LA DIFESA VA CONTROCORRENTE, UNA CIRCOLARE DEL MINISTRO MARTINO PROIBISCE AI MILITARI OGNI FORMA DI ASSOCIAZIONISMO

mercoledì 24 settembre 2003

In concomitanza con la proposta con cui il Cocer Interforze ha chiesto alla Commissione Difesa della Camera di garantire l’associazionismo tra militari, il Ministro della Difesa ha emesso la circolare n. 1/36211/11.7.0/02ML del 16 luglio 2003 con la quale si forniscono direttive agli Stati maggiori sull’applicazione dell’art. 8 della legge 382 del 1978 con riferimento all’adesione di militari ad associazioni e alla costituzione di associazioni o circoli tra militari.

L’articolo in questione, come noto, è formato dai seguenti tre commi:

1.                  I militari non possono esercitare il diritto di sciopero, costituire associazioni professionali a carattere sindacale, aderire ad altre associazioni sindacali.

2.                  I militari in servizio di leva e quelli richiamati in temporaneo servizio, possono iscriversi o permanere associati ad organizzazioni sindacali di categoria, ma è fatto loro divieto di svolgere attività sindacale quando si trovano nelle condizioni previste dal terzo comma dell'articolo 5.

3.                  La costituzione di associazioni o circoli fra militari è subordinata al preventivo assenso del Ministro della difesa.

La nuova interpretazione fornita dal Dicastero è fortemente restrittiva e, su più punti, di assai dubbia legittimità.

Tra le altre, sorprendono in particolare le affermazioni del primo paragrafo, lettera c), secondo le quali sarebbero da “ritenersi soggette al vaglio ministeriale in argomento tutte le associazioni tra militari, anche se unitamente a civili, le cui finalità od attività interessino a qualsiasi titolo l’Amministrazione della Difesa”.

Insomma, dovrebbero richiedere l’autorizzazione anche le associazioni culturali che abbiano tra i loro iscritti dei militari che, ad esempio, si prefiggano di dibattere temi quali i danni alla salute dell’uranio impoverito oppure la riforma della normativa sulla rappresentanza militare: argomenti questi che certamente “interessano” l’Amministrazione della Difesa”.

Insomma, una limitazione non da poco dei diritti fondamentali di ogni paese democratico.

Nei prossimi giorni pubblicheremo la circolare e i nostri primi commenti.


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