ITALIA OGGI: “LA GUARDIA DI FINANZA RESISTE A VISCO. PAOLO POLETTI, NUOVO CAPO DI STATO MAGGIORE. SOSTITUISCE EMILIO SPAZIANTE DESTINATO AL CESIS. RAFFICA DI NOMINE, MA RESTANO A BOCCA ASCIUTTA I RACCOMANDATI” (di Antonella Gorret)

sabato 31 marzo 2007

24 marzo 2007

 

Alla fine la Guardia di Finanza ha vinto il braccio di ferro con Piazza Mastai sulle nomine e gli spostamenti di vertice. Il Viceministro dell’economia, Vincenzo Visco, non ha potuto che capitolare di fronte  al comandante generale delle fiamme gialle, Roberto Speciale, e al capo di stato maggiore Emilio Spaziante, che in queste ora sta lasciando il corpo perché nominato dal Consiglio dei ministri vicesegretario del Cesis (Iil Comitato esecutivo per i servizi di informazione e sicurezza9. Sui trasferimenti e le nomine, infatti, i vertici della Guardia di Finanza hanno rivendicato la piena autonomia e la necessaria impermeabilità di fronte ai tentativi di ingerenza del Ministero dell’economia. E non è un caso, si dice nei corridoi di Via XXI Aprile, che il telefax con le nomine di generali e colonnelli sia arrivato poche ore prima del passaggio di Spaziante al Cesis. Quasi come l’ultimo atto di una battaglia durata settimane che ha portato Speciale e Visco a evitare reciprocamente addirittura il saluto. E così il viceministro dell’economia non ce lìha fatta a far promuovere come voleva il generale Flavio  Zanini, suo vicecapo di gabinetto, a capo di stato maggiore. A sostituire Spaziante ci penserà il generale Paolo Poletti, attuale sotto-capo di stato maggiore, molto stimato in Via XXI Aprile. Al suo posto invece arriverà fabio Morera, già in servizio al comando generale. Il fratello del capo della polizia, il generale Andrea de Gennaro fa un bel salto di carriera: da capo del V reparto-portavoce, diventerà comandante provinciale di Roma. Un posto molto ambito. Gli subentrerà sulla sua poltrona il colonnello Vito Augelli, attuale capo ufficio del capo di stato  maggiore 8ossia Spaziante) sostituito dal colonnello Luigi della Volpe. Il nuovo incarico di Augelli gli permetterà con ogni probabilità  di essere promosso da colonnello a generale nella prossima tornata di nomine. Stesso discorso per l’attuale  comandante di  Roma, Giuseppe Zafarana, che è stato chiamato nel ruolo di capo del 1° reparto, ossia capo del personale in sostituzione del generale Miche Adinolfi. Quest’ultimo diventerà comandante regionale del Lazio al posto del generale  Daniele Caprino che andrà  a disposizione del comandante  generale Speciale. A capo del secondo reparto del comando generale, ossia tutta l’intelligence, il  generale Raffaele Romano (che andrà guidare le fiamme  gialle nella regione Liguria), sarà sostituito dal Generale  renato Russo, attuale comandante regionale della Guardia di Finanza in Sicilia. Il generale Ugo Marchetti, attuale  comandante interregionale a Palermo, si sposterà nell’incarico di ispettore di tutti i reparti di istruzione della gdf (accademia, scuola di polizia tributaria, scuola allievi e marescialli, etc).

Nel nuovo incarico sostituirà il generale Angelo Ferraro che a breve, diventerà vice comandante della gdf, al posto del generale  Sergio avaro che  andrà in pensione.

Scambio di poltrone, entrambe prestigiose, tra i colonnelli Gianfranco Carozza e  Virgilio Pomponi: il primo è attualmente  capo ufficio reclutamento e addestramento  del 1° reparto del comando  generale; il secondo comandante del nucleo di polizia tributaria di Milano.

Lo stesso Pomponi che a luglio del 2006, Visco avrebbe voluto sostituire all’indomani del le indagini sulla Unipol di Giovanni Consorte, che avevano coinvolto anche il segretario dei Ds Piero Fassino. All’epoca, a finire nella girandola degli  spostamenti che avrebbero dovuto colpire le fiamme gialle a  Milano, poi però revocati insieme a Pomponi, sarebbero stati anche il generale Domenico Minervini, comandante interregionale della Lombardia, il generale Mario Forchetti, comandante regionale, il colonnello Rosario Lo russo, comandante provinciale  e il tenente colonnello Vincenzo Tomei, alla giuida del gruppo  investigativo specializzato in polizia giudiziaria.

Visco aveva però sempre negato un collegamento diretto tra la vicenda Unipol e gli  avvicendamenti, e anzi  sottolineato come fossero stati disposti dal comandante generale  Speciale. Le polemiche di quei giorni, lungi dall’essere sopite e superate, si sono riaccese per questa nuova partita di  nomine trasferimenti.

Italia Oggi, 24 marzo 2007 


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