FISCO: VISCO, PER LOTTA EVASIONE NON BASTA AUMENTARE LE PENE - UE: VIA A CROCIATA CONTRO MINI-MOTO ILLEGALI DA CINA - CALCIO:JUVE;FONDI NERI,BLOCCATE CASSETTE SICUREZZA GIOCATORI

lunedì 17 luglio 2006

FISCO: VISCO, PER LOTTA EVASIONE NON BASTA AUMENTARE LE PENE

SERVONO SANZIONI CREDIBILI E GIUSTE; CATASTO SARA' RIFORMATO

 

   (ANSA) - ROMA, 13 lug - Per la lotta all'evasione non basta aumentare le pene, servono piuttosto sanzioni ''giuste e credibili''.  Il viceministro all'Economia, Vincenzo Visco, intervenendo ieri in commissione Finanze al Senato indica - secondo quanto riportato dai bollettini parlamentari – alcune linee di intervento su cui si basera' l'azione dell'esecutivo in campo fiscale e fornisce risposte alle critiche arrivate nei giorni scorsi da piu' parti. Tra l'altro il vice-ministro esclude che ci sara' un aumento ''generalizzato'' degli estimi catastali e spiega di non credere che l'Irap sara' dichiarata illegittima. Visco replica poi ai rilievi arrivati dal garante per la privacy (aveva detto di temere la moltiplicazione delle banche dati) ritenendo ''infondata'' la questione.

   Ecco le risposte fornite dal viceministro nel corso dell'audizione in commissione sul decreto per la manovra bis:

    - RESPONSABILE PER NORME IVA: In merito alla stima del gettito connesso all'esenzione dell'Iva per la cessione e la locazione di fabbricati Visco non esclude ''l'erroneita' di tale previsione'' e se ne assume ''la responsabilita' politica''. Visco ribadisce peraltro la disponibilita' dell'esecutivo ad individuare interventi correttivi con emendamenti pur non ritenendo opportuno anticipare le possibili soluzioni.

     - PENE GIUSTE E CREDIBILI: Visco afferma di non ritenere ''affatto sufficiente accrescere le sanzioni per i reati tributari''. Il viceministro punta piuttosto a pene che siano ''credibili e giuste''.

   - IRAP NON SARA' ILLEGITTIMA: Il viceministro afferma di non credere che l'imposta regionale sulle attivita' produttive (Irap) ''sia destinata ad essere dichiarata illegittima da parte della Corte di giustizia europea''. Il viceministro, rispondendo aggiunge di ritenere ''del tutto infondata la questione''.

   - NO AUMENTO ESTIMI CATASTALI: Il catasto ''sara' riformato, ma non c'e' alcuna ipotesi di incremento generalizzato degli estimi. Semmai, nel rispetto del principio di sussidarieta', saranno affrontati casi singoli e specifici''.

   - ALIQUOTA UNICA PER DOLCI E FRANCOBOLLI: Quanto alle perplessita' sull'incremento dell'aliquota Iva sui prodotti dolciari in confezioni non di pregio e i francobolli da collezione, Visco sottolinea che in prospettiva ''riterrebbe utile giungere ad un'aliquota IVA unica''.

   - CONTRARIO A SLOT IN SALE BINGO: Visco ricorda di essere stato ''fermamente contrario, anche nel corso della XIII legislatura, all'introduzione delle slot-machine nelle sale Bingo. L'evoluzione del sistema - aggiunge - ha pero' indotto a modificare tale orientamento, preferendosi adesso concentrare in luoghi chiusi e quindi facilmente controllabili l'utilizzo di tali apparecchi''.

   - EDILIZIA CENTRALE: Visco conviene sulla centralita' dell'edilizia nel contesto dell'economia italiana, ritiene tuttavia che le norme recate nel decreto-legge sono dirette a contrastare i fenomeni di illegalita', senza penalizzare il settore.

   - PREOCCUPAZIONE INFONDATA PER PRIVACY: ''Rispetto all'assolvimento delle obbligazioni tributarie e al controllo del rispetto di tale obbligo, non sembrano fondate le preoccupazioni di tutela della privacy''. Inoltre Visco respinge la critica secondo cui il potenziamento della trasmissione telematica delle informazioni all'anagrafe tributaria sia lesiva del rispetto dei dati personali, affermando che ''le misure sono in linea con il progresso tecnologico e che sono destinate ad apportare miglioramenti nel sistema''.

   - RIVENDICA STOP A SCONTRINI: Il viceministro rivendica la scelta di far venir meno l'obbligo di certificazione dei corrispettivi mediante emissione di scontrini o di ricevute fiscali (sostituito dalla trasmissione telematica all'Agenzia delle entrate l'ammontare dei corrispettivi giornalieri), che ''libera le imprese da un onere senz'altro gravoso''.(ANSA).

