FISCO: M5S, ARRIVA SANATORIA DIRIGENTI AGENZIA ENTRATE?. FISCO: CGIA, RISCHIO 16 MLD NUOVE TASSE NEL 2016. P.A: ECCO LO SPID, UN PIN UNICO DI 14 CARATTERI.

lunedì 18 maggio 2015

 

FISCO: M5S, ARRIVA SANATORIA DIRIGENTI AGENZIA ENTRATE?

PESCO, MI FIDO POCO, VERRA' AGGIRATA SENTENZA CONSULTA

   (ANSA) - ROMA, 16 MAG - "Io dell'operato delle agenzie nelle

assegnazioni di incarichi pubblici.. mi fido poco! E voi??". Lo

scrive in un post su Fb il deputato M5s Daniele Pesco a

proposito delle indiscrezioni che circolano sul possibile arrivo

in Cdm di un decreto legge-sanatoria per i dirigenti nominati in

modo illegittimo secondo la sentenza 37/2015 della Corte

Costituzionale.

  "Premetto che non ho nulla contro queste persone a differenza

dell'indignazione che provo verso questo governo e questa

gestione dell'economia e delle finanze pubbliche: una governance

che continua a perpetrare errori su errori con in piu'

l'aggravante della malafede. Che cosa comprenderebbe questo

decreto?", aggiunge.

  Pesco commenta le possibile soluzioni: "L'assegnazione o la

previsione di assegnazioni di non si sa quante posizioni

organizzative speciali". "Voci - afferma - indicavano un numero

pari a 700, non poche, direi quasi uguale al numero dei

dirigenti nominati in modo illegittimo. L'esperienza e la

tradizione insegnano che solitamente questi incarichi sono

attribuiti con procedure molto arbitrarie... sta a vedere che i

dirigenti sentenziati occuperanno posizioni organizzative

speciali... con il totale effetto di aggiramento degli effetti

della sentenza, in quanto dubito che saranno previste procedure

concorsuali o paraconcorsuali trasparenti in grado di premiare

meriti e competenze". Per Pesco, "in questo modo con incarichi

affidati in modo arbitrario e a tempo si potra' continuare a

condizionare l'operato di chi dirige e di coordina le operazioni

di accertamento fiscale a beneficio dei soliti gruppi di potere

economico spesso evitati dal controllo fiscale".

  Oppure: "L'aumento di stipendio per quelle persone che

fortunatamente o a questo punto, dopo la sentenza della Consulta

che le ha demansionate, sfortunatamente, furono nominate

dirigenti senza concorso. Aumento di stipendio? E sulla base di

cosa?". Infine il Concorso per i dirigenti."E meno male, mi

viene da dire, quanto meno questo governo ci prova a utilizzare

le procedure concorsuali, peccato che molto probabilmente il

concorso sara' svolto all'interno dell'agenzia entrate e,

scusate, ma dopo tutto cio' che e' avvenuto: dirigenti nominati,

sentenza della consulta, concorso annullato in agenzia delle

dogane, ecc. io dell'operato delle agenzie nelle assegnazioni di

incarichi pubblici.. mi fido poco! E voi?". (ANSA).

 

 

FISCO: CGIA, RISCHIO 16 MLD NUOVE TASSE NEL 2016

   (ANSA) - VENEZIA, 16 MAG - Per la Cgia c'e' il rischio che nel

2016 ci siano 16 miliardi di euro di nuove tasse con lo scattare

dell'aumento dell'Iva e il taglio delle deduzioni e delle

detrazioni fiscali. Infatti, oltre a dover trovare nel 2015 le

risorse per rimborsare i pensionati (si parla di un importo

minimo oscillante tra i 2,5 e i 3 mld) e per far fronte

all'eventuale bocciatura da parte dell'Ue dei nuovi regimi di

fatturazione (split payment ed estensione del reverse charge

alla grande distribuzione, che ci costringerebbero ad un aumento

delle entrate pari a 1,7 mld), il Governo Renzi - secondo

l'associazione mestrina - dovra' individuare altri 16 miliardi di

euro nel taglio della spesa. In caso contrario, dal 2016

scattera' la clausola di salvaguardia che innalzera' le aliquote

Iva e ridurra' le detrazioni/agevolazioni fiscali in capo ai

contribuenti italiani, con un conseguente aumento delle imposte

per questi ultimi. (ANSA).

