SICUREZZA: IDENTIFICATIVO A REPARTI, NON SINGOLI AGENTI. SILP CGIL, OK INASPRIMENTO PENE DISORDINI PIAZZA. FISCO: AG.ENTRATE, NOVITA' SU SOCIETA' IMMOBILIARI QUOTATE. UPB, IN 2013 BONUS RISTRUTTURAZIONI PER 7MLN, +820MILA.
SICUREZZA: IDENTIFICATIVO A REPARTI, NON SINGOLI AGENTI
5 ANNI PER CASCHI A CORTEI. ALFANO, PIU' POTERI A SINDACI
(ANSA) - ROMA, 17 SET - Il Daspo agli spacciatori, anche
minorenni, con il divieto di accedere a discoteche e locali
pubblici; pene piu' severe per chi commette furti, scippi e
rapine; la misura della sorveglianza speciale - la stessa che si
applica ai mafiosi e ai presunti terroristi -, con l'utilizzo
del braccialetto elettronico, per chi commette "reiterate
violazioni" del foglio di via o del divieto di frequentare
determinati luoghi tutelati. Ancora: l'arresto differito e fino
a 5 anni di carcere per i manifestanti che fanno uso "di caschi
protettivi ovvero di ogni altro mezzo atto a rendere impossibile
o difficoltoso il suo riconoscimento", ma anche di "razzi,
bengala, fuochi artificiali, petardi...bastoni, mazze, scudi,
materiale imbrattante o inquinante, oggetti contundenti". E un
codice identificativo per le forze di polizia: non per i singoli
agenti, pero', ma per ogni reparto impegnato in ordine pubblico.
E' stato un faccia a faccia tra il ministro dell'Interno
Angelino Alfano e i sindaci delle citta' metropolitane - tra cui
il presidente Anci Piero Fassino - a delineare il perimetro
operativo delle nuove norme sulla sicurezza urbana. Il cambio di
passo nelle citta' e' contenuto in un disegno di legge che
dovrebbe approdare in Parlamento nelle prossime settimane e che
da qui a sette giorni verra' arricchito con gli 'emendamenti'
approntati dai primi cittadini.
Il provvedimento si articola in tre parti e 22 articoli:
sicurezza delle citta', decoro urbano e manifestazioni pubbliche.
Nella prima parte si prevede tra l'altro l'inasprimento delle
pene per i reati predatori e un maggiore contrasto allo spaccio
di sostanze stupefacenti, attraverso l'introduzione di una sorta
di Daspo a coloro i quali sono gia' stati denunciati per reati
analoghi: dovranno stare lontani da determinati luoghi, quali ad
esempio le discoteche e i locali pubblici, scuole comprese.
Il disegno di legge introduce poi ulteriori misura per
"rafforzare il contrasto a condotte lesive del decoro urbano",
quali "l'accattonaggio invasivo e il deturpamento", e conferisce
un maggiore potere d'ordinanza ai sindaci, ampliandone gli
ambiti d'intervento come previsto dall'articolo 54 del testo
unico sugli enti locali. L'obiettivo e' quello di consentire ai
primi cittadini di contrastare con piu' incisivita' comportamenti
che pur non costituendo reato - bivacchi, commercio ambulante
abusivo, accattonaggio - rendono piu' difficile per i cittadini
l'utilizzo dei luoghi pubblici.
"Vogliamo proporre un nuovo modello di governance del sistema
di sicurezza nelle aree urbane, perche' i cittadini ne abbiano,
tra l'altro una maggiore percezione - ha detto il ministro
Alfano -. E vogliamo ampliare l'ambito di intervento dei sindaci
per fronteggiare forme di incuria e degrado del territorio,
attraverso nuovi strumenti normativi, fermo restando la
competenza dello Stato in materia di tutela e dell'ordine della
sicurezza pubblica".
