PA:RENZI,DOPO APPROVAZIONE DDL MADIA MOLTE COSE SMONTATE - SICUREZZA:ALFANO VEDE ANCI, LOTTA A WRITERS E ACCATTONI. DDL PER CITTA' SICURE, PIU' POTERI A SINDACI; FASSINO,E' PRIORITA' - P.A:LA CARICA DEI DECRETI ATTUATIVI,NUOVI E VECCHI
PA:RENZI,DOPO APPROVAZIONE DDL MADIA MOLTE COSE SMONTATE
(ANSA) - ROMA, 5 MAR - "Occorre una semplificazione che non
si fa da un giorno all'altro, ma dopo l'approvazione della legge
Madia tante cose andranno smontate". Lo afferma il premier
Matteo Renzi in un'intervista all'Espresso.
"Il modello - prosegue - della Pubblica amministrazione per i
cittadini e' l'i-Phone: una schermata con un unico codice e tante
applicazioni. Arriveremo a pagare le tasse con un sms. Oggi
invece ci sono l'interpello, il silenzio-rigetto..." .(ANSA).
PA:RENZI,DOPO APPROVAZIONE DDL MADIA MOLTE COSE SMONTATE (2)
(ANSA) - ROMA, 5 MAR - "Passare - prosegue - a quattro corpi
di polizia. Su questo abbiamo una delega nella riforma Madia. Va
razionalizzata la presenza in mare: non puoi avere troppe
sovrapposizioni. E poi i ministeri devono parlarsi di piu'. Per
me e' inaccettabile che si chiamino per sigla: Mef, Mit, Miur,
Mibact, Mise... Ci sono enti che fanno la stessa cosa in tre
ministeri diversi".
"Tecnici - prosegue - che scrivono con un linguaggio spesso
oscuro. La Sogei ha duemila ingegneri e non funziona come
potrebbe: siamo nella stagione dei Big data. Il sistema con cui
lavora oggi l'Agenzia delle Entrate a me non piace: non e'
chiaro, lascia spazio a discrezionalita' incomprensibili".
(ANSA).
SICUREZZA:ALFANO VEDE ANCI, LOTTA A WRITERS E ACCATTONI
DDL PER CITTA' SICURE, PIU' POTERI A SINDACI; FASSINO,E' PRIORITA'
(di Alice Fumis)
(ANSA) - ROMA, 5 MAR - Lotta dura al degrado urbano. Perche'
la sicurezza dei cittadini e' una "priorita'". Al bando, dunque, i
muri imbrattati da writers, i parcheggiatori abusivi ("spesso
collegati a reti criminali"), la contraffazione delle merci e il
"racket dell'accattonaggio e della carita'". Viaggiano sulla
stessa lunghezza d'onda il ministro dell'Interno, Angelino
Alfano, e il presidente dell'Anci, Piero Fassino: per avere
citta' piu' sicure, sottolinea il titolare del Viminale, servono
"piu' poteri alle forze di polizia e alla magistratura, con norme
piu' severe per il decoro urbano e contro il degrado, e piu'
poteri ai sindaci, attraverso l'ordinanza, per intervenire sul
territorio". La sicurezza urbana "e' una priorita'", incalza
Fassino, ed e' importante "concordare una strategia comune tra
Stato e poteri locali".
Anci e ministero dell'Interno sono al lavoro "da mesi" per la
stesura di un disegno di legge che preveda, precisa Alfano,
anche "nuove fattispecie di reato" e "che, una volta pronto -
spero a breve - proporro' venga sostenuto dal Consiglio dei
ministri e poi dal Parlamento". Oggi il ministro ha incontrato
al Viminale Fassino e una delegazione di sindaci dell'Anci, tra
cui quelli di Roma Capitale, Ignazio Marino, di Palermo, Leoluca
Orlando, di Napoli, Luigi De Magistris, di Catania, Enzo Bianco,
e Roberto Pella, vicepresidente dell'Anci ed espressione dei
piccoli comuni. Tra i temi emersi, la lotta a
"graffitari-writers, parcheggiatori abusivi, contraffazione e
racket dell'accattonaggio e della carita'".
Si parte dunque da un aumento dei poteri ai sindaci, ha
spiegato Alfano al termine dell'incontro, "con una rivalutazione
dei poteri di ordinanza. Negli anni passati era stato concesso
un potere di ordinanza ai sindaci" per dare loro maggior liberta'
di azione, ma "poi era intervenuta la Corte Costituzionale e
aveva potato i loro poteri. Oggi torniamo sull'argomento". Una
proposta che piace all'ex titolare del Viminale, oggi presidente
della Regione Lombardia, Roberto Maroni ("E' la strada giusta",
commenta su Facebook), ma che "preoccupa" invece il
Coordinamento nazionale comunita' di accoglienza (Cnca).
