DA PRIVATIZZAZIONI A FISCO, LE RIFORME 'IN CODA' - VIGILI ASSENTI: ROMA; UNA VENTINA SARANNO PRESTO INDAGATI - FISCO: IL BONUS PER INVESTIMENTI DI CASSE E FONDI - FISCO: FORCE BLUE; PER BRIATORE CHIESTI QUATTRO ANNI
DA PRIVATIZZAZIONI A FISCO, LE RIFORME 'IN CODA'
STATO DELL'ARTE SUI TEMI SU CUI INSISTONO LE RACCOMANDAZIONI UE
(di Alfonso Abagnale)
(ANSA) - ROMA, 12 MAG - Le raccomandazioni dell'Unione
Europea indirizzate all'Italia si articolano in sei punti a
partire dall'ammodernamento della pubblica amministrazione e
dalla necessita' di recuperare competitivita'. Ma anche
intervenendo sul sistema fiscale, su quello bancario e su
settori altrettanto fondamentali come il lavoro e l'istruzione.
Ecco di seguito una scheda su come procede il cammino del
governo sui diversi punti.
- Sulla riforma della Pubblica amministrazione, che in futuro
dovra' essere meno burocratica e piu' digitale, il primo via
libera e' arrivato dal Senato il 30 aprile scorso dopo un esame
durato otto mesi. Oggi il ddl e' approdato alla Camera e il
governo punta alla sua approvazione definitiva entro l'estate.
La riforma della Pa, nel piano del governo, dovra' contribuire a
rendere il Paese piu' competitivo.
- Sul fronte fiscale, il governo punta al completamento della
delega fiscale entro settembre. L'esecutivo ha approvato in via
preliminare tre nuovi decreti legislativi (dopo commissioni
censuarie per il nuovo catasto e 730 precompilato) su
fatturazione elettronica, internazionalizzazione delle imprese e
abuso del diritto, rimandando pero' a giugno non solo la partita
sul penale tributario, ma anche il decreto piu' sostanzioso sulla
riforma del catasto.
- Per quanto riguarda le privatizzazioni, l'esecutivo procede
con prudenza, tenendo i vari dossier aperti e valutando le
condizioni di mercato prima di quotare i gioielli di famiglia.
Dopo l'ulteriore cessione del 5% di Enel, entro quest'anno
dovrebbero comunque arrivare le quotazioni di Poste e di Enav
mentre i lavori sono in corso sulla privatizzazione di Ferrovie
dello Stato per arrivare alla quotazione del gruppo nel 2016.
Secondo il governo dalle privatizzazioni sono attesi proventi
pari a circa 1,7% del del Pil al 2018 (0,4% nel 2015, 0,5% nel
2016 e 2017 e 0,3% nel 2018). Tuttavia il responsabile economico
del Pd, Filippo Taddei, fa autocritica. "Se c'e' un fronte su cui
non siamo riusciti a fare quanto promesso, sono esattamente le
privatizzazioni", dice e promette che entro giugno arriveranno
dettagli per gli investitori.
- Portare il sistema bancario italiano al passo con quello
europeo anche per la gestione dei crediti in sofferenza e' una
"priorita'" del governo. Dopo la riforma delle popolari,
l'obiettivo e' dunque creare una 'bad bank' per risollevare le
banche italiane dai crediti in sofferenza. Su questo nodo il
dialogo Roma-Bruxelles procede ma come ha spiegato lo stesso
ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, il maggior ostacolo
alla sua realizzazione e' rappresentato dalla normativa sugli
aiuti di stato.
- Sulla riforma del lavoro (Jobs act) il governo prevede di
produrre i decreti attuativi mancanti entro la meta' di giugno,
come previsto dalla legge e come ha spiegato lo stesso ministro
del Welfare Giuliano Poletti. Per quanto riguarda la scuola,
invece, il percorso appare essere sempre piu' in salita per il
premier Renzi dopo le polemiche e le proteste di massa che ha
scatenato il ddl 'La Buona Scuola'.
