GDF: PRODI, SU AVVICENDAMENTI A MILANO NESSUN ABUSO - SU VISCO E GDF, DURO ATTACCO DELLA CDL A PRODI - MINALE, NESSUNA INDAGINE SU TRASFERIMENTI

giovedì 27 luglio 2006

GDF: PRODI, SU AVVICENDAMENTI A MILANO NESSUN ABUSO

 

   (ANSA) - ROMA, 26 lug - ''Nessun abuso e' stato commesso''. Cosi' il premier Romano Prodi ha risposto in merito agli avvicendamenti dei vertici della Guardia di Finanza a Milano, durante un question time alla Camera. ''Era potere e dovere del viceministro Visco di fare le analisi e porre le domande che ha posto - ha detto Prodi - era potere e dovere del capo della Finanza di prendere i provvedimenti che ha preso''.  ''A me non risulta assolutamente quanto detto dall'onorevole Vito. Se ha informazioni particolari mi piacerebbe sapere quali sono le sue fonti'' ha quindi replicato il presidente del Consiglio Prodi al capogruppo di Forza Italia Elio Vito in merito a una presunta indagine, secondo quanto affermato da Vito nel corso del question time, avviata nei confronti del viceministro Visco, in relazione alla vicenda delle Fiamme gialle.

    Gli avvicendamenti indicati dal Commando generale della Guardia di Finanza ''non presentano alcuna eccezionalita' – ha ribadito Prodi - Nei fatti tutti gli ufficiali interessati da un incarico, lungi da essere penalizzati dalle scelte compiute, sono destinati a incarichi di pari e superiore livello nella stessa Milano o in altra regione, o presso il Comando generale della Guardia di Finanza. Gli ufficiali indicati per la loro sostituzione vantano requisiti di professionalita' e di esperienza altrettanto elevato''.

    ''Il vice ministro Visco, titolare della delega relativa alle politiche fiscali e alla Guardia di Finanza, assumendo l'incarico - ha detto ancora il presidente del Consiglio – ha svolto come e' prassi una consultazione con tutti i settori di sua competenza'', tra i quali la Guardia di finanza. ''Da questi colloqui, e' emersa l'opportunita' di provvedere ad avvicendamenti che sono abituali in questi casi''. (ANSA).

 

CAMERA: SU VISCO E GDF, DURO ATTACCO DELLA CDL A PRODI

 

   (ANSA) - ROMA, 26 LUG - Volano parole grosse nell'Aula della Camera tra maggioranza e opposizione quando il presidente del Consiglio Romano Prodi risponde, durante il question time, alle interrogazioni di FI e di An sulla rimozione  dei vertici della Gdf in Lombardia.

   Elio Vito chiede di sapere se ''il viceministro Visco sia iscritto nel registro degli indagati''. Prodi nega che Visco abbia commesso qualsiasi abuso e scoppia la bagarre. ''Continui a prendere in giro'', grida Sandro Bondi, mentre a destra urlano ''Vergogna, vergogna'' e varie altre interruzioni prontamente ricambiate da sinistra.

   Deve intervenire il presidente Bertinotti per riportare la tranquillita' nell'Emiciclo: ''Non credo che si stia offrendo - dice - una buona immagine della politica a chi ci sta seguendo in televisione. Comunque, ognuno e' libero di fare e dire come di ascoltare quello che vuole''.

   Ma Vito nella sua replica affonda l'attacco: si dice ''sconcertato'' dalla ''spudoratezza consueta con cui Prodi sostiene non che i trasferimenti illegali siano stati disposti da  Visco, ma che e' l'Ansa a connettere la rimozione dei vertici delle Fiamme Gialle della Lombardia alla vicenda Unipol. La legge non da' alcun potere a Visco di intervenire sull'organizzazione della Gdf, quello che ha fatto e' roba da regimi non democratici''.

   Mentre Prodi ascolta impassibile, Vito ne ha anche per il ministro Di Pietro, che siede accanto al presidente del Consiglio sui banchi del governo. ''Evidentemente il ministro si e' scongelato dal congelamento per sedersi accanto a lei e farsi inquadrare dalle telecamere. Bisogna spiegargli che il 'colpo di spugna' vero non e' l'indulto, ma quello che ha fatto Visco con la Guardia di Finanza''. Infine, il capogruppo di Fi prende un foglio di giornale e legge: ''Prodi arriva in spiaggia a piedi, il ministro Parisi invece con una pilotina della Guardia Costiera. Che meraviglia...''. (ANSA).

 

GDF: MINALE, NESSUNA INDAGINE SU TRASFERIMENTI

 

   (ANSA) - MILANO, 26 LUG - Il procuratore capo di Milano, Manlio Minale, precisa che nessun procedimento ''risulta iscritto'' in relazione alla vicenda dei programmati trasferimenti di ufficiali del corpo della Guardia di finanza in servizio in Lombardia e che ''nessuna indagine e' stata disposta ed e' attualmente in corso al riguardo''.

La nota di Minale fa riferimento ''a notizie anche da ultime diffuse in ordine a presunte indagini in corso presso questa procura in relazione alla vicenda dei programmati trasferimenti''.

   ''Pertanto - conclude la nota - le notizie sopra richiamate devono ritenersi del tutto destituite di fondamento''.

   Il riferimento e' evidentemente al question time di oggi alla Camera, durante il quale il capogruppo di Forza Italia Elio Vito ha chiesto al premier Prodi di sapere se ''il viceministro Visco sia iscritto nel registro degli indagati'' in relazione alla vicenda dei trasferimenti di alti ufficiali della Gdf operanti in Lombardia. (ANSA).


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