GIOVANE ALLIEVO FINANZIERE UCCIDE EX FIDANZATA NEL CASERTANO - OPERAZIONE GDF TRUFFA ERARIO: DUNLOP, PERCHE' NOSTRO NOME? - FISCO: PIU' CONTROLLI; VISCO, MENO TASSE PER CHI PAGA, +38,9% VERIFICHE IN 2 ANNI, MA SOLO 10% FINISCE IN CASSA DAVVERO

lunedì 04 settembre 2006

GIOVANE ALLIEVO FINANZIERE UCCIDE EX FIDANZATA NEL CASERTANO

VOLEVA CONVINCERLA A RIPRENDERE RELAZIONE SENTIMENTALE

 

   (ANSA) - CASERTA, 3 SET - Voleva a tutti i costi riprendere la relazione sentimentale interrotta alcuni mesi ma nel corso di una animata discussa ha ucciso la sua ex fidanzata. Telefonicamente aveva anche minacciato di suicidarsi se la ragazza, una studentessa di Mondragone (Caserta), Veronica Abbate, di 20 anni, figlia di un medico specialista, molto conosciuto nella zona, non fosse tornata con lui. Nelle prime ore di oggi, un giovane allievo maresciallo della Guardia di Finanza, Mario Beatrice, di 23 anni, ha deciso di invitarla per un ennesimo tentativo di riconciliazione. Ma, secondo quanto finora accertato, a conclusione di un'animata discussione all'interno dell'auto dell'allievo, in una zona poca distante dal centro di Mondragone, ha ucciso la giovane con un sol colpo di pistola.

  E' finito cosi' quello che doveva essere un semplice chiarimento di una situazione, che secondo quanto si e' appreso, si trascinava da tempo. Sembra che la studentessa non avesse alcuna intenzione di riprendere il rapporto sentimentale con il giovane allievo anche egli residente nella cittadina del litorale casertano.

  L'ex fidanzato ha insistito e la ragazza ha accettato l'incontro. Veronica Abbate ha raggiunto il luogo dell'incontro in auto con un'amica. Poi e' salita a bordo della macchina del militare, ferma poco distante. Ad un certo punto una detonazione. Mario Beatrice ha sparato a distanza ravvicinata un colpo di pistola uccidendo all'istante la giovane. A dare l'allarme e' stata l'amica della vittima che ha chiamato i carabinieri. Il giovane finanziere si e' subito consegnato ai militari.(ANSA).

 

OPERAZIONE GDF TRUFFA ERARIO: DUNLOP, PERCHE' NOSTRO NOME?

 

   (ANSA) - PALERMO, 31 AGO - La Goodyear Dunlop Tires Italia Spa, che importa e distribuisce sul territorio nazionale i pneumatici di marca Dunlop, deplora che ''il nome del proprio marchio sia stato abbinato ad una operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Palermo, associata a fatti criminosi''.

 La Dunlop  dichiara ''la propria totale estraneita' ai fatti di cui si e' occupata l' operazione'' e ribadisce ''di operare secondo i corretti principi di etica professionale e di essere impegnata a promuovere i valori di integrita' nella conduzione del business''.

 I finanzieri del nucleo provinciale di polizia tributaria di Palermo avevano denunciato 7 persone nell'ambito di un'inchiesta su otto imprese, di cui cinque in amministrazione giudiziaria perche' destinatarie di misure di prevenzione di mafia. L'operazione era stata denominata dalla guardia di Finanza ''Dunlop'', perche' alcuni dei denunciati sono commercianti di pneumatici.(ANSA).

 

FISCO: PIU' CONTROLLI; VISCO, MENO TASSE PER CHI PAGA

+38,9% VERIFICHE IN 2 ANNI, MA SOLO 10% FINISCE IN CASSA DAVVERO

 

   (ANSA) - ROMA, 21 ago - Il numero dei controlli fiscali e' aumentato del 38,9% negli ultimi due anni, tra il 2003 e il 2005, dice l' Agenzia delle Entrate. E la Corte dei Conti conferma: il numero delle verifiche e' stato superiore a quanto programmato sia per la Guardia di Finanza sia per l' Agenzia delle Entrate. Ma questo non e' sufficiente perche' gli incassi languono. Meno del 10% di quanto scoperto finisce effettivamente in cassa.

  Cosi' il governo punta a cambiare la strategia dei controlli, non solo dando indicazioni, ma riorganizzando e fornendo piu' strumenti al settore. ''Il metodo delle verifiche e' proprio quello che vogliamo cambiare - afferma il vice ministro Vincenzo Visco che ha la delega sulle Finanze - Finora spesso si e' fatto finta. Il problema e' che per cinque anni non si sono fatte verifiche ma sanatorie e condoni''. Cosi' ora arriveranno nuovi indirizzi, e non solo: ''daremo anche strumentazione e organizzazione all' intero sistema''.

   Visco tranquillizza pero' i cittadini onesti. ''Non faremo del male a nessuno, ma del bene a molti. Chi paga non ha nulla da temere. E gli altri avranno controlli piu' rispettosi di quelli degli Stati Uniti e dell' Inghilterra. Ma i risultati della lotta all' evasione si tradurranno in maggiori risorse per ridurre la tasse per le persone che oggi pagano troppo''. In pratica: ''Si vuole il calo delle tasse? Allora serve la lotta all' evasione'' - chiosa Visco - mentre ''le polemiche servono a difendere chi evade''. Con un piu' pungente contrasto a chi non paga le tasse, ad esempio, diventera' piu' concreta la possibilita' di ridurre le imposte sui redditi piu' bassi, con la riduzione dal 23 al 20% dell' aliquota Irpef. Un livello di tassazione che potrebbe essere applicato anche alle rendite finanziarie.

   La messe di dati fiscali arriva oggi da un capitolo dell' esame del rendiconto dello Stato fatto dai magistrati contabili della Corte dei Conti, dall' Agenzia delle Entrate e anche da alcune elaborazioni de ''Il Sole 24 Ore''. Per il quotidiano economico solo 8 contribuenti Iva su mille vengono controllati. Dai dati dell' Agenzia delle Entrate emerge invece una crescita notevole delle verifiche complessive, passate dalle 741.174 del 2003 a 1.029.237 del 2005. L' incremento e' del 38,9%. Questo e' legato all' utilizzo di maggiori risorse per la lotta all' evasione (dal 28,9 al 37,2% del 2005) che del resto portano anche a risultati piu' incisivi: 92,9 contribuenti su 100 sono stati scoperti in fallo nel 2005, contro gli 88,66% del 2003). Su fronte Iva, poi, ammonta a 2,3 miliardi l' Iva evasa scoperta dal gennaio 2004 al luglio 2006, con un totale di 1.877 controlli realizzati.

   Anche la Corte dei Conti registra un maggiore impegno dei controlli. Conta per l' Agenzia delle Entrate 648 mila controlli ''sostanziali'' e 1.252.758 verifiche sulle dichiarazioni. ''Un valore ben superiore a quanto programmato'', spiega. Anche per la Guardia di Finanza, a fronte dei 65 mila controlli previsti ne ha realizzati 98 mila, con un incremento del 32,7% sulle aspettative iniziali. A questo si aggiungono anche 25.000 controlli sulla veridicita' delle dichiarazioni presentate dai contribuenti (ad esempio per i dati degli studi di settore).

   La Corte dei Conti, pero', punta l' indice sulle difficolta' nell' incassare realmente l' evasione scoperta. E' vero: la nuova organizzazione di ''Riscossione spa'' sta portando i primi benefici con un aumento del 65% degli incassi dovuti a pignoramenti e vendite di immobili. Ma, per i tempi lunghi che passano tra i controlli e i pagamenti effettivi, gli importi dell' evasione scoperta ''evaporano''. Colpa di errori, ma anche dei ricorsi e dei tempi lunghi che consentano ad alcune imprese di volatilizzarsi. Il risultato e' quindi deludente: meno del 10% degli accertamenti finisce realmente in cassa.

   Non sfuggono pero' al fisco gli immobili. L' Agenzia del Territorio - rivela la Corte dei Conti - nel solo 2005 ha effettuato 175 mila sopralluoghi per verificare le rendite

immobiliari e per 60 mila case sono stati adeguate i valori base sui quali calcolare le imposte. Per loro il prelievo tributario non sara' certo piu' leggero. (ANSA).


Tua email:   Invia a: