P.A:PRIMO PASSO OPERAZIONE MOBILITA',SBLOCCATO FONDO. CGIL, MOBILITA' PERSONALE NON E' GRATIS - FISCO: ARRIVA SITO E PARTE CAMPAGNA 730 PRECOMPILATO. COMMERCIALISTI, IVASS 'SOCCORRE' 730 PRECOMPILATO - COMMERCIALISTI,SANZIONI PER POS?PRIMA CREDITO IMPOSTA

martedì 24 marzo 2015


P.A:PRIMO PASSO OPERAZIONE MOBILITA',SBLOCCATO FONDO
PRIORITA' TRIBUNALI E PROVINCE. CGIL, TRASFERIMENTO NON E' GRATIS
   (ANSA) - ROMA, 23 MAR - E' pronto il decreto che sblocca le
risorse a sostegno dell'operazione mobilita' nel pubblico
impiego. Il dpcm, firmato dai ministro della P.A. Marianna
Madia, e dell'Economia, Pier Carlo Padoan, era atteso e segna un
primo passo per mettere in moto la macchina dei trasferimenti
del personale da un'amministrazione all'altra. Mancano invece
ancora la definizione dei criteri da adottare nei passaggi e la
pubblicazione delle cosiddette tabelle di equiparazione, lo
strumento chiave per far funzionare tutto il processo, mettendo
in relazione livelli retributivi e inquadramento.
   La questione mobilita' riguarda tutta la P.A, ma l'impatto piu'
forte sara' sulle Province, visto il loro superamento e la
conseguente ricollocazione di circa 20 mila dipendenti. Non a
caso il decreto da' la priorita' nel ricorso all'apposito fondo
proprio all'affaire Province. Una strada preferenziale e' anche
riconosciuta, a causa della cronica carenza di personale, ai
trasferimenti verso gli uffici giudiziari, come tribunali,
corti, cancellerie.
   Il decreto stabilisce, in attuazione del dl Madia della
scorsa estate, "i criteri di utilizzo e le modalita' di gestione
delle risorse del fondo" destinato "al miglioramento
dell'allocazione del personale presso le pubbliche
amministrazioni". La dotazione di partenza non e' certo una cifra
da capogiro (15 milioni a valere sul 2014 e 30 sul 2015), ma si
tratta, appunto, solo di un budget d'avvio, che sara' poi
alimentato da ciascun trasferimento, visto che l'amministrazione
che cede il dipendente deve versare al fondo, attraverso lo
Stato, il 50% del trattamento economico riconosciuto al
lavoratore in questione. E ci sono anche scadenze precise da
rispettare per i versamenti: entro il 30 giugno o entro due mesi
dal trasferimento, altrimenti l'amministrazione centrale
recuperera' i denari riducendo i trasferimenti. Ma per la Cgil il
problema non sta in capo all'ente che cede il lavoratore ma a
quello che lo riceve: per il sindacalista Michele Gentile
l'ufficio che accoglie il dipendete dovra' metterci il restante
50%. Cosi', sottolinea, "la mobilita' non e' piu' gratuita, anche se
ovviamente resta meno costosa rispetto a un'assunzione".
   Il dpcm (datato 20 dicembre, manca solo la pubblicazione in
Gazzetta Ufficiale) ricorda come la mobilita' "in via ordinaria"
funzioni attraverso le risorse gia' disponibili in ciascuna
amministrazione, il fondo e' quindi dedicato a casi "speciali" e
ne possono attingere, oltre agli uffici giudiziari e a quelli
che assorbono gli esuberi delle province, anche quegli enti che
si ritrovano con cosi' pochi dipendenti da non poter piu' svolgere
i servizi loro affidati (si parla in questi casi di mobilita'
funzionale). Ovviamente le richieste di accesso al fondo saranno
valutate e il dipartimento della Funzione Pubblica, insieme alla
Ragioneria generale dello Stato, ogni sei mesi presentera' in
Consiglio dei ministri una relazione.
  Restando sul fronte Pubblica Amministrazione, domani
riprendono le votazioni sul ddl Madia, oltre alla stretta su
assenze e licenziamenti, una delle questioni piu' calde e' la
riforma della dirigenza, che dovrebbe dare piena attuazione a
uno dei punti cruciali del decalogo anticorruzione, ovvero la
rotazione degli incarichi, ponendo una durata massimo di tre
anni e un solo rinnovo. Il sottosegretario alla P.A, Angelo
Rughetti, fa sapere che cambieranno anche le modalita' di
reclutamento per selezionare veri manager, visto che, spiega,
"abbiamo un numero molto alto di dirigenti, con tanti che sono
esperti ma non organizzatori, ovvero persone in grado di
risolvere i problemi". La soluzione sarebbe, sottolinea, la
"preselezionare", basata su 'assessment", ovvero su valutazioni
complessive (in linea con quanto avviene nel privato), come
antipasto del concorso vero e proprio. Duro infine il giudizio
del sottosegretario sullo sciopero agli Uffizi annunciato dai
sindacati per la settimana di Pasqua: denota
"un'irresponsabilita' e un'irriverenza nei confronti dei
cittadini".(ANSA).
 
