GUARDIA FINANZA ACCERTA INGENTE EVASIONE AL COCORICO'. CGIL, DA TAGLIO TASI RISPARMI PIU' POVERI SOLO 55 EURO. CORTE CONTI, PESO FISCO COMUNI AL LIMITE,+22% IN 3 ANNI. P.A: DA DIRIGENTI A FORESTALI, LA RIFORMA MADIA.

lunedì 03 agosto 2015

FISCO: GUARDIA FINANZA ACCERTA INGENTE EVASIONE AL COCORICO'

VERIFICA PARTITA DA 5 ANNI PRECEDENTI ATTUALE GESTIONE DISCOTECA

RICCIONE (RIMINI), 1 AGO - Cocorico', discoteca di

Riccione, ancora nell'occhio del ciclone, stavolta per

un'ingente evasione fiscale accertata dalla Guardia di Finanza

di Rimini, che ha avviato la verifica partendo dai 5 anni

precedenti all'attuale gestione. La verifica si e' concentrata

sulla gestione della discoteca che avrebbe dichiarato redditi

inferiori a quelli reali, evadendo il Fisco. L'indagine

amministrativa e' diventata penale vista la rilevante evasione.

L'attuale gestore non e' stato denunciato ANSA).

 

FISCO: GUARDIA FINANZA ACCERTA INGENTE EVASIONE AL COCORICO' (2)

   (ANSA) - RICCIONE (RIMINI), 1 AGO - Nella discoteca lo scorso

19 luglio si e' sentito male Lamberto Lucaccioni, il 16enne di

Citta' di Castello deceduto all'ospedale Ceccarini per una

overdose da ecstasy liquida.

   La Guardia di Finanza di Rimini, prendendo in esame i 5 anni

fiscali verificabili, a partire dal 2010, come avviene per ogni

verifica, ha scoperto redditi di esercizio non dichiarati al

Fisco per alcuni milioni.

   L'indagine penale, che al momento escluderebbe l'ultimo

amministratore della societa' del Cocorico', e' scattata in seguito

all'ingente valore dell'evasione.

   Sul Cocorico', al centro di molte polemiche dopo la morte del

16enne avvenuta per una dose di ecstasy spacciata all'interno

del locale, come avrebbe confermato a gip e pm di Rimini il

pusher, un 19enne di Citta' di Castello indagato per spaccio e

morte conseguente ad altro reato, pende anche il provvedimento

di sospensione della licenza che il questore Maurizio Improta

dovra' adottare in base al Tulps sulla scorta anche del resoconto

fornito dai carabinieri di Riccione dal 2013 ad oggi(ANSA).

 

FISCO: CGIL, DA TAGLIO TASI RISPARMI PIU' POVERI SOLO 55 EURO

VANTAGGI NOTEVOLI PER PIU' RICCHI, FINO 1.900 EURO PER CASE LUSSO

ROMA, 1 AGO - L'abolizione della tassa sulla prima casa

varra' per 8 milioni di contribuenti, quelli delle due fasce di

versamento piu' basse, circa 55 euro pro-capite, mentre per un

milione di contribuenti piu' ricchi il risparmio sara' in media di

circa 827 euro. Lo sconto per 35.700 proprietari di case di

lusso arrivera' infine a circa 1.940 euro. Lo calcola la Cgil,

secondo cui l'operazione "fornira' benefici molto limitati a chi

ha gia' poco, e molto piu' cospicui per chi possiede proprieta' di

maggior valore" (ANSA).

 

FISCO: CGIL, DA TAGLIO TASI RISPARMI PIU' POVERI SOLO 55 EURO (2)

(ANSA) - ROMA, 1 AGO - Se per le persone a basso reddito i

vantaggi saranno, a giudizio della Cgil, modesti, rilevanti

saranno invece gli svantaggi: "le mancate entrate derivanti

dall'abrogazione di Tasi e Imu - avverte il segretario

confederale Danilo Barbi - saranno coperte da tagli sui servizi

normalmente fruiti da questi cittadini", basti pensare

"all'ulteriore impoverimento del servizio sanitario pubblico che

ridurra' il diritto universale alla salute".

   Per quanto riguarda la tassazione sulle imprese, nel 2016,

come anticipato dall'esecutivo, le misure strutturali di

riduzione fiscale alle imprese raggiungerebbero i 10 miliardi

annui, cosi' da poter arrivare ad un'imposizione del 24% nel

2017. Con la decontribuzione legata ai nuovi contratti a tutele

crescenti, previsti dal Jobs Act, si stima una spesa effettiva

di 5 miliardi in tre anni per la creazione complessiva di

200mila unita' di lavoro nel settore privato. Lo studio della

Cgil sostiene che se tali risorse fossero state impiegate per la

creazione diretta di lavoro pubblico, giovanile e femminile, in

settori strategici legati a innovazione e beni comuni, non si

sarebbero dovuti tagliare servizi e welfare e contemporaneamente

si sarebbero moltiplicati i posti di lavoro privati. La

riduzione delle imposte per le imprese, con la diminuzione di

Ires e Irap, sembra essere secondo Barbi "l'ennesimo

provvedimento 'a pioggia' che prescinde, ad oggi, da

investimenti, innovazione, produttivita' e maggiore occupazione".

