FISCO, SI ATTUA DELEGA.CAMBIA LEGGE 'MANETTE A EVASORI'. ARRIVA RIVOLUZIONE. AG.ENTRATE 'AIUTA' IMPRESE A NON SBAGLIARE - CORRUZIONE: M5S, AGENTE PROVOCATORE PER REATI CONTRO P.A. - MAZZETTE PER DIRITTI FILM, INDAGATO FUNZIONARIO RAI
Â
FISCO, SI ATTUA DELEGA.CAMBIA LEGGE 'MANETTE A EVASORI'
ARRIVA RIVOLUZIONE. AG.ENTRATE 'AIUTA' IMPRESE A NON SBAGLIARE
  (di Corrado Chiominto)
  (ANSA) - ROMA, 11 DIC - Il fisco cambia strategia. Meno
''manette agli evasori'', ma una inversione dell'approccio che
da punitivo diventa preventivo. Una rivoluzione che portera' i
dipendenti dell'Agenzia delle Entrate ad ''affiancare'' prima le
grandissime imprese, poi anche quelle piu' piccole, con
l'obiettivo di aiutarle a non sbagliare, dando loro certezza sui
comportamenti tributari da tenere.
   E' l'altra faccia del ''730 precompilato'', quello che punta
ad un fisco giusto ma non punitivo anche per le imprese: sara'
tracciata dal decreto delegato che attua tre importanti aspetti
della delega fiscale: il regime delle sanzioni, l'abuso di
diritto e la cooperative compliance (cioe' il nuovo meccanismo
'volontario' di affiancamento delle imprese negli obblighi
fiscali).
  Il nutrito pacchetto e' pronto e potrebbe approdare al
Consiglio dei Ministri in programma domani nel tardo pomeriggio.
Nella riunione il governo affrontera' soprattutto il nodo della
corruzione e cosi' non e' escluso che ci possa essere solo un
primo esame, per rinviare l'ok ad un cdm successivo.
  Le novita' in arrivo sono importanti. Sul fronte fiscale,
potrebbero segnare un cambio di atteggiamento verso il
''contribuente-impresa''. L'obiettivo principale e' quello di
dare maggiori certezze alle societa' che lavorano in Italia e
anche a quelle che ci vogliono investire. A questo, ad esempio,
serviranno le norme sull'abuso di diritto, che regolano l'uso
distorto di norme legali per aggirare il fisco. Si traccia il
confine tra legalita' e illegalita' in base a quanto previsto da
una famosa sentenza della Corte di Giustizia Europea (la
''Alifax'').
   Viene poi rivista la normativa delle sanzioni, alzando
l'asticella per trasformare l'evasione in un reato penale. Si
punta ad evitare che ci siano nuovi casi ''Dolce e Gabbana''.
Cosi' per far scattare la nuova versione della ''manette agli
evasori'' serve non solo che l'evasione sia rilevante, ma che si
dimostri una volonta' reale di aggirare il fisco. Le strade
tracciate sono due: la prima norma alza la soglia di rilevanza
penale per le tipologie di evasione per le quali e' difficile
comprovare o meno l'attivita' messa in atto per non pagare le
tasse dovute; la seconda prevede, per le fattispecie di evasione
dove invece l'intenzionalita' puo' essere provata, di togliere
completamente le soglie oltre le quali l'evasione diventa
penale. Quello che pesera' non e' l'interpretazione errata di una
norma (come il caso Dolce e Gabbana) ma i 'trucchi' realizzati
per non pagare tasse.
  Il vero cambio di passo del fisco e' pero' quello della
cooperative compliance. Si comincia con le grandi aziende e poi
si estendera' alle piccole. Ma se una societa' lo chiede il fisco
fornira' i propri esperti. La affiancheranno per indicare la
corretta strada per rispettare le norme fiscali. E le scelte
fatte in comune non avranno ripensamenti da parte del fisco,
dando certezza all'attivita' imprenditoriale. Una novita' che
potrebbe diventare un vero e proprio volano per il rilancio
dell'economia. (ANSA).
Â
CORRUZIONE: M5S, AGENTE PROVOCATORE PER REATI CONTRO P.A.
  (ANSA) - ROMA, 11 DIC - Introdurre la figura di un "agente
provocatore" per reati contro la pubblica amministrazione.
 E' la richiesta avanzata dal gruppo parlamentare del Movimento
5 Stelle del Senato che invita Matteo Renzi a introdurla nel
consiglio dei ministri di domani. Si tratta spiegano i senatori,
"di un poliziotto che fa un test di 'integrita'' al Pubblico
Ufficiale promettendogli una somma di denaro per avere un atto
in suo favore. Il tutto con le garanzie di legge e sotto il
controllo dell'Autorita' Giudiziaria".