 

UE: VIA A CROCIATA CONTRO MINI-MOTO ILLEGALI DA CINA

PICCOLE, VELOCI, A BASSO COSTO, SENZA SICUREZZA,POSSONO UCCIDERE

 

   (ANSA) - BRUXELLES, 10 LUG - Nel mirino di Bruxelles sono finite le mini-moto: non quelle conformi alle norme europee, ma quelle contraffatte, che sembrano veri gioielli della tecnologia a taglia ridotta, ma che possono uccidere perche' non rispettano le misure di sicurezza previste dall'Europa.

   ''Solo nel 2005 - mette in guardia la Commissione europea - sono stati registrati cinque incidenti mortali in Gran Bretagna e uno in Svezia nel 2006''. In Italia nel maggio scorso ha perso la vita un bambino di 7 anni che con il cugino era in sella ad un mini-scooter a quattro ruote che non era abilitato alla circolazione su strada.

   Bruxelles ha deciso quindi di lanciare una nuova battaglia in difesa della sicurezza dei consumatori e per salvaguardare la propria industria dalla contraffazione dei prodotti.

   ''Non conosciamo ancora l'ampiezza del fenomeno delle mini-moto che non rispettano le norme di sicurezza dell'Ue e che vengono importate illegalmente dalla Cina - ha spiegato Philip Tod, portavoce del commissario europeo alla saluta Markos Kyprianou - precisando che 14 autorita' nazionali hanno avvertito la Commissione europea dei rischi che correvano i loro consumatori''.

   In Italia, solo ad aprile sono state sequestrate nel porto di Genova-Voltri, dai militari del comando provinciale della Guardia di Finanza, 4.463 moto contraffatte di fabbricazione cinese contenute in 13 container, oltre a 2.200 pezzi di ricambio. Le mini-moto arrivavano in Italia ad un costo di 50 euro per essere rivendute a 300, a danno di quelle di produzione nazionale a norma Ue, dal costo di circa 1.000 euro.

   Bruxelles si e' rivolta con una lettera a tutti gli stati membri ''invitandoli ad informare d'urgenza i loro consumatori dei rischi potenziali che rappresentano questi manufatti, ma anche a rafforzare i test e a ritirare dal mercato i prodotti che rappresentano dei rischi''. La Commissione europea ha chiesto in particolare agli stati di ''mettere sotto sorveglianza il mercato delle minimoto per poter avere alla fine dell'anno un quadro piu' preciso della situazione''.

   L'iniziativa e' stata presa dai commissari alla salute Kyprianou e dal vicepresidente della Commissione Ue e responsabile per l'industria Guenther Verheugen. Kyprianou non ha nascosto che ''e' estremamente preoccupante il numero crescente di mini-moto a basso prezzo sul mercato Ue: vengono concepite - ha spiegato - per piacere ai giovani, per le loro piccole dimensioni e per la loro velocita', ma non sono dei giocattoli e possono uccidere''.

  Il vicepresidente Verheugen ha aggiunto: ''Noi siamo preoccupati per il numero crescente di incidenti in cui sono coinvolte copie di qualita' mediocre di moto da corsa equipaggiate con motori termici''. Ha invitato quindi a cooperare ''per la sicurezza dei consumatori e la credibilita' dell'Europa''. (ANSA).

 

CALCIO:JUVE;FONDI NERI,BLOCCATE CASSETTE SICUREZZA GIOCATORI

IL PROVVEDIMENTO RIGUARDA ALCUNI ATLETI CON MOGLI O FIDANZATE

 

   (ANSA) - TORINO, 13 LUG - Per ordine della procura di Torino sono state bloccate le cassette di sicurezza di alcuni giocatori della Juventus. L' ambito e' quello dell' inchiesta sui conti della societa'. I magistrati inquirenti hanno disposto il provvedimento il 29 giugno, secondo quanto si e' appreso, perche' stanno verificando se vi siano stati casi di retribuzioni in nero.

   Il decreto riguarda 17 nomi, individuati dalla Guardia di Finanza di Torino, e riguarda i calciatori con le rispettive mogli o fidanzate. La notizia, e' stata lanciata dal quotidiano ''La Padania'' e diffusa da alcuni siti internet.

   L' inchiesta, per il momento, vede iscritti nel registro degli indagati i nomi dell' ex amministratore delegato Antonio Giraudo e dell' ex direttore generale Luciano Moggi.

Da ambienti vicini alla squadra bianconera si apprende che il provvedimento non e' stato notificato a singoli giocatori ma - come prevede la procedura - solo alle banche. A quanto risulta, non tutti i nominativi indicati nell' elenco predisposto dalle Fiamme Gialle sono proprietari di cassette di sicurezza.

   Per gli atleti (e per le rispettive consorti) l' unico effetto, in questo momento, e' di non poter visionare le cassette senza la presenza di un magistrato o di una persona da lui incaricata.

   Anche la cassetta di Luciano Moggi era stata bloccata, ma dopo gli accertamenti dei finanzieri era tornata nella disponibilita' del direttore generale. (ANSA).


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