RIFORMA RAPPRESENTANZA MILITARE, STRETTA FINALE IN COMMISSIONE DIFESA. DUBBI SULL'IMPIANTO CHE GLI STATI MAGGIORI STANNO CERCANDO DI FAR PASSARE - di Giuseppe Fortuna

lunedì 24 giugno 2002

Il 5 luglio dovranno essere presentati gli emendamenti in Commissione Difesa sul testo unificato per la riforma della normativa sulla rappresentanza militare che reca, quale primo firmatario, l’onorevole Giuseppe COSSIGA (FI).

Il precedente termine era stato fissato per oggi nella riunione del 12 giugno scorso, nella quale, come risulta dal resoconto allegato, c’era stato un confronto abbastanza vivace tra il presidente della Commissione, generale Luigi RAMPONI, e il maresciallo in aspettativa dei Carabinieri Filippo ASCIERTO, entrambi deputati di Alleanza Nazionale ma portatori di modelli di rappresentanza tra loro inconciliabilmente diversi.

Dal resoconto emergono spunti interessanti sulla posizione di Ramponi (che poi è quella degli Stati maggiori) in tema di Coir e di trattamento accessorio (leggasi straordinari).

Innanzitutto, il generale ha dichiarato di avere qualche dubbio sulla possibilità  di creare dei Coir interforze in analogia a quanto si vorrebbe fare per il Cocer visto che l'istituendo comando integrato a livello territoriale non include Guardia di finanza e Carabinieri.

E’ probabile che questa ammissione celi perplessità  molto più profonde su una innovazione che potrebbe avere conseguenze disastrose ed è comunque criticabile sotto molteplici profili.

Infatti, Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri e Finanza hanno un personale assolutamente eterogeneo il cui denominatore comune è dato, soltanto, dallo status militare, mentre tutto il resto (missioni istituzionali, professionalità , dislocazione sul territorio, problematiche logistiche e operative, tipologie di reparto, sensibilità  dei comandanti ecc.) è assolutamente e irreversibilmente diverso.

Organismi di rappresentanza integrati, quindi, produrrebbero tensioni e malcontento crescenti che, alla lunga, potrebbero risultare ingovernabili.

Si dovrebbe ammettere, poi, che le autorità  di riferimento dei diversi Coir potrebbero appartenere a forze armate diverse da ambito territoriale ad ambito territoriale, con conseguenze immaginabili in termini di conoscenza delle realtà  altrui, di capacità  di comprendere i motivi dei disagi e di uniformità  nei comportamenti.

Insomma, una bella gatta da pelare.

L’ultima osservazione riguarda il trattamento economico accessorio.

Nel resoconto stenografico compare un’affermazione del presidente della Commissione che ci sembra un palese retaggio del vecchio modo di pensare. “Luigi RAMPONI (...) – si legge - paventa il rischio che un intervento dei COBAR in riferimento al trattamento accessorio possa incidere sull'autonomia degli organi di comando, che devono avere la possibilità  di premiare i più meritevoli”.

Insomma, lo straordinario non come diritto ma come strumento di comando del superiore per rinsaldare i legami di subordinazione e di obbedienza dei sottoposti.

Ci spiace dover contraddire l’autorevole parlamentare, ma la legge impone che le prestazioni accessorie siano collegate a oggettive esigenze di servizio e che la loro remunerazione costituisce un diritto del lavoratore con le stellette.

 

GIUSEPPE FORTUNA

 

IV COMMISSIONE DIFESA CAMERA DEPUTATI

RESOCONTO SEDE REFERENTE

Mercoledì 12 giugno 2002. - Presidenza del presidente Luigi RAMPONI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Salvatore Cicu.

La seduta comincia alle 14.30.

Nuove norme sulla rappresentanza militare.

Nuovo testo unificato C. 932 Molinari, C. 1718 Ramponi, C. 1822 Lavagnini, C. 1958 Deiana, C. 2063 Ascierto e C. 2193 Minniti.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato, da ultimo, nella seduta del 29 maggio 2002.

Filippo ASCIERTO (AN) non ritiene che il nuovo testo unificato elaborato dal Comitato ristretto innovi particolarmente la disciplina della rappresentanza militare. Osserva che una reale riforma di tale istituto dovrebbe potenziarne il ruolo, sia nei compiti di tutela del benessere del personale sia Attribuendo ai COCER un ruolo attivo in sede di contrattazione.

Pur considerando un passo avanti l'articolo 1, che affida agli organi della rappresentanza la tutela delle istanze dei singoli, non condivide la specificazione circa la necessità  che tali istanze abbiano comunque una rilevanza di carattere generale. A tale riguardo, cita l'esempio del mobbing, che può verificarsi anche in ambito militare.

