DIRETTIVO NAZIONALE FICIESSE: "HA RAGIONE IL COCER, ADOPERIAMOCI PER RESTITUIRE FIDUCIA ED ENTUSIASMO AI FINANZIERI"

martedì 22 maggio 2007

Pubblichiamo il comunicato stampa emesso a seguito della riunione del Direttivo nazionale della nostra Associazione.

 

ASSOCIAZIONE

FINANZIERI CITTADINI E SOLIDARIETÀ - FICIESSE

IL DIRETTIVO NAZIONALE

 

COMUNICATO STAMPA

 

“HA RAGIONE IL COCER, ADOPERIAMOCI PER RESTITUIRE FIDUCIA ED ENTUSIASMO AI FINANZIERI”

 

Il Direttivo Nazionale dell’associazione Finanzieri Cittadini e solidarietà – Ficiesse, riunitosi a Bologna, ha valutato con preoccupazione le notizie dei gravi contrasti che, secondo quanto riportato in questi mesi e anche negli ultimi giorni da alcuni organi di stampa, si starebbero verificando da qualche tempo tra il viceministro all’Economia Vincenzo Visco e il comandante generale della Guardia di finanza Roberto Speciale, nonché tra lo stesso onorevole Visco e il Cocer del Corpo, sfociati da ultimo nel comunicato stampa emesso il 17 maggio scorso dall’Organo centrale della rappresentanza militare.

 

L’Associazione, che si adopera da anni per creare un canale di confronto e dialogo permanente tra appartenenti alla Guardia di finanza e la società civile, conosce il malessere, il disagio e il profondo disorientamento che i finanzieri hanno provato e stanno vivendo in questi anni.

 

Difficoltà certamente accentuate dai pesantissimi tagli operati ai bilanci del Corpo dalle ultime finanziarie, ma attribuibili ancor di più alle FORTISSIME SOFFERENZE  E AL SENSO DI FRUSTRAZIONE causati dal perdurare in una parte della dirigenza militare del Corpo di uno stile di gestione autoritario/paternalista e da un sistema di tutele fermo a 30 anni fa e ormai gravemente inadeguato.

 

Per questi motivi, nel dichiarare la nostra PIENA CONDIVISIONE DEI CONTENUTI DEL COMUNICATO STAMPA DEL COCER GDF del 17 maggio scorso, chiediamo a tutti gli attori politici e istituzionali di adoperarsi per un sensibile e rapido miglioramento della situazione che consenta finalmente ai finanzieri di poter mettere a disposizione della società civile il loro entusiasmo e la loro preziosa professionalità nella prevenzione degli illeciti tributari, nella repressione delle frodi e nel contrasto dell’evasione.

 

Rivolgiamo, pertanto, alcuni PRESSANTI INVITI a tutti gli attori istituzionali che hanno ruolo e responsabilità nel contesto indicato affinché la situazione si rassereni.

 

Al Cocer, Ficiesse chiede di continuare nella sua coraggiosa azione nell’interesse dell’Istituzione e di tutti i Finanzieri, mantenendo l’attuale approccio pragmatico e non ideologico, senza divisioni e senza mai dimenticare – neppure per un momento – i ruoli, le categorie e le diverse “famiglie di personale” che attualmente non sono rappresentati al suo interno, come i sovrintendenti, i finanzieri del contingente di mare e le donne.

 

Al Comandante Generale, chiediamo di insistere nella strada da Lui stesso intrapresa per far crescere la cultura manageriale basata sulla massima valorizzazione delle risorse umane, facendo individuare casi, motivi e responsabilità per i quali a volte tali direttive vengono palesemente e clamorosamente disattese a diversi livelli di comando.

 

Ma gli chiediamo anche di adoperarsi per cambiare alcune delle decisioni della riforma del 2001. Ci riferiamo ad esempio all’esigenza, non più procrastinabile in ragione dei tagli delle ultime leggi finanziarie, di accorciare in modo drastico l’ATTUALE INTERMINABILE STRUTTURA, che conta fino a otto livelli gerarchici, laddove le Agenzie ne hanno soltanto tre. All’esigenza di introdurre sistemi premiali e di valutazione legati non più soltanto all’obbedienza o al mero incremento statistico dei risultati dell’anno precedente, ma agli effettivi MIGLIORAMENTI DELLA QUALITÀ E DELL’ECONOMICITÀ E ALL’AUMENTO DEL GETTITO DELLE IMPOSTE dei diversi ambiti territoriali. E ancora di dare attuazione a sistemi di promozioni e di trasferimenti con REGOLE CHIARE, TRASPARENTI E CONTROLLABILI basate sul merito e sull’anzianità per evitare che la formula opinabile, ermetica e a volte anche oggettivamente ipocrita delle “esigenze di servizio” possa prestarsi a nascondere la realtà umiliante di vergognose raccomandazioni.

 

Al viceministro VISCO, Ficiesse chiede invece di essere più vicino, di ascoltare le istanze dei finanzieri e dei cittadini e di riconoscere ai rappresentanti legittimi del personale del Corpo la MEDESIMA DIGNITÀ DELLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI DEI FINANZIARI, ai quali recentemente ha proposto una “alleanza” e una “collaborazione leale” nella lotta all’evasione.

 

Da cittadini, chiediamo all’onorevole Visco la medesima considerazione per la Guardia di finanza e per i suoi appartenenti. Lo invitiamo ad aprirsi al dialogo e al confronto per il miglioramento, senza atteggiamenti di chiusura che non potrebbero non apparire come discriminatori e autoritari nei confronti di un personale, quello con le stellette, che già soffre fortemente sulla propria pelle per gli ingiustificati ritardi nella riforma del sistema di tutele.

 

In questo senso sarebbe un bel segnale se il Viceministro dell’Economia impiegasse la sua autorevolezza per ottenere dalla maggioranza di cui è espressione il rispetto degli impegni di programma assunti con gli elettori militari mettendo mano a una vera ed evoluta riforma della legge 382 del 1978.

 

Roma e Bologna, 22 maggio 2007

 

IL DIRETTIVO NAZIONALE FICIESSE


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