FORESTALE, SOPPRESSIONE A OSTACOLI (Sole24Ore)

martedì 14 aprile 2015

 

Il Sole24Ore - 11 aprile 2015

FORESTALE, SOPPRESSIONE A OSTACOLI

di Marco Ludovico

La riduzione delle forze di polizia chiesta a gran voce dal premier Matteo Renzi viaggia, per ora, da cinque a quattro: è la Forestale a intravedere la soppressione benché non sia ancora nè ufficiale l’esito annunciato nè, tantomeno, definite le modalità di esecuzione. Il paradosso è che dei 20 miliardi di costo complessivo di Arma, Ps, Gdf, Penitenziaria e Forestale, resocontati dal rapporto di Carlo Cottarelli, i primi frutti del risparmio derivante dalla revisione rischiano di vedersi chissà quando. Anche perché nella discussione al Ddl Madia in aula al Senato – riparte la prossima settimana – emerge un aspetto tecnico tutto sommato ovvio e prevedibile: soppressioni e accorpamenti possono comportare, all’inizio, maggiori costi. Altro che riduzioni di spesa.

Facile immaginarlo nell’ipotesi, per ora infatti venuta meno, di assorbire le polizie locali nelle fila di quelle statali, meglio remunerate. Possibile, se non probabile, anche nel caso della Forestale. In sintesi: dopo le discussioni per ridurre le forze di polizia da cinque a quattro, a tre e – le più ardite – anche meno, ora ci si rende conto che la sola scelta di far venir meno il Corpo forestale è operazione lunga, complicata, irta di ostacoli e di pressioni da ogni parte. In ballo ci sono circa 8mila dipendenti, con una significativa distribuzione sul territorio e un’assegnazione di bilancio 2015 di 496,5 milioni. Il primo dilemma è se saranno assorbiti in modo unitario, come chiede l’emendamento del relatore al Ddl Giorgio Pagliari (Pd), o ci saranno ripartizioni di funzioni, personale e strutture tra le altre forze dell’ordine. La scelta sarà del governo, le implicazioni sono rilevanti soprattutto nella prima ipotesi: visto che la Forestale è contesa, per così dire, tra la Polizia di Stato e i Carabinieri. Il passaggio in blocco alla Ps o all’Arma implicherebbe la conseguenza non banale della supremazia di una delle due forze di polizia «a competenza generale» sull’altra. Meno dolorosa una ripartizione più o meno salomonica, con il trasferimento ai Carabinieri dei forestali che si occupano di tutela ambientale e alla Polizia dei colleghi specializzati nell’agroalimentare.

Un fatto è certo: lo scoglio della destinazione della Forestale è un passaggio quasi pregiudiziale a ogni altro intervento, soprattutto quelli di natura più generale. È altrettanto vero, però, che da mesi al dipartimento di Pubblica sicurezza si lavora a un confronto che vede in prima linea Gdf, Arma e Ps per altri interventi di razionalizzazione. Possono non produrre nell’immediato grandi numeri sui risparmi, ma anche rappresentare, intanto sul piano concreto e simbolico, la volontà di sopprimere o cancellare ogni possibile sovrapposizione. Certo, il lavoro sulla razionalizzazione dei cosiddetti presìdi – gli uffici delle forze dell’ordine – non è uno scherzo. L’indicazione di massima è una concentrazione della Ps nei grandi centri e dell’Arma sul territorio, certo per i carabinieri guidati da Tullio Del Sette la presenza delle stazioni resta il cuore strategico della Benemerita. Del Sette, Saverio Capolupo (Gdf) e Alessandro Pansa (Ps) seguono poi passo passo il lavoro degli uffici per rivedere o razionalizzare altre voci. Si potranno accorpare i poligoni e far sì che in una regione carabinieri, finanzieri e poliziotti vadano a sparare tutti in uno stesso centro. Una soluzione analoga potrebbe investire le unità che impiegano animali, cavalli e cani. Anche per le mense potrebbe spuntare un profilo unitario.

Altra partita in atto è quella delle specialità. L’attività di indagine sul web per i reati informatici dovrebbe diventare di appannaggio in pratica esclusivo della Polizia postale e delle comunicazioni. Così come alla Guardia di finanza sarà riconosciuta una supremazia organizzativa e di dotazione messi per il comparto navale – già impegnato sul fronte immigrazione – e il personale per mare degli altri corpi sarà ridotto al minimo, in prospettiva esaurirsi. Adesso tutti però stanno a guardare cosa accadrà in Senato perchè dall’esito della partita sulla Forestale discenderanno molte altre conseguenze.

 


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