IL VELINO INTERVISTA MAURIZIO DORI: “FIAMME GIALLE PROTESTANO: VOGLIAMO GIUSTI RICONOSCIMENTI”

martedì 24 aprile 2007

Roma, 23 aprile ’07 (Velino).

 

“Vogliamo diritti, siamo stanchi di attendere, non possiamo demandare i nostri problemi soltanto alle gerarchie, per contare dobbiamo avere una nostra autonomia” Maurizio Dori, luogotenente della Gdf, è il segretario del Cocer, l’organismo di rappresentanza di base4 dei militari, che ha riaperto la questione della libertà sindacale dei dipendenti delle forze armate e, soprattutto, di quelli delle forze di polizia a ordinamento militare. “Sappiamo che la smilitarizzazione – dice al Velino – non ce la daranno. Anche se le promesse prima delle elezioni da parte dell’attuale maggioranza c’erano state. Penso che il rallentamento sia stato causato dai problemi derivanti dalla costituzione del Partito democratico. La sinistra radicale sarebbe già a nostro favore, ma non ci aspettiamo grandi cambiamenti. Chiediamo, però, che la maggioranza rispetti almeno in parte le promesse e ci dia la possibilità di sedere al tavolo della contrattazione”. Gli ostacoli sono molto forti, soprattutto quelli frapposti dalle gerarchie delle forze armate che contrastano, pure, la riforma necessario per la nomina di un comandante generale che provenga dalle file delle fiamme gialle .Ma, nonostante tutto, perché i finanzieri possano esprimersi con meno  vincoli gerarchici si sono detti disponibili gli alti gradi della Guardia di Finanza e il Comandante Roberto Speciale: “C’è la sua apertura e la sua disponibilità e anche lui è d’accordo nel sostenere che – dice Dori _ così com’è organizzata oggi la nostra attività non si può andare avanti, qualcosa deve cambiare. Ma non si sa come gestire il cambiamento. Il comandante generale è più che consapevole che non bastano solo gli inviti senza potere reale di fare contrattazione a livello centrale o decentrata a livello locale”.

 

Il segretario del Cocer sostiene che non basta più essere soltanto “coinvolti e informati. Non abbiamo carta da quattro mesi neppure per i verbali di contestazione. Non ci sono i soldi per le stampanti dei computer, non c’è aggiornamento professionale. Noi dobbiamo aggiornarci tutti gli anni sull’applicazione della legge finanziaria, ma non ci sono soldi. Solo 5.000 persone su 60.000 finanzieri vengono qualificati, il resto è tutto lasciato alla volontà dei singoli. Ma tutto resta dentro, non possiamo informare l’opinione pubblica come fanno i sindacati della Polizia di Stato. E anche le prospettive  future non lasciano intravedere nulla di buono, Dori si dice molto preoccupato. “Il governo Zapatero ha fatto qualcosa per la Guardia civile spagnola. Qui non si muove nulla”. Sul tavolo anche la vertenza per la separazione dal comparto Difesa: “Chiediamo la separazione dei comparti: non possiamo stare con quello della Difesa. Vogliamo discutere con il nostro Ministro che non può essere quello dell’Economia e delle Finanze. Alle Fiamme Gialle – che dipendono dalla Difesa – neppure un euro”.

 

23 aprile 2007
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