DA LIBERAZIONE: "MILITARI MA CON LA VOGLIA DI SINDACATO. FINANZIERI E AVIATORI GUIDANO LA FRONDA"

sabato 21 aprile 2007

Francesco Ruggeri
A sentirli sembrano lavoratori come tutti gli altri: contratto scaduto, salari bassi, precarietà e scarsa sicurezza. Ma portano l'uniforme e non possono avere un sindacato. Almeno in Italia, perché in Europa mica è un tabù. Sono mesi che, negli ambienti con le stellette, si mormora di invertire la tendenza. Da ieri la questione è emersa alla luce del sole. «Che i tempi siano maturi è un dato certo», si legge in una nota del Cocer della Guardia di finanza. La rappresentanza militare compie trent'anni e se li porta male tant'è che è proprio da questi organismi, con scarsi poteri e vincolati alle gerarchie, che trabocca la voglia di sindacato: «Vuol dire affermare che anche il popolo in divisa fa parte della grande famiglia dei cittadini italiani. Una richiesta che non può essere ignorata dalla politica», prosegue il documento delle fiamme gialle sulla scia del Cocer Aeronautica. 200 delegati riuniti a Loreto, nelle Marche, hanno votato una mozione che impegna Cocer, Coir e Cobar a sostenere tutte le iniziative costituzionalmente previste, legate al riconoscimento del diritto sindacale per i militari. Basterebbe estendere alle forze armate quanto già previsto dalla legge sulla sindacalizzazione della polizia.
Pare che anche tra i carabinieri alligni il germe benefico della sindacalizzazione. Pochi giorni fa il Cobar dell'Arma lombarda ha votato 17 a 1 a favore dell'ipotesi e lo stesso hanno fatto, all'unanimità, i piemontesi.
Il percorso non è affatto scontato e sarà una lunga marcia che, per alcuni, è iniziata trent'anni fa con i movimenti dei militari e degli ufficiali democratici. A frenare sono soprattutto le alte sfere: il capo di stato maggiore dell'Aeronautica, generale Camporini, mercoledì è atterrato a Loreto per dire che i vertici dell'arma azzurra sono favorevoli a una rappresentanza più forte ma senza mettere in discussione la gerarchia.
«Il governo stia vicino ai lavoratori e non ai salotti degli stati maggiori», chiede al contrario Ficiesse, associazione di finanzieri, salutando con entusiasmo le prese di posizione dei cocer. Maggioranza e opposizione - si reclama - facciano la loro parte. Ma l'attuale opposizione, quand'era maggioranza, non era sembrata attentissima ai diritti sindacali. Dall'altra parte, nell'attuale maggioranza ci sono le stesse forze che, alla fine del secolo scorso, trasformarono i carabinieri in quarta forza armata e, inaugurando il nuovo modello di difesa, insabbiarono i progetti di riforma della rappresentanza. Rifondazione comunista rilancia una sua proposta presentata da tempo in entrambi i rami del Parlamento e, da Loreto, dove ha tenuto mercoledì una conferenza con una folta rappresentanza delle forze armate, si impegna ad accelerare i tempi per una legge che dia ai militari effettivi poteri di contrattazione attraverso un'organizzazione indipendente e autonoma dalle gerarchie.


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