FISCO: MINIRITOCCHI PER IMU A TASI, A GIUGNO PRIMA RATA - S.SEDE CHIARISCE MODALITA' PAGAMENTI FISCO ITALIA - FISCO: ANCI, ATTIVARE GRUPPO LAVORO CONTRO EVASIONE - TRUFFA CON SOLDI MIGRANTI, INTERVIENE ANTICORRUZIONE
FISCO: MINIRITOCCHI PER IMU A TASI, A GIUGNO PRIMA RATA
CONFEDILIZIA,DATI DA 31 CAPOLUOGHI MA ORA SI PAGA IN BASE A 2014
  (ANSA) - ROMA, 25 MAG - Per ora sono dei miniritocchi quelli
decisi dai Comuni per Imu e Tasi. La prima chiamata allo
sportello per proprietari e affittuari e' fissata il 16 giugno,
ma in quella data si paghera' solo la prima rata al 50%, sulla
base delle aliquote e delle eventuali detrazioni valide per il
2014. Il saldo avverra' con la seconda rata da versare entro il
16 dicembre ed entro quella data bisognera' calcolare il
conguaglio per l'intero anno, stavolta in base alle aliquote
2015 che i Comuni saranno tenuti ad aggiornare non oltre il 21
ottobre (pubblicandole entro il 28 dello stesso mese sul sito
finanze.it).
  Le amministrazioni che hanno gia' deliberato le aliquote per
quest'anno sono dunque ad oggi una netta minoranza, 31 sui 117
capoluoghi di provincia italiani, secondo i dati delle Finanze
rielaborati da Confedilizia. Le grandi citta', come Torino,
Milano, Roma, Napoli, Palermo, mancano ancora all'appello ed e'
difficile pensare che possano adeguarsi entro la meta' del
prossimo mese. Per decidere se rivedere o meno l'aliquota e'
infatti probabile che i grandi Comuni aspettino di avere un
quadro piu' preciso dei propri bilanci.
  A guardare i dati finora raccolti, le brutte sorprese non
sono molte. A rivedere, del tutto o parzialmente, le aliquote
Tasi sono stati al momento solo 10 Comuni dei 31 "mappati". E in
alcuni casi, come quello per esempio di Barletta, la revisione e'
stata al ribasso, dal 3,3 per mille del 2014 al 2,7 di
quest'anno. Anche Mantova ha portato dal 2,4 al 2,2 per mille
l'aliquota base per le abitazioni principali (esclusi immobili
signorili di categoria A1, A8 e A9, che oltre a pagare l'Imu per
legge hanno anche una Tasi al 2 per mille). Il Comune di Modena
ha rivisto invece al rialzo, dal 3,1 al 3,3 per mille, cosi' come
Sondrio, dal 2 al 2,5 per mille.
  Tre Comuni su 31 hanno alzato l'aliquota Imu (Livorno, al
10,6 per mille, Urbino, al 10,5 per mille, e Pordenone,
all'8,85), mentre in due citta' (Enna e Padova) la revisione e'
stata al ribasso.
  In tutte le amministrazioni dove la decisione e' stata gia'
presa e' possibile il pagamento della Tasi in un'unica soluzione
entro il 16 giugno. Per effettuare il versamento si puo'
utilizzare il bollettino postale o il modello F24 (con facolta'
di compensare gli importi dovuti con eventuali altri crediti
d'imposta), anche precompilato da parte del Comune. (ANSA).
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S.SEDE CHIARISCE MODALITA' PAGAMENTI FISCO ITALIA
SARANNO IN VIGORE DOPO RATIFICA ITALIA E NORME ATTUAZIONE INTESA
  (ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 25 MAG - La Santa Sede
chiarisce le regole con cui i dipendenti vaticani e le
istituzioni religiose e d'Oltretevere con sede nel nostro Paese
dovranno pagare le tasse all'Italia sui propri conti allo Ior -
una cedolare del 20% sugli interessi -, in base all'accordo
fiscale sottoscritto il primo aprile: ma prima che il nuovo
regime entri in vigore bisognera' aspettare che da parte italiana
arrivino la ratifica parlamentare e le norme di attuazione.
  Una circolare a firma di mons. Giorgio Corbellini, presidente
dell'Ufficio del Lavoro della Sede Apostolica (Ulsa) - che
l'ANSA e' in grado di anticipare - spiega che la convenzione
prevede, in particolare, "un regime di regolarizzazione dei
conti correnti detenuti presso l'Istituto per le Opere di
Religione mediante il pagamento delle sole imposte sulle rendite
finanziarie maturate a decorrere, di norma, dal 2009, con
l'esplicita estinzione di ogni eventuale sanzione fiscale e
penale". In sostanza, "si trattera' di corrispondere una aliquota
pari al 20% sugli interessi (o altre rendite finanziarie, quali
cedole di obbligazioni, dividendi di azioni societarie, capital
gains, etc.) corrisposti sui depositi di conto corrente".
  Corbellini precisa comunque che le retribuzioni corrisposte
dagli enti vaticani "continuano a restare del tutto esenti da
imposte o pesi fiscali ex art. 17 del Trattato del Laterano".
  Per quanti vorranno avvalersi di questo regime di
regolarizzazione, "l'adesione avverra' sulla base della
presentazione di un'apposita istanza", su cui gli uffici
vaticani dara' assistenza per la formulazione, "nonche' attraverso
il pagamento delle somme corrispondenti che verranno prelevate
direttamente dai depositi correnti" presso lo Ior.
  Per il futuro, inoltre, la convenzione prevede la possibilita'
di pagare le imposte sulle rendite finanziarie "mediante un
calcolo e un versamento diretto e automatico" curato dallo
stessa Ior - che diventera' quindi vero e proprio sostituto
d'imposta -, "senza oneri per l'utente" e "con l'espressa
previsione della esenzione da ogni obbligo inerente la
compilazione del riquadro RW della dichiarazione dei redditi".
  Il regime che viene descritto "non e' comunque ancora in
vigore - viene ulteriormente precisato -. Per questo bisognera'
attendere il necessario procedimento di ratifica parlamentare da
parte della Repubblica italiana e le norme di attuazione".
  Mons. Corbellini, commentando la storica intesa raggiunta da
Italia e Santa Sede sulla tassazione delle rendite finanziarie
in Vaticano, sottolinea che "in favore dei dipendenti e dei
pensionati della Santa Sede, delle istituzioni che ad essa fanno
riferimento e dello Stato della Citta' del Vaticano, e che al
tempo stesso risiedono in Italia, e' stato realizzato un
adeguamento al sistema italiano al fine di semplificare
l'adeguamento dei relativi obblighi fiscali, salvaguardando al
tempo stesso - aggiunge - le garanzie di cui essi godono ed
eliminando il rischio di ogni penalita'". (ANSA).
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FISCO: ANCI, ATTIVARE GRUPPO LAVORO CONTRO EVASIONE
LETTERA NICOTRA A AGENZIA ENTRATE, 'SECONDO INTESA DEL 2014'
  (ANSA) - ROMA, 25 MAG - "Attivare il Gruppo di lavoro
previsto dal protocollo d'intesa per il contrasto all'evasione
fiscale sottoscritto nel maggio 2014 con l'Agenzia delle
Entrate, che richiede una urgente applicazione attraverso un
percorso di lavoro comune": e' quanto chiede il segretario
generale dell'Anci, Veronica Nicotra, in una lettera inviata al
direttore dell'Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi.
  Nella missiva Nicotra richiama l'attenzione "sulla tematica
della partecipazione dei Comuni all'accertamento fiscale, anche
in considerazione delle anticipazioni sui risultati riferiti al
2014, che evidenziano una dinamica espansiva inferiore a quella
degli anni precedenti. Il dato - sostiene il Segretario generale
Anci - deve stimolare le Amministrazioni interessate a procedere
con maggior determinazione, utilizzando tutti gli strumenti
utili e mettendo a sistema le competenze e le risorse
disponibili". Da qui la richiesta di attivare il Gruppo di
lavoro previsto dal protocollo, che si affiancherebbe al
progetto SemplifiSco avviato da Anci e Ifel con il Dipartimento
della Funzione Pubblica, "finalizzato al rafforzamento delle
competenze tecniche e di governo richieste ai Comuni per la loro
partecipazione all'accertamento erariale, e obiettivamente
convergente - conclude Nicotra - con gli indirizzi del
protocollo".(ANSA).
