NOSTRA INTERVISTA AL SEN. MARTON (M5S), PROPONENTE L’ABROGAZIONE DEL COMANDANTE IN SECONDA DELLA GDF: “UN TABU’ IN ITALIA DISCUTERE SU ALCUNE FIGURE. AMMINISTRAZIONI E MAGGIORANZA SARANNO PROBABILMENTE CONTRARIE”

domenica 03 maggio 2015

(Ritratto del Colonnello Luigi Sartori, primo Comandante in seconda della Guardia di finanza, dal 16 agosto 1906 al 24 dicembre 1909)

Nella Commissione Difesa del Senato si sta discutendo un disegno di legge finalizzato all’abrogazione delle figure del Vice comandante generale dell'Arma dei carabinieri e del Comandante in Seconda della Guardia di Finanza. Primo firmatario della proposta è il Senatore Bruno Marton (Movimento 5 Stelle), il quale, molto cortesemente, ha accettato di rispondere ad alcune domande in merito.

Sen. Marton, Lei è il primo firmatario di un disegno di legge che si prefigge di abolire le figure dei vicecomandanti dei Carabinieri e delle Guardia di finanza. Alcuni hanno eccepito che la sua proposta non sia essenziale nel quadro generale dei Corpo armati dello Stato. Cosa l’ha indotta a presentarla?

Concordo, non è essenziale nel quadro generale, il mio intento però è e rimane quello di portare equità togliendo quelli appaiono "privilegi" che pochi hanno. Ci sono riforme che farebbero risparmiare molto di più, le stiamo affrontando.

Il Suo disegno di legge è stato depositato il 6 marzo 2014 ma l’esame da parte della Commissione Difesa del Senato è iniziato solo nelle settimane scorse. A cosa è dovuto il ritardo di un anno per iniziare  a discuterne.

Il ritardo essenzialmente è dovuto alla mancata volontà politica di affrontare questo tema, pare essere un tabù in Italia, discutere serenamente su alcune figure professionali, sul loro ruolo e sui privilegi in generale.

Ma l’abolizione di queste figure non possono creare dei problemi all’interno dei Carabinieri e della Guardia di finanza? Non verrebbe a crearsi un vuoto istituzionale?

A parer mio, la "figura" di "Vice", in ambiti fortemente gerarchizzati quali quelli di GDF e CC è superflua, il ruolo funzionale e le deleghe espressamente previste possono  (e devono) essere svolte comunque dagli ufficiali anziani più alti in grado, prova ne siano i fatti che seguono: i vice durano in carica al massimo un anno, il ruolo finisce così per per essere ricoperto praticamente da molte persone; la GDF ha avuto un trentennio nel passato in cui la figura non esisteva, mantenendo il funzionamento inalterato; nelle altre forze armate a figura non è nemmeno prevista.

Quali ritiene che possa essere l’atteggiamento in proposito da parte delle due Amministrazioni?

Immagino che le due amministrazioni saranno contrarie e si esprimeranno in tal senso in ogni ambito in cui gli sarà chiesto un parere. Lo capisco ma è un parere basato su presupposti non corretti, mi spiego meglio, sono io il primo a ritenere che le persone che possono ricoprire quel ruolo, Generali di Corpo d’armata,  siano estremamente competenti e meritevoli. Penso anche che, data l'alta responsabilità che hanno, debbano essere ben remunerati. Quello che però non accetto è che si istituisca un ruolo con benefit annessi senza che questo sia necessario. 

E da parte delle altre forze politiche, soprattutto di maggioranza?

Io credo che la maggioranza voterà compatta contro il provvedimento,  in commissioni convocheranno i comandanti di GDF e CC che ci daranno la loro visione sul DDL, la sensazione è che via sia una generica e generale difesa "a spada tratta" della figura dei due Vice delle due forze armate, non è dato sapere quali siano le motivazioni, ma attendo che siano esposte.

Ringraziamo il Senatore Bruno Marton per la sua disponibilità.

 

 


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