AVEVANO DROGA IN AUTO,ARRESTATI DUE MILITARI GUARDIA FINANZA - MANNHEIMER PATTEGGIA 1 ANNO E 11 MESI PER FRODE - MEF-ENTRATE-COMMERCIALISTI, FOCUS SU 730 PRECOMPILATO - FONDO PENSIONE P.A RICORRE AD ANTITRUST
AVEVANO DROGA IN AUTO,ARRESTATI DUE MILITARI GUARDIA FINANZA
(ANSA) - FOGGIA, 18 FEB " Due militari della Guardia di
finanza di 43 e di 37 anni, entrambi in servizio presso la sede
di Napoli, dei quali non sono stati resi noti i nomi, sono stati
arrestati dai militari del Comando provinciale della Guardia di
Finanza di Foggia con l"Öaccusa di detenzione ai fini di spaccio
di sostanze stupefacenti.
Nel corso di un servizio di controllo del territorio, i
militari hanno fermato, lungo la superstrada Candela-Foggia,
un'autovettura con a bordo due uomini che si si sono qualificati
quali appartenenti al Corpo. I militari che li avevano fermati,
insospettiti dagli evidenti segni di nervosismo dei due, hanno
proceduto all'ispezione dell'autovettura all'interno della quale
sono stati rivenuti e sequestrati 20 Kg di hashish, confezionati
in circa 40 panetti. Gli arresti sono stati convalidati dal gip
presso il Tribunale di Foggia su richiesta della locale Procura.
(ANSA).
FISCO:A CDM PACCHETTO IMPRESE,STRETTA SU FUGHE PROFITTI
OCCHIO SU INCROCI ESTERI MA ANCHE SEMPLIFICAZIONI E CATASTO
(di Corrado Chiominto)
(ANSA) - ROMA, 18 FEB - L'acronimo e' di quelli sconosciuti ai
piu'. 'Beps'. E' la sintesi inglese di Base Erosion e Profit
Shifting, una formula che descrive l'artificio fiscale
utilizzato da alcune multinazionali: spostare i profitti in
Paesi a bassa tassazione, lasciando i costi in quelli dove e'
possibile abbattere le imposte dovute. Un modo, insomma, per
aggirare il fisco.
Ma su questa pratica - contro la quale si stanno muovendo in
molti, dall'Ue ad Obama - e' in arrivo una stretta dal governo.
Sono proprio finalizzate a limitare gli spazi per operazioni
internazionali di ottimizzazione fiscale alcune delle norme
contenute nei decreti di attuazione della delega fiscale che
approdano venerdi' al Consiglio dei Ministri. Un Cdm che non
guardera' solo al fisco, ma che esaminera' il ddl Concorrenza e
che servira' anche a chiudere definitivamente il cerchio sulle
principali misure del Jobs Act, tra le quale il nuovo contratto
a tutele crescenti.
Il capitolo fiscale sara' corposo e centrato sulle imprese.
Oltre alla rivoluzione in arrivo sul Catasto che in 5 anni
cambiera' le modalita' di valutazione degli immobili in Italia, ci
saranno misure di semplificazione. Il fisco cambia ottica e non
vuole piu' essere strumento di freno economico, ma favorire lo
sviluppo. A questo serviranno le norme per la cooperative
compliance: prevedono l'assistenza da parte dell'Agenzia delle
Entrate alle grandi imprese, per dare certezza sugli adempimenti
da effettuare. Per ora si comincia solo con le grandissime
imprese, ma l'obiettivo e' quello di estendere questa
''compliance'' anche alle societa' piu' piccole.
Nel pacchetto arrivano anche misure di semplificazione per le
imprese individuali e le nuove regole della fatturazione
elettronica, che gia' dal 31 marzo parte per le imprese
fornitrici delle amministrazioni pubbliche. Il maggior ricorso a
strumenti elettronici - dagli scontrini alle fatture - punta ad
entrare a regime nel 2017 e, se da un lato rappresenta una
semplificazione per commercianti, artigiani e grande
distribuzione, dall'altro consente verifiche rapide e pungenti
contro gli evasori. E per questo non servira' piu' il vecchio
scontrino cartaceo.
Regole che mirano a dare certezza sono poi quelle relative
alla fiscalita' internazionale: toccheranno il ruling, l'Iva
intragruppo, i prezzi di trasferimento. E' proprio in questo
contesto che il governo mettera' i paletti per frenare il
fenomeno del Beps, delle imprese che eludono il pagamento delle
imposte spostando artificiosamente i profitti dove le tasse sono
piu' basse. Il governo - che del resto su questo ha avviato un
processo nell'Ue nel corso del semestre di presidenza italiana
per una clausola comune da inserire nelle societa' madri-figlia e
per estendere lo scambio automatico di informazioni fiscali -
agisce su questo in un contesto internazionale che si muove
nella stessa direzione. Anche a questo puntano il Piano sulla
trasparenza fiscale che l'Ue programma di varare a marzo e gli
strali del presidente Usa, Barak Obama che, a settembre, con un
pacchetto anti-evasione, e' intervenuto contro le multinazionali
in fuga dal fisco statunitense.(ANSA).
