TANGENTI APPALTI MARINA MILITARE,ARRESTATI 2 UFFICIALI. ISEE; DA 75% A 20% DICHIARA 'ZERO’. ACCORDO UE-LIECHTENSTEIN SEGRETO BANCARIO. FISCO LIGHT PER "MODELLO TEDESCO"LAVORO. SINDACATI,MOBILITAZIONE NAZIONALE PER CONTRATTO. MONTEBOVE (SAP),INTOLLERABILI

giovedì 29 ottobre 2015

TANGENTI PER APPALTI MARINA MILITARE,ARRESTATI 2 UFFICIALI

DIECI INDAGATI A TARANTO, SU OGNI GARA INTASCAVANO 10% PROFITTI

   (di Giacomo Rizzo)

   (ANSA) - TARANTO, 28 OTT - Cambiavano i comandanti, ma

resisteva il sistema di tangenti. Un meccanismo talmente oliato

che gli imprenditori per mesi hanno pagato disciplinatamente il

'pizzo' per mantenere appalti e servizi, fino a quando una delle

vittime non ha deciso di ribellarsi e di denunciare tutto alla

magistratura. Oggi altri due ufficiali della Marina militare

sono stati arrestati e posti ai domiciliari con l'imposizione

del braccialetto elettronico nell'ambito dell'inchiesta della

Procura di Taranto che aveva gia' portato ad altri otto arresti

(sei ufficiali, un sottufficiale e un dipendente civile): il

primo, in flagranza di reato, il 12 marzo 2014; gli altri sette

il 13 gennaio scorso in esecuzione di una ordinanza di custodia

cautelare.

   A firmare i provvedimenti restrittivi, contestualmente ad un

decreto di sequestro per equivalente del valore di 500mila euro

nei confronti dei 10 indagati, e' stato il gip Pompeo Carriere su

richiesta del pubblico ministero Maurizio Carbone. I carabinieri

hanno raggiunto nelle rispettive abitazioni e arrestato il

capitano di corvetta Alessandro Dore, ora in servizio presso il

Comando Scuole della Marina Militare di Ancona, e il capitano di

fregata Giovanni Caso, attualmente in servizio presso l'Ufficio

Centrale del Bilancio e degli Affari Internazionali del

ministero della Difesa. Entrambi rispondono di presunti illeciti

commessi quando erano in servizio al quarto Reparto della

Direzione di Commissariato della Marina Militare (Maricommi) a

Taranto. Nell'inchiesta c'e' una 'gola profonda'. Durante gli

interrogatori di garanzia, un indagato ha infatti fornito i nomi

di altri imprenditori costretti a pagare tangenti e ha

corroborato i sospetti degli inquirenti. Gia' nell'ordinanza del

gennaio scorso il gip scriveva che gli arrestati "chiedevano il

pizzo con brutale e talora sfacciata protervia alla stessa

stregua della malavita organizzata".

   Dai successivi accertamenti e' emerso che il capitano di

fregata Caso avrebbe percepito 'mazzette' anche dopo il primo

arresto eseguito dai carabinieri nel marzo 2014. In manette,

all'epoca, fini' il capitano di fregata Roberto La Gioia, ex

comandante di Maricommi, il reparto che si occupa di

approvvigionamento, stoccaggio e rifornimento di combustibili e

lubrificanti delle unita' navali della Marina Militare e dei

mezzi aeromobili. Con la minaccia di ostacolare la regolare

emissione di mandati di pagamento, gli indagati avrebbero

chiesto a numerosi imprenditori somme di denaro non dovute per

importi variabili e altre utilita', da pagare con cadenza

bisettimanale, per un valore complessivo equivalente al 10% dei

profitti. Fu scoperto anche un brogliaccio in cui La Gioia

annotava l'appalto, le ditte vincitrici, il valore della

commessa e l'importo delle tangenti accanto al quale comparivano

sempre alcune lettere: 'D' stava per direttore, 'VD' per vice

direttore, 'Io' per la somma riservata a se stesso, e cosi' via.

