UE STRINGE SU SICUREZZA,MA RESTA DIVISA SU SCAMBIO DATI - DIFESA: M5S, ABBIAMO VIDEO-PIRATA CONTRO "LOBBISTI PD" - MAZZETTE PER 'PILOTARE' SERVIZI FUNEBRI,14 INDAGATI. COINVOLTI IMPRESARI E OPERATORI SANITARI IN OBITORI DEL TORINESE

martedì 20 gennaio 2015

UE STRINGE SU SICUREZZA,MA RESTA DIVISA SU SCAMBIO DATI

GENTILONI E MOGHERINI,CONTRO TERRORISMO ASSE CON MONDO ISLAMICO

   (di Marco Galdi)

   (ANSA) - BRUXELLES, 19 GEN - L'Unione europea cerca di

aumentare la sicurezza di fronte alla "minaccia forte" del

terrorismo, ma senza rinunciare alla liberta'. Una "minaccia

"comune per la Ue, per i paesi arabi e asiatici", la definisce

Federica Mogherini al termine del primo consiglio dei ministri

degli esteri europei dopo l'attacco a Charlie Hebdo. I 28

ascoltano la relazione del coordinatore dell'antiterrorismo

europeo, Gilles De Kerchove, e lanciano un "forte appello"

politico al Parlamento europeo perche' sblocchi la discussione

sulla direttiva per lo scambio dati dei Pnr (Passenger name

record) ed il relatore, il conservatore britannico Timothy

Kirkhope, domani fara' il punto sul rilancio dei lavori. Ma il

tema generale di un asse tra Europa e mondo islamico i ministri

lo affrontano nella colazione con il segretario della Lega,

Araba, Nabil Al-Arabi, che firma un memorandum d'intesa per

"rafforzare la cooperazione" tra la Ue ed i paesi della Lega,

con una serie di progetti per l'antiterrorismo.

   Ma al di la' degli aspetti pratici, degli strumenti di

intelligence per tenere sotto controllo i foreign fighters e

bloccare le fonti di finanziamento del terrorismo, la sfida e'

soprattutto culturale. Serve "un'alleanza di civilta', dobbiamo

evitare la percezione che ci sia uno scontro di civilta'"

sottolinea Mogherini ricordando che "le prime vittime del

terrorismo sono cittadini e paesi musulmani".

   Per arrivare ad una strategia complessiva di misure da

sottoporre ai leader nel consiglio informale di meta' febbraio

saranno necessarie le riunioni dei ministri europei degli

interni in programma il 29 e 30 gennaio a Riga) e di un nuovo

Consiglio Esteri (9 febbraio). Ma nel pacchetto non ci puo'

essere la limitazione delle liberta' europee, a cominciare dalla

chiusura delle frontiere aperte da Schengen. Il ministro degli

esteri italiano, Paolo Gentiloni, e' categorico: "Non possiamo

accettare che la minaccia terroristica cambi il nostro modello

di societa'", rimettere i controlli alle frontiere "non sarebbe

una soluzione". Il problema da affrontare, sottolinea, e' il

ritorno dei 'foreign fighters' - che De Kerchove stima "fra tre

e cinquemila" - che "dovrebbero essere seguiti e controllati"

dovunque essi siano nel territorio dell'Unione.

   La questione principale e' in quelle che Gentiloni definisce

"gelosie dei servizi" di intelligence. Che di fatto limitano lo

scambio di informazioni e che sono il frutto di "una politica

estera e di sicurezza europea che stiamo cominciando a costruire

solo ora", cinque anni dopo l'entrata in vigore del Trattato di

Lisbona che l'aveva istituita.

   Un primo passo pratico Mogherini comunque l'avvia da subito

annunciando che le 'ambasciate' della Ue nei paesi a rischio

avranno un "attache' alla sicurezza": non 007 a dodici stelle, ma

"professionisti in grado di operare direttamente con i servizi

di sicurezza dei paesi esterni e con quelli dei 28". (ANSA).

