P.A.: MADIA, ELIMINARE BLOCCHI IN PROCEDIMENTI DISCIPLINARI - DAVOS:MENO FIDUCIA SU CRESCITA.CEO ITALIA,FISCO E' SNODO - TV: RIPARTE I TARTASSATI, PRIMO TALK SU VESSAZIONI FISCO - FISCO: CODACONS, CAOS NUOVO ISEE, DANNI PER I PIU' DEBOLI

mercoledì 21 gennaio 2015

P.A.: MADIA, ELIMINARE BLOCCHI IN PROCEDIMENTI DISCIPLINARI

   (ANSA) - ROMA, 20 GEN - Nella pubblica amministrazione

"licenziare e' possibile" ma "noi adesso inseriamo un criterio di

delega che vuole rafforzare la normativa, in modo che non ci

siano piu' blocchi al procedimento discplinare". Cosi' il ministro

della Pa, Marianna Madia, in occasione della presentazione degli

emendamenti al ddl Pa al Senato. (ANSA).

 

DAVOS:MENO FIDUCIA SU CRESCITA.CEO ITALIA,FISCO E' SNODO

PWC FOTOGRAFA PESSIMISMO MONDO. MA ITALIANI PREVEDONO ASSUNZIONI

   (dell'inviato Corrado Chiominto)

   (ANSA) - DAVOS, 20 GEN - I top manager a sperare nella

crescita dell'economia mondiale sono sempre meno. Il mondo si e'

nuovamente inchiodato. Tra i 1.322 top manager che hanno

risposto al tradizionale sondaggio PwC, che da l'avvio alle

giornate del Wef di Davos, la percentuale degli ottimisti e'

diminuiti rispetto ad un anno fa. E' scesa dal 44% al 37%.

Peggio ancora in Italia. Tra i 50 Ceo che hanno risposto a PwC

gli ottimisti all'inizio del 2014, erano al 43%, in linea con le

aspettative dei loro colleghi. Ora invece solo il 27% crede

nella crescita.

   Il World Economic Forum si prepara cosi' ad ospitare un

plotone di finanzieri e industriali che appare meno fiducioso

sulla forza della ripresa rispetto ad un anno fa. Timore che -

rileva il survey di Pwc -  non riguarda tutti. In India c'e' un

62% di Ceo che prevede un maggior fatturato nei prossimo 12

mesi. Negli Usa ci si ferma al 46%. In Europa non si va oltre il

il 36% dei manager britannici, il 35% di quelli tedeschi, il 23%

di quelli francesi e il 20% degli italiani.

   I top manager dell'Italia non lanciano pero' solo segnali di

preoccupazione. L'80% ritiene che il 2015 sara' migliore del

2014. E, ancora di piu', c'e' una importante inversione di

tendenza sull'occupazione e sul lavoro, che poi e' uno degli

snodi che interessa di piu' famiglie e imprese, che di piu' ha

impegnato e impegnera' la politica alla ricerca di ricette. Sara'

l'effetto Jobs Act? Impossibile dirlo, spiegano gli esperti che

hanno curato il survey. Ma il 36% dei Ceo italiani intervistati

dal PWc valuta un aumento dei numero di dipendenti per i

prossimi 12 mesi. Magari tra loro c'e' l'Ad Fca, Sergio

Marchionne, che ha annunciato assunzioni a Melfi. Ma un anno fa

la percentuale era decisamente piu' bassa, al 26%.

   La ricetta che i top manager forniscono a chi governa il

Paese indica chiaramente quali sono i nodi da affrontare. L'89%

degli intervistati chiede un sistema fiscale piu' efficiente e

ritiene che sia la priorita' chiave da dare al governo. C'e' poi

il nodo dell'accesso al capitale a condizioni competitive,

indicato dal 38%. Fortissima anche la richiesta di

infrastrutture digitali: in Italia riguarda il 60% dei Ceo

interpellati, contro il 28% dei loro colleghi del resto del

mondo. Un indicatore del ritardo che il Paese ha accumulato su

questo fronte. ''I Ceo italiani - spiega Nicola Anzivino di PwC

- sanno di doversi adattare ai grandi cambiamenti della

tecnologia e dei mercati e che devono mettere la tecnologia al

centro del proprio business model per creare valore ai

clienti''.

    Una chiave di lettura delle sfide da affrontare la

forniscono anche i ''timori'' dei Ceo. Nel mondo a preoccupare

e' la ''sovraregolamentazione'' (78%), seguita dalla

disponibilita' di competenze chiave (73%). Da noi invece spaventa

il 78% dei top manager la capacita' del governo di gestire

deficit e debito (79%), seguita dai rischi geopolitici (76%) e

poi da quello appare proprio l'incubo notturno dei manager

italiani: le tasse. Il 71% teme infatti l'arrivo di un nuovo

aggravio fiscale. (ANSA).

