SICUREZZA: IDENTIFICATIVO A REPARTI, NON SINGOLI AGENTI. SILP CGIL, OK INASPRIMENTO PENE DISORDINI PIAZZA. FISCO: AG.ENTRATE, NOVITA' SU SOCIETA' IMMOBILIARI QUOTATE. UPB, IN 2013 BONUS RISTRUTTURAZIONI PER 7MLN, +820MILA.

venerdì 18 settembre 2015

SICUREZZA: IDENTIFICATIVO A REPARTI, NON SINGOLI AGENTI

5 ANNI PER CASCHI A CORTEI. ALFANO, PIU' POTERI A SINDACI

   (ANSA) - ROMA, 17 SET - Il Daspo agli spacciatori, anche

minorenni, con il divieto di accedere a discoteche e locali

pubblici; pene piu' severe per chi commette furti, scippi e

rapine; la misura della sorveglianza speciale - la stessa che si

applica ai mafiosi e ai presunti terroristi -, con l'utilizzo

del braccialetto elettronico, per chi commette "reiterate

violazioni" del foglio di via o del divieto di frequentare

determinati luoghi tutelati. Ancora: l'arresto differito e fino

a 5 anni di carcere per i manifestanti che fanno uso "di caschi

protettivi ovvero di ogni altro mezzo atto a rendere impossibile

o difficoltoso il suo riconoscimento", ma anche di "razzi,

bengala, fuochi artificiali, petardi...bastoni, mazze, scudi,

materiale imbrattante o inquinante, oggetti contundenti". E un

codice identificativo per le forze di polizia: non per i singoli

agenti, pero', ma per ogni reparto impegnato in ordine pubblico.

   E' stato un faccia a faccia tra il ministro dell'Interno

Angelino Alfano e i sindaci delle citta' metropolitane - tra cui

il presidente Anci Piero Fassino - a delineare il perimetro

operativo delle nuove norme sulla sicurezza urbana. Il cambio di

passo nelle citta' e' contenuto in un disegno di legge che

dovrebbe approdare in Parlamento nelle prossime settimane e che

da qui a sette giorni verra' arricchito con gli 'emendamenti'

approntati dai primi cittadini.

   Il provvedimento si articola in tre parti e 22 articoli:

sicurezza delle citta', decoro urbano e manifestazioni pubbliche.

Nella prima parte si prevede tra l'altro l'inasprimento delle

pene per i reati predatori e un maggiore contrasto allo spaccio

di sostanze stupefacenti, attraverso l'introduzione di una sorta

di Daspo a coloro i quali sono gia' stati denunciati per reati

analoghi: dovranno stare lontani da determinati luoghi, quali ad

esempio le discoteche e i locali pubblici, scuole comprese.

   Il disegno di legge introduce poi ulteriori misura per

"rafforzare il contrasto a condotte lesive del decoro urbano",

quali "l'accattonaggio invasivo e il deturpamento", e conferisce

un maggiore potere d'ordinanza ai sindaci, ampliandone gli

ambiti d'intervento come previsto dall'articolo 54 del testo

unico sugli enti locali. L'obiettivo e' quello di consentire ai

primi cittadini di contrastare con piu' incisivita' comportamenti

che pur non costituendo reato - bivacchi, commercio ambulante

abusivo, accattonaggio - rendono piu' difficile per i cittadini

l'utilizzo dei luoghi pubblici.

   "Vogliamo proporre un nuovo modello di governance del sistema

di sicurezza nelle aree urbane, perche' i cittadini ne abbiano,

tra l'altro una maggiore percezione - ha detto il ministro

Alfano -. E vogliamo ampliare l'ambito di intervento dei sindaci

per fronteggiare forme di incuria e degrado del territorio,

attraverso nuovi strumenti normativi, fermo restando la

competenza dello Stato in materia di tutela e dell'ordine della

sicurezza pubblica".

   La parte sulle manifestazioni pubbliche, prevede un "piu'

incisivo contrasto al travisamento e al mascheramento"

durante i cortei, introducendo l'arresto differito come gia'

avviene nel calcio. Viene poi introdotto anche il codice

identificativo di reparto per le forze dell'ordine. Significa

che ogni reparti impegnato in ordine pubblico avra' un numero che

lo identifica. Nessun codice, invece, e' previsto per i singoli

operatori, come invece richiesto da anni da settori della

societa' civile, associazioni e diversi parlamentari.

   Durante l'incontro i sindaci hanno in ogni caso posto paletti

inevitabili, come le competenze, "che dovranno essere chiare", e

gli strumenti. Piu' sfumati i ragionamenti sulle risorse, che a

quanto si e' appreso dall'Anci non dovrebbero essere eccessive, e

di cui comunque si parlera' in ambito di legge di stabilita'. "Il

fronte della sicurezza urbana chiama in ballo tutti, citta' e

Stato", ha ricordato all'uscita dal Viminale il coordinatore

Anci delle Citta' metropolitane e sindaco di Firenze, Dario

Nardella. I sindaci sono pronti "ad assumersi le proprie

responsabilita' - ha aggiunto - visto che sempre di piu' i

cittadini imputano tematiche sull'ordine pubblico direttamente

ai sindaci". Nardella ha sottolineato di aver chiesto "maggiori

risorse per la videosorveglianza, che e' un deterrente

fondamentale per la prevenzione e utile per le indagini".

   Soddisfatto anche il presidente dell'Anci Piero Fassino, che

valuta come "una buona base di partenza" il ddl, ma ha anche

auspicato una sua approvazione "in tempi brevi, visto che il

tema e' molto sentito dai cittadini". E' bene ricordare, ha

aggiunto, che "negli ultimi anni i cittadini hanno chiesto

sempre di piu' soluzioni sulla sicurezza, quindi e' necessario

fornire loro gli strumenti adatti, capaci di operare anche

contro il degrado, il graffitismo e l'abusivismo". (ANSA).

 

    

SICUREZZA: SILP CGIL, OK INASPRIMENTO PENE DISORDINI PIAZZA

   (ANSA) - ROMA, 17 SET - In relazione alla bozza di

provvedimento per le nuove norme per la sicurezza urbana, il

Silp Cgil esprime, al momento, "positiva valutazione alla luce

dell'inasprimento delle pene nei confronti dei professionisti

del disordine che agiscono in occasione di manifestazioni

pubbliche".

   Per il segretario Daniele Tissone, "il lancio di razzi,

bengala, fuochi e strumenti vari che mettono in pericolo i

partecipanti alle manifestazione nonche' coloro i quali hanno il

compito di vigilare su di esse, meritano la piu' severa condanna

al pari di chi impedisce il proprio riconoscimento attraverso

l'uso di caschi, maschere o passamontagna". A suo avviso, il

provvedimento in questione "manca, pero', della contestuale

introduzione dei gia' richiesti strumenti normativi a

salvaguardia delle forze di polizia che prevedano una reale

tutela legale nei confronti del personale che espleta i delicati

e molteplici servizi di istituto in favore della collettivita'".

(ANSA).

 

 

FISCO: AG.ENTRATE, NOVITA' SU SOCIETA' IMMOBILIARI QUOTATE

   (ANSA) - ROMA, 17 SET - Arrivano i chiarimenti del Fisco sul

regime delle Siiq (societa' di investimento immobiliare quotate),

dopo le modifiche introdotte dal decreto Sblocca Italia. Le Siiq

sono infatti sottoposte ad un regime speciale che offre la

possibilita' di adottare, in presenza di alcuni requisiti, la

"gestione esente", un sistema di tassazione in cui l'utile

derivante dalla locazione immobiliare e' esente ai fini Ires e

Irap nei confronti della stessa Siiq, ma viene assoggettato a

imposizione, all'atto della distribuzione, solo in capo ai

soggetti partecipanti attraverso una ritenuta applicata in

generale nella misura del 26%.

   L'articolo 20 dello Sblocca Italia - spiega l'Agenzia in una

nota - ha individuato nuovi requisiti di partecipazione per i

soci della Siiq. Le plusvalenze derivanti dalle cessioni di

immobili sono ora ricondotte nell'ambito della gestione esente

in quanto queste operazioni sono parte integrante dell'attivita'

svolta dalla Siiq.

   In un'apposita circolare le Entrate illustrano le misure

volte a rendere fiscalmente neutra l'opzione per uno dei due

strumenti presenti sul mercato immobiliare (Siiq e fondi

immobiliari), al fine di favorire l'interdipendenza e la

complementarieta' fra le due forme di investimento e di agevolare

il passaggio dall'una all'altra. Il documento di prassi ricorda,

inoltre, che le societa' di investimento immobiliare quotate non

assumono la veste di organismi di investimento collettivo del

risparmio (Oicr) e quindi i redditi prodotti da queste societa'

sono determinati secondo le regole del reddito d'impresa, anche

in caso di gestione esente.

   L'Agenzia ricorda infine che le nuove misure contenute nel

Decreto Sblocca Italia sono entrate in vigore a decorrere dal

"giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella

Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana", cioe' dal 13

settembre 2014. Tuttavia, alcune previsioni, di fatto

vantaggiose per il contribuente, trovano applicazione per

l'intero periodo d'imposta in corso alla pubblicazione del

decreto, vale a dire il 2014 per i soggetti il cui periodo di

imposta e' coincidente con l'anno solare.(ANSA).

 

FISCO:UPB, IN 2013 BONUS RISTRUTTURAZIONI PER 7MLN, +820MILA

   (ANSA) - ROMA, 17 SET - Nel 2013 i beneficiari di detrazioni

fiscali per ristrutturazioni edilizie e riqualificazione

energetica sono stati "circa 7 milioni" con una "accelerazione

rispetto al 2012" visto che si registra una differenza di "820

mila unita', che possiamo considerare i 'nuovi beneficiari',

anche se, considerando anche le cessazioni, potrebbero essere

molti di piu'". Lo ha detto il presidente dell'Ufficio

Parlamentare di Bilancio, Giuseppe Pisauro, in audizione sulla

proposta di trasformare bonus edilizia e ecobonus in credito

d'imposta. (ANSA).

 

    

FISCO:UPB, IN 2013 BONUS RISTRUTTURAZIONI PER 7MLN, +820MILA (2)

   (ANSA) - ROMA, 17 SET - Citando una indagine di Bankitalia

sul 2012, Pisauro ha ricordato che "quasi il 17% degli

intervistati ha dichiarato di avere sostenuto spese per la

manutenzione straordinaria" ma che solo "28 su 100 tra quelli

che dicono di aver fatto ristrutturazioni dicono anche di aver

usufruito della detrazione". Quanto alla spesa, "l'importo medio

e' di circa 8400 euro" e "oltre il 55% e' concentrato nel 30%

famiglie piu' ricche che usufruiscono quasi del 70% delle

detrazioni".

   Certo passare ai certificati di credito fiscale "attenuerebbe

questo effetto riguardo la capacita' degli incapienti di

usufruirne". Ma trasformare i bonus fiscali da detrazioni in

crediti, come indicato nella proposta di legge del Movimento 5

Stelle, "avrebbe un ordine di grandezza di circa 30 miliardi",

visto che l'agevolazione attualmente e' spalmata in 10 anni

mentre il certificato di credito avrebbe impatto nel primo anno

di accesso all'agevolazione. L'impatto, peraltro, andrebbe sul

"disavanzo", visto che si tratterebbe di una "maggiore spesa" e

non di una minore entrata. L'effetto sull'indebitamento comunque

"si annulla a regime" ma in bilancio "le spese restano piu'

alte". (ANSA).


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