DEGRADO E SICUREZZA CITTA', VIMINALE LAVORA A NORME - TERRORISMO:PANSA,DA DECRETO ALTRI 4.800 UOMINI PER CONTROLLI - P.A:VERSO CENSIMENTO CONTINUO,13 MILA ENTI A SETACCIO - DEMANIO, POSSIBILI 150 MLN RISPARMI 2015 DA AFFITTI P.A
DEGRADO E SICUREZZA CITTA', VIMINALE LAVORA A NORME
SUL TAVOLO POTERI ORDINANZA A SINDACI. STOP LITI SU ROMA
  (ANSA) - ROMA, 21 FEB - Un pacchetto di norme contro il
degrado urbano - dalla lotta all'abusivismo, alla contraffazione
e all'accattonaggio fino ai controlli piu' rigidi nelle zone
della movida - che prevede maggiori poteri ai sindaci, e un
tavolo sulla 'questione Roma'. E' un doppio binario quello a cui
sta lavorando il Viminale dopo lo scempio compiuto a piazza di
Spagna dai tifosi del Feyenoord.
  Il punto piu' delicato riguarda proprio la Capitale, dove lo
scontro tra le autorita' di pubblica sicurezza e il sindaco e'
sotto gli occhi di tutti. Ed e' proprio per questo che il
ministro Alfano presiedera' nei prossimi giorni un Comitato per
l'ordine e la sicurezza pubblica dedicato esclusivamente a Roma:
in un momento in cui l'allarme terrorismo e' ai massimi livelli,
con la propaganda dell'Isis che continua a indicare la capitale
come bersaglio da colpire e l'incubo lupi solitari, non e' certo
sostenibile uno scontro cosi' acceso tra chi governa la citta' e
chi deve garantirne la sicurezza. Il Comitato sara' dunque
l'occasione per voltare pagina ma anche per capire cosa bisogna
mettere in campo per evitare il ripetersi di certe situazioni.
  I problemi non sono pochi. Innanzitutto c'e' da capire perche'
il 'Piano Roma', presentato dallo stesso ministro assieme al
sindaco Marino e al prefetto Pecoraro sette mesi fa, sia di
fatto rimasto lettera morta. Quel piano, infatti, prevedeva tra
l'altro regole certe per cortei e manifestazioni e disposizioni
per una maggiore sicurezza in occasione dell'arrivo dei tifosi a
Roma. Regole mai applicate per una serie incrociata di veti.
Bisognera' dunque ripartire da li' per cercare di evitare che il
centro della citta' diventi ogni volta ostaggio dei violenti,
siano essi manifestanti o ultra'. Il problema resta pero' sempre
lo stesso e ruota attorno alla possibilita' di ridurre le liberta'
personali in occasioni particolari. Altro non sarebbe, infatti,
definire percorsi specifici per i cortei, limitare i movimenti
di gruppi di tifosi, estendere il divieto di vendita degli
alcolici anche ai supermercati. Il Comitato dovra' anche decidere
come utilizzare i 500 militari inviati nella Capitale:
presidieranno i luoghi piu' a rischio in modo da liberare le
forze di polizia da questi compiti ed impiegarle in attivita' di
indagini e controllo del territorio.
  L'altro binario su cui si lavora al Viminale e' la legge sul
cosiddetto 'decoro urbano', un provvedimento che e' sul tavolo
ormai da oltre un anno e che prevede un forte coinvolgimento dei
sindaci. L'obiettivo, ha sempre detto Alfano, e' quello di
rendere i cittadini "liberi dalla paura" attraverso una serie di
interventi che puntano a ridurre le situazioni che in una
metropoli fanno aumentare la percezione di insicurezza:
attenzione particolare, dunque, contro furti e rapine, lotta ad
abusivismo e contraffazione, misure contro l'accattonaggio e il
degrado delle periferie, sistemi di videosorveglianza nei luoghi
della movida, interventi contro lo spaccio davanti alle scuole e
contro la prostituzione nelle strade. Ma soprattutto, nei
prossimi giorni Alfano vedra' il presidente dell'Anci Piero
Fassino e sara' quella l'occasione per parlare della possibilita'
di restituire ai sindaci il potere di ordinanza in materia di
sicurezza, un cavallo di battaglia dell'ex ministro dell'Interno
Maroni stoppato nel 2011 da una sentenza della Consulta.
