ALLARME CORRUZIONE P.A, CONO D'OMBRA IN ANTIRICICLAGGIO. DENUNCIA UIF (BANKITALIA),SOLO 18 SEGNALAZIONI RISCHI IN UN ANNO - FISCO: METRI QUADRI IN CATASTO PER 57 MLN IMMOBILI. INDICATI NELLA VISURA, ADDIO VANI.AIUTO PER LA TASSA SUI RIFIUTI

mercoledì 11 novembre 2015

 

ALLARME CORRUZIONE P.A, CONO D'OMBRA IN ANTIRICICLAGGIO

DENUNCIA UIF (BANKITALIA),SOLO 18 SEGNALAZIONI RISCHI IN UN ANNO

   (ANSA) - ROMA, 9 NOV - La Pubblica Amministrazione e' un "cono

d'ombra" dove le operazioni a rischio corruzione riescono a

passare sotto silenzio. A lanciare l'allarme e' l'Unita' di

informazione finanziaria (Uif). Si tratta dell'ufficio italiano

di 'financial intelligence', istituito presso la Banca d'Italia

ma dotato di piena autonomia nello svolgimento del suo compito:

raccogliere tutte le possibili segnalazioni di operazioni

monetarie sospette, valutarle e in caso girarle alle autorita'

investigative. L'obiettivo e' prevenire il riciclaggio e quindi

la corruzione.

   In questi anni pero' la Uif non ha potuto contare su quello

che doveva essere un prezioso alleato, ovvero la P.A, che,

sottolinea il direttore dell'Unita', Claudio Clemente,

nell'ultimo anno ha inviato "soltanto 18" allerte, su un totale

che supera le 70 mila (una mole a cui hanno contributo

soprattutto le banche e gli altri intermediari). Basti pensare

che moltissimi filoni d'indagine sono partiti o comunque si sono

arricchiti del contributo della Uif, dall'inchiesta sul G8 a

mafia capitale. Ecco che lo scarso aiuto arrivato dalla P.A.

stona con l'attualita'. E, coincidenza, il richiamo della Uif

risuona proprio nel giorno in cui il presidente della

Repubblica, Sergio Mattarella, da Jakarta si appella a una

Pubblica Amministrazione "impegnata nella lotta alla corruzione

ed alla criminalita' organizzata".

   Eppure, ricorda Clemente, la Pubblica Amministrazione, e'

"obbligata a collaborare sin dal 1991". Infatti per il numero

uno della Uif l'ostacolo non sono le regole ma l'assenza di

"un'organizzazione funzionale". Qualcosa pero' adesso potrebbe

cambiare e non solo perche' l'Unita' della Banca d'Italia ha

rilanciato con parole forti un problema gia' noto: giusto un mese

fa e' uscito un decreto del Viminale con 'gli indicatori di

anomalia', una sorta di vademecum per scovare il malaffare nella

P.A. La novita' piu' rilevante o e' la previsione di una

'sentinella' delegata a valutare e trasmette le segnalazioni

alla Uif. Per facilitare il tutto il "gestore", cosi' si

chiamera', puo' anche coincidere con il responsabile della

prevenzione della corruzione. La sovrapposizione dei due ruoli

(guardia anti-riciclaggio e anti-corruzione) in una sola figura

e' per la Unita' d'informazione finanziaria il passaggio in grado

di rimediare alle falle organizzative.

   Insomma ora non ci sono piu' alibi e si attende una svolta. Il

presidente dell'Anac, Raffaele Cantone, si dice soddisfatto del

nuovo decreto, "e' ben scritto e adesso verificheremo se la P.A

fa le segnalazioni". Anche se, aggiunge, "non credo che la

maggior parte del riciclaggio avvenga attraverso la Pubblica

Amministrazione". Tutto cio' partendo comunque da una premessa:

"il nostro e' un sistema ad altissima corruzione" in "tanti

ambiti, come gli appalti ma non solo". Cantone ripete che "non

ci sono bacchette magiche", ma una medicina la indica ed e' la

trasparenza. A proposito torna sul decreto del 2013 (figlio

della legge Severino): "e' una rivoluzione copernicana ma a

meta'". Sul punto e' intervenuta anche il ministro della P.A.

