circolare,

anche per manager e controllori di societa'.

   Per la quantificazione del ''modico valore'' si richiama

sempre la normativa. Si intende - spiega il ministero nella

breve nota pubblicata sul proprio sito - un importo ''non

superiore in via orientativa a 150 euro''.

   La circolare indica al dipendente pubblico anche il

comportamento da tenere una volta che, aperto il cadeau, scopre

che il regalo non e' da poco. ''I regali di valore maggiore -

spiega il ministero - dovranno essere messi subito a

disposizione dell'amministrazione per la restituzione o la loro

devoluzione a fini istituzionali''. E questo, viene sottolineato

nuovamente, e' un ''dovere'' che vale anche per le societa' e gli

enti vigilati alle quali viene chiesto di ''adottare misure

analoghe anche per il proprio personale''.(ANSA).

 

F35: 90 VELIVOLI ALL'ITALIA, IN ATTESA LIBRO BIANCO

RIDEFINIZIONE PROGRAMMA ENTRO L'ANNO, ORDINI SOSPESI

   (ANSA) - ROMA, 11 DIC - Per i militari il caccia F35 e' un

aeroplano versatile, multiruolo, "invisibile" ai radar, il piu'

adatto a fronteggiare ogni futura missione di supporto aereo,

attacco, ricognizione e deterrenza. Per i detrattori del

programma che ne chiedono un taglio se non la cancellazione, si

tratta invece di una macchina da guerra che costera' all'Italia

quasi 14 miliardi. Cifra gia' ridotta dopo che la Difesa stessa,

durante il Governo Monti, ha deciso un ridimensionamento del

programma, passando dagli iniziali 131 velivoli agli attuali 90.

Se mantenere questo numero o meno si pronuncera' entro l'anno il

Governo, con il Libro Bianco della Difesa: per il momento gli

ordini del caccia sono stati sospesi, mentre parte del

Parlamento chiede il dimezzamento del budget. E' una storia

travagliata e controversa, quella del cacciabombardiere di

quinta generazione che verra' prodotto anche in Italia.

   Il Programma ''F-35 Lightning II-JSF'' (Joint Strike Fighter)

nasce nel 2001 e l'anno successivo viene siglato un accordo di

cooperazione fra Stati Uniti, Regno Unito, Italia, Olanda,

Turchia, Canada, Australia, Danimarca, e Norvegia che fa

diventare il Jsf il piu' grande programma aeronautico

internazionale. L'esigenza primaria italiana e' quella di

sostituire con gli F35 gli AV-8B Harrier della Marina e gli AMX

e i Tornado dell'Aeronautica che dal 1991 hanno operato in tutte

le missioni internazionali: si calcola che i 90 F35 alla fine

rimpiazzeranno circa 250 vecchi velivoli. Sui cacciabombardieri,

tra l'altro, l'Italia ha gia' investito 2 miliardi e mezzo e

realizzato a Cameri, in provincia di Novara, lo stabilimento

dove verranno costruite le ali e il blocco centrale della

fusoliera e che oggi e' stato designato come unico centro di

manutenzione in Europa. Il primo cassone alare prodotto in

Italia dovrebbe uscire dallo stabilimento di Cameri a marzo del

2015. Secondo alcune stime, il programma F35 dovrebbe garantire

in Italia circa 10mila posti di lavoro, tra diretti e indotto.

   Il caccia verra' prodotto in tre versioni: F-35A, a decollo e

atterraggio convenzionale (CTOL); F-35B, a decollo corto ed

atterraggio verticale (STOVL); F-35C, versione per portaerei

convenzionali (CV). Al momento l'Italia ha in programma

l'acquisto di 60 velivoli della prima versione e 30 della

seconda. Il primo aereo con la coccarda Tricolore uscira' dalla

fabbrica americana a febbraio e dovrebbe essere pronto per il

primo volo a fine primavera-inizio estate.

   Attualmente sono stati consegnati agli Usa 115 aeroplani,

(mentre altri 229 sono stati ordinati), che hanno gia' volato per

un totale di 23 mila ore: il costo dell'ultimo prodotto dovrebbe

mediamente aggirarsi sui 100 milioni di dollari, il 50 per cento

in meno rispetto al costo del primo velivolo.

   Il ministro Pinotti ha piu' volte spiegato che il programma

relativo ai caccia F35 verra' ridefinito "alla luce delle

risultanze del Libro Bianco", che sara' pronto entro l'anno: gli

ordini sono stati sospesi, ma nelle more di questa ridefinizione

e' stato di recente firmato l'impegno relativo all'anno 2014 per

la produzione di un lotto di due velivoli, che si aggiungono ai

sei per i quali i contratti sono gia' stati firmati e sono

operanti, con consegne previste tra il 2015 e il 2016.(ANSA).

 

SICUREZZA: MUNICIPALE PUO' FARE MULTE ANCHE FUORI SERVIZIO

SENTENZA TRIBUNALE PARMA DA' RAGIONE A AGENTE PER SANZIONE 2009

   (ANSA) - PARMA, 11 DIC - Il Tribunale di Parma ha deciso con

sentenza che gli agenti della polizia municipale possono

accertare le infrazioni stradali anche quando sono fuori

servizio, quindi 24 ore su 24, purche' cio' avvenga sul territorio

di loro competenza. La sentenza - resa nota dal Comune di Parma

- e' del giudice Silvia Cavallari.

   La decisione nasce da un caso dell'agosto 2009, quando un

agente della Polizia municipale, fuori dall'orario di servizio,

vide un'auto in senso contrario che, a forte velocita', stava per

andare a sbattere sulla macchina in cui si trovava l'agente.

Cosi' ha contestato al conducente la violazione del codice della

strada per aver superato i limiti di velocita' e per aver invaso

la corsia opposta di marcia. Il trasgressore ha presentato pero'

ricorso al giudice di pace di Parma, ottenendo nel 2011

l'annullamento del provvedimento, con la motivazione che

l'agente non era in servizio al momento dell'accertamento.

   Il Comune ha poi presentato appello al Tribunale, e il

giudice ha confermato la validita' del verbale, rilevando che

"non e' previsto alcun limite di tempo nello svolgimento di

attivita' di polizia stradale", in quanto l'unico limite fissato

dalla legge e' quello della "competenza territoriale". (ANSA).


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