L'obiettivo e' chiaro: creare una sinergia tra forze dell'ordine,
militari e polizie locali per massimizzare gli sforzi tesi ad
aumentare la sicurezza urbana. "Chiediamo che vi sia un esame
rapido" del disegno di legge rimasto fermo, dice il presidente
del Consiglio nazionale dell'Anci Enzo Bianco, "non sono per il
sindaco sceriffo ma dovremmo avere qualche responsabilita' in
piu', quantomeno sulla selezione delle priorita'". "E' arrivato il
momento di accelerare - aggiunge il sindaco di Napoli Luigi De
Magistris, delegato dell'Anci alla sicurezza - il tema
dell'ordine pubblico e' in capo allo Stato, ma sicuramente e'
necessario un rafforzamento dei poteri di ordinanza ai sindaci e
maggiori poteri sulla sicurezza urbana".(ANSA).
Â
TERRORISMO:PANSA,DA DECRETO ALTRI 4.800 UOMINI PER CONTROLLI
  (ANSA) - VERONA, 21 FEB - "Da due anni a questa parte non ci
sono stati tagli alle forze di Polizia. A causa della crisi
economica vi era stato il blocco del turn-over con conseguenze
sulla disponibilita' di uomini. In effetti stiamo utilizzando
risorse della Difesa. Il decreto anti-terrorismo, comunque, ci
ha permesso di poter utilizzare altri 4800 uomini da destinare
al controllo di siti e territori sensibili". Lo ha detto il Capo
della Polizia, Alessandro Pansa, rispondendo a una domanda sul
tema anche della sicurezza e sull'eventualita' di un ricorso
all'Esercito, come auspicato dal Governatore Luca Zaia, per
combattere i fenomeni di criminalita'. (ANSA).
Â
Â
Â
P.A:VERSO CENSIMENTO CONTINUO,13 MILA ENTI A SETACCIO
MONITORAGGIO ISTAT IN LINEA CON SPENDING REVIEW
  (ANSA) - ROMA, 22 FEB - L'obiettivo e' arrivare al censimento
continuo, all'aggiornamento tempestivo su tutti i dati chiave
del Paese: ora si fa un primo passo. Si parte con la Pubblica
Amministrazione, con un piano che fa scattare il monitoraggio
non piu' a cadenza decennale ma biennale. L'Istat e' gia' a lavoro
sulla formulazione dei questionari che da settembre verranno
spediti online a tutte le amministrazioni, con 13 mila enti al
setaccio. L'intensione e' quella di conoscere meglio la macchina
pubblica e dove si puo' razionalizzare, in piena logica spending
review.
  In vista dell'avvio del nuovo censimento l'Istituto di
statistica ha dedicato in settimana, mercoledi' scorso, un
seminario al tema, dal titolo 'Verso il censimento continuo
delle istituzioni pubbliche'.Il presidente dell'Istat, Giorgio
Alleva, ha parlato di un passaggio molto importante, da
censimenti decennali a permanenti, come previsto dal cosiddetto
decreto Sviluppo bis, di fine 2012. Un "grande cambiamento", ha
spiegato, che comincia chiamando all'appello tutte le
amministrazioni, dalla Pa centrale ai comuni. Per Alleva il
risultato dell'indagine non si esaurira' in dati strutturali, ma
verranno fuori elementi che "consentiranno anche di poter
valutare la qualita' delle prestazioni erogate dalle Pa".
  Franco Lorenzini, della direzione centrale Istat per le
rilevazioni censuarie e i registri statistici, ha sottolineato
che l'indagine "partira' da settembre" e sara' tutto, ha aggiunto,
"a costo zero". Verranno utilizzati tutti i dati amministrativi
gia' prodotti e alle pubbliche amministrazioni sara' chiesto di
fornire le informazioni sui presidi pubblici presenti nel
territorio e sui servizi che vengono offerti. Insomma, riassume
Lorenzini, "il dove e il come" dell'azione pubblica. Lo scopo,
ha evidenziato il responsabile dell'Istat, "e' quello di arrivare
a delineare un'analisi sull'efficacia e l'efficienza della Pa
sul territorio, perfettamente in linea con la spending review".