  La proposta spiegano i penta stellati era gia' stata avanzata
il 30 maggio "con l'emendamento 1.0.1000 a firma Buccarella,
Cappelletti, Giarrusso sui ddl anti-corruzione. Tutte proposte -
affermano - che il Pd non ha mai voluto discutere nonostante
importanti e ripetuti solleciti". "Lo stesso presidente
dell'Autorita' Anticorruzione, Raffaele Cantone, - spiegano i
senatori - indica l'introduzione e la tutela dell'agente
provocatore come misura rilevante per le indagini sui fenomeni
corruttivi che si nascondono dietro gli appalti pubblici. A
giugno, intervenendo in un convegno del M5S sulle nostre
proposte anti-corruzione, anche rappresentanti di Trasparency
International e Riparte il Futuro-Libera avevano sollecitato
l'introduzione e la tutela di questa figura, ma il governo Renzi
non ha mosso un dito". "Immaginate il panico - concludono i
senatori - che l'introduzione di questa figura scatenerebbe
nelle municipalizzate, nei Comuni, nelle Regioni e tra tutti
coloro che finora hanno potuto contare anche su un clima di
omerta' e di totale assenza di controlli". (ANSA).
Â
MAZZETTE PER DIRITTI FILM, INDAGATO FUNZIONARIO RAI
INCHIESTA NATA DA MORTI A BOLOGNA IN UN INCENDIO MAI CHIARITO
  (di Tommaso Romanin)
  (ANSA) - BOLOGNA, 11 DIC - Le indagini su due morti a Bologna
in un incendio le cui cause non sono mai state chiarite, hanno
portato ,quasi due anni, dopo alla perquisizione da parte della
Guardia di Finanza di uffici Rai a Roma e di varie sedi di
societa' di distribuzione cinematografica. E ad un'inchiesta su
presunte mazzette per la cessione di diritti di film russi a
prezzi gonfiati che vede indagato Enzo Sallustro, vice direttore
Rai Gold, con delega a Rai Movie. E' accusato di induzione
indebita a dare o promettere utilita' e nel pomeriggio e' stato
interrogato, nella Capitale, dal sostituto procuratore bolognese
Morena Plazzi.
  Nel mirino ci sono i rapporti tra Sallustro e Alexis Vidakis,
titolare di ditte di distribuzione cinematografica morto il 27
gennaio 2013, a 46 anni, nel proprio appartamento, intossicato
dal fumo insieme all'anziana madre, Anna Maria Rinaldini. La
causa della morte e' chiara, ma non e' stato possibile accertare
con sicurezza l'origine del rogo inizialmente apparso come
accidentale. Ma mentre gli investigatori oggi si sentono sicuri
nell'escludere il suicidio, non chiudono alcuna pista e il fatto
che il fascicolo a due anni di distanza sia ancora aperto
significa che una definizione giudiziaria non e' stata raggiunta.
  Le relazioni tra Vidakis e Sallustro sono emerse comunque
quando gli inquirenti, nel ricostruire il contesto familiare
delle vittime, hanno analizzato il computer dell'imprenditore e
altro materiale che si e' salvato dalle fiamme. E hanno trovato
traccia, continuando ad approfondire, dei movimenti di denaro.
Sono emersi ad esempio i bonifici dai conti delle due vittime al
funzionario. Nell'ipotesi di accusa Sallustro, "abusando della
sua qualita' e dei suoi poteri nel determinare entita' e tempi di
definizione dei contratti" avrebbe infatti indotto Vidakis a
versare, nel 2012, 41.500 euro.
  I diritti riguardano centinaia di pellicole, tra cui classici
della filmografia russa, acquistate a prezzi irrisori sul
mercato moscovita da aziende collegate a Vidakis e alla madre,
per essere trasmesse sui canali pubblici italiani. Poi, grazie
alla compiacenza del funzionario, i diritti sarebbero stati
ceduti alla Rai a prezzi gonfiati fino anche a 5 o 6 volte il
prezzo originale. I bonifici erano in concomitanza con queste
cessioni.
  Le perquisizioni, oltre alle sedi di Rai Cinema e Rai Gold,
hanno coinvolto gli uffici di societa' di distribuzione private
tra Milano, Bologna, Firenze e Prato, ditte simili a quella di
Vidakis. Il sospetto, per ora solamente tale, e' che ci fosse un
meccanismo analogo.
  Sallustro e' stato interrogato per circa tre ore dal Pm
Plazzi: "Ha risposto e ha chiarito in modo inequivocabile la
propria posizione", ha detto il suo difensore, avvocato
Francesco Gregni. Per il legale e' stato spiegato che le somme
contestate fanno riferimento ai rapporti personali tra i
due e in nessun modo a profili di natura aziendale. Nei prossimi
giorni saranno sentite in Procura a Bologna le testimonianze di
altri funzionari Rai.(ANSA).