Marianna Madia che, sempre in occasione del convegno organizzato

da Italiadecide sulla corruzione, riconosce come quel decreto

pecchi di "eccessiva proceduralizzazione". Al problema dovrebbe

rimediare un nuovo dlgs, da inserire nel pacchetto attuativo

della riforma Madia da varare prima della fine dell'anno.(ANSA).

 

FISCO: METRI QUADRI IN CATASTO PER 57 MLN IMMOBILI

INDICATI NELLA VISURA, ADDIO VANI.AIUTO PER LA TASSA SUI RIFIUTI

   (ANSA) - ROMA, 9 NOV - I metri quadri fanno il debutto nelle

visure catastali. Per 57 milioni di immobili il 'documento di

riconoscimento' rilasciato dall'Agenzia delle Entrate conterra'

nero su bianco anche il dato relativo alla superficie ''mandando

in soffitta definitivamente - e' scritto in una nota - i calcoli

basati sui vani". Una semplificazione concreta anche per la

tassa sui rifiuti (Tari).(ANSA).

 

FISCO: METRI QUADRI IN CATASTO PER 57 MLN IMMOBILI (2)

   (ANSA) - ROMA, 9 NOV - "Da oggi - e' scritto nel comunicato -

l'Agenzia delle Entrate rende disponibile la superficie

catastale nelle visure delle unita' immobiliari censite nelle

categorie dei gruppi A, B e C. Una novita' che semplifica la vita

ai proprietari di 57 milioni di immobili, mettendo a loro

disposizione un dato finora visibile solo nelle applicazioni

degli uffici, e che manda definitivamente in soffitta i calcoli

basati sui vani".

   "Arriva direttamente in visura anche la superficie ai fini

Tari, per consentire ai cittadini di verificare con facilita' la

base imponibile utilizzata per il calcolo della tassa rifiuti",

spiega l'Agenzia delle Entrate. E' una semplificazione della

quale, inoltre, e' ovvio che i proprietari dovranno tener conto

per evitare poi di essere sanzionati

  - VISURE CATASTALI CON I MQ: Oltre ai dati identificativi

dell'immobile (sezione urbana, foglio, particella, subalterno,

Comune) e ai dati di classamento (zona censuaria ed eventuale

microzona, categoria catastale, classe, consistenza, rendita),

da oggi sara' riportata direttamente in visura anche la

superficie catastale. E' una semplificazione che riguarda circa

57 milioni di unita' immobiliari urbane a destinazione ordinaria,

iscritte in catasto e corredate di planimetria.

  - MQ PER TASSA RIFIUTI: Le visure si arricchiscono  di

un'altra informazione importante per i cittadini: la superficie

ai fini Tari, che, per le sole destinazioni abitative, non tiene

conto di balconi,  terrazzi e altre aree scoperte di pertinenza

e accessorie. Ciascun proprietario avra' cosi' a portata di mano

anche questa informazione, gia' fornita dall'Agenzia delle

Entrate ai Comuni grazie ai flussi di interscambio dati gia'

attivi, per poter verificare la base imponibile utilizzata per

il calcolo del tributo sui rifiuti. In caso di incoerenza tra la

planimetria e la superficie calcolata, inoltre, i contribuenti

potranno  inviare  le  proprie osservazioni, attraverso il sito

dell'Agenzia, e contribuire quindi a migliorare la qualita' delle

banche dati condivise  tra  Fisco  ed  enti  locali. Gia' dal

2013 i Comuni possono segnalare errori di superficie riscontrati

su immobili presenti nella banca dati catastale.

   - ALLINEAMENTO BANCHE DATI: La  novita', che arriva al

termine di un periodo di  sperimentazione che ha coinvolto gli

uffici provinciali - Territorio di Brindisi, Foggia e Ravenna,

lascia al momento fuori, in attesa delle opportune verifiche

nell'ambito delle attivita' di allineamento delle banche dati,

gli immobili che presentano un dato di superficie  "incoerente".

 Quanto agli immobili non dotati di planimetria, che risalgono

perlopiu' alla prima fase di censimento del  Catasto edilizio

urbano, e sono di conseguenza privi anche del dato relativo alla

superficie, i proprietari possono presentare una  dichiarazione

di aggiornamento catastale, con procedura Docfa, per

l'inserimento in atti della  piantina catastale. Una

regolarizzazione che, per l'attuale normativa, e' d'obbligo se si

e' intenzionati a vendere.(ANSA).


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