TAGLI A STUDIO,DA SCONTI FISCO A 'POLTRONE' PARTECIPATE. PER SPENDING ANCHE CENTRALI ACQUISTI, FORZE POLIZIA, INVALIDITA' - FISCO: M5S, C'E' "MANINA" IN FAVORE EVASORI - NUOVO BRACCIO DI FERRO TRA L'ITALIA E L'INDIA SUI MARO'. NEW DELHI,NO ALLE RICHIESTE

lunedì 27 luglio 2015

 

TAGLI A STUDIO,DA SCONTI FISCO A 'POLTRONE' PARTECIPATE

PER SPENDING ANCHE CENTRALI ACQUISTI, FORZE POLIZIA, INVALIDITA'

   (di Silvia Gasparetto)

   (ANSA) - ROMA, 26 LUG - Spending review necessaria per

efficientare la macchina pubblica ma soprattutto per reperire

risorse. Che serviranno pero', almeno l'anno prossimo, non tanto

a finanziare il maxi-taglio delle tasse promesso dal premier

Matteo Renzi ma a disinnescare la 'mina' di un maxi-aumento di

Iva e accise da oltre 16 miliardi, eredita' sotto forma di

clausole di salvaguardia del governo Letta e dell'ultima legge

di Stabilita'. Il menu' allo studio dei tecnici di Palazzo Chigi e

Tesoro, guidati dal nuovo commissario Yoram Gutgled, e' ricco e

in parte noto (e almeno un terzo dei risparmi dovra' arrivare da

una nuova sforbiciata ai ministeri da 3-4 miliardi) anche se per

fissare l'entita' dei singoli interventi serviranno "scelte

politiche" che non dovrebbero arrivare prima di settembre.

   - TAX EXPENDITUR NEL MIRINO: E' il caso della revisione degli

sconti fiscali, gia' indicata nel Def e regolata con un decreto

attuativo della delega fiscale, che diventera' annuale.

Indiscrezioni di stampa parlano di un possibile intervento sul

2016 da 1-1,3 miliardi. Fonti di maggioranza spiegano che si

potrebbe anche arrivare a 2 miliardi, ma che il tema e' "molto

delicato" anche perche' ridurre sconti fiscali, viene spiegato,

di fatto si traduce in un "aumento delle tasse" per le categorie

interessate. Si potrebbe comunque partire da quegli sconti che

appaiono "sussidi" mascherati, come ha suggerito l'Ufficio

parlamentare di bilancio. Il faro potrebbe accendersi su

trasporti e agricoltura, i settori piu' 'premiati' dagli sconti

(rispettivamente 3,5 e 1,7 miliardi). In passato si era

affacciata anche l'idea di una revisione piu' profonda, legando

ad esempio al reddito alcune agevolazioni, come quelle per le

spese sanitarie. Al setaccio anche gli incentivi alle imprese

che, secondo il Def, insieme alle agevolazioni fiscali

dovrebbero riportare in casa circa due miliardi e mezzo.

   - SANITA' ANCORA NEL MENU': come ogni anno, gia' riparte il

'tormentone' tagli alla sanita'. Quest'anno le Regioni si sono

viste 'sforbiciare' il budget sanitario di oltre 2 miliardi,

spalmati attraverso una revisione del Patto per la Salute. Le

misure (inserite nel dl Enti locali) vanno dalla stretta sulle

prestazioni inutili ai risparmi sugli acquisti. Ora si guarda

anche, ha spiegato Gutgeld, agli ospedali 'in rosso', che vanno

aiutati a rimettere a posto i conti. Una delle ipotesi e' che i

risparmi che si potranno ottenere anche nei prossimi anni non

rimangano, come sempre predicato dal ministro Beatrice Lorenzin,

all'interno del settore ma vengano dirottati (si ipotizza per

altri due miliardi) per la tenuta dei conti generale.

   - MENO SPESA CON ACQUISTI CENTRALIZZATI: una delle misure su

cui l'esecutivo punta molto e' quella della riduzione, e di un

uso piu' intensivo, delle centrali d'acquisto, uno dei cardini

della spending review targata Cottarelli, insieme a una

accelerazione sui costi standard per i Comuni. Le 34 'stazioni

appaltanti' individuate da gennaio dovrebbero gestire le grandi

gare di enti locali e amministrazione centrale (per l'energia,

ad esempio, l'intera P.a. spende ogni anno circa 10 miliardi, 1

miliardo per i buoni pasto). Nel 2014 la sola Consip, che

presidia circa 40 miliardi di euro di spesa della P.a. ha

generato risparmi per 8 miliardi.

   - VIA 'GIUNGLA' PARTECIPATE LOCALI: era l'altro 'cavallo di

battaglia' dell'ex commissario Cottarelli, ed e' rimasto in cima

alla lista degli interventi. Con la legge di stabilita' per il

2016 dovrebbero essere supportati e 'cifrati' gli interventi gia'

introdotti con la scorsa manovra di bilancio ma anche con la

delega di riforma della P.a., che ne limita il numero e prevede

anche il commissariamento di quelle in rosso. Nei mesi scorsi si

sono ipotizzati risparmi per 2-3 miliardi a regime.

   - STRETTA SU INVALIDITA', PER FINANZIARE NON AUTOSUFFICIENZA:

tra i capitoli della nuova revisione della spesa (15 i cantieri

di lavoro su tutta l'attivita' della p.a., all'incirca gli stessi

attivati da Cottarelli) ci sara' anche un assegni di invalidita',

per eliminare "differenze regionali non giustificate". Un

intervento in questo campo, pero', potrebbe essere usato come

'partita di giro' per garantire il finanziamento al fondo per la

non autosufficienza.

   - RAZIONALIZZAZIONE FORZE DI POLIZIA: si punta a un "maggior

coordinamento" come ha spiegato Gutgeld, che portera', ad

esempio, al coordinamento della sorveglianza sul mare da parte

della Guardia di Finanza. Arrivera' poi l'accorpamento della

Forestale (probabilmente ai Carabinieri) ma anche il numero

unico per le emergenze, tutte misure previste dalla legge Madia.

Risparmi poi potranno arrivare da una revisione della presenza

territoriale dello Stato. (ANSA).

 

FISCO: M5S, C'E' "MANINA" IN FAVORE EVASORI

   (ANSA) - ROMA, 25 LUG - "Ci chiediamo come mai le manine che

intervengono nottetempo sui decreti legislativi della delega

fiscale tendano sempre a fare enormi regali ai grandi evasori".

Lo affermano i deputati M5S in relazione alla "sanatoria totale

su tutti i periodi di imposta precedenti agli ultimi cinque

anni, inserita nel decreto delegato sulla riscossione, in favore

di coloro che vogliano avvalersi della voluntary disclosure".

   "Siamo di fronte a un colpo di spugna che nemmeno Tremonti si

sarebbe sognato di fare - afferma M5s -  cosi' che Renzi pensa

di recuperare gettito per i suoi deliri propagandistici sulla

riduzione delle tasse?  calpestando la legalita' che il premier

crede di risalire nei sondaggi?".

   "Ma si sa, Renzi e' quello che parla di tasse e nemmeno cita

evasione e corruzione. Il premier - chiude il M5S Camera - sta

molto attento a non disturbare i manovratori, quelli che

manovrano anche i suoi fili da quando siede a Palazzo Chigi".

(ANSA).

 

NUOVO BRACCIO DI FERRO TRA L'ITALIA E L'INDIA SUI MARO'

NEW DELHI,NO ALLE RICHIESTE DI ROMA. FARNESINA,CI FAREMO VALERE

   (ANSA) - NEW DELHI, 26 LUG - Nuovo braccio di ferro tra

Italia e India sui maro'.