P.A: CGIL, MOBILITA' PERSONALE NON E' GRATIS. ORA CONFRONTO
MENO COSTOSA DI ASSUNZIONE, MA ENTE CHE RICEVE DEVE PAGARE
   (ANSA) - ROMA, 23 MAR - "L'amministrazione che riceve un
dipendente trasferito, a seguito di un processo di mobilita',
deve integrare il trattamento economico, perche' un 50% va a
finire in un apposito fondo per la mobilita'". Cosi' il
responsabile Settori Pubblici della Cgil, Michele Gentile,
commentando il decreto che sblocca le risorse per i passaggi dei
dipendenti pubblici da un ufficio a un altro.
   All'ente che cede, spiega il sindacalista, "non succede
nulla, ma quello che riceve deve metterci il restante 50%. Cio' -
aggiunge - contrasta con quanto previsto dalla circolare
Madia-Lanzetta per la mobilita' verso gli uffici giudiziari, che
doveva essere gratis". Cosi' invece, evidenza, "la mobilita' non e'
piu' gratuita, anche se ovviamente resta meno costosa rispetto a
un'assunzione".
   Il decreto che detta le istruzioni per il ricorso al fondo
per Gentile "e' un provvedimento dovuto, che attua il dl Madia,
ma ora - chiarisce - deve essere accompagnato da un confronto
sui provvedimenti che riguardano la definizione dei criteri di
mobilita' e le tabelle di equiparazione", strumento chiave, che
abbina ai diversi inquadramenti i corrispondenti livelli
retributivi. Il sindacalista ricorda come la questione mobilita'
sia cruciale, soprattutto in vista del superamento delle
Province. "E' un tema - fa notare - che va ad incidere
direttamente su lavoratori e mantenimento dei servizi". Ecco,
perche' continua il sindacalista, "abbiamo chiesto ripetutamente
al Governo un incontro e comunque l'11 aprile a Roma ci sara' la
manifestazione dei lavoratori delle Province".
(ANSA).
 
FISCO: ARRIVA SITO E PARTE CAMPAGNA 730 PRECOMPILATO
ANCHE TUTORIAL SU YOUTUBE, CIRCOLARE AG.ENTRATE CHIARISCE DUBBI
   (ANSA) - ROMA, 23 MAR - Conto alla rovescia per il 730
precompilato, che dal 15 aprile sara' a portata di click per
dipendenti e pensionati. L'Agenzia delle Entrate lancia una
campagna informativa con una circolare per chiarire i dubbi piu'
frequenti sulla nuova dichiarazione dei redditi, accompagnata da
un tutorial su Youtube e da un nuovo sito web ad hoc. (ANSA).
 
