LA CONFUSIONE DELLA SICUREZZA. CINQUE FORZE DI POLIZIA SOPPIANTATE DAI VIGILANTES (Sole24Ore)

sabato 11 aprile 2015

 

Pubblichiamo l’articolo di Marco Ludovico sul Sole24Ore del 10 aprile 2015

 

L'assurdità di un Paese con cinque forze di polizia e un livello di pubblica sicurezza non proprio eccelso si coglie anche nella vigilanza e i controlli delle sedi giudiziarie. Il panorama è sconfortante. A volte non c'è la Forestale, certo, ma oltre all'Arma dei Carabinieri, la Polizia di Stato, la Guardia di Finanza e la Polizia Penitenziaria sono impiegati, spesso, anche i vigilantes privati.

Occorre sapere che all'interno delle sedi civili e penali si trovano sia i nuclei di polizia giudiziaria sia i gruppi di agenti addetti ai controlli. In prima linea per la funzione di sicurezza ci sono soprattutto Carabinieri e Penitenziaria, ma quote e attribuzioni di competenze per i vari corpi sono variabili su territorio. Le guardie giurate hanno nella maggior parte dei casi funzioni di filtro e controllo agli accessi. La sintesi finale, però, è una sola: confusione, assenza di coordinamento, inefficienze diffuse, livello di rischio molto più alto del fisiologico. Ma se i tribunali e le procure sono, per definizione, obiettivi sensibili, bisognerà pure garantire un sistema organizzato di sorveglianza e controllo.

E la scelta naturale, a questo punto, sembra di quella di destinare proprio alla Polizia Penitenziaria questi compiti, con un ruolo pressoché unico di competenza e responsabilità nelle sedi civili e penali. La Penitenziaria era finita nel mirino delle possibili forze di polizia da sopprimere; poi una serie di motivazioni istituzionali hanno fatto riconsiderare questa opzione. Ma se il riordino dei corpi di polizia invocato e preteso senza indugi dal premier Matteo Renzi ha tra gli obiettivi primari razionalizzare, ridurre sprechi e cancellare duplicazioni, sovrapposizioni e inefficienze, quella dell'attribuzione piena della funzione di sicurezza nei tribunali agli agenti carcerari può essere una strada concreta. Anche perchè se invece ciascuno continuerà a tenere a bada soltanto il proprio orticello, casi come quello di Milano sono destinati a ripetersi: quantomeno per inefficacia palese nell'organizzazione della sicurezza.

 

 


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