FISCO: MINIRITOCCHI PER IMU A TASI, A GIUGNO PRIMA RATA - S.SEDE CHIARISCE MODALITA' PAGAMENTI FISCO ITALIA - FISCO: ANCI, ATTIVARE GRUPPO LAVORO CONTRO EVASIONE - TRUFFA CON SOLDI MIGRANTI, INTERVIENE ANTICORRUZIONE

martedì 26 maggio 2015

FISCO: MINIRITOCCHI PER IMU A TASI, A GIUGNO PRIMA RATA

CONFEDILIZIA,DATI DA 31 CAPOLUOGHI MA ORA SI PAGA IN BASE A 2014

   (ANSA) - ROMA, 25 MAG - Per ora sono dei miniritocchi quelli

decisi dai Comuni per Imu e Tasi. La prima chiamata allo

sportello per proprietari e affittuari e' fissata il 16 giugno,

ma in quella data si paghera' solo la prima rata al 50%, sulla

base delle aliquote e delle eventuali detrazioni valide per il

2014. Il saldo avverra' con la seconda rata da versare entro il

16 dicembre ed entro quella data bisognera' calcolare il

conguaglio per l'intero anno, stavolta in base alle aliquote

2015 che i Comuni saranno tenuti ad aggiornare non oltre il 21

ottobre (pubblicandole entro il 28 dello stesso mese sul sito

finanze.it).

   Le amministrazioni che hanno gia' deliberato le aliquote per

quest'anno sono dunque ad oggi una netta minoranza, 31 sui 117

capoluoghi di provincia italiani, secondo i dati delle Finanze

rielaborati da Confedilizia. Le grandi citta', come Torino,

Milano, Roma, Napoli, Palermo, mancano ancora all'appello ed e'

difficile pensare che possano adeguarsi entro la meta' del

prossimo mese. Per decidere se rivedere o meno l'aliquota e'

infatti probabile che i grandi Comuni aspettino di avere un

quadro piu' preciso dei propri bilanci.

   A guardare i dati finora raccolti, le brutte sorprese non

sono molte. A rivedere, del tutto o parzialmente, le aliquote

Tasi sono stati al momento solo 10 Comuni dei 31 "mappati". E in

alcuni casi, come quello per esempio di Barletta, la revisione e'

stata al ribasso, dal 3,3 per mille del 2014 al 2,7 di

quest'anno. Anche Mantova ha portato dal 2,4 al 2,2 per mille

l'aliquota base per le abitazioni principali (esclusi immobili

signorili di categoria A1, A8 e A9, che oltre a pagare l'Imu per

legge hanno anche una Tasi al 2 per mille). Il Comune di Modena

ha rivisto invece al rialzo, dal 3,1 al 3,3 per mille, cosi' come

Sondrio, dal 2 al 2,5 per mille.

   Tre Comuni su 31 hanno alzato l'aliquota Imu (Livorno, al

10,6 per mille, Urbino, al 10,5 per mille, e Pordenone,

all'8,85), mentre in due citta' (Enna e Padova) la revisione e'

stata al ribasso.

   In tutte le amministrazioni dove la decisione e' stata gia'

presa e' possibile il pagamento della Tasi in un'unica soluzione

entro il 16 giugno. Per effettuare il versamento si puo'

utilizzare il bollettino postale o il modello F24 (con facolta'

di compensare gli importi dovuti con eventuali altri crediti

d'imposta), anche precompilato da parte del Comune. (ANSA).

 

S.SEDE CHIARISCE MODALITA' PAGAMENTI FISCO ITALIA

SARANNO IN VIGORE DOPO RATIFICA ITALIA E NORME ATTUAZIONE INTESA

   (ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 25 MAG - La Santa Sede

chiarisce le regole con cui i dipendenti vaticani e le

istituzioni religiose e d'Oltretevere con sede nel nostro Paese

dovranno pagare le tasse all'Italia sui propri conti allo Ior -

una cedolare del 20% sugli interessi -, in base all'accordo

fiscale sottoscritto il primo aprile: ma prima che il nuovo

regime entri in vigore bisognera' aspettare che da parte italiana

arrivino la ratifica parlamentare e le norme di attuazione.