   Per il 2018, infine, Renzi ha annunciato la riduzione

dell'Irpef. L'Ufficio fisco e finanza pubblica della Cgil ha

calcolato che con tale misura il risparmio annuo per un reddito

di 18mila euro sara' di 970 euro, per uno di 35mila euro di

2.950, e di ben 11.800 euro per un reddito annuo di 150mila

euro. "Ricalcando il progetto del 'Patto con gli italiani' di

Berlusconi e Tremonti, il governo Renzi evoca una riforma

dell'Irpef che cosi' come annunciata, con due sole aliquote, non

garantirebbe piu' la progressivita' del sistema tributario. Il

risparmio fiscale sara' cosi' tanto piu' ragguardevole, quanto

maggiore e' il reddito".

   Barbi sottolinea quindi come "ciascuna di queste nuove misure

fiscali non favorira' l'occupazione, e tanto meno stimolera' la

crescita del Paese". (ANSA).

 

    

CORTE CONTI, PESO FISCO COMUNI AL LIMITE,+22% IN 3 ANNI

EFFETTO TAGLI 8 MLD. RENZI,RESTITUIREMO SOLDI IN MENO DI TASI/IMU

   (ANSA) - ROMA, 1 AGO - Comuni vessati da "pesanti e ripetuti"

tagli, che hanno raggiunto gli 8 miliardi negli ultimi cinque

anni, e che hanno portato la tassazione locale ormai fino quasi

al limite della loro 'capacita' fiscale', arrivando a un peso del

fisco che supera i 618 euro a testa. E' la 'fotografia' scattata

dalla Corte dei Conti sullo stato di salute della finanza

comunale, alle prese peraltro con "disorganici e talvolta

convulsi" interventi sulle fonti di finanziamento (leggi anche

tassazione sugli immobili). Ma proprio in vista della promessa

abolizione della tassa sulla prima casa, Matteo Renzi rassicura

sul fatto che i Comuni saranno "integralmente" rimborsati.  "I

soldi in meno della Tasi/Imu saranno restituiti integralmente ai

Comuni. E il tuo bravo sindaco sapra' farne prezioso uso", spiega

il premier rispondendo sull'Unita' ad un lettore di Trento.

"Smettere di tassare la prima casa - osserva ancora Renzi - e'

giusto e anche equo in un Paese dove l'81% degli italiani ha

sudato per acquistarsi un'abitazione".

   Nell'ultimo triennio, scrivono d'altro canto i magistrati

contabili nella relazione al Parlamento sulla finanza locale,

c'e' stato un "incremento progressivo della pressione fiscale"

comunale, passata dai 505,5 euro del 2011 ai 618,4 euro pro

capite nel 2014. A pagare di piu', in generale, sono i cittadini

che abitano nei Comuni piu' grandi, da un lato, e in quelli

piccoli o piccolissimi, sotto i duemila abitanti dall'altro. "I

livelli massimi di riscossione tributaria" si registrano nei

Comuni con piu' di 250mila abitanti (che sono 12 e rappresentano

pero' il 23% della spesa complessiva dei Comuni), dove arriva a

881,94 euro a testa. Mentre nei piccolissimi centri (fino a

1.999 abitanti) si arriva a 628 euro per abitante, dato che

indica come davanti a una limitata capacita' fiscale, perche' la

base imponibile e' ridotta - si assiste a una "rincorsa

all'esercizio del massimo sforzo fiscale" per continuare a

garantire i servizi essenziali anche di fronte ai tagli. La

quota piu' bassa di riscossione fiscale si registra invece nei

Comuni tra 5 e 10mila abitanti (511,76 euro procapite) e in

generale tutte le fasce intermedie si collocano sotto i 600 euro

a testa. Gli incassi tributari, peraltro, sono quasi raddoppiati

nelle Isole (+93,62%) tra il 2011 e il 2014 dove maggiore e'

stata la riduzione dei trasferimenti (-49,5%).

   Aumenti cosi' "accentuati" della pressione fiscale, osserva

pero' la Corte dei Conti, si sono resi necessari "per conservare

l'equilibrio in risposta alle severe misure correttive del

governo". Anche se certo, quello di 'scaricare' sui contribuenti

lo sforzo chiesto a livello centrale e' "un meccanismo

distorsivo" i sindaci si sono trovati a fare fronte a "pesanti e

ripetuti" tagli, che si sono anche sovrapposti ai continui

cambiamenti della normativa in particolare sulla tassazione

sulla casa.