  Per il capo dipartimento della Funzione pubblica, Pia
Marconi, si tratta di un progetto "ambizioso", in un'ottica di
razionalizzazione che significa "migliorare la qualita' della
spesa, ma non necessariamente tagliandola". Conoscere meglio la
Pa vuol dire anche, ha sottolineato, avere a disposizione "dati
che sono utili per prendere decisioni". Marconi ha messo
l'accento sulla necessita' di "misurare i servizi che sono
svolti". (ANSA).
Â
DEMANIO, POSSIBILI 150 MLN RISPARMI 2015 DA AFFITTI P.A
REGGI,OBIETTIVO ABBATTERE 1MLD DEBITO.-130MLN SPESA IN 6 ANNI
  (ANSA) - ROMA, 22 FEB - Un obiettivo 2015 di 150 milioni di
risparmi per gli affitti della P.a; 130 milioni effettivamente
gia' risparmiati negli ultimi 6 anni e un target complessivo di
abbattimento del debito pubblico di 1 miliardo all'anno. La
razionalizzazione dell'uso del patrimonio immobiliare pubblico
insieme alla valorizzazione e la cessione dei beni immobili e'
una voce importante del processo di revisione della spesa
pubblica con obiettivi importanti: nel documento inviato ieri
alla Ue dal Mef ad esempio sono ascritti i 220 milioni per il
2015 e 100 all'anno per il 2016 e 2015 che deriveranno dalla
vendita degli immobili della Difesa e l'operazione affidata al
Demanio nel 2014 per la dismissione di 26 immobili di vari enti
per altri 234,73 milioni di euro.
 "Dal 2015 possiamo arrivare a contribuire alla riduzione del
debito pubblico per un miliardo di euro all'anno tramite la
gestione efficiente del patrimonio immobiliare pubblico", dice
il direttore dell'Agenzia del Demanio, Roberto Reggi da
raggiungere attraverso il risparmio sugli affitti e la riduzione
degli spazi della P.a i proventi dalla vendita di immobili, i
ricavi dalla gestione dei fondi di immobili pubblici come quelli
di Invimit o la vendita a Cdp di parti del patrimonio. Entra in
questa sezione anche il federalismo demaniale che prevede al
cessione di immobili statali agli enti pubblici per valorizzarli
o conferirli in fondi.
  Sul fronte de risparmi Reggi spiega che "gia' dal 2015
potremmo arrivare a ridurre di 150 milioni la spesa per gli
affitti dello Stato che ora e' di circa un miliardo". Entro il
2015 infatti tutte le amministrazioni pubbliche dovranno
abbassare la spesa per locazioni passive del 50% ricorrendo
anche alla riduzione degli spazi occupati, alle rinegoziazioni
dei contratti e spostando gli uffici in beni della P.a. che si
liberano, come le ex-caserme. Del miliardo di euro totali pero'
solo 300 milioni sono aggredibili subito, perche' l'altra parte e'
legata da contratti di lunga durata. Intanto in sei anni lo
Stato grazie alle valutazioni della Commissione di congruita' e
rinegoziazione dei contratti ha risparmiato circa 130 milioni di
euro su contratti di affitto per gli edifici della P.a.
 Nel dettaglio queste attivita' hanno portato a una riduzione
dei costi di 5,1 milioni nel 2009 che si e' mantenuta nei 5 anni
successivi, di 8,2 milioni nel 2010 che si e' esteso sui 4 anni
successivi, nel 2011 di 7 milioni, circa 7 milioni anche nel
2012, 4 nel 2013 e 3 nel 2014. L'attivita' della commissione pero'
non riguarda solo gli affitti ma anche gli acquisti di immobili.
E nel 2014 in totale si e' arrivati a risparmiare, tra contratti
di affitto e di acquisto, oltre 48 milioni di euro. Per gli
acquisti degli enti previdenziali sono stati spesi, rispetto
alle offerte iniziali, 36 milioni in meno per una spesa totale
di 202 milioni, per quelli degli enti pubblici invece il
risparmio totale e' stato di 9,5 milioni, su una spesa di 252,
mentre 3 milioni e' stato il quello per gli affitti.(ANSA).