   New Delhi ha deciso di dare battaglia nell'udienza del 10

agosto al Tribunale internazionale del diritto del mare (Itlos)

di Amburgo, quando sara' esaminata la richiesta italiana di

misure cautelari a favore dei maro' Massimiliano Latorre e

Salvatore Girone, accusati di aver ucciso due pescatori keralesi

nel febbraio 2012 mentre erano in servizio antipirateria a bordo

della petroliera Enrica Lexie.

   Secondo la stampa indiana, nella seduta che durera' due giorni

l'India contestera' la competenza del tribunale ad occuparsi del

caso, si opporra' alle misure cautelari (il rientro di Girone in

Italia, la permanenza di Latorre in patria) e rivendichera' la

sua giurisdizione sulla vicenda.

   In serata e' arrivata la reazione da Roma. "L'Italia fara'

valere con determinazione le sue ragioni nell'intento di

addivenire ad una soluzione positiva della vicenda", hanno fatto

sapere fonti della Farnesina, dove si ricorda che la procedura

arbitrale avviata dall'Italia ai sensi della Convenzione delle

Nazioni Unite sul Diritto del Mare e' vincolante per l'India, che

ha gia' comunicato la nomina del proprio arbitro nei termini e

nei tempi previsti.

   A difendere le ragioni dell'Italia nell'udienza di Amburgo

sara' l'equipe giuridica anglo-italiana guidata da Sir Daniel

Bethlehem e Sir Michael Wood, entrambi in passato consiglieri

giuridici del Foreign Office britannico e massimi esperti di

diritto internazionale marittimo.

   In una dichiarazione al quotidiano The Hindu di stamane,

l'Additional Solicitor General indiano P.S. Narshima ha rivelato

la strategia del suo governo. "Davanti all'Itlos - ha spiegato

il magistrato - noi sottolineeremo che solo l'India ha la

giurisdizione per processare i reati commessi nel Paese e che il

Tribunale non puo' interferire in questo". "L'India - ha aggiunto

- sosterra' anche che l'Italia non ha esaurito tutte le procedure

locali a disposizione, un requisito necessario prima di

presentare istanze all'organismo di Amburgo".

   Infine New Delhi obiettera' che "non vi sono circostanze

stringenti tali da richiedere qualsiasi adozione di misure

provvisorie" nel caso che coinvolge Latorre e Girone.

   Tuttavia, al di la' delle precisazioni della Farnesina, anche

altre fonti interpellate dall'ANSA a New Delhi tendono ad

escludere l'ipotesi che l'India possa contestare "a priori" il

diritto del Tribunale di Amburgo di esaminare l'istanza

italiana. Aderendo alla Convenzione Unclos infatti, entrambi i

Paesi accettano come vincolante l'azione sia della Corte

permanente di arbitrato (Cpa), derivante dalla sezione VII, sia

dell'Itlos.

   La stessa sentenza che il Tribunale di Amburgo emettera' dopo

le udienze del 10 e 11 agosto avra' una prima parte in cui i

giudici ribadiranno (o no) la loro competenza a trattare la

questione, e poi una seconda di verdetto sulle richieste

italiane.

   E' molto probabile quindi che l'India ripetera' davanti al

collegio giudicante tutte le osservazioni anticipate

dall'Additional Solicitor General' nell'intervista a The Hindu.

Anche se non sono da escludersi sorprese da parte indiana,

perche' in generale non e' prassi comune che una parte espliciti

in anticipo la strategia difensiva, perdendo cosi' l'effetto

sorpresa. Nel complesso insomma la sensazione degli analisti a

New Delhi e' che l'India non stia facendo resistenza

all'iniziativa presa dall'Italia presso la Corte permanente di

arbitrato dell'Aja, per cui i tempi usualmente previsti per

questo tipo di procedure dovrebbero essere rispettati.

   Nella storia dei contenziosi internazionali, peraltro, solo

Cina e Russia, per ragioni diverse, hanno manifestato resistenze

agli organi giudiziari internazionali, non l'India. (ANSA).


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