IL 90% DELLE PENSIONI DEL COMPARTO SICUREZZA E DIFESA E' QUASI IL DOPPIO RISPETTO AI CONTRIBUTI VERSATI

sabato 30 maggio 2015

(ANSA) - ROMA, 29 MAG - Il 90% delle pensioni del comparto

difesa e sicurezza (Difesa, Carabinieri, Polizia, GdF, VdF e

Forestale) e' di importo quasi doppio a quello che si avrebbe

avuto ricalcolandole con il metodo contributivo. Cosi' un dossier

Inps, secondo cui il 90% degli assegni ha un'eta' alla decorrenza

inferiore a 57 anni e subirebbe quindi una decurtazione del

40-60%.

 

   (ANSA) - ROMA, 29 MAG - Il 90% delle pensioni esaminate -

scrive l'Inps nel nuovo capitolo dell'operazione trasparenza sui

trattamenti che hanno avuto considerevoli vantaggi grazie alle

regole sull'accesso alla pensione molto piu' generose negli anni

scorsi - ha una eta' alla decorrenza non superiore ai 57 anni.

Fino a quell'eta' i trattamenti in essere sono in media quasi il

doppio rispetto a quelli ricalcolati con il contributivo''.

Tutte le pensioni considerate, se fossero calcolate sulla base

dei contributi versati (e dei coefficienti in vigore che per chi

esce a 57 anni sono bassi), sarebbero almeno del 25% inferiori a

quelle attuali.

   L'Inps ricorda che gli iscritti al comparto difesa, sicurezza

e soccorso pubblico (Vigili del fuoco, corpi polizia, forza

armate, carriera prefettizia, carriera penitenziaria)

all'interno della cassa statali (Ctps) sono circa 536.000.

Ancora nel 2015 questi lavoratori possono accedere al

pensionamento di vecchiaia con limiti di eta' inferiori rispetto

al personale dipendente dello Stato iscritto alla Ctps. L'eta'

massima per la permanenza in servizio e' ricompresa tra i 61 anni

e tre mesi e i 66 anni e tre mesi ma c'e' ancora il diritto a

uscire in anzianita' con 57 anni e tre mesi di eta' e 35 di

contributi (40 anni e tre mesi di contributi indipendentemente

dall'eta'). Ci sono poi maggiorazioni di servizio a seconda

dell'attivita' svolta (dal 1998 per un massimo di 5 anni).(ANSA).

 


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