TANGENTI APPALTI MARINA MILITARE,ARRESTATI 2 UFFICIALI. ISEE; DA 75% A 20% DICHIARA 'ZERO’. ACCORDO UE-LIECHTENSTEIN SEGRETO BANCARIO. FISCO LIGHT PER "MODELLO TEDESCO"LAVORO. SINDACATI,MOBILITAZIONE NAZIONALE PER CONTRATTO. MONTEBOVE (SAP),INTOLLERABILI
TANGENTI PER APPALTI MARINA MILITARE,ARRESTATI 2 UFFICIALI
DIECI INDAGATI A TARANTO, SU OGNI GARA INTASCAVANO 10% PROFITTI
(di Giacomo Rizzo)
(ANSA) - TARANTO, 28 OTT - Cambiavano i comandanti, ma
resisteva il sistema di tangenti. Un meccanismo talmente oliato
che gli imprenditori per mesi hanno pagato disciplinatamente il
'pizzo' per mantenere appalti e servizi, fino a quando una delle
vittime non ha deciso di ribellarsi e di denunciare tutto alla
magistratura. Oggi altri due ufficiali della Marina militare
sono stati arrestati e posti ai domiciliari con l'imposizione
del braccialetto elettronico nell'ambito dell'inchiesta della
Procura di Taranto che aveva gia' portato ad altri otto arresti
(sei ufficiali, un sottufficiale e un dipendente civile): il
primo, in flagranza di reato, il 12 marzo 2014; gli altri sette
il 13 gennaio scorso in esecuzione di una ordinanza di custodia
cautelare.
A firmare i provvedimenti restrittivi, contestualmente ad un
decreto di sequestro per equivalente del valore di 500mila euro
nei confronti dei 10 indagati, e' stato il gip Pompeo Carriere su
richiesta del pubblico ministero Maurizio Carbone. I carabinieri
hanno raggiunto nelle rispettive abitazioni e arrestato il
capitano di corvetta Alessandro Dore, ora in servizio presso il
Comando Scuole della Marina Militare di Ancona, e il capitano di
fregata Giovanni Caso, attualmente in servizio presso l'Ufficio
Centrale del Bilancio e degli Affari Internazionali del
ministero della Difesa. Entrambi rispondono di presunti illeciti
commessi quando erano in servizio al quarto Reparto della
Direzione di Commissariato della Marina Militare (Maricommi) a
Taranto. Nell'inchiesta c'e' una 'gola profonda'. Durante gli
interrogatori di garanzia, un indagato ha infatti fornito i nomi
di altri imprenditori costretti a pagare tangenti e ha
corroborato i sospetti degli inquirenti. Gia' nell'ordinanza del
gennaio scorso il gip scriveva che gli arrestati "chiedevano il
pizzo con brutale e talora sfacciata protervia alla stessa
stregua della malavita organizzata".
Dai successivi accertamenti e' emerso che il capitano di
fregata Caso avrebbe percepito 'mazzette' anche dopo il primo
arresto eseguito dai carabinieri nel marzo 2014. In manette,
all'epoca, fini' il capitano di fregata Roberto La Gioia, ex
comandante di Maricommi, il reparto che si occupa di
approvvigionamento, stoccaggio e rifornimento di combustibili e
lubrificanti delle unita' navali della Marina Militare e dei
mezzi aeromobili. Con la minaccia di ostacolare la regolare
emissione di mandati di pagamento, gli indagati avrebbero
chiesto a numerosi imprenditori somme di denaro non dovute per
importi variabili e altre utilita', da pagare con cadenza
bisettimanale, per un valore complessivo equivalente al 10% dei
profitti. Fu scoperto anche un brogliaccio in cui La Gioia
annotava l'appalto, le ditte vincitrici, il valore della
commessa e l'importo delle tangenti accanto al quale comparivano
sempre alcune lettere: 'D' stava per direttore, 'VD' per vice
direttore, 'Io' per la somma riservata a se stesso, e cosi' via.
Cambiavano i nomi, ma non il sistema. (ANSA).
FISCO: ISEE; DA 75% A 20% CHI DICHIARA 'ZERO’
MINISTERO LAVORO, E' CHI NON HA NULLA SU CC E LIBRETTI RISPARMIO
(ANSA) - ROMA, 28 OTT - In sei mesi sono oltre 2 milioni i
nuclei familiari che hanno presentato una Dichiarazione
sostitutiva unica a fini Isee. Lo fa sapere il ministero del
Lavoro, sottolineando che dopo la riforma l'indicatore "e' molto
piu' veritiero" e "le Dsu con patrimonio mobiliare - conti
correnti e libretti - nullo passano dal 75% a meno del 20%".
FISCO: ISEE; DA 75% A 20% CHI DICHIARA 'ZERO' (2)
(ANSA) - ROMA, 28 OTT - Il ministero ricorda che il nuovo
Isee e' entrato in vigore a inizio gennaio e "molte sono state le
innovazioni, sia dal punto di vista procedurale che delle regole
di calcolo". "I redditi - si spiega nel comunicato - non sono
piu' autodichiarati, ma rilevati direttamente presso l'anagrafe
tributaria (si stima in circa un quarto delle Dsu la presenza di
sottodichiarazioni nel vecchio Isee), mentre con riferimento al
patrimonio mobiliare (conti correnti e libretti di deposito)
l'annuncio del rafforzamento dei controlli ha risultati
eclatanti".
"I dati relativi al primo semestre del 2015 - sottolinea il
ministro del Lavoro Giuliano Poletti - confermano le tendenze
che gia' avevamo cominciato a monitorare nella prima parte
dell'anno. La riforma dell'ISEE sembra stia perseguendo gli
obiettivi che ci si era prefissati: dichiarazioni piu' veritiere,
maggiore selettivita' dell'indicatore legata al patrimonio,
maggiore attenzione ai piu' fragili: in una parola piu' equita'".
Quanto ai risultati del primo monitoraggio, il ministro
sottolinea: "Come gia' si osservava nel primo trimestre
dell'anno, per circa due terzi di coloro che fanno una
dichiarazione Isee si osserva una riduzione o una sostanziale
stabilita' dell'indicatore, mentre l'Isee, quando aumenta, lo fa
in presenza di valori patrimoniali di una certa consistenza. Gli
indicatori manifestano un favore particolare delle nuove regole
per i nuclei familiari con carichi di cura , nella fattispecie,
nuclei con minori e nuclei con disabili. Continuano poi a
stupire favorevolmente, in particolare, i risultati in termini
di emersione di conti correnti e altri depositi, precedentemente
non dichiarati nonostante la disciplina lo prevedesse".(ANSA).
FISCO: ACCORDO UE-LIECHTENSTEIN PER FINE SEGRETO BANCARIO
DAL 2016 PARTE SCAMBIO AUTOMATICO INFORMAZIONI BANCARIE
(ANSA) - STRASBURGO, 28 OTT - Fine de segreto bancario anche
in Liechtenstein: l'accordo siglato oggi con la Ue impone lo
scambio automatico di informazioni bancarie a partire dal 1
gennaio 2016. "La firma dell'accordo segna un momento molto
importante nelle nostre relazioni bilaterali, e rappresenta un
ulteriore impulso alla creazione di un'area fiscale comune", ha
detto Pierre Gramegna, ministro dell'economia lussemburghese che
ha firmato in qualita' di presidenza di turno dell'Ue assieme al
ministro degli esteri del Liechtenstein, Aurelia Frick, e al
commissario europeo per gli affari economici e monetari, Pierre
Moscovici.