 

DIFESA: M5S, ABBIAMO VIDEO-PIRATA CONTRO "LOBBISTI PD"

   (ANSA) - ROMA, 19 GEN - "Navi militari, i lobbisti del Pd ci

provano". E' il titolo di un video pirata dei deputati M5S della

commissione Difesa in cui si vede il deputato Pd e presidente

della stessa commissione Gian Piero Scanu discutere animatamente

con il collega Salvatore Piccolo. "Io sono un uomo onesto,

chiaro?", dice Scanu nel filmato 'rubato' dai grillini. "Qui

siamo tutti onesti", gli replica un Salvatore Piccolo

chiaramente adirato. Il video e' pubblicato sulla piattaforma

istituzionale del gruppo cinquestelle.(SEGUE).

 

DIFESA: M5S, ABBIAMO VIDEO-PIRATA CONTRO "LOBBISTI PD" (2)

   (ANSA) - ROMA, 19 GEN - "Al centro della polemica - scrivono

i 5 Stelle - la Legge Navale discussa giovedi' scorso in

Commissione. Secondo i grillini, Scanu durante i lavori avrebbe

infatti "denunciato un via vai di lobbisti che in queste

settimane hanno provato a condizionare l'azione del Parlamento

per l'acquisto di nuove navi militari".

   "La risposta dei suoi colleghi del Pd - proseguono - si e'

tradotta in un fiume di attacchi. Questo episodio dimostra

quanto sia insostenibile convivere in un partito che ormai e'

alla merce' di Renzi e dei poteri forti che lo sostengono",

concludono i 5 Stelle". (ANSA).

 

MAZZETTE PER 'PILOTARE' SERVIZI FUNEBRI,14 INDAGATI

COINVOLTI IMPRESARI E OPERATORI SANITARI IN OBITORI DEL TORINESE

   (ANSA) - IVREA (TORINO), 19 GEN - Mazzette in cambio della

segnalazione alle imprese funebri dell'arrivo nelle camere

mortuarie di pazienti appena deceduti in ospedale o per

consigliare ai parenti aziende 'amiche'. E' il sistema di

corruzione smascherato negli ospedali di Ivrea e Cuorgne'

(Torino) dalla Guardia di Finanza. Quattordici gli indagati, di

cui 2 agli arresti domiciliari.

   Fra gli impresari delle pompe funebri e gli operatori

sanitari, in servizio negli obitori, si era formato un vero e

proprio sodalizio criminale per pilotare l'assegnazione dei

servizi di onoranze funebri dietro compensi in denaro. Secondo

l'accusa gli operatori sanitari allertavano gli impresari 'del

giro' del trasporto delle salme dai reparti agli obitori, oppure

avvicinavano i parenti raccomandando certe imprese. In alcuni

episodi, inoltre, secondo quanto hanno accertato le Fiamme

Gialle, la vestizione delle salme veniva curata con maggiore

attenzione se accompagnata da somme in denaro elargite

dall'impresa incaricata del servizio funebre.

   Un sistema di corruzione e malcostume che ha gia' avuto

precedenti in svariate regioni italiane. Questa volta il caso ha

toccato gli ospedali civili di Ivrea e Cuorgne' ed ha coinvolto 9

titolari di imprese di onoranze funebri e 3 operatori sanitari,

dipendenti pubblici. Le indagini, svolte dalla compagnia di

Ivrea della Guardia di Finanza e dirette dal procuratore di

Ivrea Raffaele Ferrando hanno impegnato oltre 40 fiamme gialle

nelle province di Torino e Biella.

   Un impresario e un operatore sanitario sono agli arresti

domiciliari, per 10 degli altri 12 indagati e' stato disposto

l'obbligo di dimora.

   Le indagini sulle 'mazzette' negli obitori sono scattate mesi

fa: i finanzieri sono riusciti a scoprire, facendo ricorso anche

a "sofisticate attivita' tecniche" l'articolato sistema di

corruzione che ha coinvolto alcuni dipendenti del personale

addetto agli obitori nel territorio di Ivrea e nei Comuni

limitrofi. Seppure le norme regolamentari lo vietino, i

dipendenti ospedalieri segnalavano alle imprese funebri

compiacenti l'arrivo del 'caro estinto' in obitorio per

garantirsi. Oppure indicavano alle famiglie nomi e recapiti

delle imprese che avrebbero garantito un buon servizio con minor

esborso.   (ANSA).


Tua email:   Invia a: