PA: CANTONE, IN ARRIVO LINEE GUIDA SU ROTAZIONE PERSONA - FISCO: RESTA NODO 3%, SI STUDIA IPOTESI TETTO MASSIMO - MORETTA,SEMPLIFICARE RAPPORTO CON GIUSTIZIA TRIBUTARIA - GELMINI, CON LO SPLIT PAYMENT IMPRESE SPALLE AL MURO - FISCO:NO A DOPPIO PROCESSO

sabato 07 febbraio 2015

PA: CANTONE, IN ARRIVO LINEE GUIDA SU ROTAZIONE PERSONA

DELIBERA ANTICORRUZIONE,A ROMA VA ESTESA DA VIGILI A ALTRE AREE

   (di Eva Bosco)

   (ANSA) - ROMA, 6 FEB - A una settimana dallo sciopero in

tutta Italia della polizia locale il 12 febbraio, la rotazione

dei vigili urbani di Roma diventa, per cosi' dire, un caso di

scuola e fa da apripista alla rotazione del personale pubblico a

livello nazionale. L'Anticorruzione guidata da Raffaele Cantone

si prepara a presentare nel giro di un mese, un mese e mezzo

delle linee guida in materia. Il meccanismo avra' lo scopo di

prevenire fenomeni corruttivi, facendo ruotare il personale nei

propri incarichi sul territorio per evitare che si consolidi un

controllo indebito di determinate aree. E, ferme restando le

tutele dei lavoratori, l'applicazione della rotazione non potra'

essere materia di contrattazione sindacale.

   E' tutto scritto, nero su bianco, in una delibera appena

pubblicata dall'Authority, a pochi giorni dall'audizione di

fronte al Consiglio dell'Autorita' del comandante della polizia

municipale di Roma, Raffaele Clemente, che ha consegnato

un'ampia documentazione. Al centro ovviamente, il caso dei

vigili romani con le loro 6.000 unita'. Nel Corpo come tra i

sindacati, l'adozione dei criteri di rotazione ha prodotto non

pochi malumori. E a Capodanno, la vicenda delle numerose assenze

tra gli agenti romani, e' stata letta anche come una reazione.

Ora, la delibera firmata da Cantone non fa sconti.

   La rotazione dei vigili urbani di Roma, afferma il documento,

"costituisce un primo esempio di politica di rotazione del

personale. In tal senso deve essere incoraggiata, proseguita con

determinazione e semmai ulteriormente intensificata e

accelerata". Non solo: la rotazione non puo' essere limitata a

funzionari ed agenti, deve riguardare anche i dirigenti. E

soprattutto, non puo' essere limitata al Corpo di polizia locale

ma va "estesa all'intera struttura amministrativa del Comune".

   Quello della rotazione, quindi, deve diventare un parametro

generale. La delibera, infatti, parte dal caso romano per

allargare la propria visuale, anticipando quelle che saranno le

linee guida in arrivo. Rimessa all'autonoma valutazione delle

amministrazioni - si spiega nel documento - la rotazione

incontra "limiti oggettivi" legati alla necessita' di non

sottrarre competenze professionali specialistiche a uffici ad

alto profilo tecnico; e "limiti soggettivi" legati ai diritti

individuali dei dipendenti e ai diritti sindacali. Ma si deve

mettere in atto, perche' e' "misura fondamentale di prevenzione

della corruzione". Vanno informati i sindacati che possono

presentare osservazioni e proposte, ma questo "non apre -

specifica il documento, ed e' un passaggio chiave - alcuna fase

di negoziazione in materia". (ANSA).

 

FISCO: RESTA NODO 3%, SI STUDIA IPOTESI TETTO MASSIMO

PADOAN, PENALE PER FRODI; SI LAVORA ANCHE A MINIMI E CATASTO

   (di Silvia Gasparetto)

   (ANSA) - ROMA, 6 FEB - La parola definitiva sulla 'norma del

3%' arrivera' solo il 20 febbraio, direttamente dal premier

Matteo Renzi. E' quello che ripetono tutti, dentro e fuori dal

Parlamento. E mentre il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan

ribadisce che il principio guida sui reati fiscali e' quello di

non far scattare il processo penale per "chi ha commesso degli

errori materiali" mentre chi evade "deliberatamente e commette

una frode fiscale va punito piu' severamente", i tecnici sono al

lavoro sull'ipotesi di introdurre accanto alla soglia

percentuale, anche un tetto massimo, un valore in euro, oltre il

quale far scattare comunque la punibilita'.