FISCO: ARRIVA SITO E PARTE CAMPAGNA 730 PRECOMPILATO (2)
   (ANSA) - ROMA, 23 MAR - Il nuovo sito
(https://info730.agenziaentrate.gov.it), spiega l'Agenzia, e' una
vera e propria guida che accompagna il cittadino nel nuovo
percorso semplificato della dichiarazione dei redditi. Sono
indicati i passi da seguire, le risposte ai quesiti piu'
ricorrenti, ricordare e i canali di assistenza disponibili che,
in vista della partenza dell'operazione precompilata, per
accompagnare i cittadini interessati.
   Inoltre, e' disponibile una finestra Multimedia sui canali
istituzionali "social", Twitter e YouTube, in cui debutta oggi
il video di presentazione del 730 precompilato, cui seguiranno
nei prossimi giorni dei tutorial per supportare i contribuenti
alle prese con la nuova dichiarazione.
   Con la lista 'I Passi da seguire', cronologicamente ordinata,
l'Agenzia accompagna i cittadini in questo nuovo percorso,
supportandoli anche con l'area dedicata alle domande piu'
frequenti, che verra' periodicamente aggiornata. Uno spazio ad
hoc e' riservato ai canali di assistenza, potenziati con linee
dedicate ai contribuenti che richiedono informazioni e supporto.
In particolare, saranno progressivamente attivati una linea
dedicata sul canale di risposta scritta webmail, una linea
telefonica nell'ambito del servizio di assistenza al numero
848.800.444, che si aggiungono all'assistenza fornita dagli
uffici territoriali con o senza appuntamento.
   Nella circolare sono chiariti contenuti, destinatari e
modalita' di accesso alla dichiarazione precompilata. Il nuovo
modello 730 sara' disponibile per lavoratori dipendenti e
pensionati per i quali i sostituti d'imposta hanno trasmesso
all'Agenzia, nei termini, la Certificazione Unica. Inoltre, per
poter ricevere la dichiarazione precompilata, bisogna aver
presentato per l'anno d'imposta 2013, il modello 730, o il
modello Unico persone fisiche o il modello Unico Mini, pur
avendo i requisiti per optare per il 730.
   I contribuenti potranno accedere direttamente alla
precompilata attraverso il sito internet dell'Agenzia, con le
credenziali di Fisconline o utilizzando la Carta nazionale dei
servizi. Possibile accedere anche tramite il portale dell'Inps,
utilizzando le credenziali dispositive rilasciate dall'ente
previdenziale.
   Chi non possiede un pc o non ha dimestichezza con gli
strumenti informatici, sottolinea l'Agenzia, puo' rivolgersi al
proprio sostituto d'imposta, ad un Caf o a un professionista
abilitato (acquisita in via preventiva apposita delega).
   Per chi lo scorso anno ha presentato il modello 730 congiunto
e quest'anno possiede i requisiti per utilizzare il 730
precompilato, l'Agenzia delle Entrate mette a disposizione una
dichiarazione precompilata "singola". E' comunque possibile
presentare la dichiarazione in forma congiunta ma occorre
rivolgersi al proprio sostituto che presta assistenza fiscale,
oppure ad un Caf o ad un professionista abilitato: per il primo
anno di avvio sperimentale, infatti, non e' consentita la
presentazione della dichiarazione precompilata congiunta
direttamente in via telematica. (ANSA).

 

FISCO: COMMERCIALISTI, IVASS 'SOCCORRE' 730 PRECOMPILATO

ISTITUTO AGGIRA COPERTURA RISCHIO PER PROFESSIONISTA

 (ANSA) - ROMA, 23 MAR - "Siamo sconcertati per come l'Ivass",

Istituto per la vigilanza delle assicurazioni, a proposito del

730 precompilato "si sia chiamato fuori dal risolvere un

problema reale da affrontare, come quello dell'impossibilita'

normativa della copertura del rischio diretto, accettando

l'interpretazione arbitraria e del tutto forzata da parte

dell'Agenzia". A sostenerlo Marco Cuchel, presidente

dell'Associazione nazionale dei commercialisti.

   In una nota Cuchel ricorda come "con comunicazione del 19

marzo 2015", l'Istituto abbia reso noto che, "in merito alle

segnalazioni ricevute circa l'impossibilita' per Caf e

professionisti di reperire sul mercato assicurativo le coperture

relative alle sanzioni previste dalla nuova normativa in caso di

visto infedele apposto su un modello 730 precompilato, ha

ricevuto dall'Agenzia delle Entrate la conferma della natura

risarcitoria, e non sanzionatoria, delle somme che gli

intermediari sarebbero tenuti a pagare in caso di errore".

   In tal modo, sottolinea, 'sic et simpliciter' e "senza

interpellare le associazioni dei commercialisti", e' stato

accolto "questo strampalato escamotage, evitando di chiedersi

perche' mai, allora, il cosiddetto risarcimento deve essere

impugnato presso la commissione tributaria, seguendo l'iter del

ricorso per una classica sanzione tributaria, e non davanti al

tribunale civile, come si converrebbe per una causa di

risarcimento. Siamo esterrefatti - aggiunge - su come si sia

tutelata una chiara anomalia normativa che costringe il

professionista al pagamento della maggiore imposta e delle

sanzioni, senza possibilita' alcuna che lo stesso possa

adeguatamente assicurarsi".