Cambiavano i nomi, ma non il sistema. (ANSA).

 

FISCO: ISEE; DA 75% A 20% CHI DICHIARA 'ZERO’

MINISTERO LAVORO, E' CHI NON HA NULLA SU CC E LIBRETTI RISPARMIO

   (ANSA) - ROMA, 28 OTT - In sei mesi sono oltre 2 milioni i

nuclei familiari che hanno presentato una Dichiarazione

sostitutiva unica a fini Isee. Lo fa sapere il ministero del

Lavoro, sottolineando che dopo la riforma l'indicatore "e' molto

piu' veritiero" e "le Dsu con patrimonio mobiliare - conti

correnti e libretti - nullo passano dal 75% a meno del 20%".

 

FISCO: ISEE; DA 75% A 20% CHI DICHIARA 'ZERO' (2)

   (ANSA) - ROMA, 28 OTT - Il ministero ricorda che il nuovo

Isee e' entrato in vigore a inizio gennaio e "molte sono state le

innovazioni, sia dal punto di vista procedurale che delle regole

di calcolo". "I redditi - si spiega nel comunicato - non sono

piu' autodichiarati, ma rilevati direttamente presso l'anagrafe

tributaria (si stima in circa un quarto delle Dsu la presenza di

sottodichiarazioni nel vecchio Isee), mentre con riferimento al

patrimonio mobiliare (conti correnti e libretti di deposito)

l'annuncio del rafforzamento dei controlli ha risultati

eclatanti".

  "I dati relativi al primo semestre del 2015 - sottolinea il

ministro del Lavoro Giuliano Poletti - confermano le tendenze

che gia' avevamo cominciato a monitorare nella prima parte

dell'anno. La riforma dell'ISEE sembra stia perseguendo gli

obiettivi che ci si era prefissati: dichiarazioni piu' veritiere,

maggiore selettivita' dell'indicatore legata al patrimonio,

maggiore attenzione ai piu' fragili: in una parola piu' equita'".

  Quanto ai risultati del primo monitoraggio, il ministro

sottolinea: "Come gia' si osservava nel primo trimestre

dell'anno, per circa due terzi di coloro che fanno una

dichiarazione Isee si osserva una riduzione o una sostanziale

stabilita' dell'indicatore, mentre l'Isee, quando aumenta, lo fa

in presenza di valori patrimoniali di una certa consistenza. Gli

indicatori manifestano un favore particolare delle nuove regole

per i nuclei familiari con carichi di cura , nella fattispecie,

nuclei con minori e nuclei con disabili. Continuano poi a

stupire favorevolmente, in particolare, i risultati in termini

di emersione di conti correnti e altri depositi, precedentemente

non dichiarati nonostante la disciplina lo prevedesse".(ANSA).

 

FISCO: ACCORDO UE-LIECHTENSTEIN PER FINE SEGRETO BANCARIO

DAL 2016 PARTE SCAMBIO AUTOMATICO INFORMAZIONI BANCARIE

   (ANSA) - STRASBURGO, 28 OTT - Fine de segreto bancario anche

in Liechtenstein: l'accordo siglato oggi con la Ue impone lo

scambio automatico di informazioni bancarie a partire dal 1

gennaio 2016. "La firma dell'accordo segna un momento molto

importante nelle nostre relazioni bilaterali, e rappresenta un

ulteriore impulso alla creazione di un'area fiscale comune", ha

detto Pierre Gramegna, ministro dell'economia lussemburghese che

ha firmato in qualita' di presidenza di turno dell'Ue assieme al

ministro degli esteri del Liechtenstein, Aurelia Frick, e al

commissario europeo per gli affari economici e monetari, Pierre

Moscovici.

