AI MILITARI DI EXPO LA STESSA INDENNITÀ DI «STRADE SICURE». LA NOSTRA SPECIFICITÀ CI IMPONE DI SAPER MUOVERE E OPERARE IN OGNI SITUAZIONE ED È PARTE INTEGRANTE DELLA NOSTRA CONDIZIONE MILITARE (Lettera a Libero)

venerdì 08 maggio 2015

 

Libero - 8 maggio 2015

Lettera

AI MILITARI DI EXPO LA STESSA INDENNITÀ DI «STRADE SICURE»

Egregio Direttore,

in merito all’articolo dal titolo «Immigrati in caserma, soldati in tenda», desidero esprimere la mia sorpresa in merito all’accostamento del tema “accoglienza ai migranti” con l’impiego dei nostri soldati in un’attività di sicurezza in concorso alle forze di polizia. Infatti, la situazione è dovuta alla mancanza di posti nelle caserme dell’hinterland milanese, già al completo. Andrebbe sottolineata la capacità dell’Esercito di trasferire, in brevissimo tempo, 1200 persone; dimostrazione di efficienza organizzativa che deriva dal continuo addestramento. Con un preavviso di 24 ore, sono affluiti nelle caserme di Milano e di Bellinzago Novarese, sede quest’ultima più prossima al capoluogo lombardo. La distanza della caserma Babini (Bellinzago Novarese) all’Expo è percorribile in poco tempo. Ci sono realtà in Italia che richiedono tempi di spostamento più lunghi. Le turnazioni indicate sono le stesse che dal 2008, anno d’inizio dell’operazione “strade sicure”, i nostri 4800 soldati osservano per l’effettuazione del servizio. Inoltre, il trattamento economico spettante è il medesimo dei colleghi impiegati nella citata operazione. All’interno dell'articolo si fa riferimento alla sistemazione in tenda, situazione questa normale per tutti i militari sia in addestramento che in operazioni. La sistemazione alloggiativa sarà migliorata per garantire l’incremento qualitativo e quantitativo dei servizi per il nostro personale. A tal proposito le tende sono predisposte per garantire idonee condizioni di abitabilità, come gli shelter docce e servizi. Per quanto attiene ai pasti, l’utilizzo di “sacchetti viveri” è a volte necessario a garantire la continuità del servizio. La nostra specificità ci impone di saper muovere e operare in ogni situazione ed è parte integrante della nostra condizione militare. Infine, l’Esercito è impegnato nel dare il proprio contributo per la riuscita di un evento di grande importanza per il Paese e non vorrei che questo nostro lavoro, così importante, venisse svilito con dettagli del tutto normali nella nostra professione.

Capo Ufficio PI e Comunicazione

Stato Maggiore dell’Esercito


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