FISCO: MANNHEIMER PATTEGGIA 1 ANNO E 11 MESI PER FRODE
GUP MILANO,ATTEGGIAMENTO LEALE, HA RISARCITO INTEGRALMENTE DANNO
(ANSA) - MILANO, 18 FEB - Il noto sondaggista e volto
televisivo Renato Mannheimer chiude con un patteggiamento a 1
anno e 11 mesi con la sospensione condizionale della pena la
vicenda giudiziaria che lo vedeva accusato di associazione a
delinquere per una presunta frode fiscale da circa 10 milioni di
euro. Prendendo atto, infatti, anche del versamento di 6,3
milioni di euro come risarcimento all'Agenzia delle Entrate da
parte del presidente dell'Ispo, il gup di Milano Cristina Di
Censo ha ratificato l'accordo raggiunto tra accusa e difesa
nelle scorse settimane.
Nelle motivazioni della sentenza, tra l'altro, il giudice ha
scritto che sono stati "determinanti" nella valutazione della
pena sospesa per Mannheimer, difeso dal professore Mario
Zanchetti, "gli intervenuti risarcimenti integrali del danno
tributario". Il gup, inoltre, ha spiegato che il sondaggista ha
assunto nel procedimento un atteggiamento "remissivo, leale e
collaborativo". Mannheimer, infatti, gia' nei mesi scorsi si era
detto "dispiaciuto" e "pentito" , anche davanti agli inquirenti
che lo avevano interrogato e aveva preannunciato che avrebbe
restituito "tutto quanto il dovuto".
Lo scorso ottobre, il pm Adriano Scudieri, dopo aver chiuso
le indagini a febbraio, aveva chiesto il processo per il
sondaggista e altre nove persone per un presunto sistema
fraudolento che sarebbe stato messo in atto per aggirare il
fisco attraverso false fatture e societa' esistenti solo sulla
carta. Mannheimer, in particolare, era accusato di associazione
per delinquere finalizzata alla frode fiscale e all'utilizzo di
false fatture per operazioni inesistenti (per circa 30 milioni
di euro), assieme ad altre quattro persone, tra cui il
commercialista Francesco Merlo. Secondo le indagini, sarebbe
stato proprio Mannheimer "l'ideatore e beneficiario
dell'attivita' fraudolenta, posta in essere attraverso il
consulente e commercialista Merlo" e tramite le cosiddette
societa' "filtro" e una serie di societa' "cartiere" tunisine.
Mannheimer, come si legge nell'imputazione, si sarebbe servito
"al fine di evadere le imposte sui redditi e sull'Iva, nelle
dichiarazioni fiscali societarie per gli anni dal 2004 al 2010"
di fatture "per operazioni inesistenti". Poi e' arrivato
l'accordo per il patteggiamento (dopo il risarcimento
all'Agenzia delle Entrate) che e' stato ratificato oggi.
Il gup ha accolto anche i patteggiamenti a 1 anno e 11 mesi e
11 giorni per il commercialista Merlo (ha risarcito circa un
milione di euro), a 1 anno e 11 mesi per il tunisino Hedi Kamoun
e a 2 anni e 4 mesi per un altro imputato, Giovanni Battista
Colleoni. Sono stati assolti, invece, due imputati, Emanuela
Ajelli e Umberto Ajelli, che erano a processo con rito
abbreviato. Altri due, Dan Singer e Angela Corbetta, sono stati
rinviati a giudizio e il processo iniziera' il prossimo 17
aprile.(ANSA).
FISCO: MEF-ENTRATE-COMMERCIALISTI, FOCUS SU 730 PRECOMPILATO
NODO OBBLIGO ASSICURATIVO PROFESSIONISTI PER VISTO DI CONFORMITA'
(ANSA) - ROMA, 18 FEB - Gli obblighi assicurativi connessi al
rilascio del visto di conformita' sui modelli 730 precompilati
sono stati al centro di un confronto fra il viceministro
dell'Economia Luigi Casero, il direttore dell'Agenzia delle
Entrate Rossella Orlandi con il presidente e il delegato alla
fiscalita' del Consiglio nazionale dell'ordine dei dottori
commercialisti ed esperti contabili (Cndcec), Gerardo Longobardi
e Luigi Mandolesi. La nuova normativa, infatti, stabilisce non
soltanto l'adeguamento del massimale minimo della polizza
assicurativa a 3 milioni di euro, ma anche l'estensione della
garanzia alle somme corrispondenti all'imposta, agli interessi e
alle sanzioni che sarebbero richieste al contribuente in sede di
controllo formale della dichiarazione; e, considerato che
l'estensione della garanzia riguarda unicamente i visti di
conformita' relativi ai modelli 730 precompilati, ma non anche i
visti necessari per la compensazione dei crediti tributari
superiori a 15.000 euro e per i rimborsi Iva, si legge in una
nota del Cndcec, "e' stata prospettata la soluzione di consentire
ai professionisti che intendano rilasciare il visto soltanto a
questi ultimi fini (compensazione crediti tributari e rimborsi
Iva) di adeguare la polizza al nuovo massimale minimo di 3
milioni di euro, senza necessita' di estendere la garanzia alle
somme dovute in sede di controllo formale". Riflettori, poi,
puntati sulle "difficolta' attualmente incontrate dai
professionisti che, intendendo rilasciare il visto di conformita'
anche sui modelli 730 precompilati, devono dotarsi di polizze
assicurative che garantiscano anche le somme dovute in sede di
controllo formale". I commercialisti hanno messo in luce agli
esponenti del Mef e delle Entrate come "diverse compagnie
assicurative, in attesa di chiarimenti dall'Ivass (l'Istituto
per la vigilanza sulle assicurazioni) abbiano ritenuto opportuno
sospendere momentaneamente il rilascio di polizze con tale
estensione, affinche' vengano prima risolte le problematiche
giuridiche e interpretative". Casero, a questo proposito, ha
annunciato, infine, che verra' aperto un tavolo tecnico per la
risoluzione del problema cui siederanno tutti i soggetti
interessati. (ANSA).
