UN COMUNICATO STAMPA DEI DELEGATI COCER TRINX, TAVERNA E TISCI CHE VOLA ALTO: "POLITICI APRITE GLI OCCHI, TUTELE SINDACALI PER IMPEDIRE ALTRI CASI VISCO/SPECIALE"

martedì 05 giugno 2007

Pubblichiamo di seguito il comunicato stampa appena diffuso dai delegati del Cocer-Gdf Salvatore TRINX, Eliseo TAVERNA e Daniele TISCI.

 

Un comunicato che finalmente vola alto, per far emergere come la vera, irrinunciabile priorità sia IL RICONOSCIMENTO DI  DIRITTI SINDACALI AL PERSONALE MILITARE e non i pur importanti miglioramenti economici o un più o meno dovizioso adeguamento del buono-pasto,

 

La vicenda Visco/Speciale, infatti, mette in solare evidenza come sia ormai improcrastinabile esigenza del nostro Paese costituire degli efficaci presidi democratici all’interno di apparati che, come la Guardia di finanza, svolgono FUNZIONI ASSOLUTAMENTE VITALI e che non possono continuare ad essere gestiti con improponibili LOGICHE MILITARISTICHE DI TIPO OTTOCENTESCO.

 

Presidi democratici che nel tutelare in modo finalmente serio ed efficace il personale siano capaci di indurre trasparenza della gestione in modo da prevenire e impedire conflitti istituzionali PERICOLOSI E DESTABILIZZANTI come quello al quale - purtroppo e con grandissimo dolore - stiamo tutti assistendo attoniti.

 

 

COMANDO GENERALE GUARDIA DI FINANZA

Consiglio Centrale di Rappresentanza

 

COMUNICATO STAMPA

 

“CO.CE.R. GDF: DOPO IL CASO VISCO–SPECIALE LA POLITICA CONCEDA LE TUTELE SINDACALI”

 

I delegati nazionali del Consiglio Centrale di Rappresentanza (Co.Ce.R.) della Guardia di Finanza, Salvatore Trinx, Eliseo Taverna e Daniele Tisci, non possono esimersi dal fare un’attenta valutazione dei recenti avvenimenti che hanno portato al cambio del vertice della Guardia di Finanza ed alla restituzione delle deleghe per il Corpo da parte del vice Ministro Vincenzo Visco.

 

Riteniamo di non dover esprimere valutazioni di merito sulla vicenda, sulla quale, tra l’altro, la Magistratura ed il Parlamento faranno piena luce, ma non possiamo, tuttavia, sottacere che laddove vi siano state pressioni sull’avvicendamento dei quattro ufficiali  milanesi ciò costituirebbe un gravissimo ed inaccettabile atto di ingerenza nell’autonomia del Corpo e per la salvaguardia dei diritti dei “lavoratori” coinvolti.

 

Ciò che ci preme mettere in evidenza è che in questo scontro tra vertici delle Istituzioni dello Stato, l’opinione pubblica e la stessa politica si sono preoccupate di riconoscere eventuali torti o ragioni, talvolta all’una, talvolta all’altra parte, ma nessuno ha colto il profondo disagio patito dai quattro ufficiali dei Comandi milanesi e dalle loro rispettive famiglie, nel vivere ed operare quotidianamente in un contesto lavorativo costituito dalle incertezze dovute all’inesistenza di tutele di tipo sindacale (si sarebbero visti trasferire verso sedi distanti centinaia di chilometri, al di fuori del normale piano d’impiego e senza giustificati motivi).

 

Questi avvenimenti concretizzano le paure e le angosce vissute dagli appartenenti al Corpo e manifestate da decenni dagli Organismi di rappresentanza militare ad una politica sorda ed insensibile alle richieste di apertura verso tutele di tipo sindacale, cosa  peraltro già esistente nel panorama italiano ed europeo.

 

La domanda che tutti dovrebbero porsi è questa.

 

Avrebbe la politica tentato di rimuovere i vertici delle Fiamme Gialle di Milano se questi avessero potuto contare su tutele sindacali (qualora venisse accertato che le indebite pressioni ci siano state)?

 

E’ lecito che il Corpo della Guardia di Finanza, che opera nel delicato settore della sicurezza economico-finanziaria con riflessi nazionali ed internazionali, sia privo di quelle tutele che possano attenuare, riequilibrare ed eventualmente respingere indebite pressioni, da qualsiasi parte provengano?

 

La politica, il cui fine è quello di regolamentare la vita sociale dei cittadini, prenda atto di questa necessità, oramai divenuta improrogabile, ed avvii i necessari provvedimenti volti a garantire un maggiore equilibrio per l’autonomia del Corpo e per la tutela del personale che in essa opera.

 

Roma, 5 giugno 2007

 

I DELEGATI DEL CO.CE.R. GUARDIA DI FINANZA

 

Salvatore TRINX

Eliseo TAVERNA

Daniele TISCI

 


Tua email:   Invia a: