REPUBBLICA: "ECCO LA SUPER GUARDIA DI FINANZA. GLI ALTRI CORPI CONTESTANO"

martedì 11 ottobre 2005

ROMA - Sembrava che il capitolo delle liti tra le forze dell'ordine fosse definitivamente chiuso dopo il lasciapassare del consiglio dei ministri di una settimana fa sulla riforma di polizia e carabinieri. E invece eccoci daccapo.

Questa volta tocca alla Guardia di Finanza. Il cui comando generale, con grande rapidità e diligenza ha preparato e sottoposto ai Cocer la sua riforma premendo su Camere e Governo perché sia approvata ben prima dell'ultima scadenza utile, cioè marzo 2001. Una decina di articoli che stanno già scatenando le ire della polizia di Stato.
Claudio Giardullo, segretario del Silp-Cgil, che ha potuto leggerla spara a zero e accusa: <>.

Il testo, finora coperto dal massimo riserbo, non è ancora entrato nelle stanze dei carabinieri.
I quali - c'è da scommettere - faranno fuoco e fiamme contro un'ipotesi di ristrutturazione della Finanza che scende in netta concorrenza con la Benemerita in settori finora di sua esclusiva competenza. Degli esempi? Le indagini e la tutela del patrimonio ambientale, per esempio. O la rappresentanza nelle sedi diplomatiche all'estero. O ancora quella presso i palazzi italiani del potere, come Quirinale, palazzo Chigi, il Parlamento, la Corte costituzionale.
Ma andiamo con ordine. La riforma proposta nella GdiF è snella, ma - come rivela la dura presa di posizione del sindacalista della polizia - rivela un'aspirazione mai taciuta da parte degli uomini guidati dal generale di corpo d'armata Rolando Mosca Moschini.

Quella di diventare, pur mantenendo un indiscusso predominio nelle materie economico-finanziarie, anche una polizia con una competenza generale.

Ed ecco, allora, la puntuale richiesta della qualifica, per gli appartenenti al Corpo di "ufficiali di pubblica sicurezza" con questa motivazione: <>. Ovviamente la polizia non è d'accordo e boccia la proposta. Dunque, gli scontri sono in vista.

Ma non basta. Prendendo a modello la riforma dell'Arma - che infatti viene più volte citata - la Finanza non solo si propone, <> per il proprio personale, come polizia militare, ma annuncia che sarà lei stessa a fornire le informazioni riservate per concedere gli ormai ben noti Nullaosta di sicurezza a tutti i finanzieri, cioè qui pass che consentono a persone e imprese di lavorare per progetti o appalti riservati. A questo punto, ognuna delle tre forze dell'ordine provvederà ai suoi lasciapassare, non si sa bene con quale garanzia di uniformità. E sempre "copiando" i carabinieri, anche la GdiF vuole potenziare la sua rete diplomatica all'estero, con una presenza stabile nelle sedi di consolati e ambasciate e dando vita alla figura dell'<>, una sorta di fotocopia degli attuali <>.
In più, le Fiamme gialle vorrebbero partecipare anche alle missioni internazionali, quando l'obiettivo è quello di <>. Per intenderci, stiamo parlando del modello Albania.
Ma è l'idea di conquistare, anche in questo caso <>, la qualifica di unica polizia del mare in Italia - con tanto di flotta potente - che porterà Mosca Moschini e i suoi allo scontro con la polizia e i carabinieri. In pratica, la GdiF vorrebbe essere l'unica struttura a controllare le frontiere marine. E, di conseguenza, ad occuparsi di contrabbando, una delle due materie, l'altra e il riciclaggio, in cui i baschi verdi vorrebbero poter avere le mani libere da intromissioni di altre polizie.
Infine, la devolution. Guardando al futuro, la GdiF pensa alla possibilità di mettersi al servizio delle regioni e di fornire loro tutto il supporto necessario per l'accertamento dei tributi. Insomma, una sorta di polizia nazionale che regionalizza alcune sue funzioni prevenendo così la creazione di strutture locali. Di più. La Finanza, <>, potrebbe procedere ad acquisire gli elementi utili <>. Una sorta di polizia che fa le pulci a Comuni e Regioni? Perché no? Con i suoi potenti mezzi la GdiF potrebbe fare anche questo.

Ma che diranno polizia e Arma?

Vedremo. Siamo solo all'inizio di una querelle che si preannuncia lunga e difficile.


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