CONCORSO ALLIEVI VICEBRIGADIERI NELLA GDF: SPARISCONO I PUNTEGGI RELATIVI AL RENDIMENTO DEL CORSO FINANZIERI. QUEI PARAMETRI INCERTI CHE NON FANNO BENE AL PERSONALE ED ALLA GDF

domenica 15 febbraio 2015

 

Pubblichiamo la lettera di un nostro simpatizzante, inerente la procedura di valutazione dei titoli per il concorso interno per Vicebrigadieri relativa al foglio d'Ordine n. 19 del 10.12.2014 del Comando Generale della Guardia di Finanza. Indi, la risposta della Redazione.

Spettabile FICIESSE,

sono un finanziere in servizio presso un comando territoriale della Guardia di Finanza. Vi scrivo per una questione legata al Foglio d’Ordine n. 19, del Comando Generale, emesso in data 10.12.2014, relativamente al “concorso, per titoli, per l’ammissione di 420 allievi vicebrigadieri al 19° corso presso la Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza, riservato agli appartenenti al ruolo appuntati e finanzieri del Corpo” e vengo al nocciolo della questione: quest’anno, tra le disposizioni del rinnovato bando di concorso, la valutazione di merito legata al corso di base per finanzieri è stata eliminata dal computo del punteggio finale di merito; tale soppressa valutazione, suddivideva in 4 categorie di merito l’impegno profuso dagli allievi finanzieri a fine corso di formazione, così articolati: 4 punti per un rendimento non inferiore a 16/20, 3,5 punti per quello non inferiore a 12/20, 3 per quello non inferiore a 10/20 e per ultimo, 1,5 punti per i militari promossi in seconda sessione. 

Con il succitato Foglio d’Ordine, mettendo in pratica le nuove disposizioni del Comando Generale, dalla graduatoria di merito del vecchio concorso, che ogni anno veniva riconfermata ed integrata, saranno decurtati tali punteggi, che, omettendo di ricorrere ad una più attenta disamina, andranno a generare uno stravolgimento della graduatoria, perché, senza quei punteggi, molti concorrenti saranno ricollocati in una fascia di valutazione nella quale non avranno la possibilità di poter vincere un concorso.

Una procedura  (s)valutativa, che produrrà malcontento, perché a questo punto ci si interroga, come nel mio caso, a cosa sia servito l’essermi impegnato per arrivare tra i primi del corso da allievo finanziere (e capo corso a quello di specializzazione), se un promosso in seconda sessione genera condizione paritaria?

Inoltre, senza quei fatidici 4 punti, consolidate note caratteristiche “eccellenti” ed una laurea magistrale in giurisprudenza, conseguita allo scopo di migliorarsi ed in previsione di poter accedere all’avanzamento di grado, saranno stati sacrifici che produrranno i loro frutti non più nell’immediato o quasi, ma chissà quando!

Questo profondo stravolgimento della procedura valutativa genera, Ictu oculi, un sostanziale decremento del punteggio finale, purtroppo, a danno del meritum!

A questo punto, mi auguro, anche se investito da sentimento di sfiducia, che la condizione di meritum sia quanto prima ripristinata da parte della nostra Superiore Gerarchia.

Distinti saluti

Lettera firmata

Caro lettore,

comprendiamo lo sconforto che traspare dalla tua lettera e al di là del merito riferibile al tuo caso, prendiamo spunto dalla tua segnalazione per sottolineare un aspetto interessante relativo alle procedure di valutazione per gli avanzamenti in Guardia di finanza: la loro incertezza. Non comprendiamo infatti come da un anno all'altro possano cambiare in maniera immotivata i criteri di selezione e i valori che gli vengono attribuiti! 

Sarebbe opportuno, infatti, che una Pubblica Amministrazione, soprattutto se preposta alla sicurezza dei cittadini, fissasse nel lungo periodo i principi sui quali raccordare parametri certi di valutazione per il personale e, nel contempo, delineasse una chiara strategia degli avanzamenti e degli obiettivi di selezione. Inoltre, dovrebbero essere trasparenti tanto le motivazioni di tali scelte quanto le loro eventuali modifiche, in modo anche da fugare qualsiasi dubbio di parzialità. 

Per tali motivi, a nostro avviso, tali scelte dovrebbero essere sottratte alle decisioni arbitrarie di chi è preposto temporaneamente a decidere su di un tema delicato come quello delle procedure di avanzamento. 

La Redazione


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