PADOAN, FONDI SICUREZZA LEGATI A OK UE SU FLESSIBILITA'. SILP CGIL-UIL PS,DA RENZI RICONOSCIMENTO TARDIVO. CGIL-CISL-UIL, PROBLEMA SERIO, NO ANNUNCI SPOT. SABATO 28 IN PIAZZA, RINNOVARE CONTRATTI PUBBLICI

giovedì 26 novembre 2015

PADOAN, FONDI SICUREZZA LEGATI A OK UE SU FLESSIBILITA'

"NON CHIEDIAMO TROPPO", SPESA PER MIGRANTI SALE A 4 MLD NEL 2016

   (di Teodoro Fulgione)

   (ANSA) - ROMA, 25 NOV - "L'Italia non chiede troppo" ma si

attiene alle regole dell'Ue; quindi, puo' fare ricorso alla

clausola di flessibilita' per l'emergenza migranti ed inserire

all'interno della legge di Stabilita' investimenti per circa due

miliardi di euro destinandoli a sicurezza e cultura. Il via

libera ufficiale di Bruxelles arrivera' soltanto in primavera ma

il governo, forte del "rispetto di tutte le regole", e' deciso ad

andare avanti. Insorge, invece, l'opposizione che esprime dubbi

sul reale stanziamento dei fondi per la sicurezza.

   Spetta al ministro dell'Economica Pier Carlo Padoan

"trasformare" in numeri quanto annunciato ieri dal premier

Matteo Renzi. Il governo - spiega il responsabile del dicastero

di via XX settembre - sta chiedendo all'Europa soltanto "quello

che e' possibile nel rispetto delle regole europee". Anzi,

precisa, l'Italia "e' uno dei pochi Paesi che ha le carte in

regola per poter richiedere" il margine di flessibilita'

aggiuntivo dello 0,2% del Pil. Una richiesta che l'esecutivo

avanza, a differenza della Francia, non legandola alla emergenza

sicurezza.

   "Tutto cio' avverra' all'interno del quadro fiscale in cui si

colloca la legge di Stabilita', che e' condizionale al fatto che

la Commissione ci riconosca le diverse clausole che abbiamo

chiesto e che abbiamo tutto il diritto di richiedere". Anche

lunedi' all'Eurogruppo, sottolinea Padoan, "ho ribadito

esplicitamente che il governo ritiene di poter chiedere tutte le

clausole di cui ha fatto richiesta". L'Italia per il 2015 ha

valutato 3,3 miliardi di euro di spese a causa dell'emergenza

migranti, che resteranno tali "a scenario costante" anche il

prossimo anno. Ma "in uno scenario di crescita e di attesa di

maggiori flussi migratori, la spesa salirebbe a "4 miliardi nel

2016". In ogni caso, e' ormai certo che l'eventuale margine di

flessibilita' sara' impegnato "non tanto per anticipare

l'abbattimento dell'Ires al 2016 quanto per indirizzare le

risorse alla voce sicurezza".

   L'opposizione non ci crede.  "Siamo di fronte a degli

imbroglioni - afferma il senatore di Fi Maurizio Gasparri -

Renzi viene chiaramente sconfessato da Padoan. Dice che mette

soldi per la sicurezza ma non e' cosi', perche' il ministro

dell'Economia ha dichiarato che tutto dipende dall'eventuale via

libera dell'Ue alle clausole richieste dal governo italiano. Se

l'Europa dice no, addio il miliardo per la sicurezza".(ANSA).

 

TERRORISMO: SILP CGIL-UIL PS,DA RENZI RICONOSCIMENTO TARDIVO

   (ANSA) - ROMA, 25 NOV - "L'annuncio fatto ieri dal premier

Renzi circa le nuove risorse da destinare al capitolo della

sicurezza e' un riconoscimento tardivo rispetto ai tanti anni di

tagli che hanno riguardato il comparto della sicurezza nel

nostro Paese: serve passare dai proclami ai fatti". Lo dicono i

segretari dei sindacati di polizia Silp Cgil, Daniele Tissone e

Uil Polizia, Oronzo Cosi.

   "E' necessario, alla luce delle dichiarazioni di ieri - per

Tissone e Cosi - aprire un tavolo di consultazione con il

Governo che, attraverso un confronto sul merito, permetta alle

organizzazioni sindacali di poter entrare nello specifico

rispetto agli interventi finora annunciati con proposte che

valorizzino, effettivamente, il lavoro di chi la sicurezza la fa

ogni giorno".

   "Esiste infatti - proseguono - un riconoscimento per le

funzioni di tutela delle istituzioni democratiche e per la

difesa della sicurezza interna ed esterna del Paese che,

attraverso i requisiti peculiari di efficienza operativa delle

forze dell'ordine, va sotto il nome di specificita' e, su questo

delicato versante, le organizzazioni sindacali debbono poter

dire la loro rispettando il ruolo che ad esse compete". Infine,

i segretari ricordano che "le risorse messe finora a

disposizione per il rinnovo dei contratti non ripagano

lontanamente l'impegno di chi esercita una professione alta e di

aiuto alle persone". (ANSA).

 

SICUREZZA: CGIL-CISL-UIL, PROBLEMA SERIO, NO ANNUNCI SPOT

SABATO 28 IN PIAZZA, RINNOVARE CONTRATTI PUBBLICI

   (ANSA) - ROMA, 25 NOV - La sicurezza e' ''un affare troppo

serio per trattarlo con annunci spot'': lo affermano Cgil, Cisl

e Uil del pubblico impiego con una nota unitaria nella quale

riaffermano la necessita' del rinnovo urgente dei contratti

pubblici e ricordano la manifestazione proclamata per sabato 28

a Roma.

    "Anche il presidente del Consiglio - affermano - si e'

finalmente accorto che ci sono migliaia di operatori delle forze

dell'ordine impiegati negli uffici ministeriali a svolgere

funzioni esclusivamente amministrative, proprie del personale

civile dello Stato. La sicurezza si garantisce definendo i

compiti di ciascuno e soprattutto attraverso investimenti e

innovazione in tutti i servizi e in tutto il personale che

assicura la legalita' e i presidi di democrazia, convivenza e

integrazione".

   "Da anni - proseguono Fp-Cgil Cisl-Fp e Uil-Pa -  denunciamo

questa situazione e nessun Governo ha mai fatto nulla. Ora si

ritiene di affrontare il complesso tema della sicurezza con

misure spot senza un intervento complessivo per far funzionare

nel migliore dei modi la macchina dello Stato. Ad oggi, non e'

ancora stato rimosso il progetto di chiusura di quei presidi di

legalita' e sicurezza che sono le prefetture,  anche per questo

chiediamo un giusto rinnovo di contratto e un vero investimento

in tutte le professionalita' dello Stato impegnate nella

sicurezza".

   "I lavoratori dei ministeri - concludono - saranno in piazza

sabato 28 novembre a Roma con tutti i lavoratori dei servizi

pubblici del Paese. Per far sentire con forza le nostre

rivendicazioni e le nostre proposte per garantire la sicurezza

delle persone e delle comunita'". (ANSA).

 


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