Quest'ultimo ha sottolineato l'importanza dell'accordo che
pone fine dal primo gennaio 2016 al segreto bancario in
Liechtenstein, e "rappresenta un'altra pietra nell'edificio
della trasparenza, a cui nessuno puo' sottrarsi, che l'Unione sta
costruendo". L'accordo entrera' in vigore dopo che il Parlamento
europeo avra' dato il suo parere il 2 dicembre, l'Ecofin l'8
dicembre lo avra' approvato formalmente, e dopo il via libera del
parlamento del Liechtenstein. L'accordo prevede che le
informazioni sui conti raccolte nel 2016 inizino ad essere
trasmesse automaticamente dal Liechtenstein a ciascuno Stato
membro della Ue dal gennaio del 2017.(ANSA).
L.STABILITA':FISCO LIGHT PER "MODELLO TEDESCO"LAVORO
IRPEF AL 10% PER COMPARTECIPAZIONE DIPENDENTI A UTILI AZIENDA
(di Teodoro Fulgione)
(ANSA) - ROMA, 28 OTT - Forte elasticita' salariale,
litigiosita' sindacale bassissima (nei primi sei mesi dell'anno
zero ore di sciopero), alta propensione all'innovazione. In
poche parole il modello aziendale tedesco che, al netto dello
scandalo Volkswagen, in questi ultimi anni ha portato la
Germania ad essere la locomotiva d'Europa. Il Mitbestimmung (in
italiano puo' essere tradotto in "co-gestione") funziona e piace
ad aziende e dipendenti. A quanto pare, tra gli estimatori c'e'
anche il governo italiano che nella nuova Legge di Stabilita' ha
inserito agevolazioni fiscali a vantaggio di quelle imprese che
facilitano la compartecipazione dei lavoratori. Per il 2016
l'esecutivo mette sul piatto 430 milioni (salgono a 589 milioni
negli anni successivi) che permettono di detassare al 10% i
premi di produttivita' fino a 2.000 euro, compresa la
distribuzione di utili aziendale, e vengono inseriti "voucher"
per il welfare aziendale totalmente detassati.
Nello specifico, l'articolo 12 della nuova manovra
finanziaria detassa a partire dal 2016 "le somme erogate in
relazione ad incrementi di produttivita', prevedendo
l'applicazione di una imposta sostitutiva dell'Irpef e delle
addizionali regionali e comunali con aliquota del 10% per i
lavoratori" privati che hanno percepito un reddito di lavoro
dipendente inferiore ai 50mila euro (il precedente era di
40mila). L'agevolazione copre 2mila euro ma puo' arrivare a 2.500
per "le aziende che coinvolgono pariteticamente i lavoratori
nell'organizzazione del lavoro". Di fatto, tra i beni detassati
rientrano anche gli utili che l'azienda distribuisce ai
dipendenti come premi di produttivita'.
La novita' piu' popolare, pero', e' legata al cosiddetto welfare
aziendale. Il datore di lavoro puo' dare ai propri dipendenti un
"bonus" totalmente esentasse purche' finalizzato alla "fruizione
di servizi" relativi ad educazione, istruzione ed assistenza di
anziani o persone non autosufficienti.
In sintesi, una sorta di "voucher" utilizzabile per pagare
asili, badanti o finalizzati all'istruzione. Inoltre, il
dipendente puo' anche chiedere al datore di lavoro di ricevere,
in parte o in tutto, il premio di produttivita' come welfare
aziendale fruendo della maggiore agevolazione fiscale.
In ogni caso, con la nuova normativa i fringe benefit
concessi ai dipendenti non formano reddito di lavoro dipendente,
anche nel caso in cui gli stessi siano fruiti in sostituzione
delle somme detassate.(ANSA).
P.A: SINDACATI, VIA A MOBILITAZIONE NAZIONALE PER CONTRATTO
SI PARTE CON ASSEMBLEE FINO A PIAZZA 28/11, PRONTI A SCIOPERO
(ANSA) - ROMA, 28 OTT - Parte il percorso di mobilitazione
nazionale per il contratto dei lavoratori pubblici, deciso dalle
segreterie confederali unitarie di Cgil, Cisl Uil e dalle
rispettive categorie del pubblico impiego e della scuola, che
culminera' con la manifestazione nazionale di sabato 28 novembre.