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TRUFFA CON SOLDI MIGRANTI, INTERVIENE ANTICORRUZIONE
CANTONE, ESTERREFATTO. DOMANI INTERROGATO PRESIDENTE ONLUS
  (ANSA) - NAPOLI, 25 MAG - Finisce sotto le lenti dell'
Anticorruzione la truffa sui soldi per l'assistenza ai migranti
ospitati in diverse strutture in Campania. Il presidente dell'
Authority, Raffaele Cantone, ha chiesto oggi ai magistrati
inquirenti copia dell'ordinanza di custodia eseguita sabato
scorso in base alla quale e' finito in carcere Alfonso De
Martino, il presidente di una onlus accusato di essersi
appropriato di ingenti somme destinate all'accoglienza di
immigrati provenienti dal Nord Africa. 'C'e' da rimanere
esterrefatti", ha detto Cantone a proposito delle vicende venute
alla luce nel corso dell'inchiesta della procura di Napoli. "Se
anche il mondo dell'impegno sociale fa registrare questi episodi
e' chiaro che il livello di diffusione del malaffare e' tale che
nessuno da solo ce la puo' fare nel contrasto alla corruzione",
ha sottolineato Cantone.
  Le indagini condotte dai pm Raffaello Falcone e Ida Frongillo
e coordinate dal procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli hanno
squarciato il velo su un giro di affari che avrebbe visto i
protagonisti lucrare sui soldi erogati, attraverso la Regione
Campania, per l'assistenza: 1250 euro al mese per ciascun
immigrato piu' una piccola somma giornaliera pari a 2,5 euro. Una
serie di illeciti che vanno dall'attestazione falsa di presenze
nei centri gestiti dalla onlus, alle false fatture con cui
venivano giustificate le spese (cifre esorbitanti, ad esempio,
per l'acquisto di frutti di mare per il vitto degli ospiti),
all'appropriazione dei pocket money, i buoni sociali che
avrebbero dovuto essere corrisposti ai migranti per le esigenze
quotidiane.
  E' fissato per domani nel carcere di Poggioreale, davanti al
gip Antonio Cairo, l'interrogatorio di garanzia di De Martino,
presidente dell'Associazione onlus "Un'Ala di Riserva". Gli
inquirenti stanno intanto esaminando la documentazione
sequestrata dalla Guardia di Finanza presso la Caritas di
Teggiano, nel Salernitano. Secondo l'ipotesi accusatoria,
esponenti della Caritas - che gestiva l'accoglienza di numerosi
immigrati sistemati presso alberghi della zona - avrebbero
ricevuto da De Martino parte delle somme ottenute attraverso la
"paghetta" di 2,5 euro giornalieri di cui il presidente della
onlus si sarebbe impossessato acquistando schede telefoniche
presso l'edicola della compagna, Rosa Carnevale (agli arresti
domiciliari): tra il settembre 2011 e il gennaio 2013 sono stati
rimborsati oltre un milione e 290mila euro per complessivi
516.193 ticket. Una parte dei "buoni sociali" negoziati a
Pozzuoli - dove si trova l'edicola di Carnevale - provenivano,
secondo quanto accertato dai magistrati, dal salernitano ed
erano destinati a migranti gestiti dalla Caritas. Dalle carte
acquisite dagli inquirenti, a quanto si e' appreso, sarebbero
confermati stretti legami tra De Martino ed esponenti della
Caritas.
  Le indagini proseguono anche su altri fronti: oggi la Guardia
di Finanza ha acquisito documenti in Regione presso gli uffici
del Servizio Civile: si tratta di una tranche dell'inchiesta
relativa a circa un milione di euro versati dalla Protezione
Civile e dalla Regione Campania tra il maggio 2011 e il dicembre
2012 alla onlus ''Un'Ala di Riserva''. Nell'indagine sono
coinvolti anche due funzionari della Protezione civile regionale
in rapporti con De Martino, indagati per corruzione.
  Il direttore della Caritas di Teggiano (Salerno) e
responsabile della Caritas della Campania don Vincenzo Federico,
indagato per peculato nell'ambito dell'inchiesta, ha ribadito la
propria estraneita' alle accuse: ''Da sempre ho profuso il mio
impegno per cercare di alleviare le sofferenze di queste
persone. Sull'inchiesta non mi esprimo, ho fiducia nei
magistrati''. Intanto la Lega attacca, con Roberto Calderoli:
"Dopo lo scandalo, messo a tacere, di Mafia Capitale, il
ministro Alfano ci spieghi perche' si continua ad alimentare il
business dell'accoglienza". (ANSA).
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