P.A.: LICENZIAMENTI DISCIPLINARI PIU' VELOCI E SEMPLICI. LE REGOLE SU LICENZIAMENTI E ART.18 AD OGGI - FISCO: ORLANDI, SU LOTTA EVASIONE TREND 2014 POSITIVO - ANC, 'ALTRO CHE SEMPLIFICAZIONE, NUOVI ADEMPIMENTI'
P.A.: LICENZIAMENTI DISCIPLINARI PIU' VELOCI E SEMPLICI
OGGI UN PROCEDIMENTO DURA 100GIORNI.NOVITA' SU VALUTAZIONI E INPS
(di Marianna Berti)
(ANSA) - ROMA, 19 GEN - Semplificare e velocizzare, sono
queste le linee guida per il riordino dei procedimenti
disciplinari, ovvero le pratiche che lo Stato apre nei confronti
dei dipendenti pubblici quando la loro condotta viola le regole.
Oggi in media un caso va avanti per oltre 100 giorni e su quasi
settemila dossier avviati quelli che si concludono con un
licenziamento, la sanzione piu' grave, si fermano a 220.
Soprattutto resta difficile sgominare i cosiddetti 'fannulloni'.
Da domani, pero', si cambia. Con tutta probabilita', infatti, il
relatore, il senatore dem Giorgio Pagliari, in accordo con il
Governo, presentera' gli emendamenti alla delega di riforma della
Pubblica Amministrazione, al primo passaggio parlamentare in
commissione Affari Costituzionali al Senato.
In pratica si tratta di mettere mano alla legge Brunetta del
2009. Il ministro della Pa, Marianna Madia, ha riconosciuto come
quella disciplina sia gia' "dura", il problema starebbe nel
trasferirla dalla carta alla realta'. Sulla stessa linea il
relatore che nei giorni passati ha spiegato come le attuali
regole sui procedimenti disciplinari siano "complete" e
quindi "non c'e' da inventare niente", se non renderle "piu'
efficaci". I principi da seguire secondo Pagliari sono due: da
una parte "niente giustizialismi", dall'altra "nessuna debolezza
nei confronti dei lavativi". Ed e' proprio sullo scarso
rendimento che oggi si fa piu' fatica a intervenire, perche'
include una valutazione, un giudizio di insufficienza per almeno
due anni, con una serie di rimandi a leggi e contratti, oltre
alla fase istruttoria e a tutti gli step previsti anche negli
altri tipi di licenziamenti disciplinari.
Il primo obiettivo e' quindi rendere piu' rapida l'azione con
cui lo Stato arriva a decidere e comminare la sanzione. A
riguardo i numeri dell'ispettorato della Funzione Pubblica
parlano chiaro: nel 2013, ultimo anno per cui sono disponibili i
dati, un procedimento disciplinare 'tipo' impiega per essere
portato a termine 102 giorni (durata in aumento rispetto agli
anni precedenti, 80 nel 2012 e 78 nel 2011). I licenziamenti
sono solo "la coda", ha piu' volte sottolineato il relatore, di
un "ragionamento", che parte dalla valutazione, anche qui si
tratta di rivedere la legge Brunetta, che stabilisce tre fasce
di merito in cui inserire i dipendenti alta (il 25%) media (il
50%) e bassa (25%) a cui corrisponde un bonus 'zero'. Il
discorso interessera' anche la dirigenza.
Nel pacchetto di novita' ci sara' anche la creazione di un Polo
unico della medicina fiscale, con i controlli sulle assenze per
malattia affidate in via esclusiva all'Inps, che attualmente ha
gia' in mano il privato. Un trasferimento di competenze, oggi
nella Pa sono attive le Asl, che dovrebbe comportare anche una
revisione delle modalita' con cui vengono fatti i controlli. Se
la strada sara' uniformare le regole a quelle che valgono per il
privato non mancheranno conseguenze sugli orari delle visite:
per gli statali sono quasi il doppio e il controllo puo' scattare
sin dal primo giorno. D'altra parte tra gli obiettivi c'e' il
taglio della spesa e l'Inps si e' detta pronta a provvedere con
la meta' delle risorse. E poi le verifiche sarebbero mirate,
grazie a un sistema informatizzato.(ANSA).
P.A: LE REGOLE SU LICENZIAMENTI E ART.18 AD OGGI
DA PROCEDIMENTI DISCIPLINARI E SANZIONI A MOBILITA' COLLETTIVA
(ANSA) - ROMA, 19 GEN - Ecco come e quando lo Stato puo'
licenziare i suoi dipendenti, stando alle regole di oggi e,
soprattutto, alla vigilia di un momento cruciale per la riforma
della Pa, l'arrivo degli emendamenti sul lavoro pubblico. Di
seguito l'elenco delle possibili sanzioni e delle situazioni a
rischio, come la mobilita' collettiva. Fermo restando l'articolo
18, la sua tutela nel comparto pubblico opera a pieno regime.
