GDF, SCHIERE DI DEMOCRAT PER ADINOLFI. MESSAGGI E CENE PER AIUTARE L'AMICO. IL PD LO SPINGEVA PER IL COMANDO GENERALE MA L'ESECUTIVO NON LO NOMINÃ’ (Il Fatto Quotidiano)

venerdì 10 luglio 2015

Il Fatto Quotidiano - 10 luglio 2015

Il Pd lo spingeva per il comando generale ma l'esecutivo non lo nominò

GDF, SCHIERE DI DEMOCRAT PER ADINOLFI. MESSAGGI E CENE PER AIUTARE L'AMICO

Confidenze Sms tra Lotti e l'ufficiale che vide sfumare la nomina: "Allucinante" "Poi ti spiego"

di M.L.

Ci deve essere una ragione per la quale i renziani si muovono come un sol uomo per favorire la promozione di Michele Adinolfi a comandante generale della Finanza. Chissà se la scopriremo mai. Intanto i fatti. Il 9 gennaio Dario Nardella, il vice di Renzi che di lì a poco sarebbe diventato premier, attacca il ministro Saccomanni: "All'Economia ci vuole un politico".

I CARABINIERI poco dopo intercettano Nardella che parla con Adinolfi dell'attacco e gli chiede come si comporta con la Guardia di finanza. Il 17gennaio Saccomanni prova a portare in Consiglio dei ministri la proroga di Saverio Capolupo a comandante della Finanza per due anni. Adinolfi è infuriato. Scrive un sms a Luca Lotti: "Veramente allucinante oggi il ministro Saccomanni ha portato in Consiglio 6 mesi prima la nomina di Capolupo. Siamo senza parole, un ministro che non si sa se resta, 6 mesi prima porta in consiglio una nomina così". Lotti si giustifica: "Con nostra avversione". E Adinolfi: "Ok ma non è passato". Lotti: "Ti chiamo e ti spiego quello che è successo. Ha fatto Matteo ieri". Così Lotti rivendica lo stop momentaneo a Capolupo come un merito di Renzi. La sera poi Adinolfi organizza una cena con Bardi (comandante in seconda, ora in pensione) e Giorgio Toschi, in corsa ora per diventare numero uno insieme al rivale Luciano Carta, dal quale Adinolfi non voleva farsi sorpassare. La cimice del Noe nella Taverna Flavia capta poche frasi. Il 28 gennaio Nardella chiama Adinolfi e gli dice che la nomina "è una vergogna" e che ne parleranno a tavola il 5 febbraio. Sempre alla Taverna Flavia.

CI SONO ADINOLFI, Nardella, Vincenzo Fortunato e Maurizio Casasco, presidente dei medici sportivi. Parlano della nomina di Capolupo "Nardella - scrive il Noe - dice che è inquietante questa cosa e chiede il motivo. Adinolfi dice questo è il punto, siccome il Governo andrà a casa, ci deve essere qualcosa sotto. Fortunato risponde che non è che inspiegabile e accenna alla Opicons (Consulenza immobiliare e finanziaria) che lui (riferendosi a Letta) ha un problema specifico". Non è chiaro quale sia questo problema. Adinolfi così prevede il suo destino: il generale Delle Femmine andrà a fare il numero due all'Aise, lui diventerà comandante in seconda sotto Capolupo. È quello che accade: "In modo che il cerino resti in mano a me come Comandante in seconda e io mi faccio mettere i piedi in testa da Capolupo. Non è che sto li e aspetto che lui tiri la volata a Luciano Carta". Adinolfi non ci sta: "Mi vado ad incatenare avanti a via XX Settembre. Voglio che il Ministro lo ascolti". Nardella è d'accordo ma spiega al Generale che Saccomanni non è interessato alla Guardia di Finanza. Chissà perché Renzi, Nardella e Lotti sono così disponibili con Adinolfi. Quando parlava con Nardella della sua nomina, Adinolfi comandava la Gdf della Regione Toscana ed Emilia, la struttura che avrebbe potuto indagare sulle eventuali malefatte di Nardella e di Renzi.

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