ALLARME CORRUZIONE P.A, CONO D'OMBRA IN ANTIRICICLAGGIO. DENUNCIA UIF (BANKITALIA),SOLO 18 SEGNALAZIONI RISCHI IN UN ANNO - FISCO: METRI QUADRI IN CATASTO PER 57 MLN IMMOBILI. INDICATI NELLA VISURA, ADDIO VANI.AIUTO PER LA TASSA SUI RIFIUTI
ALLARME CORRUZIONE P.A, CONO D'OMBRA IN ANTIRICICLAGGIO
DENUNCIA UIF (BANKITALIA),SOLO 18 SEGNALAZIONI RISCHI IN UN ANNO
(ANSA) - ROMA, 9 NOV - La Pubblica Amministrazione e' un "cono
d'ombra" dove le operazioni a rischio corruzione riescono a
passare sotto silenzio. A lanciare l'allarme e' l'Unita' di
informazione finanziaria (Uif). Si tratta dell'ufficio italiano
di 'financial intelligence', istituito presso la Banca d'Italia
ma dotato di piena autonomia nello svolgimento del suo compito:
raccogliere tutte le possibili segnalazioni di operazioni
monetarie sospette, valutarle e in caso girarle alle autorita'
investigative. L'obiettivo e' prevenire il riciclaggio e quindi
la corruzione.
In questi anni pero' la Uif non ha potuto contare su quello
che doveva essere un prezioso alleato, ovvero la P.A, che,
sottolinea il direttore dell'Unita', Claudio Clemente,
nell'ultimo anno ha inviato "soltanto 18" allerte, su un totale
che supera le 70 mila (una mole a cui hanno contributo
soprattutto le banche e gli altri intermediari). Basti pensare
che moltissimi filoni d'indagine sono partiti o comunque si sono
arricchiti del contributo della Uif, dall'inchiesta sul G8 a
mafia capitale. Ecco che lo scarso aiuto arrivato dalla P.A.
stona con l'attualita'. E, coincidenza, il richiamo della Uif
risuona proprio nel giorno in cui il presidente della
Repubblica, Sergio Mattarella, da Jakarta si appella a una
Pubblica Amministrazione "impegnata nella lotta alla corruzione
ed alla criminalita' organizzata".
Eppure, ricorda Clemente, la Pubblica Amministrazione, e'
"obbligata a collaborare sin dal 1991". Infatti per il numero
uno della Uif l'ostacolo non sono le regole ma l'assenza di
"un'organizzazione funzionale". Qualcosa pero' adesso potrebbe
cambiare e non solo perche' l'Unita' della Banca d'Italia ha
rilanciato con parole forti un problema gia' noto: giusto un mese
fa e' uscito un decreto del Viminale con 'gli indicatori di
anomalia', una sorta di vademecum per scovare il malaffare nella
P.A. La novita' piu' rilevante o e' la previsione di una
'sentinella' delegata a valutare e trasmette le segnalazioni
alla Uif. Per facilitare il tutto il "gestore", cosi' si
chiamera', puo' anche coincidere con il responsabile della
prevenzione della corruzione. La sovrapposizione dei due ruoli
(guardia anti-riciclaggio e anti-corruzione) in una sola figura
e' per la Unita' d'informazione finanziaria il passaggio in grado
di rimediare alle falle organizzative.
Insomma ora non ci sono piu' alibi e si attende una svolta. Il
presidente dell'Anac, Raffaele Cantone, si dice soddisfatto del
nuovo decreto, "e' ben scritto e adesso verificheremo se la P.A
fa le segnalazioni". Anche se, aggiunge, "non credo che la
maggior parte del riciclaggio avvenga attraverso la Pubblica
Amministrazione". Tutto cio' partendo comunque da una premessa:
"il nostro e' un sistema ad altissima corruzione" in "tanti
ambiti, come gli appalti ma non solo". Cantone ripete che "non
ci sono bacchette magiche", ma una medicina la indica ed e' la
trasparenza. A proposito torna sul decreto del 2013 (figlio
della legge Severino): "e' una rivoluzione copernicana ma a
meta'". Sul punto e' intervenuta anche il ministro della P.A.