Soprattutto per "il legame stabilito dal ministro tra legalita' e
decoro urbano, da una parte, e accattonaggio, dall'altra":
"vanno benissimo le misure di repressione dell'accattonaggio
forzato", ma "chiedere la carita' non solo non e' reato ma non e'
nemmeno un comportamento da stigmatizzare". I parlamentari di
Forza Italia Maurizio Gasparri e Elio Vito, da parte loro,
auspicano che il ddl "sia finalmente l'occasione per inserire
nel comparto sicurezza-difesa le polizie locali. Non si puo'
chiedere a questa importante componente del territorio un
maggiore impegno ai fini della sicurezza pubblica, lasciando un
trattamento simile a quello degli altri dipendenti degli enti
locali".
Durante la riunione, ha poi aggiunto Alfano, "abbiamo
valutato opportuno un maggiore raccordo sul territorio, operato
anche dai comitati provinciali per l'ordine e la sicurezza
pubblica - in cui sara' coinvolto il sindaco della citta'-, e di
considerare i regolamenti di polizia urbana quali strumenti che
concorrono alla promozione della sicurezza". "Ci sentiamo
impegnati a sviluppare il confronto sul ruolo della polizia
locale e sulle piu' utili forme di cooperazione con le forze
della Polizia di Stato", ha osservato il viceministro
dell'Interno, Filippo Bubbico.
Nessun Daspo, invece, al momento, contro il fenomeno
dell'accattonaggio e della prostituzione, ha detto Alfano, ma in
generale "ho in mente un altro provvedimento che contenga
all'interno misure per un piu' forte controllo del territorio,
che vadano anche a favorire la certezza della pena". (ANSA).
SICUREZZA: GASPARRI, ALFANO E' CONTRO IDENTIFICATIVO CASCHI?
(ANSA) - ROMA, 5 MAR - "Leggo con piacere che il ministro
dell'Interno Alfano vuole fare una legge per dare piu' potere
alle forze di polizia e garantire piu' sicurezza nelle citta'.
Un'ottima notizia, che evidentemente portera' il governo a
schierarsi con decisione contro la proposta di legge sui codici
identificativi delle forze dell'ordine e sulla quale e' chiamato
a esprimersi nei prossimi giorni il Senato". Lo dichiara il
senatore Maurizio Gasparri (FI).
"Numerare sui caschi agenti e carabinieri - afferma Gasparri
- impegnati nella tutela dell'ordine pubblico vuol dire
incentivarne la denuncia con finalita' pretestuose. I tutori
dell'ordine con questa proposta si indeboliscono, non si
rafforzano. un'idea farneticante, alla quale Forza Italia al
Senato si opporra' con decisione. bene che su questo anche il
Viminale si esprima con chiarezza". (ANSA).
P.A:LA CARICA DEI DECRETI ATTUATIVI,NUOVI E VECCHI
MONITORAGGIO SU STATO AVANZAMENTO DEL PROGRAMMA DI GOVERNO
(ANSA) - ROMA, 5 MAR - Il rapporto sullo stato di attuazione
del programma di governo, fa il punto sulle misure che sono solo
su carta e quelle che invece hanno fatto tutti i passaggi e sono
entrate a regime. I conti sono aggiornati al 12 febbraio, tra
nuove norme e leggi ereditate.
Secondo il dossier, nell'ultimo anno sono stati deliberati
133 provvedimenti legislativi. Di quelli varati, 66 sono stati
pubblicati in Gazzetta Ufficiale, per un totale di 401
provvedimenti attuativi. Invece lo stock di decreti amministravi
che rimane dai due precedenti governi e' di 348 (-61% rispetto
all'anno scorso). Ecco le cifre riassunte in tabella:
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GOVERNO RENZI
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totale provvedimenti deliberati in Cdm 133
totale provvedimenti in G.U. 66
- auto-applicativi 25
- prevedono provvedimenti attuativi 41
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provvedimenti attuativi a cui si rinvia 401
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EREDITA' PRECEDENTI GOVERNI
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Provvedimenti da adottare esecutiva Letta 156
Provvedimenti da adottare esecutivo Monti 192
Totale provvedimenti da adottare 348
(ANSA).