   Questa potrebbe essere la soluzione tecnica per uscire

dall'empasse sulla cosiddetta norma 'salva-Berlusconi', la

soglia di non punibilita' anche per i reati tributari piu' gravi

(come la 'frode documentale') fissata appunto al 3% con il

decreto della vigilia di Natale, poi ritirato. Una revisione

della norma, dice il titolare dell'Economia ad Avvenire, "e'

possibile" ma sul come ancora si sta riflettendo: sul tavolo del

ministro sono arrivate gia' le osservazioni della commissione

Gallo sulle 'integrazioni' fatte dal Cdm del 24 dicembre, ma la

parola, dice anche l'ex presidente della Consulta "ora passa

alla politica. Noi non abbiamo prodotto un nuovo testo" sulle

sanzioni, mentre "stiamo lavorando - precisa - su contenzioso e

accertamento" che, insieme alla riscossione (cioe' alla riforma

di Equitalia) dovrebbero essere gli ultimi decreti della delega

in arrivo pero' solo a marzo. Per risolvere la questione del 3%

"ci sono varie opzioni che stiamo valutando" e fra gli

"strumenti da adottare - spiega ancora Padoan - non c'e' solo la

percentuale in se' ma anche i limiti entro i quali farla

scattare". Un tetto, appunto, da affiancare alla percentuale,

cosi' come peraltro sono modulate le soglie gia' esistenti per

altri reati (ad esempio la 'dichiarazione fraudolenta con altri

artifici' ha una soglia del 5% fino al massimo di 1 milione, che

il decreto di dicembre portava a 1,5). Certo, la delega stessa

prevede che l'intervento complessivo di revisione debba

rispettare il criterio di "proporzionalita'", quindi questo

limite dovrebbe comunque essere inferiore a quello previsto per

reati meno gravi. L'altra possibilita' - al momento non tra le

piu' quotate - sarebbe quella di escludere del tutto le frodi da

questo beneficio, e in questa ottica si starebbe valutando anche

se far saltare la soglia di 1000 euro per le fatture false.

   Ma il tempo per mettere a punto l'intero pacchetto fiscale

intanto stringe, visto che la delega scade il 27 marzo - ma si

sta ragionando su una proroga, magari di soli 6 mesi - e che il

20 non si parlera' solo di reati tributari ma anche di abuso di

diritto, interpello, fatturazione elettronica tra privati,

fiscalita' internazionale e catasto. La prossima settimana,

probabilmente giovedi', dovrebbe tornare a riunirsi su questi

ultimi tre temi la 'bicameralina' (il gruppo informale che

coinvolge il governo e i componenti delle commissioni Finanze di

Camera e Senato), per quel confronto 'preventivo' sui testi gia'

sfruttato con i primi decreti su precompilata e catasto.

   Intanto anche sul pasticcio del nuovo regime dei minimi Iva,

che lo stesso Renzi ha annunciato di voler correggere, ci

sarebbero ancora analisi in corso, in particolare sulle

coperture. Mentre tramontano le chance di riportare in vita per

un anno il vecchio regime forfait al 5% (emendamenti sono stati

presentati in questo senso al Milleproroghe), si starebbe

ragionando sulla possibilita' di abbassare il nuovo forfait

almeno al 12% (ora e' al 15%). (ANSA).

 

FISCO:MORETTA,SEMPLIFICARE RAPPORTO CON GIUSTIZIA TRIBUTARIA

PRESIDENTE ORDINE COMMERCIALISTI NAPOLI, TUTELARE CITTADINI

   (ANSA) - NAPOLI, 6 FEB - "Semplificare il rapporto tra fisco

e cittadini, anche nell'ottica di una migliore realizzazione

delle risorse tributarie, resta una priorita' assoluta. Le novita'

non mancano: il Parlamento ha delegato l'emanazione di alcuni

decreti legislativi che sono volti a ridisegnare da un lato il

processo tributario e dall'altro processi sostanziali, penso ad

esempio all'istituto dell'abuso del diritto. Dobbiamo continuare

a percorrere questa strada". Lo ha detto Vincenzo Moretta,

presidente dell'Ordine dei dottori commercialisti e degli

esperti contabili di Napoli, nel corso del forum "Tematiche

sostanziali, procedimenti e processuali di Diritto Tributario",

organizzato dal Consiglio di Presidenza della Giustizia

Tributaria.

   "L'incontro ha l'obiettivo di migliorare il rapporto tra i

cittadini e il fisco e quindi di incrementare il senso di

fiducia nell'amministrazione e nella giustizia" ha sottolineato

Stanislao De Matteis, magistrato tributario Ctp Napoli. "Ma

anche all'aggiornamento del mondo delle professioni, che

partecipano attivamente al processo tributario. Semplificazione

e' la parola d'ordine, auspichiamo che avvenga anche in tempi

rapidi perche' una giustizia veloce e certa da' ai cittadini quel

segnale di fiducia che non dovrebbe mai mancare".