Se non ci saranno "risposte", ribadiscono, "sara' sciopero".
Fino al 13 novembre, spiegano, si svolgeranno le assemblee
nei luoghi di lavoro per illustrare le richieste contenute nelle
piattaforme di categoria; fino al 16 novembre le iniziative
territoriali di mobilitazione coinvolgendo cittadinanza,
ambienti accademici e culturali, parlamentari e amministratori
locali; il 28 novembre, quindi, la manifestazione nazionale.
"Se non ci saranno risposte sia sul fronte degli aumenti
salariali, sia sulla riapertura della stagione di rinnovo dei
contratti e se non verra' liberata dai vincoli esistenti la
contrattazione decentrata, strumenti essenziali per migliorare
l'organizzazione del lavoro e la qualita' dei servizi pubblici,
verra' proclamato lo sciopero di tutti i settori pubblici e della
scuola - insistono in una nota i segretari confederali di Cgil,
Cisl e Uil, Serena Sorrentino, Maurizio Bernava e Antonio
Foccillo - per chiedere al Governo di cambiare le scelte che
unilateralmente ha inserito nella legge di stabilita',
mortificando sia la dignita' professionale che la condizione
economica dei lavoratori".
I lavoratori pubblici "si mobiliteranno con il sostegno delle
confederazioni", affermano ancora, sottolineando che
"contrattazione vuol dire trasparenza, invece, con scelte
unilaterali si producono solo iniquita' e discriminazioni.
Il sindacato continuera' la propria mobilitazione fino a che ai
lavoratori pubblici non sara' restituito il diritto al contratto,
alla contrattazione e ad un giusto salario".(ANSA).
POLIZIA:MONTEBOVE (SAP),INTOLLERABILI 6 EURO AUMENTO MENSILI
'DOPO 6 ANNI DI BLOCCO DI STIPENDIO'
(ANSA) - PISTOIA, 28 OTT - "Non possiamo tollerare una
proposta di aumento stipendiale di sei euro netti mensili per
agente dopo sei anni di blocco stipendiale, e totale assenza di
contratti". Lo ha detto oggi a Pistoia Massimo Montebove,
portavoce nazionale del sindacato di polizia Sap.
"Il 15 ottobre abbiamo manifestato in diecimila a Roma per
questo e ora si sono 'svegliate' pure le organizzazioni
confederali - ha proseguito Montebove -, anche se temo che si
tratti di un'operazione di facciata visto che siamo in periodo
di adesioni e disdette sindacali. Una cosa e' sicura: la nostra
mobilitazione continuera', a partire dalla Toscana, dove siamo in
campo anche per contrastare l'ipotesi di chiusura di altri
commissariati e uffici di polizia in nome della spending review.
Basta tagli". Montebove e' intervenuto stamani alla questura di
Pistoia nel corso di una affollata assemblea di poliziotti.
"Il nostro obiettivo - spiega Andrea Carobbi Corso,
segretario provinciale del Sap di Pistoia - e' di poter cambiare
l'apparato della sicurezza in modo che tutti gli appartenenti
alle forze di polizia possano vivere con un stipendio adeguato
al costo della vita, lavorare con gli strumenti, i mezzi e gli
equipaggiamenti necessari di chi rischia la vita ogni giorno".
"C'e' troppo malessere tra i poliziotti pistoiesi - prosegue
Carobbi Corso -, costretti a lavorare in condizioni veramente
difficili. Le continue denunce del Sap sono la dimostrazione che
non c'e' una volonta' politica di cambiare per far funzionare a
pieno regime l'apparato sicurezza. A Pistoia basta rivolgere lo
sguardo al 'condominio' della questura, magari facendo una
passeggiata per gli uffici, per comprenderne le criticita'".
(ANSA).