CARCERI:FP CGIL, AGENTI "IN FUGA", 3.500 DA CELLE A UFFICI - GOVERNO SBLOCCA EMPASSE FISCO,DELEGHE DIRIGENTI A TEMPO - PENSIONI,POVERTA',P.A;PUNTI DELLA PROSSIMA MANOVRA

martedì 21 luglio 2015

CARCERI:FP CGIL, AGENTI "IN FUGA", 3.500 DA CELLE A UFFICI

AUMENTO AGGRESSIONI, PIU' STRAORDINARI, DEFICIT DI 10 MILA UNITA'

   (ANSA) - ROMA, 19 LUG - "Fuga" dalle carceri alle scrivanie

tra gli agenti di polizia penitenziaria. Lo denuncia un report

della Cgil Funzione pubblica ricco di dati su cui riflettere,

specie in una fase in cui lo stesso ministero della Giustizia,

coinvolgendo una serie di esperti, ha lanciato gli Stati

generali dell'esecuzione penale per capire meglio quali

interventi servano per il mondo carcerario; e mentre dalle

carceri arrivano quasi quotidianamente notizie indice di

problemi: dalla mancanza d'acqua, agli agenti aggrediti, al caso

avvenuto ad Enna delle terribili sevizie su un detenuto

protrattesi per un mese ad opera dei compagni di cella, su cui e'

stata aperta un'inchiesta.

   Il fenomeno piu' macroscopico che emerge dal report del

sindacato riguarda gli agenti che si spostano dalle carceri agli

uffici amministrativi attraverso un sistema di mobilita' a

'chiamata diretta', ossia "una mobilita' parallela rispetto a

quella a domanda - spiega Salvatore Chiaramonte, segretario

nazionale della Fp Cgil - che elude la necessaria equita' e

trasparenza che quest'ultima garantisce. In una pianta organica

gia' insufficiente registriamo un fenomeno di mobilita' parallela,

che risponde a regole non trasparenti e dimostra la palese mala

gestione del sistema - aggiunge Chiaramonte -. Se il 10% di

personale, secondo procedure poco chiare, va a fare altro, vuol

dire che siamo di fronte a un fenomeno che i vertici

dell'amministrazione della Giustizia avrebbero dovuto

contrastare, ma al momento, malgrado qualche flebile segnale,

non c'e' alcuna visibile inversione".

   I numeri della Cgil indicano in 45mila la dotazione organica

prevista e necessaria nelle strutture penitenziarie italiane, a

fronte delle 38mila unita' effettivamente attive. Di queste

ultime, pero', oltre 3.500 non sono impegnate all'interno delle

carceri, ma in uffici esterni, il che porta a oltre 10mila il

reale deficit di personale negli istituti, secondo le stime

Cgil.

   Nel dettaglio tra Dipartimento dell'amministrazione

penitenziaria, Ministero della Giustizia e Centro amministrativo

"Giuseppe Altavista", sono addetti al lavoro d'ufficio circa

1.600 agenti, tra effettivi e distaccati, mentre negli enti

esterni, tra cui tribunali e magistratura di sorveglianza,

risultano essercene 400. Nei Provveditorati regionali

dell'amministrazione penitenziaria sono impegnati in lavoro

d'ufficio circa 800 unita', altre 500 sono nelle Scuole di

formazione e aggiornamento e, infine, quasi 200 prestano

servizio negli Uffici locali per l'esecuzione penale esterna.

    Questo produce una carenza di personale che incide sul

peggioramento delle condizioni lavorative nelle carceri. Il

report Fp Cgil, infatti, evidenzia un aumento delle aggressioni

agli agenti pari a oltre 200 casi, circa il 10% in piu' del primo

semestre 2015 sullo stesso periodo 2014; impennata anche per i

procedimenti disciplinari, saliti del 10%, con punte di oltre il

50% in alcune regioni come il Lazio. E crescono in maniera

esponenziale gli straordinari, con picchi di 16 ore consecutive

di lavoro in alcuni istituti. Il rapporto mette in luce anche un

crollo degli investimenti in formazione, passati da 1.287.171

euro del 2010 a 391.120 euro del 2015; quanto alle risorse

destinate alla manutenzione delle carceri, a fronte di un

fabbisogno pari a 40 milioni di euro annui, sono precipitate a 4

milioni messi a bilancio lo scorso anno. (ANSA).

