POLVERINI, SERVE INTERGRUPPO RAPPRESENTANZA MILITARE - PROTESTA SAP, FORZE ORDINE IMPREPARATE A TERRORISMO - BRUCIATE AUTO DI DUE MILITARI DELLE FIAMME GIALLE - TANGENTI: ROS ANNOTA INCONTRI TRA MARITO MUSSOLINI E INCALZA

venerdì 20 marzo 2015


LAVORO: POLVERINI, SERVE INTERGRUPPO RAPPRESENTANZA MILITARE
   (ANSA) - ROMA, 19 MAR - "La normativa italiana che preclude
alle rappresentanze militari il diritto di agire in giudizio a
tutela dei propri interessi o dei propri rappresentati e al
personale militare di costituire sindacati o associazioni
professionali di categoria o di aderire ad associazioni
sindacali gia' esistenti non risponde piu' alle odierne esigenze".
Cosi', a margine di un convegno sulla riforma della
rappresentanza militare, la deputata Renata Polverini(FI),
vicepresidente della commissione Lavoro.
   " necessario trovare uno strumento rappresentativo moderno
ed efficace e procedere con una sintesi tra le varie proposte di
legge presentate in materia, tra le quali quella dell'onorevole
Petrenga. Proprio per tale motivo, vista la sensibilita' e
l'importanza dell'argomento, potrebbe essere utile costituire un
intergruppo parlamentare al quale possano aderire parlamentari
di maggioranza e opposizione che abbiano non solo un'esperienza
nella difesa militare, ma anche nella rappresentanza sindacale
con l'obiettivo di rispondere in maniera definitiva alle
necessita' del personale militare", conclude.(ANSA).

 

POLIZIA: PROTESTA SAP, FORZE ORDINE IMPREPARATE A TERRORISMO
   (ANSA) - BOLOGNA, 19 MAR - Forze dell'ordine impreparate a
fronteggiare il terrorismo, non per loro mancanze ma per la
scarsita' di mezzi e di formazione. Lo sostiene Tonino Guglielmi,
segretario bolognese del Sap (sindacato autonomo di polizia) che
in mattinata ha preso parte a un'iniziativa contro il Governo.
   La protesta ha portato, a Bologna come in altre citta',
poliziotti ai semafori e negli incroci (in via Marconi e in
Piazza XX Settembre), al posto dei lavavetri, armati di secchi e
spazzoloni ma soprattutto per distribuire cartoline a cittadini
e automobilisti.  "Vogliamo 'rubare' il posto ai lavavetri per
dire ai cittadini come stanno le cose, che non siamo preparati
all'emergenza terrorismo - ha detto Guglielmi per spiegare il
senso dell'iniziativa - e che anche nella nostra citta' riusciamo
con fatica a fare il nostro dovere a causa della carenza di
mezzi ed organici aggravata dai tagli dell'ultima legge di
stabilita'".
    Ai passanti sono state distribuite cartoline come quella
indirizzata dal Sap al premier Matteo Renzi, con l'immagine
stilizzata dell'Isis che conquista Roma e il Colosseo messo a
ferro e fuoco. Tra le richieste al Governo contenute nella
lettera ci sono lo sblocco del turnover, lo stop alla chiusura
dei presidi di polizia, l'assunzione degli idonei dei concorsi e
soprattutto l'istituzione di un corso antiterrorismo. Questa
formazione secondo il Sap costerebbe circa 8 milioni di euro,
quando se ne spendono quasi altrettanti solo per fare le pulizie
al Senato.
(ANSA).
 