- In materia di concorrenza il governo e' in ritardo sui tempi
stabiliti. E' intervenuto con un disegno di legge che giace alla
Camera e il cui esame non e' ancora davvero iniziato. Fra le
misure previste, il ddl toglie ai notai l'esclusiva per gli atti
di compravendita e di donazione di immobili non abitativi (ad
esempio box, uffici, stalle, cantine) che abbiano un valore
catastale sotto i 100.000 euro. A far loro concorrenza saranno
gli avvocati. Il ddl Guidi tocca anche le farmacie per le quali
vengono tolti alcuni limiti: in particolare viene rimosso il
limite delle 4 licenze in capo ad un identico soggetto.(ANSA).
VIGILI ASSENTI: ROMA; UNA VENTINA SARANNO PRESTO INDAGATI
NON RISPOSERO A TELEFONATE DI RICHIAMO. NEI GUAI ANCHE 10 MEDICI
(di Luca Laviola)
(ANSA) - ROMA, 12 MAG - Iscrizione nel registro degli
indagati in vista per una ventina di vigili urbani assenti dal
servizio la notte di Capodanno a Roma, benche' risultassero nella
lista dei reperibili. La Procura, secondo quanto si e' appreso,
contestera' loro l'articolo 329 del Codice Penale (rifiuto o
ritardo di obbedienza commesso da un militare o da un agente
della forza pubblica). Nell'inchiesta, condotta dai pm Nicola
Maiorano e Stefano Rocco Fava, sarebbe emerso che gli agenti non
avrebbero deliberatamente risposto alle telefonate fatte loro
dal comando per richiamarli in servizio. Quella notte oltre 745
vigili presentarono il certificato di malattia e 89 dichiararono
di aver donato il sangue, cifre mai raggiunte in passato.
L'episodio si inseriva in uno scontro forse senza precedenti con
il Campidoglio, che ha introdotto il principio della rotazione
nei gruppi territoriali per gli agenti.
Dall'esame dei tabulati e di aggancio delle celle
telefoniche, stando alle indiscrezioni, sarebbe risultato che le
chiamate arrivarono agli apparecchi dei vigili che si intendeva
richiamare in servizio. Solo che loro di proposito non
risposero. Alle imminenti iscrizioni nel registro degli indagati
si aggiungeranno quelle per falsita' di una decina di medici che
hanno ammesso di aver sottoscritto certificati di malattia per
altrettanti vigili senza averli visitati. Sono invece da tempo
indagati tre presunti promotori della diserzione di massa
dell'ultimo giorno del 2014.
Sulla vicenda e' gia' stata conclusa un'indagine interna al
corpo della polizia municipale, che ha individuato 31 presunti
colpevoli, a rischio licenziamento. Gli atti su quella che venne
definita dagli ispettori "un'anomalia organizzata" sono stati
poi consegnati alla procura e al ministero della Pubblica
amministrazione.
Il Garante per gli scioperi nei servizi pubblici essenziali
aveva stabilito due mesi fa che quello di Capodanno era stato
uno sciopero selvaggio, punendolo con 100 mila euro di multa a
carico dei sindacati dei caschi bianchi. Una decisione che aveva
inasprito ancora di piu' il clima tra il Campidoglio e i vigili
urbani, gia' scesi in piazza in 10 mila a febbraio al grido di
'voi corrotti, non noi', rivolto all'amministrazione a alla
politica in generale.(ANSA).
FISCO: IL BONUS PER INVESTIMENTI DI CASSE E FONDI
DA INFRASTRUTTURE A PMI, AMPIO PERIMETRO D'AZIONE
(ANSA) - NAPOLI, 12 MAG - Investimenti in "attivita'
finanziarie di medio o lungo termine", mediante la
partecipazione (con quote, o azioni societarie) in progetti nel
campo delle "infrastrutture turistiche, culturali, ambientali,
idriche, stradali, ferroviarie, portuali, aeroportuali,
sanitarie, immobiliari pubbliche non residenziali, delle
telecomunicazioni (comprese quelle digitali) e della produzione
e trasporto di energia". Ma sara' anche possibile immettere
risorse in "azioni, o quote di organismi di investimento
collettivo del risparmio, di durata non inferiore ai cinque
anni" emessi da Pmi (Piccole e medie imprese), incluse quelle
"innovative".
