STEFANO CUCCHI, NUOVE INTERCETTAZIONI. LE PRESSIONI SU UN CARABINIERE: "BISOGNA AIUTARE I COLLEGHI NEI GUAI" da corriere.it
Il tentativo di depistaggio in una nuova intercettazione di due mesi fa acquisita nel procedimento per omicidio e falso a carico di 5 militari: «Aiutiamo i colleghi in difficoltà»
I tentativi di depistaggio sulla morte di Stefano Cucchi non si limitano alle indagini passate e ancora aperte su quella vicenda, ma riguardano anche il processo in corso a carico di cinque carabinieri, accusati di omicidio preterintenzionale e falso. La Procura di Roma ha depositato agli atti di quel procedimento un’intercettazione telefonica risalente al novembre scorso, dalla quale emerge il tentativo di avvicinare un militare dell’Arma che doveva testimoniare al processo, nel quale si fa riferimento allo «spirito di corpo» e alla necessità di «aiutare i colleghi in difficoltà».
Il tentativo di modificare la deposizione
Il carabiniere a cui sarebbero state indirizzate queste raccomandazioni è stato poi convocato in aula, e durante la sua deposizione tentò di modificare alcune sue precedenti dichiarazioni che potevano aggravare la posizione di alcuni imputati. Solo dopo le contestazioni del pubblico ministero Giovanni Musarò (che già conosceva l’intercettazione oggi resa nota alle altre parti), il testimone tornò sui suoi passi e confermò quello che aveva già detto.