   Cuchel considera "urgente a questo punto che la norma sulle

sanzioni tributarie sia cambiata. O la sanzione torna in capo al

cliente, il quale poi ha modo di rivalersi in ambito civile sul

professionista e consentire cosi' a quest'ultimo di poter essere

tutelato dalla copertura assicurativa, oppure, con legge

adeguata, si deve rendere assicurabile il rischio di sanzione

diretta, attualmente vietata in Italia dalla specifica norma

sulle assicurazioni", chiude il presidente dell'Associazione dei

commercialisti. (ANSA).

 

FISCO: COMMERCIALISTI,SANZIONI PER POS?PRIMA CREDITO IMPOSTA
ORDINE SU SANZIONI, A COMMENTO DDL A ESAME COMMISSIONE FINANZE
(ANSA) - ROMA, 23 MAR - Prima un credito d'imposta per i
professionisti, poi, eventualmente, le sanzioni. Con queste
parole il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed
esperti contabili (Cndcec) commenta il disegno di legge,
assegnato nei giorni scorsi alla Commissione Finanze del Senato,
che punta a introdurre pesanti sanzioni per i professionisti
ancora sprovvisti di Pos (strumento per il pagamento
elettronico, ndr), spingendosi fino a prevedere la sospensione.
   "Non siamo pregiudizialmente contrari, in linea di principio,
alla previsione di talune sanzioni, cio' che ci pare
inaccettabile" del provvedimento e' "l'ammontare abnorme delle
sanzioni ipotizzate e l'idea di sospendere addirittura
l'attivita' dei professionisti che non dovessero mettersi in
regola. Piu' in generale, risulta grave il fatto che continui ad
essere del tutto ignorato il tema dei costi per gli studi
professionali legati proprio all'introduzione del Pos", dichiara
il vicepresidente nazionale Davide Di Russo. E aggiunge: "Se
proprio si vuol parlare di sanzioni, che lo si lo si faccia
almeno solo dopo aver introdotto quel credito d'imposta che i
commercialisti chiedono da tempo per alleggerire il peso
economico di una operazione che ricade totalmente ed
indiscriminatamente sugli studi dei professionisti italiani, a
vantaggio del sistema bancario".
   Di Russo spiega anche che la previsione di una detrazione
dall'imponibile reddituale del costo percentuale di ciascuna
transazione eseguita con il Pos, non puo' essere definita, come
fa il disegno di legge, un'agevolazione fiscale per i
professionisti, "per il semplice motivo che si tratta di costi
inerenti all'attivita' professionale e quindi ovviamente
deducibili". L'iniziativa normativa, pertanto, a giudizio del
numero due del Cndcec e' "l'ennesima dimostrazione di come si
continui ad eludere sistematicamente il tema delle difficolta'
economiche in cui versano i professionisti italiani,
ulteriormente accresciutesi in questi anni di crisi", laddove in
questi anni "grazie alla realizzazione del fisco telematico,
l'amministrazione finanziaria ha risparmiato alcuni miliardi di
euro, che corrispondono ad un costo, probabilmente di pari
entita', che si e' scaricato sui Commercialisti italiani", chiude
Di Russo. (ANSA).

 

FISCO:PALESE,DELEGA FISCALE SPARITA DAI RADAR DEL GOVERNO
   (ANSA) - ROMA, 23 MAR - "Passano i mesi, passano le
settimane, e l'attuazione della cosiddetta delega fiscale e'
sparita dai radar dell'azione politica del governo. Che fine ha
fatto? L'esecutivo aveva gia' chiesto e ottenuto una proroga,
adesso chi dobbiamo aspettare? Di cosa hanno ancora bisogno il
presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e i suoi ministri?
Basta perdere tempo. Basta rinvii. Basta proroghe. Il governo
che doveva correre, correre, correre, sta sempre piu' diventando
il governo del poi, del dopo, del mai". Lo afferma Rocco Palese,
deputato di Fi.
   "Le imprese e i cittadini - prosegue - chiedono atti
concreti, non spot elettoralistici che lasciano il tempo che
trovano e non incidono sulla vita reale di un Paese in forte
difficolta'. Forza Italia e' pronta a dare il suo contributo, ma
una volta per tutte si passi dalle parole ai fatti".(ANSA).


Tua email:   Invia a: