FISCO: BENVENUTO, AUMENTO ENTRATE MERITO AMMINISTRAZIONE - FISCO: BOTTINO FURTO DIVENTA REDDITO, CHIESTE TASSE A LADRO, CON LEGGE BERSANI-VISCO GDF BOLZANO CHIEDE IMPOSTE SU REFURTIVA

sabato 12 agosto 2006

FISCO: BENVENUTO, AUMENTO ENTRATE MERITO AMMINISTRAZIONE

INTERVISTA A ITALIA OGGI, ORA LAVORIAMO SENZA ACQUA ALLA GOLA

 

   (ANSA) - ROMA, 9 ago - Il braccio di ferro Visco-Tremonti sui meriti dell'aumento delle entrate fiscali e' una contesa impropria. Piu' che ai due ministri, i complimenti vanno infatti all'amministrazione finanziaria oggi a livelli ''eccellenti''. Lo afferma il presidente della Commissione Finanze del Senato, Giorgio Benvenuto, soddisfatto del risultato raggiunto soprattutto perche' ora le grandi questioni della spesa sociale potranno essere forse un po' piu' diluite e non concentrate tutte in Finanziaria ''con l'acqua alla gola''.

   Nelle polemiche tra centrodestra e attuale maggioranza, Benvenuto non si schiera dunque: ''non credo che sia merito dell'uno o dell'altro. C'e' una serie di fattori congiunti - afferma in un'intervista a Italia Oggi - Primo c'e' una ripresa. Secondo: cresce l'Iva anche per l'aumento dei prezzi del petrolio''. Ci sono poi le una tantum e, sicuramente, anche ''la consapevolezza che non ci saranno piu' condoni'', anche se questo ''era gia' evidente un anno fa''.

   I veri complimenti, continua, vanno comunque a qualcun altro: ''a tutta la macchina dell'amministrazione finanziaria, dall'Agenzia delle Entrate alla Guardia di Finanza. A differenza di anni fa, la macchina e' eccellente''. (ANSA).

 

FISCO: BOTTINO FURTO DIVENTA REDDITO, CHIESTE TASSE A LADRO

CON LEGGE BERSANI-VISCO GDF BOLZANO CHIEDE IMPOSTE SU REFURTIVA

 

   (ANSA) - BOLZANO, 9 AGO - Secondo il decreto Bersani, ''gli introiti derivanti da fatti , atti o attivita' classificabili come illecito civile, penale o amministrativo, rientrano tra i redditi tassabili''. E cosi' la Guardia di finanza di Bolzano ha segnalato alla Agenzia delle Entrate un contribuente, Antonio Perrone, per un reddito di piu' di 729 mila Euro non dichiarato. La particolarita' e' che l'uomo era stato condannato per un clamoroso furto ad una agenzia portavori in cui lavorava e i guadagni indicati corrispondono all' ammontare della refurtiva.

   Lo fa sapere la stessa Guardia di finanza in una nota – senza pero' fare il nome di Perrone che pero' e' ben identificabile - spiegando che, ''in linea con le recentissime interpretazioni della normativa tributaria formulate nell'ambito del Decreto Legge 223 del 2006, scatta l'intervento della Guardia di Finanza di Bolzano in materia di tassazione dei proventi illeciti''.

   A seguito all'avvenuta sentenza di condanna del giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Bolzano, Carla Scheidle, ''nei confronti di un soggetto di Bolzano, per un caso di furto aggravato avvenuto nell'agosto 2004 ai danni di un istituto di vigilanza e trasporto valori'', il locale nucleo di Polizia tributaria ha effettuato una verifica fiscale finalizzata al recupero a tassazione dei proventi del reato.

   Si tratta evidentemente di Perrone, contavalute alla TFA e accusato di aver rubato 1,3 milioni di Euro. Lui ha sostenuto di aver rubato solo la meta' della cifra che e' stata ritrovata ed in parte spesa. Perrone era stato condannato a 4 anni e 6 mesi di reclusione. ''La norma vigente prevede, infatti, - dice la Guardia di finanza - che gli introiti derivanti da fatti, atti o attivita' classificabili come illecito civile, penale o amministrativo, rientrano tra i redditi tassabili e, nel caso di specie, sono stati segnalati all'Agenzia delle Entrate euro 729.647,00 di base imponibile''.

   Gli investigatori hanno, inoltre, contestato al soggetto la violazione della normativa antiriciclaggio, ''per aver portato con se', durante la precipitosa fuga all'estero, parte dell' ingente quantitativo di denaro contante sottratto alla disponibilita' di detto istituto, ammontante a 155.449,00''.

   I reparti della Guardia di Finanza della provincia di Bolzano, nel 2005 e nell'anno in corso, sulla base di sentenze acquisite presso i locali Uffici giudiziari, avevano poi ''gia' effettuato controlli in tale settore, nei confronti di 36 soggetti, risultati peraltro evasori totali, attraendo a tassazione proventi di origine illecita, per complessivi euro 3.459.443,00, nonche' segnalando all'amministrazione finanziaria  un' imposta sul valore aggiunto per complessivi euro. 323.455,00''.

    Fra i soggetti verificati vi sono: ''un locale amministratore di condominio, scappato con i soldi versati nelle casse condominiali; una ''maitresse'', condannata per sfruttamento della prostituzione, nonche' un noto truffatore che, con la promessa di locare un immobile, stipulava piu' contratti di affitto intascando, da tutti gli interessati, l'acconto dato all'atto della firma''.

  Ora, ''la novella normativa, introdotta dalla ''Legge Bersani-Visco'', da una interpretazione estensiva della norma originare per la tassazione dei proventi illeciti, per cui qualora questi non siano classificabili nelle altre categorie di reddito espressamente indicate, vengono inquadrati nella categoria dei redditi diversi''.

   In tal senso, dice la nota, ''viene quindi ampliata la platea di soggetti nei confronti dei quali puo' essere esercitata l'azione di natura tributaria, volta a far pagare le tasse anche a coloro che si arricchiscono in modo illecito, qualunque sia lo strumento utilizzato per raggiungere tale scopo''. (ANSA).


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