FISCO: ACCORDO EQUITALIA-COMMERCIALISTI PER ASSISTENZA
(ANSA) - ROMA, 18 FEB - Nuovo percorso di collaborazione tra
Commercialisti ed Equitalia per favorire l'efficacia,
l'efficienza e la correttezza dell'azione di riscossione dei
tributi. Il protocollo d'intesa, firmato oggi dal presidente
Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti
contabili (Cndcec), Gerardo Longobardi, e dal presidente di
Equitalia, Vincenzo Busa, avra' la durata di due anni e prevede
una serie di iniziative per fornire un'assistenza sempre piu'
attenta e mirata alle esigenze dei contribuenti.
Lo annuncia una nota di Equitalia che spiega: in particolare,
grazie allo sportello telematico accessibile dal sito internet
www.gruppoequitalia.it, i commercialisti possono interagire
direttamente con le sedi provinciali di Equitalia per richiedere
informazioni e fissare appuntamenti con personale qualificato
per analizzare i casi piu' delicati dei loro assistiti.
L'accordo prevede inoltre la realizzazione di soluzioni
informatiche per una maggiore condivisione delle informazioni;
l'istituzione di tavoli tecnici nazionali e locali, anche con
l'intervento degli enti creditori, per esaminare argomenti di
interesse comune; l'impegno a organizzare seminari, convegni ed
eventi di aggiornamento e formazione a livello nazionale e
locale; la promozione di studi e ricerche al fine di
approfondire tematiche sul rapporto fisco-contribuente
avvalendosi anche delle commissioni di studio del Cndcec.
"La collaborazione con i Commercialisti si inserisce nel
percorso di semplificazione intrapreso da Equitalia - dice il
presidente di Equitalia, Vincenzo Busa - L'accordo prevede una
serie di attivita' basate sull'impegno reciproco a intercettare
anche eventuali criticita' che possano emergere nella gestione
quotidiana del servizio di riscossione dei tributi, per favorire
soluzioni legittime, trasparenti e corrette per evitare ogni
possibile disagio per i cittadini e le imprese". "Questo
protocollo di intesa - dice il presidente del Cndcec, Gerardo
Longobardi - e' finalizzato alla creazione di un rapporto piu'
fluido e diretto con un interlocutore per noi imprescindibile
come Equitalia".(ANSA).
PREVIDENZA: FONDO PENSIONE P.A RICORRE AD ANTITRUST
(ANSA) - ROMA, 18 FEB - Il Fondo Perseo Sirio ha presentato un
esposto all'Antitrust denunciando disparita' fiscali tra fondi
pensione pubblici e fondi promossi da banche e assicurazioni.
E' quanto annuncia una nota del Fondo di previdenza
complementare dei lavoratori della Pubblica Amministrazione e
della Sanita'.
Secondo quanto afferma il fondo infatti, "ai contributi e
alle prestazioni dei fondi pensione di categoria rivolti ai
pubblici dipendenti, si applica, la disciplina fiscale
precedente alla riforma del 2005, meno vantaggiosa di quella
applicata ai fondi aperti e ai Pip (Piani Individuali
Previdenziali) promossi da banche e compagnie assicurative.
"Cio' pone i fondi negoziali dei dipendenti pubblici di fronte a
una disparita' competitiva in se' inaccettabile, poiche' trae
origine da vincoli di legge esterni alle capacita' operative dei
fondi stessi,e tanto piu' illogica se si considera che i fondi
negoziali non hanno azionisti da remunerare e che ogni risorsa e'
finalizzata alle necessita' previdenziali dei lavoratori ad essi
iscritti." " quindi ora di sanare una situazione chiaramente
lesiva del principio di eguaglianza tributaria,
nonche' distorsiva della concorrenza.
Nell' esposto "si chiede di valutare quanto segnalato e,
laddove lo si ritenga opportuno, di segnalare la descritta
situazione distorsiva della concorrenza al Parlamento ed al
Presidente del Consiglio dei Ministri".(ANSA).