ABU OMAR: CHI E' POLLARI, FORTUNE E DISGRAZIE 63 ANNI, FIAMMA GIALLA DIVENTATA UN SUPER-007 IN GRISAGLIA - UNIPOL: AZZERATI I VERTICI GDF DELLA LOMBARDIA - VISCO, AVVICENDAMENTI NON LEGATI A CASO UNIPOL - MINALE INVIA LETTERA SU AZZERAMENTO VERTICI GDF -

lunedì 17 luglio 2006

ABU OMAR: CHI E' POLLARI, FORTUNE E DISGRAZIE

63 ANNI, FIAMMA GIALLA DIVENTATA UN SUPER-007 IN GRISAGLIA

 

   (ANSA) - ROMA, 15 lug - Nicolo' Pollari, indagato nell'ambito dell'inchiesta milanese sul rapimento di Abu Omar, e' un generale della Guardia di Finanza da quasi un decennio prestato ai Servizi segreti: un super-007 in grisaglia. Prima vicesegretario generale del Cesis, il 27 settembre 2001 e' stato nominato alla guida del Sismi, il Servizio segreto militare.

   Un incarico che avrebbe potuto lasciare, secondo voci ricorrenti negli ultimi mesi, proprio per andare a ricoprire il gradino piu' alto delle Fiamme Gialle: il primo comandante generale proveniente dall'interno della stessa Guardia di Finanza. Mai successo, finora.

   Pollari ha 63 anni - e' nato a Caltanisetta il 3 maggio 1943 - e tre lauree: in Giurisprudenza, in Economia e Commercio e in Scienze politiche. Il suo curriculum dice che e' anche specializzato in giustizia amministrativa all'Universita' di Bologna, dottore commercialista, giornalista pubblicista e revisore ufficiale dei conti. Docente dell'Action 'Jean Monnet' di Bruxelles, insegna Diritto ed Economia e finanza in varie universita', ma anche negli istituti di formazione di poliziotti e 007. Molte le pubblicazioni scientifiche all'attivo e pure una collaborazione con l'Istituto Treccani.

   Sul versante militare, invece, la carriera di Pollari si e' svolta tutta all'interno delle Fiamme Gialle: tra gli ultimi incarichi quello di comandante del Nucleo centrale di polizia tributaria di Roma (dal 91 al '94) e poi, per quattro anni, di capo di stato Maggiore del Comando generale. Numerose le indagini svolte, in Italia e' all'estero. In una - l'inchiesta Phoney money, della procura di Aosta - e' anche incappato, uscendone del tutto pulito, mentre in diverse altre – in particolare quelle di Milano e Perugia su toghe sporche e affini - e' stato sentito come persona informata dei fatti.

   Nel luglio '97, con la nomina a numero 2 del Cesis, comincia la sua carriera nei Servizi segreti, coronata 5 anni fa con il suo insediamento al vertice del Sismi.

   Dopo un paio di anni di relativa calma, l'attivita' del Servizio segreto militare sale alla ribalta a partire dal 2003, con la guerra in Iraq, il successivo intervento militare italiano e le vicende degli ostaggi. Non tutte, com'e' noto, andate a buon fine. Comunque, le avvenute liberazioni in Iraq e in Afghanistan, ritenute in buona parte frutto proprio del lavoro dei nostri 007 sul campo, insieme alle notizie di alcuni sventati attentati, contribuiscono a creare intorno alla figura di Pollari un sostegno trasversale, tra gli addetti ai lavori, e politicamente bipartisan. Un sostegno ancora piu' forte quando, il 4 marzo 2005, viene ucciso a Baghdad Nicola Calipari, subito dopo aver liberato Giuliana Sgrena: tutti si stringono intorno al Sismi e al suo direttore.

   Passano pochi mesi, pero', che il cielo si annuvola nuovamente sulla testa di Pollari: il Nigergate, con la vicenda del falso dossier uranio che avrebbe dato una 'giustificazione' alla guerra in Iraq, torna alla ribalta clamorosamente. L'inchiesta della Repubblica, che attacca il Sismi, accusandolo di avere avuto un ruolo nel confezionamento di quel documento, costringe il Governo a ripetute smentite e precisazioni. Quattro mesi fa Pollari decide il gesto clamoroso, le dimissioni, immediatamente respinte. Ma il direttore del Sismi resta costantemente sulla graticola.

   La situazione peggiora con la vicenda di Abu Omar e l'inchiesta europea sui voli segreti della Cia. Questa volta il fronte dei giornali critici e' molto piu' ampio: le piu' autorevoli testate, italiane e non solo, contestano la ricostruzione del Sismi, che ha sempre ufficialmente sostenuto di non sapere nulla del sequestro dell'imam. Anche in questo caso il Governo Berlusconi smentisce, precisa, ribadisce fiducia nell'operato dei Servizi di sicurezza.

   Fiducia che l'attuale Esecutivo rinnova in piu' occasioni anche dopo l'arresto di Marco Mancini, il n.2 del Sismi, prima che l'inchiesta coinvolgesse il capo stesso degli 007 con stellette.(ANSA).

 

UNIPOL: AZZERATI I VERTICI GDF DELLA LOMBARDIA

 

   (ANSA) - ROMA, 16 lug - Tutti i vertici del comando regionale della Lombardia della Guardia di Finanzia, del nucleo regionale della Lombardia e del nucleo provinciale di Milano della polizia tributaria delle Fiamme Gialle sono stati azzerati in relazione - secondo quanto si e' appreso -  alla vicenda delle intercettazioni telefoniche sul caso Unipol.

In particolare, il gen. Mario Forchetti, comandante regionale della Lombardia, viene trasferito a Torino come capo di Stato maggiore presso il comando regionale del Piemonte. Al suo posto andra' generale di divisione Marcello Gentili.

     E ancora: il generale Leandro Minervini, fino ad oggi capo di stato maggiore dell'interregionale dell'Italia nord occidentale, andra' ai reparti speciali di Roma. Minervini era stato recentemente eletto presidente del nuovo Cocer della Gdf, che ancora non si e' insediato.

   Trasferito anche il colonnello Rosario Lorusso, comandante del nucleo regionale di polizia tributaria: diventera' capo di stato maggiore dell'interregionale, a Milano. Infine, il tenente colonnello Virgilio Pomponi, attuale capo ufficio operazioni, viene trasferito a Roma. (ANSA).

 

UNIPOL: AZZERATI I VERTICI GDF IN LOMBARDIA (3)

 

   (ANSA) - ROMA, 16 lug - Il generale Minervini assumera' a Roma il comando tutela dell'Economia. Al posto di Pomponi – si e' inoltre appreso - arrivera' invece da Bologna il tenente colonnello Maccani.(ANSA).

 

GDF: VISCO, AVVICENDAMENTI NON LEGATI A CASO UNIPOL

 

   (ANSA) - ROMA, 16 LUG - 'Smentisco categoricamente qualsiasi riferimento al caso Unipol negli avvicendamenti ai Comandi della Guardia di Finanza disposti dal Comando Generale della stessa Guardia di Finanza. La notizia e' un falso costruito ad arte''. Lo afferma, in una nota, il viceministro dell'Economia Vincenzo Visco.(ANSA).

 

UNIPOL: MINALE INVIA LETTERA SU AZZERAMENTO VERTICI GDF

 

   (ANSA) - MILANO, 16 LUG -  Il procuratore della Repubblica di Milano, Manlio Minale, ha inviato, nei giorni scorsi, una lettera al Comando Generale della Guardia di Finanza a Roma in relazione alla decisione di azzerare i vertici delle Fiamme Gialle in Lombardia.

   Da quanto si e' saputo, Minale nella lettera chiederebbe spiegazioni e di assicurare la continuita' dei servizi di polizia giudiziaria. (ANSA).

 

GDF: CELEBRATI A BARI CENTO ANNI LEGIONE ALLIEVI

DAL GEN.SPECIALE UN OMAGGIO AL CONTRIBUTO DEI CADUTI

 

   (ANSA) - BARI, 15 LUG - E' stato celebrato oggi a Bari nella piazza d'armi della caserma 'De Falco-Sottile' il centenario dell'istituzione della Legione Allievi. C'erano il comandante generale della Guardia di Finanza, generale di corpo d'armata Roberto Speciale, il sottosegretario alla giustizia Alberto Maritati, autorita' militari e civili.

   Il pensiero del generale Speciale e' andato ai caduti ''che hanno dato il loro contributo - ha detto nel suo intervento - per costruire la storia'' e all'importanza della formazione ''che rappresenta per qualunque organizzazione e per la Guardia di Finanza in particolare, un momento imprescindibile per migliorare e saldare gli uomini ai compiti che li attendono''.

   La legione allievi, fondata con la legge 367 del 19 luglio 1906, ha avuto sede nei centri di Maddaloni (Caserta), Roma, Rovigo, Lido di Ostia e a partire dal 2002 a Bari formando oltre duecentomila allievi. ''La scuola di Bari, insieme con quella alpina di Predazzo e quella nautica di Gaeta - ha ricordato il comandante della Legione allievi, generale Filippo Ritondale - e' stata in questi anni rinnovata ma nella tradizione e ha formato con passione oltre che buoni finanzieri anche uomini con saldi principi morali''. ''Ne sono testimonianza - ha aggiunto Ritondale - le nostre 14 medaglie d'oro al valore militare, i 4.204 caduti in operazioni belliche, i circa 1.916 caduti in servizio''.

   Nel corso della cerimonia il generale Speciale ha scoperto una stele votiva in onore dei caduti, realizzata a mosaico dall'artista barese Mario Colonna. La stele misura 3,80 metri di altezza e 1,70 di larghezza e richiama le montagne e il mare, simboli identificativi dell'attivita' della Legione allievi. (ANSA).


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