   Quest'ultimo ha sottolineato l'importanza dell'accordo che

pone fine dal primo gennaio 2016 al segreto bancario in

Liechtenstein, e "rappresenta un'altra pietra nell'edificio

della trasparenza, a cui nessuno puo' sottrarsi, che l'Unione sta

costruendo". L'accordo entrera' in vigore dopo che il Parlamento

europeo avra' dato il suo parere il 2 dicembre, l'Ecofin l'8

dicembre lo avra' approvato formalmente, e dopo il via libera del

parlamento del Liechtenstein. L'accordo prevede che le

informazioni sui conti raccolte nel 2016 inizino ad essere

trasmesse automaticamente dal Liechtenstein a ciascuno Stato

membro della Ue dal gennaio del 2017.(ANSA).

 

 

L.STABILITA':FISCO LIGHT PER "MODELLO TEDESCO"LAVORO

IRPEF AL 10% PER COMPARTECIPAZIONE DIPENDENTI A UTILI AZIENDA

   (di Teodoro Fulgione)

   (ANSA) - ROMA, 28 OTT - Forte elasticita' salariale,

litigiosita' sindacale bassissima (nei primi sei mesi dell'anno

zero ore di sciopero), alta propensione all'innovazione. In

poche parole il modello aziendale tedesco che, al netto dello

scandalo Volkswagen, in questi ultimi anni ha portato la

Germania ad essere la locomotiva d'Europa. Il Mitbestimmung (in

italiano puo' essere tradotto in "co-gestione") funziona e piace

ad aziende e dipendenti. A quanto pare, tra gli estimatori c'e'

anche il governo italiano che nella nuova Legge di Stabilita' ha

inserito agevolazioni fiscali a vantaggio di quelle imprese che

facilitano la compartecipazione dei lavoratori. Per il 2016

l'esecutivo mette sul piatto 430 milioni (salgono a 589 milioni

negli anni successivi) che permettono di detassare al 10% i

premi di produttivita' fino a 2.000 euro, compresa la

distribuzione di utili aziendale, e vengono inseriti "voucher"

per il welfare aziendale totalmente detassati.

   Nello specifico, l'articolo 12 della nuova manovra

finanziaria detassa a partire dal 2016 "le somme erogate in

relazione ad incrementi di produttivita', prevedendo

l'applicazione di una imposta sostitutiva dell'Irpef e delle

addizionali regionali e comunali con aliquota del 10% per i

lavoratori" privati che hanno percepito un reddito di lavoro

dipendente inferiore ai 50mila euro (il precedente era di

40mila). L'agevolazione copre 2mila euro ma puo' arrivare a 2.500

per "le aziende che coinvolgono pariteticamente i lavoratori

nell'organizzazione del lavoro". Di fatto, tra i beni detassati

rientrano anche gli utili che l'azienda distribuisce ai

dipendenti come premi di produttivita'.

   La novita' piu' popolare, pero', e' legata al cosiddetto welfare

aziendale. Il datore di lavoro puo' dare ai propri dipendenti un

"bonus" totalmente esentasse purche' finalizzato alla "fruizione

di servizi" relativi ad educazione, istruzione ed assistenza di

anziani o persone non autosufficienti.

   In sintesi, una sorta di "voucher" utilizzabile per pagare

asili, badanti o finalizzati all'istruzione. Inoltre, il

dipendente puo' anche chiedere al datore di lavoro di ricevere,

in parte o in tutto, il premio di produttivita' come welfare

aziendale fruendo della maggiore agevolazione fiscale.

   In ogni caso, con la nuova normativa i fringe benefit

concessi ai dipendenti non formano reddito di lavoro dipendente,

anche nel caso in cui gli stessi siano fruiti in sostituzione

delle somme detassate.(ANSA).

 

P.A: SINDACATI, VIA A MOBILITAZIONE NAZIONALE PER CONTRATTO

SI PARTE CON ASSEMBLEE FINO A PIAZZA 28/11, PRONTI A SCIOPERO

   (ANSA) - ROMA, 28 OTT - Parte il percorso di mobilitazione

nazionale per il contratto dei lavoratori pubblici, deciso dalle

segreterie confederali unitarie di Cgil, Cisl Uil e dalle

rispettive categorie del pubblico impiego e della scuola, che

culminera' con la manifestazione nazionale di sabato 28 novembre.

