AMIANTO ELICOTTERI: SILP CGIL CHIEDE RISULTATI SCREENING PS. GOOGLE: DA 13 ANNI IN ITALIA, AL FISCO SOLO 12 MLN TASSE. PIL: ISTAT, SPESA FAMIGLIE +0,4%, GIU' QUELLA P.A -0,2%.

mercoledì 02 settembre 2015

AMIANTO ELICOTTERI: SILP CGIL CHIEDE RISULTATI SCREENING PS

   (ANSA) - ROMA, 1 SET - "Siamo ancora in attesa di conoscere

l'esito dello screening sugli elicotteri polizia". Lo ricorda

Daniele Tissone, segretario del sindacato di polizia Silp Cgil,

commentando l'inchiesta della procura di Torino sui rischi

provocati dalla presenza di amianto negli elicotteri delle forze

armate.

   Per Tissone, "quanto contestato dal pm Raffaele Guariniello,

che imputa agli esponenti delle aziende la mancata o tardiva

comunicazione della presenza del pericoloso materiale

all'interno dei velivoli e ai funzionari pubblici l'avere

impartito prescrizioni alle stesse compagnie senza averne poi

accertato l'applicazione e i potenziali rischi, ci preoccupa non

poco, soprattutto in relazione ai rischi specifici a cui puo'

essere andato incontro il personale tecnico e i piloti,

operatori del tutto ignari circa le caratteristiche e la qualita'

dei materiali con i quali avevano, quotidianamente, a che fare".

(ANSA).

 

    

GOOGLE: DA 13 ANNI IN ITALIA, AL FISCO SOLO 12 MLN TASSE

ALTRECONOMIA, PER SRL UTILI MINIMI RISPETTO A RICAVI STIMATI

   (ANSA) - MILANO, 1 SET - In 13 anni di attivita' in Italia

Google ha pagato al fisco solo 12 milioni di euro di tasse. Si

tratta di un cifra minima rispetto al fatturato 'reale'

del'azienda, stimato in modo prudenziale dall'Agcom in circa 490

milioni nel solo ultimo esercizio. A fare i conti in tasca alla

succursale italiana del colosso di Mountain View, Google Italy

Srl, e' Altreconomia. Secondo il mensile tra il 2002 e il 2014 la

filiale del colosso del web ha corrisposto all'erario 12,08

milioni e realizzato, nello stesso periodo, utili ancor piu'

bassi (10,6 milioni).(ANSA).

 

 

GOOGLE: DA 13 ANNI IN ITALIA, AL FISCO SOLO 12 MLN TASSE (2)

   (ANSA) - MILANO, 1 SET - Google, gia' finito nel mirino del

fisco, non solo nella Penisola ma anche a livello europeo, e' il

primo "operatore attivo nella raccolta pubblicitaria online in

Italia", dove detiene "una quota superiore al 30%", come ha

ricordato l'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni nelle

Relazione annuale 2015. A differenza di altre fonti, per le

quali il fatturato pubblicitario in rete sarebbe superiore ai 2

miliardi di euro, l'authority ha quantificato in 1,63 miliardi

l'ammontare dei ricavi. Di conseguenza il 30% sarebbe pari di

circa 490 milioni.

  Sul tema delle tasse nell'inchiesta di Altreconomia emerge

poi, dall'ultimo bilancio di Google Italy Srl, un 'confronto'

tra management e collegio sindacale sul tema del 'transfer

pricing', ossia l'alterazione dei prezzi di vendita praticati

nelle operazioni infragruppo che punta a trasferire i redditi da

un Paese come il nostro a quelli a fiscalita' agevolata, come

l'Irlanda, dove ha sede la consociata della filiale italiana.

  Dei 54,4 milioni di ricavi 2014 (+10% sul 2013) di Google

Italy oltre il 97% proveniva da Dublino (Google Ireland Ltd),

frutto di "rapporti di natura commerciale con altre societa'

facenti parte del gruppo". Vuol dire che la filiale che opera

nel nostro Paese incamera minime commissioni dall'Irlanda,

mentre l'ammontare complessivo finisce a Dublino.

  Il meccanismo continua a funzionare, a dispetto delle

modifiche normative. La piu' recente risale alla Legge di

stabilita' 2014 e stabilisce che le societa' che operano nel

settore della raccolta di pubblicita' online devono usare

indicatori di profitto diversi da quelli applicabili ai costi

sostenuti per lo svolgimento della propria attivita'. A parere di

Daniel Lawrence Martinelli, referente del Cda della Srl che ha

firmato la relazione sulla gestione, la nuova regola avrebbe

fatto sorgere "inevitabili incertezze" capaci di "comportare

effetti rilevanti sulle determinazione dell'imponibile fiscale

della societa'". Diverso il parere del collegio sindacale: per

applicare la norma ha ''chiesto durante le verifiche e via email

la documentazione di transfer pricing che non e' stata

fornita".(ANSA).

 

PIL: ISTAT, SPESA FAMIGLIE +0,4%, GIU' QUELLA P.A -0,2%

IN II TRIMESTRE CONSUMI FAMILIARI AI MASSIMI DA FINE 2010

   (ANSA) - ROMA, 1 SET - La spesa delle famiglie residenti e'

cresciuta dello 0,4% nel secondo trimestre 2015 rispetto al

periodo precedente, raggiungendo l'incremento congiunturale piu'

alto dal quarto del 2010 (quando era sempre +0,4%). Lo rileva

l'Istat, spiegando che invece la spesa della P.A. sul primo

trimestre e' scesa dello 0,2%.(ANSA).


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