- LE SANZIONI MENO GRAVI. Non solo licenziamenti: prima
dell'interruzione del rapporto di lavoro ci sono diversi
provvedimenti disciplinari che l'amministrazione puo' adottare
nei confronti del dipendente pubblico. Dal richiamo alla multa,
fino alla sospensione, con il lavoratore 'estromesso'
dall'ufficio e senza retribuzione per alcuni giorni che possono
pero' diventare anche mesi (fino a sei).
- IL LICENZIAMENTO DISCIPLINARE, E' la sanzione piu' grave che
puo' colpire un dipendente pubblico, come conseguenza di un
procedimento. Stando alla riforma del 2009 diversi sono i casi
che possono portare alla 'rottura' del rapporto di lavoro. In
sintesi le diverse tipologie.
- LICENZIAMENTO PER ASSENZE. Sono le 'uscite' causate da
irregolarita' tra cui la falsa attestazione della presenza in
servizio, tramite l'alterazione dei sistemi di registrazione o
con modalita' comunque fraudolente, inclusa la certificazione
medica falsa. Lo stesso accade se manca una valida
giustificazione per un numero di giorni, anche non continuativi,
superiore a tre nell'arco di due anni.
- INGIUSTIFICATO RIFIUTO DEL TRASFERIMENTO. E' il caso in cui
il lavoratore si oppone all'ipotesi di prestare servizio presso
un altro ufficio. Allo spostamento imposto dall'amministrazione
risponde con un 'no' e lo Stato ne trae come conseguenza il
licenziamento. Si tratta di una situazione da tenere in
considerazione, tanto piu' ora che con il dl Madia la mobilita' e'
diventata obbligatoria, entro il raggio di 50 chilometri.
- DICHIARAZIONI O DOCUMENTI FALSI. Testimonianze o
certificati 'inventati' rilasciati al momento dell'assunzione o
della promozione. L'esempio classico e' chi si presenta a un
concorso per laureati e lo passa, ma non ha nessun titolo
accademico.
- GRAVI COMPORTAMENTI AGGRESSIVI. Ma anche condotte moleste,
minacciose o ingiuriose, ripetute piu' volte sempre sul posto di
lavoro nei confronti di colleghi, capi, altri impiegati. Episodi
che quindi danneggiano la quiete lavorativa e che oltre ad
essere significativi si devono anche ripetere nel tempo.
- REATI. La condanna penale definitiva per cui e' prevista
'l'interdizione perpetua da pubblici uffici ovvero l'estinzione
del rapporto di lavoro' porta dritto al licenziamento.
- SCARSO RENDIMENTO. Qui il problema e' una valutazione di
insufficiente 'resa' nell'arco di almeno un biennio. Una
'bocciatura' che pero' deve essere legata da una reiterata
violazione degli obblighi derivanti dal proprio ruolo o stabili
per legge.
- LE TUTELE ARTICOLO 18. In caso di licenziamento illegittimo
nella Pubblica Amministrazione e' previsto il reintegro, quindi
l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori e' ancora attivo,
mentre nel privato resta solo in casi specifici, stando al Jobs
act. D'altra parte nel pubblico impiego il licenziamento
economico individuale per ragioni economiche non esiste, mentre
per quelli disciplinari il ministro della Pa, Marianna Madia, ha
assicurato che il reintegro restera' la regola generale, al
contrario del privato dove rimane solo in precise fattispecie.
- LA MOBILITA' COLLETTIVA. Nelle ipotesi in cui
un'amministrazione rilevi personale in eccedenza, anche a causa
di ragioni finanziarie, e non sia possibile trovare per il
dipendente in soprannumero un posto in altre amministrazioni, il
lavoratore viene collocalo in disponibilita', stabilisce il testo
unico sul pubblico impiego, con un'indennita' pari all'80% dello
stipendio per due anni (fino a quattro se e' vicino alla
pensione).(ANSA).
FISCO: ORLANDI, SU LOTTA EVASIONE TREND 2014 POSITIVO
DATI A FINE MESE, UE MONITORA
(ANSA) - MILANO, 19 GEN - "Il trend del 2014 e' positivo,
stiamo salendo nel recupero" dell'evasione fiscale. Lo ha detto
il direttore generale dell'Agenzia delle Entrate, Rossella
Orlandi, a margine di un convegno sul fisco organizzato da
Assolombarda e Assonime.