   Per i magistrati contabili "la crescita dell'autonomia

finanziaria degli enti non sembra produrre benefici effetti ne'

sui servizi, ne' sui consumi e sull'occupazione locale, in

assenza di una adeguata azione di stimolo derivante dagli

investimenti pubblici". Per questo invitano a recuperare "il

progetto federalista che lega la responsabilita' di 'presa' alla

responsabilita' di 'spesa'". Progetto "a cui e' sicuramente

funzionale la determinazione dei costi e dei fabbisogni

standard, necessaria per superare definitivamente il criterio

della 'spesa storica', ma che i piu' recenti interventi normativi

non sembrano sostenere adeguatamente, andando nella direzione di

una maggiore flessibilita' dei bilanci, di una effimera

ricostituzione della liquidita' con oneri di rimborso a

lunghissimo termine e di un alleggerimento degli oneri connessi

alla neonata disciplina dell'armonizzazione contabile". (ANSA).

 

    

SUD, STATALI E FISCO PRIORITA' GOVERNO IN CERCA RISORSE

IPOTESI FLESSIBILITA' PENSIONI A COSTO ZERO, MISURE PER PMI

   (ANSA) - ROMA, 2 AGO - Qualche decimale di crescita in piu',

maggiore flessibilita' sui conti, incassi della voluntary

disclosure, entrate forse migliori del previsto trainate dalla

ripresa economica. Il tutto sommato alla spending review da 10

miliardi che il governo non ha mai messo in discussione.

Potrebbe essere un gioco sul filo quello per trovare le risorse

per la manovra 2016, ma, tra una copertura e l'altra,

l'obiettivo di varare una legge di stabilita' fatta soprattutto

di tagli delle tasse, sulla quale Matteo Renzi ha gia' messo la

faccia, dovrebbe essere assicurato.

   La lista delle misure gia' annunciate e che dovranno trovare

copertura per circa 25 miliardi e' tutt'altro che snella.

   ADDIO IMU/TASI PRIMA CASA, INCOGNITA LOCAL TAX - Innanzitutto

bisognera' far fronte all'abolizione della tassazione sulla prima

casa, sull'Imu agricola e sui macchinari "imbullonati". Il costo

supera 4 miliardi di euro: a pagarlo saranno in realta' i Comuni

che pero' lo Stato si e' gia' impegnato a risarcire. Il taglio

dovrebbe inserirsi nella piu' vasta operazione di

riorganizzazione della tassazione locale identificata nella

nascita della cosiddetta "local tax", di cui pero' - dopo

l'annuncio del premier sul maxi piano di riduzione della

pressione fiscale - si sono perse le tracce. Il dialogo tra

Comuni e organi centrali era infatti a buon punto, ma

dall'assemblea del Pd i contatti sono stati sospesi.

   IMPERATIVO SCONGIURARE CLAUSOLE DI SALVAGUARDIA - Uno dei

problemi fondamentali nella messa a punto della legge di

bilancio, e' che gran parte delle risorse sono gia' ipotecate per

scongiurare le clausole lasciate in eredita' nel biennio

precedente. Per evitare gli aumenti di Iva e accise e il taglio

lineare delle agevolazioni fiscali servono 16,8 miliardi di

euro. Coprire la reverse charge bocciata dall'Ue vale altri 700

milioni circa. La spending review da 10 miliardi e la

flessibilita' gia' ottenuta da Bruxelles per 6 miliardi hanno

quindi gia' una destinazione precisa.

   RINNOVO CONTRATTI DEGLI STATALI - Stavolta gli aumenti

contrattuali non si possono evitare. La Corte Costituzionale

obbliga di fatto il governo a trovare le risorse per adeguare

gli stipendi, rimasti bloccati per 5 anni. Per il 2016 il costo

sarebbe di circa un miliardo e mezzo, ma si scenderebbe a meno

di un miliardo al netto delle tasse.

   CAPITOLO SUD - La strategia per il Mezzogiorno e' ancora tutta

da definire, in vista della riunione del Pd il 7 agosto. Piu' che

alla manovra si guarda pero', al momento, ai fondi strutturali e

alle risorse gia' sbloccate dallo Sblocca Italia per le

infrastrutture ferroviarie e stradali.

   PENSIONI, FLESSIBILIT A COSTO ZERO - Il piano Boeri va

avanti tra ipotesi e proiezioni. Una delle possibilita' potrebbe

essere quella di facilitare l'uscita anticipata concedendo un

assegno commisurato all'anticipo, quindi a costo zero per la

fiscalita' generale.

