MA LA GDF, ED I “BASCHI VERDI” IN PARTICOLARE, "CONCORRONO" SOLAMENTE AL MANTENIMENTO DELL’ORDINE PUBBLICO? – di Vincenzo Vacca

lunedì 06 aprile 2015

Per l’ordine e la sicurezza pubblica, è ancora attuale il termine “concorre” per quanto riguarda la GDF?

Si discute tanto, in questi mesi, del riassetto delle Forze di polizia. Come abbiamo più volte fatto notare, spesso con un enorme ed irresponsabile grado di approssimazione.

Comunque, nell’ambito di questa discussione che produce a volte delle stravaganti soluzioni, volevamo sollevare una questione che certamente non è di poco conto per provare a dare un contributo sul terreno della concretezza.

Come certamente noto ai lettori di questo sito, la Guardia di finanza “concorre” al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica.

Questa attuale disposizione giuridica aveva sicuramente un senso fino a qualche anno fa, quando effettivamente era piuttosto rara la partecipazione del Corpo alle attività di ordine e sicurezza pubblica.

Giusto in caso di un terremoto o di un sequestro di persona come quello del compianto Presidente della D.C. Aldo Moro, insomma il verificarsi di un evento di eccezionale gravità per il quale l’allerta nazionale era tale da coinvolgere anche la G. di f. per la relativa attività Istituzionale.

La stessa istituzione dei cosidetti “Baschi Verdi” non aveva originariamente una finalità di partecipazione al mantenimento dell’Ordine pubblico, ma aveva sostanzialmente lo scopo di destinare quei militari  a servizi di scorta e/o vigilanza.

Invece, come è sotto gli occhi di tutti, i cennati Reparti della Guardia di finanza, ormai da diversi anni, vengono sistematicamente impiegati per ogni tipo di manifestazione e/o assembramento e, frequentemente, c’è solo la presenza dei finanzieri, pur alle dipendenze funzionali di un Ufficiale di PS, e non anche di appartenenti ad altre Forze di polizia.

 

Queste considerazioni fanno inequivocabilmente rilevare che il termine giuridico “concorre” è completamente inattuale in quanto la partecipazione dei “Baschi Verdi” all’attività di servizio in argomento, come già detto, è sostanzialmente quotidiana.

Inoltre, pur in considerazione che per questa attività non è sufficiente non essere in là con l’età, ma è importante avere la giusta preparazione professionale, è sempre più evidente che, mentre i finanzieri impegnati nell’attività di ordine pubblico hanno una età media non elevata, i carabinieri e i poliziotti che espletano analogo servizio hanno una età media certamente superiore.

A questo va, altresì, specificato che questi Reparti della Finanza, a causa dell’impegno e della professionalità dimostrate nel corso degli anni, ne viene richiesto sempre più l’impiego.

Quindi, non è azzardato sostenere che la Finanza, almeno per quanto riguarda i “Baschi Verdi”, ha assunto un ruolo di pari livello a quello degli altri Corpi di Polizia.

Orbene, noi crediamo che questo importante segmento dell’attività delle Forze di polizia dovrebbe essere affrontato seriamente e in modo competente dai Gruppi parlamentari nelle varie discussioni in ordine ai diversi propositi di riassetto del Comparto Sicurezza.

E’ chiaro che in uno Stato democratico la gestione dell’ordine pubblico è di fondamentale importanza. Nella maggioranza dei casi, infatti, non si tratta solo di fronteggiare un gruppo di violenti, ma di essere alla presenza di persone che sono  portatori di diritti e chiedono di avere risposte dalle competenti Autorità alle loro istanze, esigenze. Sempre più frequentemente sono cittadini che vivono lo spettro della disoccupazione e chiedono risposte immediate per risolvere il loro dramma.

Conseguenzialmente, i lavoratori in divisa – chiamati a garantire il regolare e pacifico svolgimento della protesta - devono avere la relativa e necessaria capacità professionale e umana.

E’ anche  dalla capacità  e dalla umanità di gestire la inevitabile dialettica sociale, politica e sindacale che uno Stato democratico si caratterizza per la sua tendenza a includere e non a escludere fasce importanti della cittadinanza.

Concludendo queste modeste osservazioni, crediamo che sia sicuramente opportuno che qualsiasi progetto di riorganizzazione delle Forze di Polizia – sempre sperando che il Governo voglia e riesca a formularne qualcuno, al di là di meri spot pubblicitari – debba tener conto della evoluzione dell’impiego dei diversi Corpi di polizia che abbiamo provato a descrivere.

Tanto per cominciare, se dei tutori dell’ordine fanno un analogo servizio e quasi sempre fianco a fianco, si dovrebbe pensare ad un unico luogo di preparazione professionale anche al fine di creare un maggiore affiatamento tra loro.

Ci limitiamo ad osservare che non è bene che un Ufficiale di P.S. – come noto, qualifica giuridica che nella G. di F. nessuno ha – debba dirigere un gruppo di finanzieri che non conosce e che non ha avuto modo di addestrare.

E’ una tematica che merita di essere approfondita e ben più autorevolmente. Speriamo che entri a far parte della riflessione pubblica e Governativa.

 

Vincenzo Vacca

Segretario Nazionale Ficiesse  

 

 


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