La parte sulle manifestazioni pubbliche, prevede un "piu'
incisivo contrasto al travisamento e al mascheramento"
durante i cortei, introducendo l'arresto differito come gia'
avviene nel calcio. Viene poi introdotto anche il codice
identificativo di reparto per le forze dell'ordine. Significa
che ogni reparti impegnato in ordine pubblico avra' un numero che
lo identifica. Nessun codice, invece, e' previsto per i singoli
operatori, come invece richiesto da anni da settori della
societa' civile, associazioni e diversi parlamentari.
Durante l'incontro i sindaci hanno in ogni caso posto paletti
inevitabili, come le competenze, "che dovranno essere chiare", e
gli strumenti. Piu' sfumati i ragionamenti sulle risorse, che a
quanto si e' appreso dall'Anci non dovrebbero essere eccessive, e
di cui comunque si parlera' in ambito di legge di stabilita'. "Il
fronte della sicurezza urbana chiama in ballo tutti, citta' e
Stato", ha ricordato all'uscita dal Viminale il coordinatore
Anci delle Citta' metropolitane e sindaco di Firenze, Dario
Nardella. I sindaci sono pronti "ad assumersi le proprie
responsabilita' - ha aggiunto - visto che sempre di piu' i
cittadini imputano tematiche sull'ordine pubblico direttamente
ai sindaci". Nardella ha sottolineato di aver chiesto "maggiori
risorse per la videosorveglianza, che e' un deterrente
fondamentale per la prevenzione e utile per le indagini".
Soddisfatto anche il presidente dell'Anci Piero Fassino, che
valuta come "una buona base di partenza" il ddl, ma ha anche
auspicato una sua approvazione "in tempi brevi, visto che il
tema e' molto sentito dai cittadini". E' bene ricordare, ha
aggiunto, che "negli ultimi anni i cittadini hanno chiesto
sempre di piu' soluzioni sulla sicurezza, quindi e' necessario
fornire loro gli strumenti adatti, capaci di operare anche
contro il degrado, il graffitismo e l'abusivismo". (ANSA).
SICUREZZA: SILP CGIL, OK INASPRIMENTO PENE DISORDINI PIAZZA
(ANSA) - ROMA, 17 SET - In relazione alla bozza di
provvedimento per le nuove norme per la sicurezza urbana, il
Silp Cgil esprime, al momento, "positiva valutazione alla luce
dell'inasprimento delle pene nei confronti dei professionisti
del disordine che agiscono in occasione di manifestazioni
pubbliche".
Per il segretario Daniele Tissone, "il lancio di razzi,
bengala, fuochi e strumenti vari che mettono in pericolo i
partecipanti alle manifestazione nonche' coloro i quali hanno il
compito di vigilare su di esse, meritano la piu' severa condanna
al pari di chi impedisce il proprio riconoscimento attraverso
l'uso di caschi, maschere o passamontagna". A suo avviso, il
provvedimento in questione "manca, pero', della contestuale
introduzione dei gia' richiesti strumenti normativi a
salvaguardia delle forze di polizia che prevedano una reale
tutela legale nei confronti del personale che espleta i delicati
e molteplici servizi di istituto in favore della collettivita'".
(ANSA).
FISCO: AG.ENTRATE, NOVITA' SU SOCIETA' IMMOBILIARI QUOTATE
(ANSA) - ROMA, 17 SET - Arrivano i chiarimenti del Fisco sul
regime delle Siiq (societa' di investimento immobiliare quotate),
dopo le modifiche introdotte dal decreto Sblocca Italia. Le Siiq
sono infatti sottoposte ad un regime speciale che offre la
possibilita' di adottare, in presenza di alcuni requisiti, la
"gestione esente", un sistema di tassazione in cui l'utile
derivante dalla locazione immobiliare e' esente ai fini Ires e
Irap nei confronti della stessa Siiq, ma viene assoggettato a
imposizione, all'atto della distribuzione, solo in capo ai
soggetti partecipanti attraverso una ritenuta applicata in
generale nella misura del 26%.
L'articolo 20 dello Sblocca Italia - spiega l'Agenzia in una
nota - ha individuato nuovi requisiti di partecipazione per i
soci della Siiq. Le plusvalenze derivanti dalle cessioni di
immobili sono ora ricondotte nell'ambito della gestione esente
in quanto queste operazioni sono parte integrante dell'attivita'
svolta dalla Siiq.
In un'apposita circolare le Entrate illustrano le misure
volte a rendere fiscalmente neutra l'opzione per uno dei due
strumenti presenti sul mercato immobiliare (Siiq e fondi
immobiliari), al fine di favorire l'interdipendenza e la
complementarieta' fra le due forme di investimento e di agevolare
il passaggio dall'una all'altra. Il documento di prassi ricorda,
inoltre, che le societa' di investimento immobiliare quotate non
assumono la veste di organismi di investimento collettivo del
risparmio (Oicr) e quindi i redditi prodotti da queste societa'
sono determinati secondo le regole del reddito d'impresa, anche
in caso di gestione esente.
L'Agenzia ricorda infine che le nuove misure contenute nel
Decreto Sblocca Italia sono entrate in vigore a decorrere dal
"giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana", cioe' dal 13
settembre 2014. Tuttavia, alcune previsioni, di fatto
vantaggiose per il contribuente, trovano applicazione per
l'intero periodo d'imposta in corso alla pubblicazione del
decreto, vale a dire il 2014 per i soggetti il cui periodo di
imposta e' coincidente con l'anno solare.(ANSA).
FISCO:UPB, IN 2013 BONUS RISTRUTTURAZIONI PER 7MLN, +820MILA
(ANSA) - ROMA, 17 SET - Nel 2013 i beneficiari di detrazioni
fiscali per ristrutturazioni edilizie e riqualificazione
energetica sono stati "circa 7 milioni" con una "accelerazione
rispetto al 2012" visto che si registra una differenza di "820
mila unita', che possiamo considerare i 'nuovi beneficiari',
anche se, considerando anche le cessazioni, potrebbero essere
molti di piu'". Lo ha detto il presidente dell'Ufficio
Parlamentare di Bilancio, Giuseppe Pisauro, in audizione sulla
proposta di trasformare bonus edilizia e ecobonus in credito
d'imposta. (ANSA).
FISCO:UPB, IN 2013 BONUS RISTRUTTURAZIONI PER 7MLN, +820MILA (2)
(ANSA) - ROMA, 17 SET - Citando una indagine di Bankitalia
sul 2012, Pisauro ha ricordato che "quasi il 17% degli
intervistati ha dichiarato di avere sostenuto spese per la
manutenzione straordinaria" ma che solo "28 su 100 tra quelli
che dicono di aver fatto ristrutturazioni dicono anche di aver
usufruito della detrazione". Quanto alla spesa, "l'importo medio
e' di circa 8400 euro" e "oltre il 55% e' concentrato nel 30%
famiglie piu' ricche che usufruiscono quasi del 70% delle
detrazioni".
Certo passare ai certificati di credito fiscale "attenuerebbe
questo effetto riguardo la capacita' degli incapienti di
usufruirne". Ma trasformare i bonus fiscali da detrazioni in
crediti, come indicato nella proposta di legge del Movimento 5
Stelle, "avrebbe un ordine di grandezza di circa 30 miliardi",
visto che l'agevolazione attualmente e' spalmata in 10 anni
mentre il certificato di credito avrebbe impatto nel primo anno
di accesso all'agevolazione. L'impatto, peraltro, andrebbe sul
"disavanzo", visto che si tratterebbe di una "maggiore spesa" e
non di una minore entrata. L'effetto sull'indebitamento comunque
"si annulla a regime" ma in bilancio "le spese restano piu'
alte". (ANSA).