UE STRINGE SU SICUREZZA,MA RESTA DIVISA SU SCAMBIO DATI - DIFESA: M5S, ABBIAMO VIDEO-PIRATA CONTRO "LOBBISTI PD" - MAZZETTE PER 'PILOTARE' SERVIZI FUNEBRI,14 INDAGATI. COINVOLTI IMPRESARI E OPERATORI SANITARI IN OBITORI DEL TORINESE
UE STRINGE SU SICUREZZA,MA RESTA DIVISA SU SCAMBIO DATI
GENTILONI E MOGHERINI,CONTRO TERRORISMO ASSE CON MONDO ISLAMICO
(di Marco Galdi)
(ANSA) - BRUXELLES, 19 GEN - L'Unione europea cerca di
aumentare la sicurezza di fronte alla "minaccia forte" del
terrorismo, ma senza rinunciare alla liberta'. Una "minaccia
"comune per la Ue, per i paesi arabi e asiatici", la definisce
Federica Mogherini al termine del primo consiglio dei ministri
degli esteri europei dopo l'attacco a Charlie Hebdo. I 28
ascoltano la relazione del coordinatore dell'antiterrorismo
europeo, Gilles De Kerchove, e lanciano un "forte appello"
politico al Parlamento europeo perche' sblocchi la discussione
sulla direttiva per lo scambio dati dei Pnr (Passenger name
record) ed il relatore, il conservatore britannico Timothy
Kirkhope, domani fara' il punto sul rilancio dei lavori. Ma il
tema generale di un asse tra Europa e mondo islamico i ministri
lo affrontano nella colazione con il segretario della Lega,
Araba, Nabil Al-Arabi, che firma un memorandum d'intesa per
"rafforzare la cooperazione" tra la Ue ed i paesi della Lega,
con una serie di progetti per l'antiterrorismo.
Ma al di la' degli aspetti pratici, degli strumenti di
intelligence per tenere sotto controllo i foreign fighters e
bloccare le fonti di finanziamento del terrorismo, la sfida e'
soprattutto culturale. Serve "un'alleanza di civilta', dobbiamo
evitare la percezione che ci sia uno scontro di civilta'"
sottolinea Mogherini ricordando che "le prime vittime del
terrorismo sono cittadini e paesi musulmani".
Per arrivare ad una strategia complessiva di misure da
sottoporre ai leader nel consiglio informale di meta' febbraio
saranno necessarie le riunioni dei ministri europei degli
interni in programma il 29 e 30 gennaio a Riga) e di un nuovo
Consiglio Esteri (9 febbraio). Ma nel pacchetto non ci puo'
essere la limitazione delle liberta' europee, a cominciare dalla
chiusura delle frontiere aperte da Schengen. Il ministro degli
esteri italiano, Paolo Gentiloni, e' categorico: "Non possiamo
accettare che la minaccia terroristica cambi il nostro modello
di societa'", rimettere i controlli alle frontiere "non sarebbe
una soluzione". Il problema da affrontare, sottolinea, e' il
ritorno dei 'foreign fighters' - che De Kerchove stima "fra tre
e cinquemila" - che "dovrebbero essere seguiti e controllati"
dovunque essi siano nel territorio dell'Unione.
La questione principale e' in quelle che Gentiloni definisce
"gelosie dei servizi" di intelligence. Che di fatto limitano lo
scambio di informazioni e che sono il frutto di "una politica
estera e di sicurezza europea che stiamo cominciando a costruire
solo ora", cinque anni dopo l'entrata in vigore del Trattato di
Lisbona che l'aveva istituita.
Un primo passo pratico Mogherini comunque l'avvia da subito
annunciando che le 'ambasciate' della Ue nei paesi a rischio
avranno un "attache' alla sicurezza": non 007 a dodici stelle, ma
"professionisti in grado di operare direttamente con i servizi
di sicurezza dei paesi esterni e con quelli dei 28". (ANSA).