Â
FISCO:EVASI 7 MLN EURO CON CARTIERA, NEI GUAI PADRE E FIGLIA
  (ANSA) - RAVENNA, 21 FEB - Sette milioni di euro evasi grazie
a fatture fasulle emesse da una societa' di San Marino. E' quanto
la guardia di Finanza delle Tenenza di Faenza, nel ravennate, ha
scoperto nell'ambito di un'indagine poi coordinata dalla Procura
di Forli' su due promotori di banca di 35 e 62 anni residenti nel
Forlivese, padre e figlia ora indagati.
  Ed erano proprio loro due che, secondo l'accusa,
amministravano la societa' sammarinese sebbene formalmente
intestata a un uomo del posto.
  Il reddito complessivo riscosso dalla "cartiera" grazie alle
fatture false, per i finanzieri ammonta a circa 250 mila euro,
soldi gia' segnalati all'agenzia delle Entrate di Forli'-Cesena
per il recupero a tassazione.
  Le fatture fittizie - ha spiegato la Finanza in una nota -
erano state emesse per motivazioni varie che andavano dalla
"ricerca di mercato", all'"individuazione e selezione di
collaboratori" passando per la "segnalazione di potenziali
clienti". A beneficiarne, circa 50 aziende con sede in tutta
Italia tra cui appunto anche Faenza oltre che Ravenna. Tanto che
le posizioni dei singoli legali rappresentanti sono al vaglio
dei competenti comandi delle Fiamme Gialle. Tra le societa' nel
mirino, figura pure una ditta individuale forlivese gestita da
uno dei due amministratori della "cartiera" sammarinese il quale
avrebbe usato nel proprio bilancio un milione di euro di fatture
false da lui stesso prodotte. Infine anche il commercialista che
gestiva la contabilita' dei due indagati e' stato sanzionato per
violazione della normativa antiriciclaggio in quanto secondo
l'accusa ha omesso di segnalare alla Banca d'Italia le
operazioni sospette intercorse con la societa' sammarinese.
(ANSA).
Â
FISCO:CICALA,TROPPI RICORSI A CASSAZIONE,DIFFICILE DIMINUIRE
  (ANSA) - FIRENZE, 21 FEB - "Il problema della Cassazione e'
che c'e' un flusso di ricorsi di circa 12-13mila l'anno.
difficile prevedere che diminuiscano almeno in questa
situazione. Anche la sanzione del raddoppio del contributo che
colpisce il contribuente che perde il ricorso per Cassazione non
ha ridotto i ricorsi. Riponiamo speranze in questo ufficio
spoglio che dovra' essere creato presso ogni sezione, soprattutto
nel fatto che in questo ufficio spoglio ci saranno 6/7 giudici
di tribunale in funzione di assistente del giudice per aiutarci
ad organizzare il ruolo e a studiare le cause". Lo ha spiegato
Mario Cicala, presidente della Commissione Tributaria Regionale
Toscana e di sezione tributaria alla Corte Suprema di
Cassazione, tra gli ospiti di un convegno sulla giustizia
tributaria in Palazzo Bastogi a Firenze.
  "Il nodo della Cassazione e' un effetto di situazioni generali
che non e' possibile eliminare - ha osservato - Certo si puo'
ridurre il ruolo della Cassazione, o ridurlo a nulla come fanno
in paesi stranieri, dove il ricorso per Cassazione non e' un
diritto e il giudice guarda se quella causa la vuole fare o
meno. Qua in Italia non e' concepibile o auspicabile". Per avere
"riforme cosi' radicali che trasformassero la durata del processo
di Cassazione di un anno - ha detto ancora Cicala - bisognerebbe
pensare a delle modifiche cosi' radicali, invece di 30 giudici
avere 100 magistrati che fanno Cassazione, col risultato poi, di
aumentare le discrepanze, perche' non e' che in Cassazione le
pronunce sono tutte uniformi, abbiamo sensibilita' diverse e modi
di pensare diversi". Comunque, ha precisato il magistrato, "non
e' prevedibile o imminente un aumento di organico di questo
tipo".(ANSA).
Â