Marianna Madia che, sempre in occasione del convegno organizzato
da Italiadecide sulla corruzione, riconosce come quel decreto
pecchi di "eccessiva proceduralizzazione". Al problema dovrebbe
rimediare un nuovo dlgs, da inserire nel pacchetto attuativo
della riforma Madia da varare prima della fine dell'anno.(ANSA).
FISCO: METRI QUADRI IN CATASTO PER 57 MLN IMMOBILI
INDICATI NELLA VISURA, ADDIO VANI.AIUTO PER LA TASSA SUI RIFIUTI
(ANSA) - ROMA, 9 NOV - I metri quadri fanno il debutto nelle
visure catastali. Per 57 milioni di immobili il 'documento di
riconoscimento' rilasciato dall'Agenzia delle Entrate conterra'
nero su bianco anche il dato relativo alla superficie ''mandando
in soffitta definitivamente - e' scritto in una nota - i calcoli
basati sui vani". Una semplificazione concreta anche per la
tassa sui rifiuti (Tari).(ANSA).
FISCO: METRI QUADRI IN CATASTO PER 57 MLN IMMOBILI (2)
(ANSA) - ROMA, 9 NOV - "Da oggi - e' scritto nel comunicato -
l'Agenzia delle Entrate rende disponibile la superficie
catastale nelle visure delle unita' immobiliari censite nelle
categorie dei gruppi A, B e C. Una novita' che semplifica la vita
ai proprietari di 57 milioni di immobili, mettendo a loro
disposizione un dato finora visibile solo nelle applicazioni
degli uffici, e che manda definitivamente in soffitta i calcoli
basati sui vani".
"Arriva direttamente in visura anche la superficie ai fini
Tari, per consentire ai cittadini di verificare con facilita' la
base imponibile utilizzata per il calcolo della tassa rifiuti",
spiega l'Agenzia delle Entrate. E' una semplificazione della
quale, inoltre, e' ovvio che i proprietari dovranno tener conto
per evitare poi di essere sanzionati
- VISURE CATASTALI CON I MQ: Oltre ai dati identificativi
dell'immobile (sezione urbana, foglio, particella, subalterno,
Comune) e ai dati di classamento (zona censuaria ed eventuale
microzona, categoria catastale, classe, consistenza, rendita),
da oggi sara' riportata direttamente in visura anche la
superficie catastale. E' una semplificazione che riguarda circa
57 milioni di unita' immobiliari urbane a destinazione ordinaria,
iscritte in catasto e corredate di planimetria.
- MQ PER TASSA RIFIUTI: Le visure si arricchiscono di
un'altra informazione importante per i cittadini: la superficie
ai fini Tari, che, per le sole destinazioni abitative, non tiene
conto di balconi, terrazzi e altre aree scoperte di pertinenza
e accessorie. Ciascun proprietario avra' cosi' a portata di mano
anche questa informazione, gia' fornita dall'Agenzia delle
Entrate ai Comuni grazie ai flussi di interscambio dati gia'
attivi, per poter verificare la base imponibile utilizzata per
il calcolo del tributo sui rifiuti. In caso di incoerenza tra la
planimetria e la superficie calcolata, inoltre, i contribuenti
potranno inviare le proprie osservazioni, attraverso il sito
dell'Agenzia, e contribuire quindi a migliorare la qualita' delle
banche dati condivise tra Fisco ed enti locali. Gia' dal
2013 i Comuni possono segnalare errori di superficie riscontrati
su immobili presenti nella banca dati catastale.
- ALLINEAMENTO BANCHE DATI: La novita', che arriva al
termine di un periodo di sperimentazione che ha coinvolto gli
uffici provinciali - Territorio di Brindisi, Foggia e Ravenna,
lascia al momento fuori, in attesa delle opportune verifiche
nell'ambito delle attivita' di allineamento delle banche dati,
gli immobili che presentano un dato di superficie "incoerente".
Quanto agli immobili non dotati di planimetria, che risalgono
perlopiu' alla prima fase di censimento del Catasto edilizio
urbano, e sono di conseguenza privi anche del dato relativo alla
superficie, i proprietari possono presentare una dichiarazione
di aggiornamento catastale, con procedura Docfa, per
l'inserimento in atti della piantina catastale. Una
regolarizzazione che, per l'attuale normativa, e' d'obbligo se si
e' intenzionati a vendere.(ANSA).