"Le cifre le pubblicheremo a fine mese. Sono cifre che vanno
nel bilancio dello Stato quindi dobbiamo essere puntuali",ha
aggiunto Orlandi, ricordando che nel 2013 il fisco ha incassato
13 miliardi di euro dalla lotta all'evasione.
Intanto, mercoledi' scorso, l'Agenzia delle Entrate ha ricevuto
una visita di servizi della Commissione Europea, che "vuole
verificare se l'agenzia ha l'efficienza e le risorse necessarie
per recuperare quanto previsto dal bilancio dello Stato", ha
detto Orlandi, sottolineando che l'Agenzia delle Entrate ha
"anche il compito sovrumano di non aumentare il deficit". E
quando "recuperiamo l'evasione, questo incide sulla situazione
di bilancio" dello Stato, ha concluso.(ANSA).
FISCO: ANC, 'ALTRO CHE SEMPLIFICAZIONE, NUOVI ADEMPIMENTI'
CRITICHE DELL'ASSOCIAZIONE COMMERCIALISTI AL 770 SEMPLIFICATO
(ANSA) - ROMA, 19 GEN - "Stupore e profonda perplessita'"
nell'apprendere che l'Agenzia delle Entrate "ha ritenuto
opportuno non prevedere l'eliminazione della presentazione del
modello 770 semplificato, come sarebbe stato logico fare, questo
per non intervenire, cosi' ha sostenuto, con modifiche
sostanziali sugli attuali adempimenti e non correre il rischio
di creare complicazioni". Ad esprimersi cosi' e' Marco Cuchel,
presidente dell'Anc (Associazione nazionale commercialisti).
Cuchel sottolinea come l'audizione dello scorso 14 gennaio
del direttore Rossella Orlandi, presso la Commissione
parlamentare sull'Anagrafe Tributaria, "ha confermato purtroppo
i nostri timori che non abbiamo mancato di rappresentare, e
vanificato, per il momento, gli auspici nei confronti della
realizzazione di misure che possano realmente contribuire, in
questa difficile situazione in cui si trova il Paese, all'atteso
processo verso la semplificazione fiscale".
Secondo il sindacato, infatti, "si introducono adempimenti
nuovi, le cui scadenze sono spesso inopportunamente troppo
ravvicinate, con un'estrema disinvoltura, probabilmente con
l'idea che tutto cio' non abbia alcuna conseguenza sul lavoro dei
professionisti e sui contribuenti. Pensiamo alla certificazione
unica, ma anche alla dichiarazione annuale Iva a partire dal 28
febbraio del prossimo anno. Eppure - va avanti la nota - quando
si tratta di eliminare degli adempimenti, cosi' come previsto
espressamente nella legge delega per la riforma fiscale, pur se
palesemente inutili e superflui, si incontrano difficolta' e
resistenze, nella maggior parte dei casi ingiustificate",
conclude Cuchel.
MILLEPROROGHE:RETE IMPRESE,RIVEDERE SISTRI,FISCO,PATRONATI
PROPOSTE MODIFICHE OGGI IN COMMISSIONE RIUNITE ALLA CAMERA
(ANSA) - ROMA, 19 GEN - Questione Sistri, prevenzione
incendi, slittamento adempimenti fiscali per gli alluvionati,
razionalizzazione dei patronati. Sono i punti principali del Dl
'Milleproroghe' sui quali ha chiesto di intervenire la
delegazione di Rete Imprese Italia, guidata da Sergio
Silvestrini, Segretario Generale della Cna, nell'audizione di
oggi presso le Commissioni riunite Affari costituzionali e
Bilancio della Camera. In materia di Sistri, Rete Imprese Italia
ha chiesto la sospensione del pagamento dei contributi, in
attesa che venga definito un sistema di tracciabilita' dei
rifiuti nuovo condiviso con le associazioni di categoria, ma
anche che vengano prorogati i termini per l'adeguamento delle
strutture ricettive alla normativa sulla prevenzione incendi e
concessa un'ulteriore possibilita' di regolarizzare il pagamento
delle imposte a tutti coloro che, a causa delle alluvioni di
settembre e ottobre 2014, non siano riusciti a rispettare il
termine per la ripresa degli adempimenti scaduto il 22 dicembre
2014. Rete Imprese Italia ha anche proposto l'allungamento di 1
anno dei termini concessi ai patronati per adeguarsi ai nuovi
parametri cosi' da poter assicurare continuita' nell'erogazione
del servizio agli assistiti e sollecitato infine le Commissioni
ad intervenire per correggere il nuovo regime dei contribuenti
minimi, che riduce gli oneri amministrativi ma produce un
aumento dell'imposizione rispetto alla tassazione ordinaria. In
tal senso ha proposto di ridurre l'aliquota di imposizione
forfetaria e di aumentare le soglie di accesso al regime.(ANSA).