L'articolo 2 contiene il nodo di più difficile soluzione, quello della definizione delle categorie della rappresentanza. Ribadisce di ritenere indispensabile una rappresentanza assolutamente proporzionale delle categorie. Non condivide quindi la suddivisione operata da tale articolo all'interno delle singole categorie, che peraltro presupporrebbe una distinta forma di elezione. Al contrario, ritiene che la sottocategoria dei sovrintendenti dovrebbe essere considerata separatamente rispetto ai marescialli ed agli ispettori, quale autonoma categoria. Ribadisce quindi la necessità  di mantenere l'attuale sistema di rappresentanza proporzionale, nonchà© le attuali consistenze numeriche delle categorie.

Per quanto riguarda l'articolo 3, è opportuno sopprimere il riferimento al carattere interforze dei COCER e dei COIR, ferma restando la possibilità  per questi ultimi di riunirsi per comparti.

Luigi RAMPONI, presidente, condivide la necessità  di un approfondimento sul carattere interforze dei COIR, anche alla luce del fatto che l'istituendo comando integrato a livello territoriale non include Guardia di finanza e Carabinieri.

Filippo ASCIERTO (AN) sottolinea inoltre la necessità  di attribuire ai COBAR la possibilità  di intervenire su materie quali lo straordinario, l'orario di servizio, i criteri dei trasferimenti. In sostanza tali organismi devono avere la possibilità  di controllare la corretta applicazione, in sede locale, del contratto stipulato a livello nazionale, con particolare riferimento al trattamento accessorio per il personale.

Luigi RAMPONI, presidente, rilevata l'inopportunità  di entrare nel merito della gestione delle risorse destinate all'assolvimento dei compiti di istituto, paventa il rischio che un intervento dei COBAR in riferimento al trattamento accessorio possa incidere sull'autonomia degli organi di comando, che devono avere la possibilità  di premiare i più meritevoli.

Filippo ASCIERTO (AN) a suo avviso è inoltre opportuno aumentare il numero di giorni di congedo di cui usufruiscono i delegati negli organi di rappresentanza.

Infine, tra i limiti del mandato dei delegati, non condivide l'incompatibilità  con l'incarico di consigliere provinciale, comunale o circoscrizionale, che giudica un'incomprensibile limitazione dell'elettorato passivo.

Roberto LAVAGNINI (FI), nel considerare quello in esame un testo realmente innovativo della disciplina attuale, ribadisce la necessità  di mantenere la previsione sulla natura interforze dei COCER, ferma restando l'attribuzione di compiti specifici ai consigli interforze.

Giudica inoltre razionale la suddivisione delle categorie prevista nel testo, che sostanzialmente non muta la composizione attuale della rappresentanza.

Infine, sottolinea la necessità  di mantenere la natura apolitica dell'istituzione militare e quindi ribadisce la validità  della incompatibilità  prevista nel testo per i delegati negli organi di rappresentanza.

Il sottosegretario Salvatore CICU si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito.

Giuseppe COSSIGA (FI), relatore, osserva che l'impianto del testo unificato garantisce che non ci siano differenze nella rappresentanza tra le Forze armate, assicurando identico peso a ciascuna di esse.

Non ritiene opportuno nà© utile, peraltro, che una categoria conti più di un'altra e cioè sia in grado di influenzare le decisioni dell'organo della rappresentanza.

Osserva che nell'impianto del testo unificato sono mantenute di fatto le autonomie deliberative dei singoli consigli a livello di sezione o comparto e che il consiglio interforze si occuperà  di tutte le problematiche che sono per loro natura interforze. Non vi è quindi alcuna volontà  di far prevalere la natura interforze sull'articolazione per sezioni o per comparti.

Per quanto riguarda l'autorità  di riferimento dei COIR, bisogna considerare che molte delle problematiche da essi affrontate hanno come controparte la regione, con la quale quindi tali organi dovranno interloquire.

Infine, considera ancora aperto il dibattito relativo al ruolo dei COCER nella concertazione.

Filippo ASCIERTO (AN) riterrebbe opportuno affrontare il tema della concertazione acquisendo le valutazioni sul punto da parte del sottosegretario per la funzione pubblica, Learco Saporito.

Roberto LAVAGNINI (FI) fa presente che anche il ministro Frattini ha manifestato la propria disponibilità .

Luigi RAMPONI, presidente, considera opportuna la richiesta del deputato Ascierto e si riserva di sottoporla all'ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi.

Dichiara quindi concluso l'esame preliminare e propone di fissare il termine per la presentazione degli emendamenti a lunedì 24 giugno 2002, alle ore 13.

La Commissione concorda.

Luigi RAMPONI, presidente, rinvia infine il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.40.

 

 


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