 

 

GOVERNO SBLOCCA EMPASSE FISCO,DELEGHE DIRIGENTI A TEMPO

578 POSIZIONI AG.ENTRATE. ORLANDI,TUTTO PER EVITARE CALO GETTITO

   (di Silvia Gasparetto)

   (ANSA) - ROMA, 20 LUG - Deleghe 'a tempo', fino alla

conclusione dei concorsi, per 578 funzionari dell'Agenzia delle

Entrate e 117 delle Dogane, che potranno esercitare la funzione

dirigenziale. Ma, almeno per il momento, niente istituzioni di

'posizioni organizzative' speciali. E' la soluzione transitoria

individuata dal governo per sbloccare l'empasse in cui rischiava

di rimanere ingabbiata la macchina del fisco, da 4 mesi senza

oltre un migliaio di dirigenti dichiarati illegittimi dalla

Corte Costituzionale perche' nominati senza concorso.

   In un primo momento l'esecutivo, attraverso uno dei decreti

attuativi della delega fiscale, aveva previsto il solo concorso,

da espletarsi entro la fine del 2016. Una risposta 'a regime'

alla sentenza della Consulta che pero', come ha denunciato piu'

volte lo stesso direttore delle Entrate Rossella Orlandi,

lasciava le agenzie sguarnite proprio in un momento 'caldo' per

il fisco, tra sperimentazione del nuovo 730 precompilato,

procedure per il rientro dei capitali ai blocchi di partenza e

gestione della fatturazione elettronica per tutta la P.a.

Nonostante "criticita' e rallentamenti", ha assicurato pero' da

ultimo Orlandi, "abbiamo fatto e faremo tutto il possibile

perche' non ci siano danni ai cittadini e cali di gettito". La

precisazione e' arrivata dopo che indiscrezioni di stampa nei

giorni scorsi piu' volte hanno lanciato l'allarme sul rischio di

perdere entrate per via delle difficolta' dell'Agenzia,

quantificate da 1 a 5 miliardi. Ma "individuare numeri ora - ha

sottolineato 'lady Fisco' - non mi sembra coerente". Certo, "ci

sono rallentamenti e imbuti di firma, ma abbiamo fatto e faremo

tutto il possibile per evitare danni".

   L'esecutivo nel frattempo ha deciso quindi di intervenire con

una risposta "d'emergenza" - un emendamento al decreto enti

locali al vaglio del Senato che sara' votato nei prossimi giorni

- che da' la possibilita' agli attuali dirigenti che reggono gli

interim anche per i colleghi 'declassati' di attribuire deleghe

transitorie - fino al massimo al 31 dicembre 2016 - a funzionari

con almeno 5 anni di anzianita' e sulla base di una selezione che

guardi alle competenze specifiche necessarie. A questi dirigenti

a tempo sara' anche riconosciuta l'indennita' di funzione (in

genere 26mila euro lordi) ma entro un limite di spesa dell'85%

rispetto al costo delle posizioni 'scoperte'. Non ci sono

invece, nella soluzione individuata dal governo, le posizioni

organizzative speciali, delle figure intermedie in sostanza tra

dirigenti e semplici funzionari, ma che riconoscono

professionalita' specifiche e che "sono utilizzate in altri

ambiti della p.a." come ha ricordato il capogruppo Pd in

commissione Finanze Marco Causi, spiegando che e' possibile che

se non sara' fatto con il decreto al Senato, e' possibile che la

creazione di queste figure rientri tra le richieste che avanzera'

la commissione al governo nel parere sul decreto

delegato.(ANSA).

 

PENSIONI,POVERTA',P.A;PUNTI DELLA PROSSIMA MANOVRA

NON SOLO CALO TASSE TRA I NODI DA AFFRONTARE

   (ANSA) - ROMA, 20 LUG - Flessibilita' in uscita per i

pensionati, indicizzazione delle pensioni al costo della vita,

un intervento deciso sulle situazioni di poverta' e il rinnovo

dei contratti degli statali sbloccato dalla recente decisione

della Consulta.