   PROROGA SCONTI PER ASSUNZIONI - L'intenzione del governo e'

quella di reiterare anche nel 2016 la misura gia' sperimentata

nel 2015. Il costo e' di circa 2 miliardi.

   SEMPLIFICAZIONE PMI - Misure fiscali a favore delle piccole e

medie imprese dovevano entrare nella delega fiscale, ma la

necessita' di trovare una copertura specifica le ha fatte

slittare alla legge di stabilita'. Si parla di un intervento da

circa un miliardo di euro. Nel 2016 dovrebbe essere anche

"rettificato" il regime per le partite Iva. (ANSA).

 

 

P.A: DA DIRIGENTI A FORESTALI, LA RIFORMA MADIA

IN DDL DELEGA ANCHE NUMERO UNICO EMERGENZE E SCURE PARTECIPATE

   (ANSA) - ROMA, 2 AGO - Dal riordino delle forze armate alla

centralita' dell'inglese, dalle file all'ospedale ai giudizi sui

dirigenti. Sono molte le novita' introdotte dalla delega p.a. che

entro la settimana vedra' il via libera definitivo dell'Aula del

Senato. A cui dovranno seguire una serie di decreti attuativi

per renderla pienamente operativa. Ecco alcuni punti cardine

della riforma Madia.

   - SCURE SU PARTECIPATE. La delega parla esplicitamente di una

loro riduzione e, per quelle che gestiscono servizi pubblici di

interesse generale, di un numero massimo di esercizi in rosso

dopo cui scatta la liquidazione. La parte variabile del compenso

degli amministratori dipendera' dai risultati economici. Per

quelle 'indisciplinate' e' previsto un taglio dei trasferimenti.

   - SCOMPARE FORESTALE, RIORDINO FORZE. Il ddl pone le basi per

l'accorpamento della Forestale in un'altra forza (con tutta

probabilita' i Carabinieri). Si tratterebbe di un trasferimento

in blocco, anche se si concedono spazi a quanti preferiscono non

essere, come si dice da piu' parti, 'militarizzati'.

   - NUMERO UNICO PER EMERGENZE. Bastera' chiamare il 112 per

chiedere aiuto in ogni circostanza. L'idea e' quella di

realizzare centrali in ambito regionale. Addio a tutti gli altri

numeri (come 113, 115 e 118).

   - FARO SU 'FILE' IN SANIT. Niente piu' ombre sui tempi medi

di attesa per visite specialistiche, analisi o referti. Ciascuna

struttura dovra' pubblicare i dati sulla durata tipo.

   - STOP A PRECARIATO. Obiettivo della delega e' regolare le

forme di lavoro flessibile, limitandole a tassative fattispecie.

Tutto anche al fine di prevenire il precariato.

   - CONCORSI, POLO UNICO E FOCUS SU INGLESE. Viene sancita

l'importanza dell'inglese e di altre lingue straniere. Si va poi

verso un polo unico per le selezioni, una sorta di agenzia ad

hoc con il compito di gestire le prove.

   - DIRIGENTI LICENZIABILI DOPO 'BOCCIATURA'. I manager

potranno essere mandati via dalla P.A. dopo essere stati

valutati negativamente. Per non essere licenziato il dirigente

pubblico potra' chiedere di essere 'demansionato' a funzionario.

   - MAGLIE PI LARGHE PER PENSIONATI IN P.A. Si allentano i

vincoli per il conferimento di incarichi pubblici a pensionati.

Salta infatti il tetto di un anno come durata massima, purche'

non si tratti di posizioni direttive o dirigenziali, per cui

resta il limite di 12 mesi. Per tutti la condizione e' pero'

'costo zero' (gli incarichi devono essere gratuiti).

   - FREEDOM OF INFORMATION ACT ITALIANO. Tutti avranno il

diritto di accedere, anche via web, a documenti e dati della

P.A. Lo scopo e' quello di spalancare gli archivi pubblici, cosi'

da rendere possibile un controllo a 360 gradi anche

sull'utilizzo delle risorse pubbliche.

   - LIBRETTO UNICO PER AUTO. Si apre al trasferimento del

Pubblico registro automobilistico (Pra), retto dall'Aci, al

ministero Infrastrutture e Trasporti, a cui fa capo la

Motorizzazione. Si va infatti verso un'unica banca dati per la

circolazione e la proprieta', con un solo libretto.

   - PRATICHE DIMEZZATE PER OPERE INTERESSE GENERALE. Un

'taglia burocrazia', al fine di semplificare ed accelerare, fino

al dimezzamento dei tempi, le operazioni in caso di rilevanti

insediamenti produttivi, opere di interesse generale o di

interventi con effetti positivi sull'occupazione. (ANSA).


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