   Una circolare a firma di mons. Giorgio Corbellini, presidente

dell'Ufficio del Lavoro della Sede Apostolica (Ulsa) - che

l'ANSA e' in grado di anticipare - spiega che la convenzione

prevede, in particolare, "un regime di regolarizzazione dei

conti correnti detenuti presso l'Istituto per le Opere di

Religione mediante il pagamento delle sole imposte sulle rendite

finanziarie maturate a decorrere, di norma, dal 2009, con

l'esplicita estinzione di ogni eventuale sanzione fiscale e

penale". In sostanza, "si trattera' di corrispondere una aliquota

pari al 20% sugli interessi (o altre rendite finanziarie, quali

cedole di obbligazioni, dividendi di azioni societarie, capital

gains, etc.) corrisposti sui depositi di conto corrente".

   Corbellini precisa comunque che le retribuzioni corrisposte

dagli enti vaticani "continuano a restare del tutto esenti da

imposte o pesi fiscali ex art. 17 del Trattato del Laterano".

   Per quanti vorranno avvalersi di questo regime di

regolarizzazione, "l'adesione avverra' sulla base della

presentazione di un'apposita istanza", su cui gli uffici

vaticani dara' assistenza per la formulazione, "nonche' attraverso

il pagamento delle somme corrispondenti che verranno prelevate

direttamente dai depositi correnti" presso lo Ior.

   Per il futuro, inoltre, la convenzione prevede la possibilita'

di pagare le imposte sulle rendite finanziarie "mediante un

calcolo e un versamento diretto e automatico" curato dallo

stessa Ior - che diventera' quindi vero e proprio sostituto

d'imposta -, "senza oneri per l'utente" e "con l'espressa

previsione della esenzione da ogni obbligo inerente la

compilazione del riquadro RW della dichiarazione dei redditi".

   Il regime che viene descritto "non e' comunque ancora in

vigore - viene ulteriormente precisato -. Per questo bisognera'

attendere il necessario procedimento di ratifica parlamentare da

parte della Repubblica italiana e le norme di attuazione".

   Mons. Corbellini, commentando la storica intesa raggiunta da

Italia e Santa Sede sulla tassazione delle rendite finanziarie

in Vaticano, sottolinea che "in favore dei dipendenti e dei

pensionati della Santa Sede, delle istituzioni che ad essa fanno

riferimento e dello Stato della Citta' del Vaticano, e che al

tempo stesso risiedono in Italia, e' stato realizzato un

adeguamento al sistema italiano al fine di semplificare

l'adeguamento dei relativi obblighi fiscali, salvaguardando al

tempo stesso - aggiunge - le garanzie di cui essi godono ed

eliminando il rischio di ogni penalita'". (ANSA).

 

FISCO: ANCI, ATTIVARE GRUPPO LAVORO CONTRO EVASIONE

LETTERA NICOTRA A AGENZIA ENTRATE, 'SECONDO INTESA DEL 2014'

   (ANSA) - ROMA, 25 MAG - "Attivare il Gruppo di lavoro

previsto dal protocollo d'intesa per il contrasto all'evasione

fiscale sottoscritto nel maggio 2014 con l'Agenzia delle

Entrate, che richiede una urgente applicazione attraverso un

percorso di lavoro comune": e' quanto chiede il segretario

generale dell'Anci, Veronica Nicotra, in una lettera inviata al

direttore dell'Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi.

   Nella missiva Nicotra richiama l'attenzione "sulla tematica

della partecipazione dei Comuni all'accertamento fiscale, anche

in considerazione delle anticipazioni sui risultati riferiti al

2014, che evidenziano una dinamica espansiva inferiore a quella

degli anni precedenti. Il dato - sostiene il Segretario generale

Anci - deve stimolare le Amministrazioni interessate a procedere

con maggior determinazione, utilizzando tutti gli strumenti

utili e mettendo a sistema le competenze e le risorse

disponibili". Da qui la richiesta di attivare il Gruppo di

lavoro previsto dal protocollo, che si affiancherebbe al

progetto SemplifiSco avviato da Anci e Ifel con il Dipartimento

della Funzione Pubblica, "finalizzato al rafforzamento delle

competenze tecniche e di governo richieste ai Comuni per la loro

partecipazione all'accertamento erariale, e obiettivamente

convergente - conclude Nicotra - con gli indirizzi del

protocollo".(ANSA).