   Il 'menu'' della prossima legge di Stabilita' va delineandosi e

agli interventi gia' noti (ci sono da 'disinnescare 16 miliardi

circa di clausole di salvaguardia) si aggiunge anche la

'rivoluzione copernicana' sul fisco (dalla casa ai redditi)

annunciata da Matteo Renzi. Il tutto per una cifra che nel 2016

potrebbe sfiorare i 30 miliardi da reperire principalmente da un

nuovo impulso alla spending review, dalla trattativa sulla

flessibilita' con Bruxelles e dalla maggior crescita economica

attesa.

   Ecco in estrema sintesi i punti 'salenti' della prossima

manovra.

   - COPERTURA 'PIANO' FISCO A 45 MLD: Le coperture del piano

Renzi ammontano per il solo 2016 a circa 4 miliardi per

eliminare la tassa sulla prima casa, sui terreni e sugli

imbullonati. Una cifra che fa salire ad almeno 24 miliardi la

prossima manovra. Le risorse complessive al 2018 per il taglio

delle tasse raggiungono invece i 45 miliardi.

   - VIA TASI COSTA 3,4 MLD: Prima dell'annuncio di Renzi

secondo primi calcoli a spanne dello stesso Governo l'intervento

sul 2016 era di 20-25 miliardi. A questi andrebbero aggiunti

quelli per abbattere o addirittura eliminare la Tasi sulla prima

casa. L'abolizione della Tasi sulla prima casa da sola varrebbe

3,4 miliardi.

   - IMU AGRICOLA E IMBULLONATI: Ai 3,4 miliardi della Tasi

prima casa si potrebbero aggiungere gli interventi su Imu

Agricola e 'imbullonati' per un totale oltre i 4 miliardi. Ma

bisognera' appunto vedere se si trattera' di un intervento

graduale.

   - CLAUSOLE, 16,8 MLD TRA IVA E TAGLIO DEDUZIONI: Entro la

fine dell'anno nella legge di stabilita' 2016 ci sono da

'disinnescare' le clausole di salvaguardia per 16,8 miliardi

pena un aumento dell'Iva e l'eliminazione delle detrazioni e

deduzioni fiscali, esigenze che verranno coperte con la spending

review da 10 miliardi e con la concessione di Bruxelles, in

cambio delle riforme, di spazio sul deficit. Ogni 0,1 infatti

vale all'incirca 1,6 miliardi di euro.

   - PENSIONI FLESSIBILI: La flessibilita' in uscita per la

pensione, ribadita anche dal premier, che va introdotta "con un

occhio ai conti". I costi, si spiega, potrebbero essere

contenuti entro i 2-3 miliardi, con penalizzazioni che

potrebbero partire anche dal 3-3,5% e arrivare oltre l'8%.

   - STIPENDI TRAVET: I rinnovi contrattuali per il pubblico

impiego, sbloccati dalla Consulta varrebbero circa miliardo e

mezzo, uno al netto delle tasse.

   - SPENDING REVIEW: Si punta a recuperare almeno 10 miliardi

per disinnescare le clausole di salvaguardia. Yoram Gutgeld,

consigliere economico del premier e' gia' al lavoro su 14 diversi

''capitoli''.

   - PATTO STABILITA' INTERNO: La manovra potrebbe contenere

anche un allentamento del Patto di Stabilita' interno per i

Comuni che intanto dovrebbero ancora contenere le spese.

L'allentamento varrebbe circa 1-2 miliardi.

   - LOCAL TAX: La Local Tax, per superare Imu e Tasi dovrebbe

portare per ora a una semplificazione della tassazione sugli

immobili, magari introducendo meccanismi di equita' come

detrazioni uguali in tutta Italia.

   - INTERVENTO POVERTA': I tavoli sono gia' partiti e il

ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha gia' avuto un primo

incontro con i sindacati. Al centro del Piano nazionale si

colloca il Ria, Reddito di Inclusione Attiva, una misura di

carattere universale che condiziona il sostegno economico

all'adesione dei beneficiari ad un progetto personalizzato di

attivazione.(ANSA).


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