 

FISCO: CGIA, RISCHIO 16 MLD NUOVE TASSE NEL 2016             (2)

   (ANSA) - VENEZIA, 16 MAG - "Il Governo ipotizza una ripresa

economica superiore a quella prevista nel Def con un conseguente

incremento delle entrate fiscali, una contrazione dei tassi di

interesse che dovrebbe ridurre il costo del debito pubblico e un

rilevante apporto di gettito dal rientro dei capitali

illecitamente esportati all'estero. Tuttavia - segnala Giuseppe

Bortolussi segretario Cgia - se queste ipotesi non si dovessero

verificare, vi sarebbero effetti negativi su famiglie e

imprese".

   Gli impegni assunti con la legge di Stabilita' 2015, comunque,

non terminano qui. Nel 2017 la clausola di salvaguardia sfiorera'

i 25,5 mld e nel 2018 l'importo salira' a 28,2 mld di euro.

  "Con l'Ue - prosegue Bortolussi - abbiamo preso degli impegni

per rispettare i vincoli di bilancio che non sara' facile onorare

senza mettere mano nelle tasche dei contribuenti". Nel caso in

cui non fossimo in grado di sterilizzare queste clausole di

salvaguardia, dal 1 gennaio dell'anno prossimo l'aliquota Iva

del 10% aumenterebbe di 2 punti e, dal 1 gennaio 2017, di un

altro punto, attestandosi cosi' al 13%.

   L'aliquota ordinaria, attualmente e' al 22%, dall'inizio del

2016 si alzerebbe di 2 punti, dal 1 gennaio 2017 di un altro

punto e dall'1 gennaio 2018 di un altro mezzo punto. Pertanto,

dal 2018 l'aliquota ordinaria si attesterebbe al 25,5%. "Il

meccanismo - spiega Bortolussi - che giustifica l'impiego delle

clausole di salvaguardia e' a dir poco diabolico. Se il Governo

non sara' grado di chiudere gli enti inutili, di risparmiare

sugli acquisti, di tagliare gli sprechi e gli sperperi che si

annidano nella nostra Pubblica amministrazione, a pagare il

conto ci penseranno i contribuenti italiani che gia' oggi

subiscono un carico fiscale tra i piu' elevati d'Europa". In

passato, purtroppo, abbiamo gia' subi'to gli effetti della mancata

"sterilizzazione" delle clausole di salvaguardia. Nell'ottobre

2013, infatti, l'aliquota ordinaria dell'Iva e' salita dal 21 al

22%, con un aumento del carico fiscale per gli italiani di 4

miliardi di euro. (ANSA).

 

 

P.A: ECCO LO SPID, UN PIN UNICO DI 14 CARATTERI

PRONTE REGOLE AGID. SI ACCEDE DA 'ITALIA.IT'

   (ANSA) - ROMA, 16 MAG - Le regole per il debutto dello Spid,

il sistema pubblico dell'identita' digitale, sono pronte e

aspettano solo il via libera del Garante della Privacy, a cui

deve seguire la firma del nuovo direttore generale dell'Agenzia

per l'Italia digitale, Antonio Samaritani. Insomma ancora

passaggi formali prima dell'ufficializzazione, ma l'ossatura e'

ormai chiara, almeno stando alle bozze dei regolamenti messi a

punto dall'Agid, che ha in carico la fase attuativa. L'identita'

digitale passa, oltre che per le informazioni base (nome,

cognome, indirizzo) e per canali diretti di comunicazione (mail

e numero di telefono), anche, anzi soprattutto, attraverso il

cosiddetto pin unico, in termini tecnici 'codice

identificativo', che sara' composto da 4 lettere e 10 caratteri

alfanumerici, in tutto 14 click.

   Si tratta della credenziale che permettera' di accedere ai

diversi servizi della P.A tramite un'area dedicata,

contraddistinta dal bottone 'Entra con Italia.it', sempre

secondo quanto emerge dagli schemi messi giu' dall'Agid.(ANSA).


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