DIFESA: M5S, ABBIAMO VIDEO-PIRATA CONTRO "LOBBISTI PD"
(ANSA) - ROMA, 19 GEN - "Navi militari, i lobbisti del Pd ci
provano". E' il titolo di un video pirata dei deputati M5S della
commissione Difesa in cui si vede il deputato Pd e presidente
della stessa commissione Gian Piero Scanu discutere animatamente
con il collega Salvatore Piccolo. "Io sono un uomo onesto,
chiaro?", dice Scanu nel filmato 'rubato' dai grillini. "Qui
siamo tutti onesti", gli replica un Salvatore Piccolo
chiaramente adirato. Il video e' pubblicato sulla piattaforma
istituzionale del gruppo cinquestelle.(SEGUE).
DIFESA: M5S, ABBIAMO VIDEO-PIRATA CONTRO "LOBBISTI PD" (2)
(ANSA) - ROMA, 19 GEN - "Al centro della polemica - scrivono
i 5 Stelle - la Legge Navale discussa giovedi' scorso in
Commissione. Secondo i grillini, Scanu durante i lavori avrebbe
infatti "denunciato un via vai di lobbisti che in queste
settimane hanno provato a condizionare l'azione del Parlamento
per l'acquisto di nuove navi militari".
"La risposta dei suoi colleghi del Pd - proseguono - si e'
tradotta in un fiume di attacchi. Questo episodio dimostra
quanto sia insostenibile convivere in un partito che ormai e'
alla merce' di Renzi e dei poteri forti che lo sostengono",
concludono i 5 Stelle". (ANSA).
MAZZETTE PER 'PILOTARE' SERVIZI FUNEBRI,14 INDAGATI
COINVOLTI IMPRESARI E OPERATORI SANITARI IN OBITORI DEL TORINESE
(ANSA) - IVREA (TORINO), 19 GEN - Mazzette in cambio della
segnalazione alle imprese funebri dell'arrivo nelle camere
mortuarie di pazienti appena deceduti in ospedale o per
consigliare ai parenti aziende 'amiche'. E' il sistema di
corruzione smascherato negli ospedali di Ivrea e Cuorgne'
(Torino) dalla Guardia di Finanza. Quattordici gli indagati, di
cui 2 agli arresti domiciliari.
Fra gli impresari delle pompe funebri e gli operatori
sanitari, in servizio negli obitori, si era formato un vero e
proprio sodalizio criminale per pilotare l'assegnazione dei
servizi di onoranze funebri dietro compensi in denaro. Secondo
l'accusa gli operatori sanitari allertavano gli impresari 'del
giro' del trasporto delle salme dai reparti agli obitori, oppure
avvicinavano i parenti raccomandando certe imprese. In alcuni
episodi, inoltre, secondo quanto hanno accertato le Fiamme
Gialle, la vestizione delle salme veniva curata con maggiore
attenzione se accompagnata da somme in denaro elargite
dall'impresa incaricata del servizio funebre.
Un sistema di corruzione e malcostume che ha gia' avuto
precedenti in svariate regioni italiane. Questa volta il caso ha
toccato gli ospedali civili di Ivrea e Cuorgne' ed ha coinvolto 9
titolari di imprese di onoranze funebri e 3 operatori sanitari,
dipendenti pubblici. Le indagini, svolte dalla compagnia di
Ivrea della Guardia di Finanza e dirette dal procuratore di
Ivrea Raffaele Ferrando hanno impegnato oltre 40 fiamme gialle
nelle province di Torino e Biella.
Un impresario e un operatore sanitario sono agli arresti
domiciliari, per 10 degli altri 12 indagati e' stato disposto
l'obbligo di dimora.
Le indagini sulle 'mazzette' negli obitori sono scattate mesi
fa: i finanzieri sono riusciti a scoprire, facendo ricorso anche
a "sofisticate attivita' tecniche" l'articolato sistema di
corruzione che ha coinvolto alcuni dipendenti del personale
addetto agli obitori nel territorio di Ivrea e nei Comuni
limitrofi. Seppure le norme regolamentari lo vietino, i
dipendenti ospedalieri segnalavano alle imprese funebri
compiacenti l'arrivo del 'caro estinto' in obitorio per
garantirsi. Oppure indicavano alle famiglie nomi e recapiti
delle imprese che avrebbero garantito un buon servizio con minor
esborso. (ANSA).