Se non ci saranno "risposte", ribadiscono, "sara' sciopero".

   Fino al 13 novembre, spiegano, si svolgeranno le assemblee

nei luoghi di lavoro per illustrare le richieste contenute nelle

piattaforme di categoria; fino al 16 novembre le iniziative

territoriali di mobilitazione coinvolgendo cittadinanza,

ambienti accademici e culturali, parlamentari e amministratori

locali; il 28 novembre, quindi, la manifestazione nazionale.

   "Se non ci saranno risposte sia sul fronte degli aumenti

salariali, sia sulla riapertura della stagione di rinnovo dei

contratti e se non verra' liberata dai vincoli esistenti la

contrattazione decentrata, strumenti essenziali per migliorare

l'organizzazione del lavoro e la qualita' dei servizi pubblici,

verra' proclamato lo sciopero di tutti i settori pubblici e della

scuola - insistono in una nota i segretari confederali di Cgil,

Cisl e Uil, Serena Sorrentino, Maurizio Bernava e Antonio

Foccillo - per chiedere al Governo di cambiare le scelte che

unilateralmente ha inserito nella legge di stabilita',

mortificando sia la dignita' professionale che la condizione

economica dei lavoratori".

   I lavoratori pubblici "si mobiliteranno con il sostegno delle

confederazioni", affermano ancora, sottolineando che

"contrattazione vuol dire trasparenza, invece, con scelte

unilaterali si producono solo iniquita' e discriminazioni.

Il sindacato continuera' la propria mobilitazione fino a che ai

lavoratori pubblici non sara' restituito il diritto al contratto,

alla contrattazione e ad un giusto salario".(ANSA).

 

 

POLIZIA:MONTEBOVE (SAP),INTOLLERABILI 6 EURO AUMENTO MENSILI

'DOPO 6 ANNI DI BLOCCO DI STIPENDIO'

   (ANSA) - PISTOIA, 28 OTT - "Non possiamo tollerare una

proposta di aumento stipendiale di sei euro netti mensili per

agente dopo sei anni di blocco stipendiale, e totale assenza di

contratti". Lo ha detto oggi a Pistoia Massimo Montebove,

portavoce nazionale del sindacato di polizia Sap.

   "Il 15 ottobre abbiamo manifestato in diecimila a Roma per

questo e ora si sono 'svegliate' pure le organizzazioni

confederali - ha proseguito Montebove -, anche se temo che si

tratti di un'operazione di facciata visto che siamo in periodo

di adesioni e disdette sindacali. Una cosa e' sicura: la nostra

mobilitazione continuera', a partire dalla Toscana, dove siamo in

campo anche per contrastare l'ipotesi di chiusura di altri

commissariati e uffici di polizia in nome della spending review.

Basta tagli". Montebove e' intervenuto stamani alla questura di

Pistoia nel corso di una affollata assemblea di poliziotti.

   "Il nostro obiettivo - spiega Andrea Carobbi Corso,

segretario provinciale del Sap di Pistoia - e' di poter cambiare

l'apparato della sicurezza in modo che tutti gli appartenenti

alle forze di polizia possano vivere con un stipendio adeguato

al costo della vita, lavorare con gli strumenti, i mezzi e gli

equipaggiamenti necessari di chi rischia la vita ogni giorno".

   "C'e' troppo malessere tra i poliziotti pistoiesi - prosegue

Carobbi Corso -, costretti a lavorare in condizioni veramente

difficili. Le continue denunce del Sap sono la dimostrazione che

non c'e' una volonta' politica di cambiare per far funzionare a

pieno regime l'apparato sicurezza. A Pistoia basta rivolgere lo

sguardo al 'condominio' della questura, magari facendo una

passeggiata per gli uffici, per comprenderne le criticita'".

(ANSA).


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