 

TV: RIPARTE I TARTASSATI, PRIMO TALK SU VESSAZIONI FISCO

CON FRANCESCO SPECCHIA SU RETECONOMY E TGCOM

   (ANSA) - ROMA, 20 GEN - Al via la nuova stagione de I

Tartassati-Storie di fisco e dintorni, primo talk show dedicato

alle vessazioni, anomalie, tributi del nostro sistema fiscale

che andra' in onda ogni mercoledi' alle ore 22.00 su Reteconomy e

in contemporanea nella sezione economica del TgCom grazie a un

accordo siglato con il direttore del sito, Paolo Liguori.

   Tra il serio e il faceto, in stile divulgativo, che parte

dall'omonimo film di Toto' del '59 e arriva fino alle imprese di

Giancarlo Padoan, I Tartassati, con Francesco Specchia, ha la

missione di trattare argomenti tecnici in un linguaggio

comprensibile e disincantato. I segreti della Tasi peggio di

quelli di Twin Peaks. I giorni dell'Irap. Come far aprire

partita Iva alla prostitute, ora che meretricio e contrabbando

sono entrati nel conto del Pil.  I paesi dell'off shore e la

caduta epica del segreto bancario svizzero. I decathleti

dell'impresa privata tra gli ostacoli dell'Agenzia delle

Entrate. Il lato oscuro di Equitalia dal punto di vista di Cetto

Laqualunque. Il fisco secondo Matteo (Renzi). E un caso di

malagiustizia e follia tributaria al giorno.

   "E' il primo esperimento italiano che, con servizi

giornalistici mirati e un talk tra specialisti delle tasse,

politici e giornalisti, punta l'attenzione sui casi di

malagiustizia tributaria italiana. Grazie a un linguaggio

comprensibile e accessibile e una formula vivace e leggera ci

aspettiamo un buon ritorno in termini di pubblico", spiega Elisa

Padoan, direttore di Reteconomy.

   "In 25 minuti, con un taglio ironico e con l'aiuto di solidi

professionisti ci addentreremo nel cuore dei problemi delle

imprese, dei dipendenti pubblici, delle partite Iva - ha

aggiunto Francesco Specchia - con uno sguardo disincantato anche

sul mondo della corruzione o del malfunzionamento di Finanza e

dei  giudici tributari, perfino nella selva degli enti inutili e

delle tasse assurde e occulte. Sempre dalla parte del

cittadino". La puntata di domani avra' come titolo "Il fisco col

passaporto": ospiti il giornalista economico Claudio Antonelli e

Emidio Cacciapuoti, avvocato dello studio King & Wood Mallenson,

primo studio legale di proprieta' cinese in Italia, con

l'intervento di Giuseppe La Scala e il caso del "tartassato

della settimana".(ANSA).

 

FISCO: CODACONS, CAOS NUOVO ISEE, DANNI PER I PIU' DEBOLI

PRIMI DISAGI PER TASSE UNIVERSITA' CHE SCADONO A FINE MESE

   (ANSA) - ROMA, 20 GEN - "Le nuove regole sull'ISEE, entrate

in vigore lo scorso 1 gennaio e che avrebbero dovuto garantire

sulla carta una maggiore equita' e il superamento di ostacoli e

disparita', stanno creando l'effetto contrario, con un caos

generale e danni per le categorie piu' deboli". Lo denuncia oggi

il Caf Codacons, segnalando la paralisi che si sta registrando

in tutta Italia.

   La riforma dell'indicatore della situazione economica delle

famiglie "registra rallentamenti a causa di ritardi

nell'emanazione dei regolamenti attuativi. Gli enti locali hanno

avuto poco tempo per adeguarsi alla norma, e a tutto cio' si e'

aggiunto il braccio di ferro tra Caf e Inps sulla convenzione

nazionale, che ha di fatto paralizzato le attestazioni. A

rallentare ulteriormente il passaggio al nuovo Isee, il fatto

che gli istituti di credito non forniscono ad oggi alcuni dati

richiesti, come la giacenza media dell'anno che va a sostituirsi

al vecchio saldo del conto corrente".

   "A fare le spese di tale situazione - denuncia l'associazione

- sono i soggetti deboli e le fasce di popolazione piu'

disagiate, che a causa dei ritardi burocratici rischiano di non

poter percepire, o di percepire con grande ritardo, le previste

agevolazioni per i servizi pubblici: dall'asilo nido alle tasse

universitarie fino al ticket sanitario e all'assistenza agli

anziani. Chi infatti in questi giorni e' tenuto a presentare il

nuovo Isee si ritrova in un labirinto da cui appare difficile

uscire".

   In particolare "sul fronte universitario si stanno

registrando in questi giorni grandi disagi - segnala

l'associazione - considerato che il pagamento delle tasse per le

varie facolta' scadra' il prossimo 31 gennaio, e molte famiglie

non sono in grado di presentare il proprio Isee per ottenere i

benefici cui hanno diritto".


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