   All'incontro, coordinato da Lucio Di Nosse e Michele Ancona,

hanno partecipato Gaetano Manfredi, Massimo Scuffi, Mario

Mercone, Antonio Buonajuto, presidente Corte di Appello di

Napoli, Alfredo Montagna, Massimo Scuffi, Ferruccio Auletta,

Fernando Bocchini, Raffaele Cennicola, Manlio Ingrosso, Stefano

Manacorda, Ettore Ferrara, Luca Cestaro; Laura Tricomi e

Francesco Caia, numero uno dell'Ordine degli Avvocati di

Napoli.(ANSA).

 

FISCO: GELMINI, CON LO SPLIT PAYMENT IMPRESE SPALLE AL MURO

   (ANSA) - ROMA, 6 FEB - "Con una velocita' degna di miglior

causa, e ancor prima del via libera della Commissione europea,

il governo ha bruciato i tempi per imporre il cosiddetto split

payment, cioe' quel meccanismo, introdotto dalla legge di

stabilita' 2015 e in vigore del 1 gennaio, in base al quale gli

enti pubblici versano direttamente all'erario l'imposta sul

valore aggiunto che e' stata addebitata dai loro fornitori, ai

quali viene pagato il corrispettivo al netto dell'Iva. Questo

provvedimento e' la goccia che fa traboccare il vaso nel mondo

delle imprese gia' falcidiate dal credit crunch e da una serie

incredibile di oneri fiscali": cosi' Mariastella Gelmini, vice

capogruppo vicario di Forza Italia alla Camera.

   "L'estensione della norma anche ad alcune categorie di

professionisti e' una vera e propria minaccia alla loro

sopravvivenza. Forza Italia - prosegue - ha denunciato per prima

in Parlamento l'insostenibilita' di un provvedimento che va a

drenare ulteriormente la gia' scarsa liquidita' di imprese e

professionisti per i quali si prospetta un decremento del

circolante stimato in circa il 10%. Il premier e il governo non

possono continuare a raccontare la favola di un alleggerimento

della pressione fiscale mentre la mano dell'Erario sta andando a

caccia degli ultimi spiccioli delle imprese mettendole cosi'

spalle al muro. Forza Italia ha presentato diversi emendamenti

al Decreto Milleproroghe che hanno raccolto larghi consensi tra

le forze di maggioranza come di opposizione. Sollecitiamo il

governo a rivedere questa norma destinata a frenare

ulteriormente le gia' scarse possibilita' di crescita dell'Italia

e annunciamo che li riproporremo al Decreto Investment

Compact".(ANSA).

 

FISCO:NO A DOPPIO PROCESSO, GIP TORINO INTERPELLA STRASBURGO

GIUDICE, OBBLIGATO A DISAPPLICARE NORME ITALIANE

   (ANSA) - TORINO, 6 FEB - In materia di reati fiscali chi e'

stato sottoposto a un procedimento amministrativo non puo' essere

processato anche dalla giustizia penale se il fatto contestato e'

lo stesso: e' questo il tema che un giudice del tribunale di

Torino, Edmondo Pio, ha portato al vaglio della Corte di

Giustizia dell'Unione Europea.

   Il caso e' quello di un imprenditore processato per "omesso

versamento di ritenute" - l'articolo 10 bis della legge 74 del

2000 - per il mancato pagamento di 120 mila euro (il reato

scatta oltre i 50 mila euro). L'indagato, difeso dall'avvocato

Roberto Macchia, era gia' stato sottoposto a un procedimento

amministrativo attivato dall'Agenzia delle Entrate e, al momento

dell'approdo della causa in tribunale, stava saldando a rate il

debito di 178 mila euro.

   Nel 2013 e 2014 la Cassazione ha stabilito che in vicende

come queste non viene violato il 'ne bis in idem', il principio

in base al quale non si puo' essere processati due volte. Ma

secondo il gip Edmondo Pio, alla luce di alcune pronunce dei

magistrati di Strasburgo e del Lussemburgo, il dubbio c'e' ed e'

quindi necessario interpellare la Corte di giustizia. "Il

giudice nazionale incaricato di applicare le norme di diritto

dell'Unione - scrive - ha l'obbligo di garantire la piena

efficacia di tali norme, all'occorrenza disapplicando, di

propria iniziativa, qualsiasi disposizione contrastante della

legislazione nazionale, anche posteriore, senza doverne chiedere

o attendere la previa rimozione legislativa". (ANSA).

 


Tua email:   Invia a: