FORESTALI: SINDACATI CHIEDONO SINDACALIZZAZIONE CARABINIERI. SE ASSORBITI DA ARMA PRONTO RICORSO A CORTE GIUSTIZIA EUROPEA. CGIL, UN SECCO 'NO' ALLA SOPPRESSIONE DEL CORPO

domenica 27 settembre 2015

FORESTALI: SINDACATI CHIEDONO SINDACALIZZAZIONE CARABINIERI

SE ASSORBITI DA ARMA PRONTO RICORSO A CORTE GIUSTIZIA EUROPEA

   (ANSA) - ROMA, 26 SET - Il Governo "ignorando tutte le strade

che conducono al confronto e alla mediazione, si prepara a far

assorbire il Corpo forestale dello Stato nell'Arma dei

carabinieri, costringendo 7.000 persone, che oggi fanno parte di

una forza di polizia a ordinamento civile, a stravolgere il

proprio status giuridico da civile a militare. Si tratta di una

inaccettabile e illegittima compressione dei diritti del

personale". Lo affermano, in una nota, le segreterie generali

nazionali di tutti i sindacati di categoria del Corpo forestale

dello Stato. Sapaf, Ugl, Fns Cisl, Cgil Fp, Uil Pa e Cfs/Dirfor

annunciano quindi di aver gia' conferito mandato a un pool di

avvocati specializzati in materia per un ricorso alla Corte di

Giustizia Europea finalizzato a riconoscere anche ai carabinieri

il diritto di costituzione e di libera associazione ai

sindacati.

   "Non si possono demolire per decreto - dicono le

organizzazioni di rappresentanza - tutele sindacali

faticosamente ottenute dopo anni di rivendicazioni, anche perche'

in Europa si sta andando nella direzione opposta. La

raccomandazione europea n. 2001/10 Rec., sottoscritta dal

comitato dei Ministri dei paesi aderenti alla Cedu e quindi

anche dall'Italia, ha sancito che il personale di polizia deve

beneficiare degli stessi diritti civili e politici degli altri

cittadini, compresi i diritti di associazione sindacale. In

ragione di tali principi la sentenza della Corte di Giustizia

Europea nr. 32191/09 del 02.10.2014 ha di fatto riconosciuto il

diritto Sindacale per i Militari, sancendo che il divieto di

costituzione di sindacati e di associazioni professionali tra

militari e' illegittimo. Il nostro ricorso, se saremo assorbiti

dai carabinieri, ha dunque ottime possibilita' di successo. La

nostra battaglia sindacale e' soltanto all'inizio e sappiamo gia'

di poter contare sul sostegno di tanti colleghi dell'Arma che ci

spingono ad andare avanti". (ANSA).

 

FORESTALE: CGIL, UN SECCO 'NO' ALLA SOPPRESSIONE DEL CORPO

   (ANSA) - ROMA, 25 SET - "L'assemblea unitaria di questa

mattina 'Salviamo la Forestale per il paese', promossa da Fp

Cgil, Fns Cisl e Uil Pa, ha confermato, se mai ce ne fosse stato

bisogno, un secco no del personale del Corpo forestale dello

Stato alla soppressione del corpo e alla militarizzazione

forzata, che si realizzerebbe attraverso il passaggio ope legis

nei Carabinieri". Cosi' il segretario nazionale della Cgil,

Gianna Fracassi.

   "E' gravissimo che su una partita cosi' delicata - aggiunge in

una nota la dirigente sindacale - non si apra alcun confronto

con le rappresentanze dei lavoratori, mentre nel frattempo si

procede alla scrittura del decreto attuativo, di cui da giorni

circolano varie bozze. Non e' con la cancellazione del Corpo

forestale che si mette in atto una vera riforma delle forze di

sicurezza in questo paese, e con il tratto della solita

operazione mediatica non si affrontano i nodi concreti a partire

dalle sovrapposizioni e duplicazioni di ruoli e di competenze".

"Inoltre - sottolinea Fracassi - l'ipotesi di assorbimento della

Forestale nei Carabinieri ha forti criticita' anche sul versante

costituzionale: la carriera militare, infatti, e' scelta e non si

puo' obbligare chi questa scelta non ha fatto".

   "La Cgil - conclude la segretaria confederale - sostiene le

iniziative che le categorie unitariamente stanno programmando e

chiede che si apra subito il confronto con il governo. In caso

contrario la nostra organizzazione mettera' in campo tutte le

iniziative di mobilitazione necessarie, senza escludere lo

sciopero. Non e' accettabile, infatti, che si cancelli un

presidio fondamentale della tutela del territorio e che si

mettano in discussione diritti civili ed associativi del

personale in un silenzio assordante e senza alcun confronto".

(ANSA).


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