CASO MAGGIORE BARILARO, INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA PRESENTATA AL MINISTRO DELL'ECONOMIA DAL SENATORE FRANCESCO BEVILACQUA (A.N.)

sabato 06 luglio 2002

Pubblichiamo il testo dell’interrogazione parlamentare presentata dal senatore Francesco BEVILACQUA (Alleanza Nazionale) al Ministro dell’economia e delle finanze sul congedamento del maggiore della Guardia di Finanza Sergio Barilaro.

 

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA DEL SEN. FRANCESCO BEVILACQUA

AL MINISTRO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 

Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'economia e delle finanze.

Premesso: che in data 6 giugno 2002 il Maggiore della Guardia di Finanza Sergio Barilaro ha presentato un'istanza di collocamento in congedo con decorrenza dal 1º luglio 2002;

che la richiesta di collocamento in congedo è stata motivata dalla necessità di un trasferimento dell'interessato dalla sede di Milano, ove presta servizio da ben sedici anni e dove vive unitamente alla famiglia, a quella di Cosenza, con conseguenti gravi disagi familiari;

che le ragioni illustrate dall'ufficiale mostrano con evidenza la condizione di assoluta arbitrarietà di scelta;

che, come egli stesso ha affermato, qualora intervenisse un ripensamento dell'Amministrazione, ritirerebbe la domanda di congedo;

che la decisione arbitraria di trasferire un ufficiale superiore della Guardia di Finanza senza un razionale criterio di scelta induce ad ammettere un errore nella gestione, oltre che a determinare una palese violazione dei principi sanciti dagli articoli 30 e 31 della Carta Costituzionale;

che nell'operare le scelte la Guardia di Finanza dovrebbe opportunamente tenere conto dei rapporti di coniugio e dell'esistenza dei nuclei familiari di alcuni dei propri ufficiali;

la politica perseguita dal Corpo, invece, ha creato generazioni di ufficiali disadattati e che vivono di sacrifici, soprattutto a causa della lontananza dalle proprie famiglie,

l'interrogante chiede di sapere:

se il Presidente del Consiglio e il Ministro in indirizzo siano a conoscenza di quanto esposto in premessa;

in caso affermativo, quali urgenti iniziative intendano assumere per evitare che decisioni di tal sorta possano, in futuro, continuare a produrre disagi al personale in servizio nel Corpo della Guardia di Finanza;

quale sia l'esatto numero degli ufficiali che, spontaneamente e prima del raggiungimento dei limiti di età, negli ultimi anni hanno lasciato il Corpo; se non ritengano opportuno prevedere vantaggi di tipo economico e relativi alla carriera per coloro che accettano di svolgere il lavoro in sedi disagiate;

se vi siano ragionevoli motivazioni che hanno indotto i trasferimenti del Barilaro in corso di anno, piuttosto che nell'ambito della pianificazione annuale dei trasferimenti; se nella scelta del trasferimento dell'ufficiale siano stati considerati la differente situazione familiare, le distanze e i diversi incarichi dell'interessato rispetto a quelli del collega ufficiale;

se risponda al vero che quest'ultimo, pur senza aver quasi mai svolto attività operativa, è stato assegnato alla sede di Roma del SISMI;

se risulti agli interrogati che al termine del Corso Superiore di Polizia Tributaria agli ufficiali titolati vengono ordinariamente assegnati incarichi presso nuclei provinciali e regionali di polizia tributaria;

se nella scelta del maggiore Barilaro per coprire la sede di Cosenza sia stato considerato che la professionalità e l'esperienza maturata negli incarichi ricoperti a Milano dall'ufficiale, in materia di fiscalità internazionale e di indagini finanziarie su società quotate in Borsa, probabilmente sarebbero vanificate;

se risponda al vero che al verificarsi del trasferimento del Barilaro il Procuratore della Repubblica di Milano abbia formalmente richiesto la permanenza dell'ufficiale in quella sede, al fine di non pregiudicare talune indagini in corso;

se alla luce di quanto esposto non ritengano di valutare l'opportunità che il Comando Generale desista dall'operare il trasferimento in oggetto;

se non ritengano di adottare provvedimenti tesi ad una più completa riforma della disciplina dei trasferimenti nel Corpo della Guardia di Finanza.

(4-02505)


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