TUNISI: PROTESTA AGENTI, SERVE CORSO ANTITERRORISMO
POLIZIOTTI AI SEMAFORI DISTRIBUISCONO 'CARTOLINA' A RENZI
   (ANSA) - MILANO, 19 MAR - Poliziotti ai semafori al posto dei
lavavetri per chiedere un corso antiterrorismo. E' questa la
singolare iniziativa del Sap (Sindacato autonomo di Polizia)
annunciata per stamani a Milano.
   Una protesta che si svolgera' - annunciano gli agenti -
contemporaneamente in tutta Italia: verra' distribuita ai
cittadini una cartolina, indirizzata al premier Renzi, che
raffigura la nota immagine dell'Isis che conquista Roma con il
Colosseo messo a ferro e fuoco. "La Camera dei Deputati spende 7
milioni all'anno per le pulizie - recita un volantino - e non si
trovano 6 milioni per un corso Antiterrorismo col quale formare
gli agenti che svolgono servizio di controllo del territorio,
quelli piu' esposti a un'eventuale emergenza come quelle che sono
accadute in alcune citta' europee, come a Parigi?''.
   "E' una situazione intollerabile - dicono Giuseppe Calderone
Segretario regionale Sap e Gianni Mancino, Segretario
provinciale - e vogliamo dire ai cittadini come stanno le cose,
che non siamo preparati all'emergenza terrorismo, che anche
nella nostra citta' riusciamo con fatica a fare il nostro dovere
a causa della carenza di mezzi ed organici aggravata dai tagli
dell'ultima legge di stabilita'". (ANSA).

 

BRUCIATE AUTO DI DUE MILITARI DELLE FIAMME GIALLE A IGLESIAS

   (ANSA) - IGLESIAS, 19 MAR - Due automobili intestate ad

altrettanti militari della Guardia di finanza sono state

incendiate durante la notte ad Iglesias. Le vetture erano

parcheggiate in via Valverde. I malviventi, secondo una prima

ricostruzione, hanno dato alle fiamme una auto ma il fuoco si e'

poi propagato anche alla seconda parcheggiata accanto.

   E' subito scattato l'allarme e sul posto e' intervenuta una

squadra dei Vigili del fuoco che ha domato il rogo. Una della

auto e' andata completamente distrutta, la seconda e' stata

danneggiata. Sono giunti anche i carabinieri della Compagnia di

Iglesias che hanno avviato le indagini. Si lavora per stabilire

se il gesto sia collegato all'attivita' svolta dai militari o se

se sia trattato di un'altra motivazione legata alla vita

privata. (ANSA).

 

TANGENTI: ROS ANNOTA INCONTRI TRA MARITO MUSSOLINI E INCALZA
IN INTERCETTAZIONE FLORIANI PARLA DI INTERLOCUTORE IGNOTO
   (ANSA) - FIRENZE, 19 MAR - Il Ros dei carabinieri di Firenze
ha collezionato anche alcune intercettazioni da cui emerge che
Ercole Incalza nel 2014 ha incontrato piu' volte Mauro Floriani,
marito di Alessandra Mussolini, gia' ufficiale delle Fiamme
Gialle e poi dirigente di Fs Logistica. Accade una prima volta
il 22 aprile 2014, poi il 29 aprile. Il motivo non e' chiaro ma
Floriani in una conversazione dice a Incalza: "Ma ci hai parlato
con lui?", senza aggiungere il nome dell'interlocutore. In una
precedente telefonata Incalza gli aveva detto di dover vedere
questa persona, che il Ros tenta di determinare nelle sue
indagini, a pranzo.
   Quando Incalza da' appuntamento a Floriani per aspettarlo in
via Sicilia, a Roma, capita, una volta, anche un equivoco sul
numero civico dove fissare, il 162, dove c'e' anche una sede del
ministero dello Sviluppo economico, anziche' il 60 come Incalza
dice in un primo momento, poi correggendosi. E cosi' si sommano
alcune telefonate in piu' del necessario tra i due. Le
conservazioni, pur brevi, sono allegate agli atti dell'inchiesta
in possesso dei magistrati di Firenze a significare dei rapporti
tra Incalza e Floriani.
   Il Ros annota anche l'sms in cui Floriani, il 23 luglio 2014,
comunica a Incalza di aver sostituito l'utenza telefonica con
cui si erano contattati fino ad allora, intestata a Fs
Logistica, con un telefonino personale intestato allo stesso
Mauro Floriani.(ANSA).

 


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