NOTAZIONI SULLA CERIMONIA DI PASSAGGIO DI CONSEGNE DEI COCER, PRESIDENTI ELETTI DAI DELEGATI PRIMO SINTOMO DELLA VOLONTA' DI FARE VERE RIFORME (di Salvatore Rullo)

venerdì 11 agosto 2006

Il 26 luglio c’è stato, a Roma, l’incontro per il passaggio di consegne tra le Sezioni Cocer del IX e del X mandato, alla presenza del Ministro della difesa Parisi, del Capo si Stato maggiore Di Paola e di tutti i delegati uscenti e subentranti.

Di seguito, pubblichiamo il pezzo che ci ha inviato Salvatore Rullo, delegato Cocer AM uscente, con alcune interessanti considerazioni e notazioni sul vecchio e sul nuovo mandato

Ringraziamo l’autore per il grande e prezioso impegno di informazione profuso in questi anni.

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I colleghi che si interessano, seguono, fanno o hanno fatto rappresentanza, sanno perfettamente quanto sia importante la figura del presidente nell’attuale (e decrepito) sistema che regolamenta la rappresentanza militare.

 

In passato, spesso tale ruolo è stato ricoperto da militari che avevano contemporaneamente incarichi di vertice, di stato maggiore o di comandi generali: come se i top-manager di una grande azienda facessero anche i responsabili dei sindacati dei lavoratori!

 

Purtroppo, anche nel muovo mandato che si è appena insediato sono presenti alcuni mastodontici “conflitti di interessi”.

 

Certo, c’è anche molto altro da cambiare, ma senza dubbio un presidente che venisse eletto e non imposto dal grado darebbe il segno di una effettiva volontà di attuare riforme attese da anni.

 

Quali immani sforzi dovrebbero compiere sia l’attuale presidente del CoCeR Interforze, sia gli altri presidenti per avere una visione dal basso della realtà delle rispettive Forze e Corpi e per poter portare avanti, a ragion veduta, le richieste di riforme fatte in campagna elettorale da molti degli attuali delegati?

 

La preparazione, il grado  e la posizione gerarchica ricoperta da alcuni presidenti di questo mandato potrebbe pesare molto e condizionare numerosi  colleghi, giovani e meno giovani, eletti per “rappresentare” l’autonomia del ruolo. Ed i contatti diretti e quotidiani di questi generali/presidenti con i vertici di cui sono parte integrante farebbe il resto e potrebbe portare a conclusioni, analisi e proposte in linea con i pensieri non della base ma degli Stati maggiori e Comandi generali.

 

In questo quadro, proposte come il diritto di associazione e di rappresentanza di tipo sindacale sarebbero affossate, non alla nascita, ma nell’incubatrice!

 

Altro elemento che potrebbe essere penalizzante per il sistema rappresentanza, ma vantaggioso a titolo personale, è l’attiva e contemporanea presenza di alcuni presidenti o delegati in altri organi elettivi (ad esempio, nei consigli comunali), col rischio che il singolo possa assumere iniziative o esprimere opinioni partitiche o personal-populistiche.

 

Aggiungiamo che presiedere un comparto o un interforze con un nutrito numero di delegati della stessa Forza armata, sui quali “pesa” l’influenza del proprio presidente e magari l’assenza o la passività di altri, porterebbe ad un CoCeR sbilanciato, monocolore e refrattario alle riforme del sistema.

 

Ebbene, io credo che i delegati che in campagna elettorale si sono impegnati a dare priorità alle riforme hanno il dovere di mettere subito sul tavolo tali richieste di cambiamento oppure di impegnarsi per accompagnare la rappresentanza attuale verso il definitivo capolinea.

 

Una notazione, poi, sul diritto della base ad essere informata su ciò che fanno gli organismi eletti.

 

Va notato che i delegati Cocer che, sempre in campagna elettorale, avevano criticato la mancanza di informazioni, hanno commesso una prima omissione, visto che non mi risulta che alcuno abbia dato informazione dell’incontro avvenuto a Roma il 26 luglio scorso tra Cocer uscenti e subentranti e Ministro della difesa per il cambio di consegne tra i due mandati.

 

Provo a colmare, almeno in parte, questa preoccupante lacuna.

 

Il passaggio di consegne del COCER è presentato così dal sito del Ministero difesa: Il Ministro della Difesa Arturo PARISI ha partecipato oggi, a Palazzo Barberini, alla cerimonia di passaggio di consegne dei rappresentanti del COCER. Alla manifestazione hanno preso parte, tra gli altri, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, i Capi di Stato Maggiore dell’Esercito, della Marina e dell’Aeronautica, il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, il Segretario Generale della Difesa ed il Comandante Generale della Guardia di Finanza. La carica di Presidente del COCER è passata dall’Amm. Isp. Nicola BERGANTINO al Gen. D. Domenico ROSSI”.