Queste le chance d'investimento che il Decreto sul credito
d'imposta per Casse previdenziali dei professionisti e fondi
pensione, firmato dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, e
"nei prossimi giorni in Gazzetta Ufficiale" prevede.
Nel testo definitivo del provvedimento, di cui l'ANSA ha
preso visione, viene confermata l'autorizzazione di spesa di "80
milioni di euro a decorrere dal 2016". Cuore del provvedimento e'
la possibilita' di un bonus fiscale del 9% per i fondi, e del 6%
per gli Enti pensionistici privati, in cambio di investimenti
delle risorse del risparmio previdenziale; "a decorrere dal
periodo d'imposta 2015", si legge, "e' riconosciuto un credito
d'imposta pari alla differenza fra l'ammontare delle ritenute ed
imposte sostitutive effettivamente applicate nella misura del
26%" sui ricavi ottenuti, e l'ammontare di tali ritenute ed
imposte sostitutive computate "nella misura del 20%", a
condizione che "un importo consistente, o una quota di tali
redditi" venga immessa nei settori produttivi individuati che,
come gia' evidenziato, vanno dalla rete infrastrutturale (anche
culturale), fino al sostegno alle Piccole e medie imprese.
(ANSA).
FISCO: FORCE BLUE; PER BRIATORE CHIESTI QUATTRO ANNI
PER REATI LEGATI A NOLEGGIO MEGA YACHT, CHIESTA CONFISCA MEZZO
(ANSA) - GENOVA, 12 MAG - Quattro anni di reclusione e
l'interdizione dai pubblici uffici per cinque anni: e' la
richiesta dei pm Patrizia Petruzziello e Walter Cotugno per
Flavio Briatore, imputato a Genova insieme ad altre quattro
persone, per reati fiscali legati al noleggio dello yacht di 62
metri che fu sequestrato dalla guardia di finanza al largo della
Spezia mentre a bordo c'era la moglie Elisabetta Gregoraci e il
figlioletto oltre a una ventina di membri dell'equipaggio. I pm
hanno anche chiesto la confisca del "Force Blue" che e' sotto
sequestro ma ha avuto l'autorizzazione per svolgere attivita' di
chartering durante l'estate.
L'ex team manager della Renault e gli altri imputati sono
accusati di aver simulato un'attivita' commerciale di noleggio
che avrebbe consentito di utilizzare il "Force Blue" iscritto in
un Paese extracomunitario e di proprieta' della Autumn Sailing
Limited con sede nelle Isole Vergini Britanniche, per uso
diportistico in acque territoriali italiane dal luglio 2006 al
maggio 2010 senza versare la dovuta Iva all'importazione per 3,6
milioni di euro. Le accuse mosse dai pm sono anche quelle di
aver indicato l'uso di carburante come esente dalle accise
mentre doveva essere soggetto a imposte e di emissione di
fatture per operazioni inesistenti.
Per il comandante dello yacht, Ferdinando Tarquini, i pm
hanno chiesto 3 anni e 10 mesi oltre all'interdizione temporanea
dell'esercizio della professione di comandante di nave. Per i
tre amministratori della Autumn Sailing Limited che si sono
avvicendati nel tempo hanno chiesto 3 anni e 10 mesi per
Laurence Eckle Teyssedou, 3 anni e 6 mesi per Dominique Warluzel
e 3 anni per Maria Pia De Fusco. Per tutti e quattro e' stata
chiesta l'interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. I pm
hanno chiesto l'assoluzione per intervenuta prescrizione per
Briatore, Tarquini, Teyssedou e De Fusco per quattro dei dieci
episodi contestati riferiti alla violazione delle accise.
Il processo e' stato aggiornato all'8 giugno.
(ANSA).