 

TRUFFA CON SOLDI MIGRANTI, INTERVIENE ANTICORRUZIONE

CANTONE, ESTERREFATTO. DOMANI INTERROGATO PRESIDENTE ONLUS

   (ANSA) - NAPOLI, 25 MAG - Finisce sotto le lenti dell'

Anticorruzione la truffa sui soldi per l'assistenza ai migranti

ospitati in diverse strutture in Campania. Il presidente dell'

Authority, Raffaele Cantone, ha chiesto oggi ai magistrati

inquirenti copia dell'ordinanza di custodia eseguita sabato

scorso in base alla quale e' finito in carcere Alfonso De

Martino, il presidente di una onlus accusato di essersi

appropriato di ingenti somme destinate all'accoglienza di

immigrati provenienti dal Nord Africa. 'C'e' da rimanere

esterrefatti", ha detto Cantone a proposito delle vicende venute

alla luce nel corso dell'inchiesta della procura di Napoli. "Se

anche il mondo dell'impegno sociale fa registrare questi episodi

e' chiaro che il livello di diffusione del malaffare e' tale che

nessuno da solo ce la puo' fare nel contrasto alla corruzione",

ha sottolineato Cantone.

   Le indagini condotte dai pm Raffaello Falcone e Ida Frongillo

e coordinate dal procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli hanno

squarciato il velo su un giro di affari che avrebbe visto i

protagonisti lucrare sui soldi erogati, attraverso la Regione

Campania, per l'assistenza: 1250 euro al mese per ciascun

immigrato piu' una piccola somma giornaliera pari a 2,5 euro. Una

serie di illeciti che vanno dall'attestazione falsa di presenze

nei centri gestiti dalla onlus, alle false fatture con cui

venivano giustificate le spese (cifre esorbitanti, ad esempio,

per l'acquisto di frutti di mare per il vitto degli ospiti),

all'appropriazione dei pocket money, i buoni sociali che

avrebbero dovuto essere corrisposti ai migranti per le esigenze

quotidiane.

   E' fissato per domani nel carcere di Poggioreale, davanti al

gip Antonio Cairo, l'interrogatorio di garanzia di De Martino,

presidente dell'Associazione onlus "Un'Ala di Riserva". Gli

inquirenti stanno intanto esaminando la documentazione

sequestrata dalla Guardia di Finanza presso la Caritas di

Teggiano, nel Salernitano. Secondo l'ipotesi accusatoria,

esponenti della Caritas - che gestiva l'accoglienza di numerosi

immigrati sistemati presso alberghi della zona - avrebbero

ricevuto da De Martino parte delle somme ottenute attraverso la

"paghetta" di 2,5 euro giornalieri di cui il presidente della

onlus si sarebbe impossessato acquistando schede telefoniche

presso l'edicola della compagna, Rosa Carnevale (agli arresti

domiciliari): tra il settembre 2011 e il gennaio 2013 sono stati

rimborsati oltre un milione e 290mila euro per complessivi

516.193 ticket. Una parte dei "buoni sociali" negoziati a

Pozzuoli - dove si trova l'edicola di Carnevale - provenivano,

secondo quanto accertato dai magistrati, dal salernitano ed

erano destinati a migranti gestiti dalla Caritas. Dalle carte

acquisite dagli inquirenti, a quanto si e' appreso, sarebbero

confermati stretti legami tra De Martino ed esponenti della

Caritas.

   Le indagini proseguono anche su altri fronti: oggi la Guardia

di Finanza ha acquisito documenti in Regione presso gli uffici

del Servizio Civile: si tratta di una tranche dell'inchiesta

relativa a circa un milione di euro versati dalla Protezione

Civile e dalla Regione Campania tra il maggio 2011 e il dicembre

2012 alla onlus ''Un'Ala di Riserva''. Nell'indagine sono

coinvolti anche due funzionari della Protezione civile regionale

in rapporti con De Martino, indagati per corruzione.

   Il direttore della Caritas di Teggiano (Salerno) e

responsabile della Caritas della Campania don Vincenzo Federico,

indagato per peculato nell'ambito dell'inchiesta, ha ribadito la

propria estraneita' alle accuse: ''Da sempre ho profuso il mio

impegno per cercare di alleviare le sofferenze di queste

persone. Sull'inchiesta non mi esprimo, ho fiducia nei

magistrati''. Intanto la Lega attacca, con Roberto Calderoli:

"Dopo lo scandalo, messo a tacere, di Mafia Capitale, il

ministro Alfano ci spieghi perche' si continua ad alimentare il

business dell'accoglienza". (ANSA).

 


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