 

Dell’intervento del Ministro Parisi mi ha colpito positivamente la definizione che ci ha definito “Cittadini con le stellette” e negativamente il passaggio dove ha negato la possibilità di una sindacalizzazione delle Forze armate.

 

Il presidente uscente del Cocer-EI ( Campanella ) ha ricordato le richieste di diritto di associazione, il presidente uscente del Cocer-AM ( Peschiulli ) ha sottolineato che gli ultimi quattro anni sono stati i peggiori per la difesa ed il suo bilancio evidenziando  tutti i tagli che hanno inciso anche su addestramento e sulle condizioni dei militari e ricordando la necessità di una positiva riforma della rappresentanza.

 

Il nuovo presidente del Cocer Interforze è il generale di divisione Domenico Rossi, che è anche Capo del Reparto Affari giuridici ed economici del personale allo Stato maggiore Esercito: cumulo di mansioni che lo porteranno a svolgere in più occasioni sia il ruolo chi deve elaborare domande-delibere, sia il ruolo di chi deve elaborare le relative risposte.

 

Ebbene, dell’intervento del presidente del nuovo CoCeR mi sono sembrati fuori luogo: 1) il riferimento fortemente critico alla recente sentenza dei giudici di Bologna che, non unici, hanno distinto e differenziato comportamenti e atti di  combattenti/resistenti  dai terroristi, visto che ha parlato solo di “sentenza di Bologna” molti dei presenti non hanno capito neanche il significato del riferimento; 2) Il riferimento della vittoria calcistica mondiale dell’Italia ironizzando su quanti sarebbero  saliti sul carro dei vincitori. Da ex carrista ( per alcuni mesi lo sono stato anch’io ) , visto che il discorso è stato fatto dopo un incontro informale tra presidenti che non è vietato ma … poi si parla a nome di tutti, il Gen. Rossi mi sembra già avere il volante del carro Cocer saldamente e monopolisticamente in mano.

 

Per ora non conosciamo le opinioni ed il parere del PRESIDENTE sulla riforma della rappresentanza, sono solo riuscito a trovare su internet un suo intervento ad un convegno dal titolo : “L'aggiornamento della normativa: limiti attuali e prospettive “. Nell’intervento ha parlato della rappresentanza militare facendo solo una foto dell’attuale sistema. “In merito alle tematiche oggetto di trattazione della R. M. – ha detto - evidenzio in primo luogo che il legislatore ha inteso non soltanto indicare in maniera puntuale le competenze del predetto organismo, ma anche prevedere gli argomenti che lo stesso non può trattare.”  Non UNA parola, neanche una ipotesi o parere, per modificare il sistema, per renderlo più democratico, per ampliare competenze dare più autonomia.

 

Nel grande pianeta internet, oltre al PRESIDENTE si trova qualche informazione anche su altri nuovi presidenti. Scopriamo, così, che l’attuale presidente del CoCeR Marima, il CF Alessio Anselmi, è contemporaneamente componente del gruppo consiliare di Alleanza Nazionale a La Spezia. In merito, ho trovato l’interpellanza 06/989 del consigliere Alessio Anselmi, gruppo consiliare Alleanza Nazionale, avente per oggetto viabilità e traffico in viale Amendola con i continui ingorghi che vengono a crearsi tra le 07.30 e le 08.30 e che creano ingorghi con le auto dirette all’arsenale.

 

Riuscirà, il presidente/consigliere, a conciliare i due incarichi elettivi e l’attività di ufficiale di Marina? Gli potrà tornare utile essere presidente del CoCeR quando si tratterà di rinnovare il Consiglio comunale di La Spezia? E sarà più a Roma, a rappresentare il personale della Marina, o a La Spezia, a rappresentare i suoi elettori in Consiglio comunale? Dove farà più assenze?

 

Il caso ha voluto, poi, che anche il presidente del CoCeR Aeronautica abbia avuto un ruolo politico (della serie non è vietato e quindi si può fare!). Infatti, il T.Col. Guido Bottacchiari risulta eletto consigliere comunale a Poggio Mirteto , provincia di Rieti, data elezione: 13/06/2004, nomina: 15/06/2004 e vice coordinatore provinciale e coordinatore di Forza Italia per la “Bassa Sabina”.

 

Auguri di buon lavoro.

 

Auguri anche ai presidenti delle altre due sezioni. Al generale di divisione Domenico Minervini, presidente del CoCeR Guardia di Finanza, e al neo presidente del CoCeR Carabinieri, generale di brigata Nicola Raggetti.

 

Il generale Raggetti è anche comandante del Racis - Raggruppamento Carabinieri investigazioni scientifiche, dal quale dipendono i Ris (Reparti investigazioni scientifiche). Spero che quando si parlerà di riforma della rappresentanza non venga applicato il motto di quest’ultimo reparto NOLITE TANGERE: che nulla sia toccato!

 

Salvatore Rullo

s.rullo@tin.it

 

 


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